Il 10 marzo 2018, il Teatro Arena del sole di Bologna vede in scena A fury tale, idea, regia e coreografia Cristiana Morganti, su musiche di musica di autori vari, collaborazione artistica Kenji Takagi, Video Artist Connie Prantera, editing musiche Bernd Kirchhoefer, produzione il Funaro - Pistoia e Cristiana Morganti, in coproduzione con Festival Aperto / Fondazione I Teatri - Reggio Emilia, con il sostegno della Città di Wuppertal e Jackstädt Stiftung ‐ Wuppertal (DE).
Danzatrice tra le più note e apprezzate del Tanztheater Wuppertal di Pina Bausch, Morganti intraprende dal 2011 un percorso autonomo come solista e coreografa, ottenendo per le sue opere numerosi premi e riconoscimenti, come il premio Positano Leonide Massine quale migliore danzatrice contemporanea dell’anno e il Premio Danza & Danza nella categoria migliore interprete e coreografa.
A fury tale, interpretato da altre due danzatrici del Tanztheater, Breanna O’Mara e Anna Fingerhuth, è una riflessione della coreografa sul mondo femminile e sulle sue contraddizioni, sempre a metà tra competizione e amicizia, isterismo e dolcezza, imprevedibilità e quotidianità, aggressività e tenerezza. Tali antinomie esprimono perfettamente un altro punto nodale su cui si fonda il lavoro, ossia la rabbia, fury, considerata come potenza distruttrice ma anche come energia e spinta vitale. Ne nasce una performance in bilico tra immaginario e vita reale, che racconta la contraddittorietà insita nella nostra società, in cui il desiderio di emergere si scontra con il bisogno di una maggiore interiorità e di rapporti più veri.
Una riflessione profonda ma ironica e leggera sulla bipolarità che caratterizza l’essere umano moderno, perfettamente evidenziata dalle luci stroboscopiche in scena e dalla scelta musicale che spazia dal rock/ punk alle sonorità barocche di Johann Sebastian Bach.
ORARI & INFO
10 marzo 2018, ore 19.30
Teatro Arena del sole – Sala de Berardinis
Via Indipendenza 44
40121 Bologna (BO)
Tel: +39 051 2910910
Stefania Napoli
Fotografie: Manuel Cafini e Claudia Kempf
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