Carla Fracci dopo dieci anni se ne è dovuta andare dalla direzione del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera, rimpianta più dagli amanti del puro balletto classico – del cui repertorio ella è maestra – che dai ballerini a contatto obbligato col suo caratterino, e dai vertici del Teatro, che hanno preferito sostituirla.
E mentre il Maestro Muti concorda in silenzio i programmi con la direzione del Teatro, in attesa di concedere la firma di direttore musicale dell’Ente, dal 1° settembre nel nostro lirico è dunque giunto il ben più che sessantenne Micha van Hoecke, coreografo russo-belga, che ha lavorato con Roland Petit e con Béjart, fedele collaboratore di Riccardo Muti alla Scala e non solo, e del RavennaFestival diretto dalla moglie di lui, Cristina Muti.
A Micha è spettato di annunziare – in mattinata al Teatro dell’Opera, alla presenza del sovrintendente Catello De Martino, del direttore artistico Alessio Vlad, del pur impegnatissimo Sindaco Alemanno e del consigliere e giornalista televisivo Bruno Vespa – la stagione 2010-11 del Balletto all’Opera.
Che l’attività del M° van Hoecke si sia svolta prevalentemente in direzione della danza contemporanea appare evidente, in un programma in cui solo due sono i balletti di repertorio, “La Bayadère” (19 ottobre ‘11) di Minkus-Petipa, ripresa da Olga Evreinoff con i solisti Svetlana Zakharova e Polina Semionova, Denis Matvienko, David Hallberg e il giovane Alessandro Riga da non molto uscito dalla Scuola dell’Opera; indi il ciajkovskiano “Lago dei cigni” (10 febbraio), la cui coreografia di Petipa-Ivanov è ripresa da Attilio Labis (ed è qui una novità), pur serbando dalle edizioni immediatamente precedenti il bellissimo, fiabesco allestimento del nostro Aldo Buti: interpreti Alessandra Amato e Viktoria Tereshkina, Vladimir Shklyarov e l’inglese Robert Tewsley.
Per il resto Micha ha spaziato in un repertorio più attinente il suo mondo artistico, per lui carico di amati ricordi e per noi comunque molto accattivante e promettente: il prossimo 22 dicembre, “Serata Roland Petit”! Le coreografie del maestro francese “L’Arlesienne” e “Carmen”, su musiche di Bizet dirette da Nir Kabaretti, vanteranno rispettivamente come interpreti Eleonora Abbagnato prima ballerina dell’Opéra di Parigi, Erika Gaudenti, Sara Loro, Benjamin Pech, Ivan Vasiliev e Alessandro Riga; mentre in “Carmen” saranno Antoni Clavé e J.Michel Desiré.
Altra serata d’impegno, “Béjart, Balanchine, Robbins” presenterà dal 3 maggio un brano per ognuno dei tre grandi coreografi: del primo, la “Gaîté parisienne” ripresa da Micha, che ne fu a suo tempo interprete; del secondo il celebre “Tchaikovsky Pas de Deux”, e di Robbins “In the night” su musica di Chopin: solisti Viktoria Tereshkina, l’étoile internazionale Giuseppe Picone, ancora una volta Alessandro Riga, e David Hallberg.
Scopertamente nuovo è il programma del 29 marzo al Teatro Nazionale, innovativo davvero nei contenuti: compagnie contemporanee – di alto livello, s’intende – entrano nel Teatro dell’Opera, coreografando per il nostro Corpo di Ballo. I primo è Virgilio Sieni, artista fiorentino dalla creatività profonda e struggente, l’altro l’americano Shen Wei, celebre, che ha già coreografato il balletto del “Moïse et Pharaon” inaugurale della presente stagione, diretto da Muti.
Infine il grande e misterioso vecchio della danza, Lindsay Kemp: “la sua – dice Micha – è la danza dell’essere”. Non dimentichiamo però gli spettacoli degli allievi della Scuola di Danza dell’Opera, diretta con straordinaria bravura e dedizione da Paola Jorio: il “Don Chisciotte” dal 12 al 20 aprile al Teatro Nazionale, lo spettacolo del 12-13 luglio al Teatro dell’Opera con programma da definire, e ancora al Nazionale quello dal 18 al 23 ottobre. Una lode da parte di Micha van Hoecke è andata a tutti i giovani del Corpo di Ballo, che lo hanno accolto con gioia sincera.
INFO
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Paola Pariset