Peeping Tom, Mario Banushi, Virgilio Sieni, Chiara Bersani, Joana Hadjithomas e Khalil Joreige, Muna Mussie, Fabio Cherstich, Nelson Makengo, Cristina Kristal Rizzo e Diana Anselmo sono i protagonisti della programmazione di spettacoli della 24ª Esposizione Internazionale Inequalities (fino al 9 novembre 2025), intitolata Le disuguaglianze dei corpi e sviluppata nell’ambito delle attività del Festival FOG Triennale Milano Performing Arts.
Un progetto performativo che si articola all’interno dell’Esposizione Internazionale di Triennale Milano dal 7 ottobre al 12 novembre prossimi e coinvolgerà artiste e artisti di provenienza geografica ed età anagrafica diverse, offrendo sguardi e letture da prospettive affini e distanti sui temi al centro dell’Esposizione: le sfide globali legate alle differenze che ritroviamo in vari ambiti dell’esistenza, da quello economico a quello etnico, dalla provenienza geografica al genere.
Il calendario si apre da martedì 7 a domenica 12 ottobre con la performance one to one Cinema Impero dell’artista italo-eritrea Muna Mussie. Il progetto, che si richiama nel titolo all’omonima sala cinematografica progettata da Mario Messina nel 1937 ad Asmara, prosegue la ricerca dell’autrice sulla sua doppia identità culturale, abbracciando epoche e guidando lo spettatore in un viaggio tra filmati d’archivio dell’Istituto Luce e video privati, raccolti da Mussie nei suoi viaggi. Lo spettacolo si svolge presso il Cinema Orizzonte di Milano in Piazzale Damiano Chiesa.
Mercoledì 8 e giovedì 9 ottobre debutta a Triennale Milano Teatro l’ultima produzione firmata Peeping Tom, compagnia belga da anni ai massimi vertici del teatro e della danza mondiale: uno spettacolo visionario, che a partire dal concetto di Wunderkammer si interroga sulle possibilità di convivenza e interazione tra essere umano e natura. Al centro, il tema della trasformazione, che rispecchia la natura mutevole delle disuguaglianze nel mondo contemporaneo, in cui i confini tradizionali e i ruoli sociali vengono continuamente ridefiniti.
Sabato 11 e domenica 12 ottobre spazio al cinema d’autore con Rising up at Night (Tongo Saa), film documentario del regista e artista visivo congolese Nelson Makengo che intreccia speranza, disillusione e fede religiosa per restituire un ritratto intenso e sfaccettato dei diciassette milioni di abitanti di Kinshasa, la capitale della Repubblica Democratica del Congo, a partire da un vivido spaccato della vita quotidiana di una delle sue municipalità, Kisenso. Ingresso gratuito su registrazione.
Presentato nell’edizione 2024 di FOG, ritorna in una nuova veste mercoledì 15 e giovedì 16 ottobre a Triennale Milano Teatro A Visual Diary – A Journey into the 1980s New York Queer Art Scene, progetto firmato dal regista e scenografo milanese Fabio Cherstich. Tra spettacolo, mostra e conversazione aperta, il lavoro ricostruisce le storie dimenticate di tre artisti appartenenti alla scena queer newyorchese anni Ottanta: un atto di riscoperta e testimonianza che intreccia documenti d’epoca, interviste e immagini in una riflessione originale sulla relazione tra arte e identità e sulle disuguaglianze sociali e sessuali.
La vertigineuse histoire d’Orthosia è la performance firmata dal duo libanese di filmmaker e artisti Joana Hadjithomas e Khalil Joreige, in programma in prima italiana sabato 18 e domenica 19 ottobre, che racconta la rocambolesca scoperta di Orthosia, antica città romana scomparsa nel 551 d.C. e da secoli ritenuta introvabile. Avvenuto nel 2007 in seguito alla distruzione parziale del campo profughi di Nahr el Bared, nel nord del Libano, dopo un conflitto tra l’esercito libanese e un gruppo islamico, il ritrovamento è al centro di un’opera che mescola fotografia, installazioni, video e cinema per esplorare il confine sottile tra narrazione e memoria storica, conducendoci in un passato profondamente intrecciato con il nostro presente.
