Find the latest bookmaker offers available across all uk gambling sites www.bets.zone Read the reviews and compare sites to quickly discover the perfect account for you.
Home / News / Le danze del Gattopardo: il ballo come rito di fine epoca

Le danze del Gattopardo: il ballo come rito di fine epoca

Tra i molti simboli potenti che attraversano Il Gattopardo, capolavoro letterario di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, le danze occupano un ruolo centrale, silenzioso ma eloquente.

Non si tratta solo di scene coreografiche o di momenti mondani: le danze nel romanzo sono l’espressione più raffinata e malinconica del passaggio di un’epoca, di un’aristocrazia che muore danzando, senza accorgersi che il mondo sta cambiando sotto i suoi piedi.

Le danze — valzer, quadriglie, polke — non sono semplici divertimenti, ma atti liturgici di una nobiltà che si celebra mentre si estingue.

È un ballo sontuoso, con luci sfavillanti, sete, ventagli, candelabri, tendaggi, specchi e profumi. Ma tutto è attraversato da un velo struggente.

Il principe danza con Angelica, la splendida borghese che ha conquistato l’amore del nipote Tancredi e il favore della nobiltà con la sua bellezza.

Nel mondo de Il Gattopardo, danzare è anche fingere. È mantenere la maschera dell’etichetta, dell’illusione che nulla stia cambiando.

Il celebre e pluripremiato film di Luchino Visconti (1963) tratto dal romanzo, ha amplificato la potenza simbolica delle danze con gli splendidi costumi di Piero Tosi, le coreografie del Professor Alberto Testa e la colonna sonora firmata da Nino Rota (con un valzer inedito di Giuseppe Verdi).

La lunga sequenza del ballo — quasi mezz’ora di pellicola — è un’immagine perfetta della Sicilia e dell’Italia del tempo.

Visconti comprende che le danze non sono solo un momento di mondanità, ma l’ultimo sussulto di una classe sociale che non ha più ragione di esistere.

Il lento valzer tra Burt Lancaster (il Principe di Salina) e Claudia Cardinale (Angelica) è un atto di commovente beltà.

Ogni passo di valzer è un addio. Ogni giro di danza è una poesia.

Michele Olivieri

www.giornaledelladanza.com

© Riproduzione riservata

Check Also

Manbuhsa della compagnia IVONA a Tevere in Danza

A pochi passi da Roma il Borgo medievale di Nazzano ospiterà Tevere in Danza. La ...

A Verona per “Zorba il greco”, primi ballerini da tutto il mondo

La danza unisce nel suo linguaggio universale. Essere qui tutti assieme a ballare questo capolavoro ...

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. E maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi