
C’è un profumo di neve e caramello nell’aria di Chicago quando il sipario del Lyric Opera House si apre sullo Schiaccianoci più americano che esista.
Nel dicembre 2025, il Joffrey Ballet celebra il decimo anniversario della celebre produzione di Christopher Wheeldon, e lo fa con lo stile che ha reso questa compagnia una delle più visionarie degli Stati Uniti: eleganza classica, innovazione scenica e una profonda capacità di raccontare la contemporaneità attraverso la tradizione.
Non siamo nella consueta sala borghese della Germania ottocentesca, ma nel cantiere della Chicago World’s Fair del 1893: un luogo di sogni, speranze e progresso.
Clara non è più una bambina aristocratica, bensì la figlia di un’artista immigrata che lavora alla costruzione dei padiglioni. Il suo Schiaccianoci non è un principe di corte, ma un simbolo di coraggio e rinascita, capace di trasformare la dura realtà in fantasia luminosa.
Le scenografie firmate da Julian Crouch e le proiezioni digitali della designer Basil Twist creano un paesaggio visivo mozzafiato: lanterne sospese, torri di cristallo, turbine di neve che danzano come creature vive.
“Abbiamo voluto restituire la magia dell’America che sognava di costruire il futuro,” spiega Wheeldon. “Ogni passo di danza è un atto di speranza.”
La coreografia di Wheeldon mantiene la grazia accademica del balletto classico ma la rinnova con gesti fluidi e narrativi, quasi cinematografici. I pas de deux diventano dialoghi interiori, i movimenti collettivi evocano la potenza di una città in crescita.
Le musiche immortali di Čajkovskij, eseguite dall’orchestra diretta da Scott Speck, risuonano con una nuova intensità: più liriche, più dinamiche, più vicine al cuore.
In questa edizione 2025, alcune sezioni sono state ricoreografate, inserendo elementi di danza contemporanea e pantomima. Il celebre Waltz of the Snowflakes è ora un turbine bianco di figure che si dissolvono in proiezioni di ghiaccio, mentre il Grand Pas de Deux finale si illumina di una tenerezza intima, umana, quasi domestica.
Dal 5 al 28 dicembre 2025, la produzione sarà in scena al Lyric Opera House, con oltre venti repliche e una serie di matinée dedicate alle famiglie.
Ma il Nutcracker del Joffrey non è solo uno spettacolo natalizio: è un racconto sull’identità americana, sul sogno di chi arriva, costruisce e spera.
Ogni anno migliaia di spettatori vi ritrovano un pezzo della propria storia, e forse anche una promessa: che la bellezza, come la neve di Čajkovskij, continua a cadere leggera su chi sa ancora sognare.
Con questa decima stagione, il Joffrey Ballet firma un nuovo capitolo della sua storia artistica.
Il balletto non è più soltanto una fiaba natalizia, ma un mosaico di emozioni e memorie collettive. Un invito a rileggere Lo Schiaccianoci come specchio del nostro tempo — un tempo che, come Clara, cerca ancora la propria danza nel mondo.
“Forse non smetteremo mai di riscrivere questa storia,” conclude Wheeldon. “Perché ogni generazione ha bisogno del suo Schiaccianoci.”
Michele Olivieri
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