Martedì 21 e mercoledì 22 ottobre un altro importante ritorno a Triennale Milano Teatro per Virgilio Sieni, tra i più importanti coreografi italiani, che in Danza cieca esplora insieme al danzatore cieco Giuseppe Comuniello le possibilità del movimento, in un gioco poetico e creativo che trasforma ogni gesto in un dialogo con lo spazio e con l’altro. La danza si libera dalle convenzioni della dimensione visiva, dando vita a un incontro nel quale il corpo diventa sintesi perfetta tra visibile e invisibile, tra presenza e assenza, tra luce e oscurità.
Nato nel 1998 e vissuto in Albania fino all’età di sei anni, Mario Banushi è l’astro nascente del teatro contemporaneo greco ed europeo. All’interno del programma di Le disuguaglianze dei corpi, il regista e filmaker presenta in prima italiana venerdì 24 e sabato 25 ottobre l’acclamato Goodbye, Lindita – spettacolo che attinge al vissuto personale dell’autore per creare una meditazione intima e profonda di grande forza evocativa intorno al tema troppo spesso oscurato della perdita.
Martedì 28 e mercoledì 29 ottobre la danza torna protagonista in Monumentum DA che vede la dancemaker Cristina Kristal Rizzo, tra i fondatori dello storico collettivo Kinkaleri e tra le interpreti più significative della disciplina in Italia, dialogare sul palcoscenico con Diana Anselmo, performer sordo e attivista, in un racconto coreografico che, attraverso l’incontro tra il movimento e la Lingua dei Segni Italiana (LIS), vuole rendere la diversità una possibilità.
Martedì 11 e mercoledì 12 novembre viene presentato l’ultimo progetto in programma per Le disuguaglianze dei corpi, con il nuovo lavoro in prima italiana di Chiara Bersani, artista associata di Triennale Milano Teatro per il triennio 2025-2027: Michel – The Animals I Am è l’evoluzione de L’ANIMALE, assolo creato e interpretato da Chiara Bersani nel 2021, che rielaborava i codici del balletto classico su un corpo divergente, segnato dall’osteogenesi imperfetta. Dopo essere stato “trasmesso” nel 2022, nell’ambito del festival FOG, a Veronica Tulli, che condivide con Chiara Bersani lo stesso disordine genetico, il progetto evolve nel 2025 in una versione corale: tre performer con disabilità danno vita a Michel – The Animals I Am, superando l’idea dell’artista disabile come “eccezione” isolata. L’artista si ispira a Michel Petrucciani, pianista jazz con la sua stessa condizione genetica, in un lavoro che, dando spazio a corpi diversi, a nuove possibilità e forme di rappresentazione, dissolve il concetto di unicità attraverso una dichiarazione politica che sfida i paradigmi stessi della danza e dell’arte performativa.
Il programma de Le disuguaglianze dei corpi sarà completato da un progetto musicale inedito prodotto da FOG: una inedita collaborazione con Wonder Cabinet, spazio di produzione artistica e culturale palestinese inaugurato nel 2023 a Betlemme, che porterà per la prima volta a Milano un gruppo di artisti palestinesi con le produzioni originali realizzate nell’ambito di Sounds of Places, progetto di ricerca e residenza dedicato all’identità sonora dei luoghi che si terrà domenica 19 ottobre alle ore 18.00.
I biglietti per gli spettacoli de sono in vendita sul sito triennale.org, mentre al link triennale.org/membership è possibile trovare tutte le info relative alla Membership di Triennale.
INFO: Triennale Milano
Viale Alemagna 6
20121, Milano
T. +39 02 724341
triennale.org
Michele Olivieri
Foto di © Sanne De Block
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