A partire dal 1° settembre 2025, Alessandra Ferri assumerà il ruolo di Direttrice Artistica del Wiener Staatsballett, su nomina congiunta della Vienna State Opera e della Volksoper Wien.
Succederà a Martin Schläpfer, il cui contratto terminerà il 31 agosto 2025, dopo una lunga e pregiata direzione.
Con la nomina, Alessandra Ferri diventa anche Direttrice Artistica della Ballet Academy dell’Opera di Stato di Vienna, affidata a Patrick Armand su sua designazione.
La nuova direttrice è stata selezionata tra 40 candidati, distinguendosi per la sua personalità, il progetto artistico e la visione di crescita votata alla compagnia viennese.
Le sue linee guida sono state accolte favorevolmente da Bogdan Roščićb (direttore della Staatsoper) e da Lotte de Beer (Volksoper), che hanno elogiato la sua conoscenza del repertorio classico e la sua apertura verso il contemporaneo.
La capitale austriaca si prepara così a vivere un nuovo capitolo di danza guidato da una delle figure più amate del balletto internazionale.
Nata a Milano nel 1963, la Ferri ha studiato alla Scuola di Ballo della Scala e all’età di quindici anni è passata alla Royal Ballet School di Londra grazie ad una borsa di studio del British Council.
È stata prima ballerina al Royal Ballet (1983‑1985), all’American Ballet Theatre (1985‑2007), e prima ballerina assoluta al Teatro alla Scala.
Ha lavorato con prestigiosi ed autorevoli coreografi che hanno anche creato ruoli appositamente per lei, interpretando sia il grande repertorio classico che collaborando con autori contemporanei.
Ferri ha dichiarato di sentirsi libera di approcciarsi alla realtà viennese “con uno sguardo pulito”, pronta a costruire un nuovo, duraturo legame con la compagnia.
Il debutto stagionale è segnato dalla prima europea del balletto narrativo “Kallirhoe” di Alexei Ratmansky, su musica di Aram Il’ič Chačaturjan.
Seguiranno “Visionary Dances”, un trittico di coreografie contemporanee: “Heatscape” di Justin Peck, “Yugen” di Wayne McGregor e “In the Upper Room”di Twyla Tharp.
Tra i classici in cartellone figurano “Giselle” nella versione di Elena Tchernichova, “Die Fledermaus” firmato da Roland Petit su musiche di Johann Strauss, “Manon” il capolavoro di Kenneth MacMillan e “Jewels” creato da George Balanchine.
Il Gala di fine stagione sarà dedicato a Sir Frederick Ashton con due prime per la Staatsoper: “Rhapsody” di Frederick Ashton e “Within the Golden Hour” di Christopher Wheeldon. La serata si chiuderà con “Diamonds” di George Balanchine.
Alla Volksoper andranno in scena gli allestimenti dei balletti “Marie Antoinette” di Thierry Malandain, “American Signatures” di Jerome Robbins, Lar Lubovitch, Pam Tanowitz, Jessica Lang, e gli spettacoli dedicati alle famiglie “Peter Pan” e “KaiserRequiem” (rispettivamente coreografati da Vesna Orlić ed Andreas Heise).
La compagnia di ballo vedrà nuovi ingressi, tra cui Cassandra Trenary dall’American Ballet Theatre, António Casalinho da Monaco, Rinaldo Venuti dalla Scala, Alessandro Frola da Amburgo, Madison Young e Margarita Fernandes da Monaco, Alessandro Cavallo dal Béjart Ballet Lausanne.
Nella squadra dei collaboratori artistici voluta da Alessandra Ferri ci sarà anche il nome rilevante di Marcelo Gomes che nel 2008 la accompagnò nel suo tour di addio alle scene.
L’arrivo di Alessandra Ferri alla direzione del Wiener Staatsballett costituisce così un significativo momento che vedrà in primo piano la tradizione con uno sguardo rivolto al futuro.
Vienna abbraccia una figura che continua a danzare attraverso le epoche, con occhi pieni di storie e la promessa di rendere ogni stagione un palcoscenico pulsante di vita.
Buon lavoro con i migliori auspici da tutta la redazione del “Giornale della danza”.
Michele Olivieri
Foto di Lucas Chilczuk
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