Il balletto classico preferito?
Giselle.
Il balletto contemporaneo prediletto?
Non lo so…
Il Teatro del cuore?
London Coliseum.
Un romanzo da trasformare in balletto?
Qualcuno volò sul nido del cuculo di Ken Kesey.
Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto?
Psycho di Alfred Hitchcock.
Il costume di scena indossato che hai preferito?
Seeping beauty di Derek Deane, Royal Albert Hall. Credo che i costumi fossero di Roberta Guidi Di Bagno e realizzati dalla migliore sarta al mondo. Jane era il suo nome, se non ricordo male. Ho indossato molti bei costumi durante la mia carriera, ma questo era qualcosa di diverso, come una seconda pelle.
Quale colore associ alla danza?
Verde pino.
Che profumo ha la danza?
Come il pane appena sfornato.
La musica più bella scritta per balletto?
Il lago dei cigni di Čajkovskij.
Il film di danza irrinunciabile?
White nights.
Due miti della danza del passato, uomo e donna?
Mikhail Baryshnikov e Natalia Makarova.
Il tuo “passo di danza” preferito?
Entrelacé soubresaut.
Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita tra i ruoli del grande repertorio di balletto classico?
Nessuno.
Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica?
John Cranko e Sir. Kenneth Macmillan.
Tornando indietro, se incontrassi Tersicore, cosa le diresti?
Grazie!
Tre parole per descrivere la disciplina della danza?
Passione, libertà, vita.
Come ti vedi oggi allo specchio?
Felice e leggermente sovrappeso!
Michele Olivieri
Foto di Ave Maria Mõistlik
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