
Ispirato alle fonti letterarie di Perrault (in una brillante traduzione di Collodi, da cui Eugenio Monti Colla ha tratto il testo teatrale) e di La Fontaine, lo spettacolo La bella addormentata nel bosco porta lo spettatore in una dimensione fiabesca sospesa fra nuvole bianche o minacciose che nulla hanno di vero e di reale.
Due soli gli ambienti chiamati a restituire luoghi legati al mondo della natura: una terrazza edificata fra i colori e la curva dell’arcobaleno e il bosco, tempio consacrato al lungo sonno e all’amoroso risveglio. In questi ambienti si muovono i personaggi in bilico fra la narrazione fabulistica e la struttura librettistica del balletto di Čajkovskij da cui lo spettacolo attinge la parte musicale.
Stizza, ira e invidia sono alla fonte di una maledizione terribile che il dispiegarsi degli eventi trasforma in una lunga attesa a cui partecipano i mortali e le creature del sogno. Il castello che si addormenta altro non è che teatro nel teatro.
Alla misteriosa profezia che ferma il tempo, si contrappone la filastrocca della Fata Armonia in cui rime e assonanze si susseguono teneramente a ripetere l’eterno rito della figura materna che acquieta l’animo del bimbo con racconti fantastici.
L’arrivo del Principe Desiderio restituisce al “fabulistico” il sapore della vita cavalleresca: una leggenda che suscita curiosità, fascino e subitaneo amore per la bella principessa vittima del maleficio.
Ma la vicenda si snoda verso l’immancabile lieto fine: sconfitte le creature evocate dalla perfida fata, il sentimento si sostituisce ad ogni eroica impresa; il bacio profetizzato risveglia la bella e gli abitanti del castello e annuncia le nozze dei due giovani principi.
Ed ecco, infine, il magico libro delle fiabe che si apre per accogliere i celebri personaggi simboli di paure, di trepidazioni, di trasalimenti e di soluzioni gioiose, nel perenne susseguirsi delle generazioni.
La bella addormentata nel bosco della Carlo Colla & Figli, creata nel 2001, è subito diventato uno degli spettacoli più amati dal pubblico e più rappresentati anche all’estero.
Lo spettacolo, dall’anno della sua creazione, ha girato il mondo nella versione in lingua italiana ma anche in quella inglese, russa e araba. È stato rappresentato infatti a Dubai, a New York, a Muscat, a Novosibirsk, a Charleston, a Satka e a Boston.
fiaba in due tempi di Eugenio Monti Colla
musica di Pëtr Il’ič Čajkovskij
scene e luci di Franco Citterio
costumi di Eugenio Monti Colla
direzione tecnica di Tiziano Marcolegio
regia di Eugenio Monti Colla ripresa da Franco Citterio e Giovanni Schiavolin
produzione ASSOCIAZIONE GRUPPORIANI
Comune di Milano – Teatro Convenzionato
Regione Lombardia – Soggetto di rilevanza regionale
i marionettisti: Franco Citterio, Maria Grazia Citterio, Piero Corbella, Camillo Cosulich, Debora Coviello, Cecilia Di Marco, Tiziano Marcolegio, Giovanni Schiavolin, Paolo Sette
apprendista marionettista: Alice Archinti
voci recitanti (edizione registrata nel 2001): Milena Albieri, Loredana Alfieri, Véronique Andrin, Marco Balbi, Roberto Carusi, Mariagrazia Citterio, Fabrizio De Giovanni, Lisa Mazzotti, Gianni Quillico, Franco Sangermano
durata dello spettacolo: 95 minuti, incluso intervallo
spettacolo consigliato dai 4 anni
da sabato 27 dicembre 2025 a martedì 7 gennaio 2026
27 dicembre ore 19.30
28, 30 e 31 dicembre ore 16
dal 2 al 6 gennaio ore 16
7 gennaio ore 20.30
29 dicembre, 1 e 5 gennaio riposo
al Piccolo Teatro Studio Melato
via Rivoli, 6 – Milano
tel. prenotazioni: 02.21126116
https://www.piccoloteatro.org/
Michele Olivieri
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