La danza contribuisce a definire il nostro stile di vita e di conseguenza il modo in cui ci relazioniamo con noi stessi, con le nostre fragilità e con gli altri.
La danza infatti, al di là della tecnica, è soprattutto un modello di valori che determina le nostre azioni quotidiane e implementa una crescita personale autonoma, etica e consapevole.
I principi connessi alla pratica coreutica sono vari, basilari e importanti.
Rispetto ed etica. Rispettare se stessi è la forma primaria di rispetto che si dirama al di fuori di noi, verso i compagni di danza o di compagnia e gli insegnanti. Rispettare se stessi non significa essere auto-indulgenti o mettersi su un piedistallo, bensì implica la capacità di riconoscere e accettare i proprio punti deboli con dignità e amor proprio.
Quando uno spettacolo non va bene come ci si aspettava, quando si commettono errori in sala o fuori, è importante accogliere l’insuccesso, momento fondamentale per la crescita come artista e come persona. Riconoscere al tempo stesso le proprie qualità aiuta a sviluppare una visione ottimista che va ben oltre la sala danza e che si esplica in un approccio etico anche verso l’altro. Nel danzatore nasce dunque una sorta di ‘codice etico’ che fornisce una guida per sviluppare un atteggiamento tollerante e positivo.
Integrazione, inclusione e senso di appartenenza. La danza dovrebbe includere tutti, senza pregiudizi e preconcetti. Dovrebbe superare le barriere culturali, divenire veicolo di socializzazione senza distinzioni di razza, colore o etnia. Il senso di appartenenza a una classe o a una compagnia offre al danzatore la possibilità di condividere passione, fatica e a volta la frustrazione, e rende il ballerino edotto del fatto che non esiste solo lui, mitigandone l’innato egocentrismo.
Emozioni. In quanto arte, la danza non può prescindere dall’aspetto emotivo vissuto sia dal danzatore che dal pubblico. Le emozioni sono componenti fondamentali per la motivazione e la buona riuscita di una performance. La danza aiuta a conoscerle, viverle e gestirle in maniera ottimale.
Impegno, costanza e qualche sacrificio. Ecco l’essenza del danzatore. La costanza genera sicurezza, forza e appagamento. Il ballerino impara che il sacrificio non è qualcosa di negativo, tutt’altro, insegna a incanalare le energie verso ciò che conta davvero e contribuisce allo sviluppo e al benessere psico-fisico.
Stefania Napoli
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