“Torinodanza Festival” ospita per la prima volta l’artista portoghese Marco da Silva Ferreira, che presenta in prima nazionale alle Fonderie Limone di Moncalieri lo spettacolo “Carcaça”, in scena il 20 e 21 settembre 2024 alle ore 20.45. In questa creazione, realizzata anche grazie al supporto del network europeo Big Pulse Dance Alliance, di cui Torinodanza fa parte, il coreografo si serve della danza come strumento di ricerca per indagare il tema della comunità, dell’identità collettiva e della memoria culturale. La coreografia, introdotta da un energico footwork originario dei club, dei ball e delle cypher battle, nell’ambito dell’hip-hop e della breakdance, muta progressivamente nella forma delle danze popolari, connesse alla memoria e all’eredità dei danzatori. Lo spettacolo diviene, pertanto, un esercizio di integrazione fra passato e presente.
Come decidiamo di ricordare e dimenticare? Quale è il ruolo delle identità individuali nella costruzione delle comunità? Qual è la forza motrice dell’identità? Che tipo di realtà sta attraversando il corpo individuale e collettivo? Oppure, quali corpi stanno attraversando il mondo? I passi, complessi ma eseguiti con delle semplici sneakers, portano sul palco non solo i suoni, ma anche gli scambi tra l’energia cinetica, termica ed elettrica. I suoni della danza sono accompagnati dalla batteria di João Pais Filipe e dalla musica elettronica di Luís Pestana. Questi elementi, eseguiti dal vivo, costituiscono una colonna sonora accelerata che connette riferimenti dalla musica popolare (come fanfare e marce), musica postmoderna e musica techno.
Marco da Silva Ferreira è nato nel 1986 a Santa Maria da Feira e si è laureato in fisioterapia presso l’Istituto Piaget di Villa Nova de Gaia nel 2010. La sua “pratica del corpo” inizia nel 1996 con il nuoto agonistico, che abbandona nel 2002 per dedicarsi alle arti performative. Il suo percorso è da autodidatta, ispirato agli stili tipici dei contesti urbani e con discendenza afroamericana. Tra il 2002 e il 2010 il lessico della sua danza diventa progressivamente sempre più diversificato e vicino all’improvvisazione contemporanea. Nel 2010, ha vinto il concorso “So you think you can dance – Portugal”. Ballerino professionista dal 2008, ha lavorato con André Mesquita, Hofesh Shechter, Sylvia Rijmer, Tiago Guedes, Victor Hugo Pontes, Paulo Ribeiro. L’apice della sua carriera è stato lo spettacolo “Hu(r)mano” (2013), incluso nelle “Priority Companies di Aerowaves” (2015), che ha circuitato a livello nazionale e internazionale fino al 2018. “Brother” (2016) ha consolidato un discorso autoriale in linea con una riflessione sulla danza e il suo significato odierno, creando connessioni con le proprie origini e tracciando una linea che parte dal corpo contemporaneo. Ha debuttato al Teatro Municipale di Porto-Rivoli e ha compiuto varie date in giro per il mondo. “Bisonte” (2019) è un’identità performativa che galleggia su un’artificialità tra l’isteria e la melanconia, giocando con maschere di genere, potere e fragilità. “Siri” (2021) è un lavoro in collaborazione con il regista portoghese Jorge Jácome, un’opera di danza “Sci-Fi” dove robot e umani danzano insieme. Tra il 2018 e il 2019 da Silva Ferreira è stato artista associato presso il Teatro Municipale di Porto e dal 2019 al 2021 è stato artista associato presso il “Centre Chorégraphique National de Caen” in Normandia.
INFO BIGLIETTERIA
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Michele Olivieri
Foto: © José Caldeira
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