Il prossimo 6 e 7 novembre 2011 al Teatro Ariosto di Reggio Emilia, andrà in scena, in prima rappresentazione assoluta, Alice nel paese delle meraviglie, coreografia, regia e scenografia di Francesco Nappa, liberamente ispirato all’omonimo racconto di Lewis Carroll. Lo spettacolo, su musiche di David Byrne, Robert Moran, Michael Nyman, John Lurie, Michael Torke, eseguite da Balanescu Quartet, Papain, è una produzione Fondazione Nazionale della Danza – Aterballetto, in collaborazione con Fondazione I Teatri.
Chi è Alice? È semplicemente Alice Liddell, malinconica bambina inglese che si lasciava ritrarre in fotografie misteriose e, chissà, allusive, e cullare dalle parole nonsense di Charles Dogsdon, alias Lewis Carroll, sulle rive del Tamigi, nelle estati vittoriane fatte di cantilene, giochi di parole, sciarade e invenzioni di creature fantastiche? Oppure è l’incarnazione poetica di uno stato della vita nel quale anima e corpo stanno per trasformarsi e assumere una propria identità – che ne determinerà il ruolo futuro nell’esistenza? Fortemente legato alla parola, ma ugualmente stimolante per la potenza immaginifica, il viaggio metaforico di Alice ha sfidato teatranti e coreografi.
È il caso di Francesco Nappa, danzatore dal prestigioso curriculum, da qualche tempo felicemente attratto dalla composizione coreografica, che ha scelto di affrontare il labirinto di Alice per la sua prima commissione “a serata” con Aterballetto. La scelta di affidare a Francesco Nappa una nuova messa in scena in forma di balletto del famoso racconto di Carroll, nasce non solo dalla sua proposta, radicata da molto tempo in una sua affascinata attrazione per quel testo, ma anche dall’originalità di un’impostazione che, pur in un vasto dominio della fantasia, fa emergere costante una modernità del racconto, in una dialettica tra senso e non-senso.
Lo spettacolo è infatti incentrato su questa duplice modalità di rapporto della propria esperienza nella vita che ci circonda, sia su di un livello reale che su un livello psicologico ed onirico, quali componenti costanti della costruzione dell’identità, specie nell’adolescenza. In base a questo assunto interpretativo, Nappa si fa accompagnare, in questa costruzione coreografica, dalla creazione di video-proiezioni, realizzate da Gilles Papain, videodesigner di fama internazionale. Questa scelta si basa sia sull’interesse ormai radicato del coreografo per il mezzo multimediale, sia sull’intento di ottenere atmosfere fantastiche pur in un’economia di gestione che eviti impianti scenografici invadenti.
Nella fluidità di un percorso drammaturgico, sotteso ma sempre percepibile, Nappa rileva ed evidenzia una costante immedesimazione dell’autore Carroll in alcuni personaggi, in una ricerca di molteplicità di rapporti: ecco quindi il bruco, che conforta Alice in una caratterizzazione quasi paterna; il personaggio bianco, che la conduce dove vuole con capacità psicologiche manipolatorie; il cappellaio, che giunge ad esprimere un puro sentimento di amore, evidenziato in un conclusivo passo a due, lasciando, proprio nel finale, al risveglio di Alice, una indefinibile eppure forte sensazione di magico ricordo.
ORARI & INFO
Domenica 6 e Lunedì 7 novembre 2011, ore 20:30
Teatro Ariosto
Reggio Emilia
Promozione e Programmazione
Fondazione Nazionale della Danza – Aterballetto
via della Costituzione, 39 42100 Reggio Emilia
tel: 0039-0522-273008
fax: 0039-0522-924189
Lorena Coppol
Foto di A. Anceschi