“World Ballet Stars Gala” giunge alla sua decima edizione nel progetto di “Geneva Dance Events” creato per presentare al pubblico le stelle del balletto più acclamate del mondo. Otto coreografie sorprendenti con artisti di fama internazionale tra cui étoile e primi ballerini dai più importanti teatri del mondo. Gli artisti eseguiranno una selezione di coreografie inedite, impreziosite dai maestosi riferimenti del balletto classico.
“Geneva Dance Events” è un’associazione senza scopo di lucro fondata nel 2015 la cui missione è sviluppare e promuovere l’arte del balletto globale per il pubblico moderno. “Geneva Dance Events” mira a condividere la passione accademica e contemporanea nell’esecuzione di alcuni tra i migliori ballerini del nostro tempo a beneficio di un pubblico internazionale. L’Associazione si impegna a ispirare e promuovere i giovani talenti della danza locale e a incoraggiare la crescita del balletto in tutto il mondo. La serata di gala è organizzata anche dalla “Vladimir Ippolitov Ballet School”, che si basa sulle migliori tradizioni dell’insegnamento della danza classica utilizzando il metodo Vaganova.
Come nelle edizioni precedenti verrà proposto un programma che comprende capolavori dei più celebri balletti classici, oltre a nuove creazioni del nostro tempo con interpreti Bleuenn Battistoni e Paul Marque (Opéra di Parigi), Shale Wagman e Bianca Teixeira (Opéra di Parigi e Dresden Semperoper Ballett), Polina Semionova e Martin ten Kortenaar (Staatsballett di Berlino), Alice Mariani (Teatro alla Scala), Claudio Cangialosi (Ballet Royal de Flandres). Le otto stelle del balletto si esibiranno sul palcoscenico del Théâtre du Léman di Ginevra, martedì 8 ottobre alle ore 18.
Il programma include estratti da “Il Lago dei cigni” su coreografia di Marius Petipa, “Il Corsaro” su coreografia di Marius Petipa, “Jewels” (Diamanti) su coreografia di George Balanchine, “Grand Pas Classique” su coreografia di Victor Gsovsky, “In The Middle, Somewaht Elevated” su coreografia di William Forsythe e “Stix” su coreografia di David Dawson.
Michele Olivieri
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