Dal 2 al 27 febbraio 2013 l’Auditorium Parco della Musica di Roma ospiterà la nona edizione di Equilibrio – Festival della nuova danza, la rassegna che offre una panoramica sulla danza mondiale, ospitando maestri eccelsi della scena internazionale e artisti emergenti che si muovono in territori di confine tra la danza e il teatro, con 3 prime italiane e una prima mondiale in cartellone.
Anche quest’anno la direzione artistica è affidata a Sidi Larbi Cherkaoui, il coreografo e danzatore belga più volte protagonista della programmazione di Musica per Roma. Dopo aver affrontato lo scorso anno il tema della resilienza, Larbi sta lavorando sul concetto di inevitabilità. L’inevitabilità dell’invecchiamento, della mortalità e della fragilità nello spettacolo 6000 Miles Away di Sylvie Guillem (il 3 febbraio, la grande ballerina, per la prima volta ospite del Festival, sarà anche la prima star della danza ad esibirsi sul palcoscenico della Sala Santa Cecilia).
L’inevitabilità della memoria e dell’oblio nell’opera di Vandekeybus (il 20 febbraio la prima italiana di What the body does not remember e il 23 febbraio booty looting), l’inevitabilità umana del saccheggio, dell’invasione, della devastazione e della conservazione, ma anche della tenerezza, del conflitto e del ripercorrere sempre la nostra Storia nel Puz/zle di Sidi Larbi, una coproduzione Fondazione Musica per Roma (11 e 12 febbraio, in prima italiana).
L’inevitabilità sia della paura, sia del desiderio, sia della danza in Fear & Desire un progetto di Gaia Saitta con Julie Anne Stanzak e Ifhuman in prima assoluta il 7 febbraio e in Creation 2012 di Dave St-Pierre (16 e 17 febbraio), l’inevitabilità delle riunioni culturali e delle divisioni in Rayahzone di Ali Thabet e Hèdi Thabet (prima italiana, 5 febbraio), l’inevitabilità dei fili incrociati e del vuoto in A Louer di Peeping Tom (26 e 27 febbraio).
All’interno del Festival i finalisti della sesta edizione del Premio Equilibrio Roma per la danza contemporanea si esibiranno in Teatro Studioil 2 e il 3 febbraio. Quest’annola Fondazione Musica per Roma oltre al consueto premio per la migliore creazione promuove una menzione speciale per il miglior interprete partecipante alla selezione finale dell’edizione 2013.
A completare il ricco programma del Festival il seminario di drammaturgia della danza con Guy Cools, il seminario di tamburi giapponesi con Kazunari Abe e un ciclo di incontri con Guy Cools, David Jays, Karthika Nair, Sylvie Guillem, Julie Anne Stanzak, Wim Vandekeybus.
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Lorena Coppola