L’11 dicembre ricorre l’anniversario della nascita di Sir Kenneth MacMillan, uno dei coreografi più influenti e visionari del XX secolo. Nato a Dunfermline, in Scozia, nel 1929, MacMillan avrebbe trasformato il linguaggio del balletto narrativo con una profondità psicologica e un realismo emotivo che ancora oggi continuano a definire gli standard della danza teatrale. Trasferitosi a Londra da giovane, MacMillan entrò alla Sadler’s Wells School (oggi Royal Ballet School), dove il suo talento come danzatore venne presto affiancato da un forte interesse per la creazione coreografica. Le sue prime opere rivelavano già una sensibilità drammatica fuori dal comune, capace di sondare i territori più complessi dell’animo umano. MacMillan non si accontentò mai dell’estetica tradizionale. Le sue potenti coreografie esploravano temi come l’alienazione, la fragilità psicologica, la violenza sociale e le contraddizioni dell’amore. Opere come: “Romeo and Juliet” (1965), che lo consacrò internazionalmente. “Anastasia”, con la sua narrazione sospesa tra identità e follia. “Mayerling”, uno dei suoi capolavori più controversi e intensi. “Manon”, tragedia sensuale e disperata che rimane un punto fermo del repertorio mondiale. Queste coreografie dimostrano la sua capacità di unire virtuosismo tecnico, drammaturgia complessa e una rara attenzione alla verità emotiva dei personaggi. MacMillan fu direttore artistico del ...
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Lo Schiaccianoci in Arizona per il Santo Natale 2025
Il Natale in Arizona si accende come ogni anno con una serie di versioni dello Schiaccianoci, ma il protagonista assoluto resta il grande allestimento di Ballet Arizona, un appuntamento che trasforma Phoenix in una piccola capitale del balletto durante il mese di dicembre. Ballet Arizona – Symphony Hall, Phoenix. Dal 12 al 27 dicembre 2025, la compagnia presenterà la sua produzione più amata: uno Schiaccianoci sontuoso, impreziosito dall’orchestra dal vivo della Phoenix Symphony. Le repliche sono numerose, con spettacoli pomeridiani e serali che permettono a famiglie, appassionati e curiosi di assistere all’incanto del classico natalizio in qualunque momento delle festività. Atmosfere fiabesche, scenografie ricche e una cura maniacale per i dettagli rendono questo allestimento uno dei più prestigiosi del Sud-Ovest degli Stati Uniti. Altri Schiaccianoci in Arizona – 2025. Per chi vuole scoprire diverse interpretazioni del balletto, lo Stato offre anche altre produzioni: Phoenix Ballet porta in scena una versione energica e brillante dell’opera all’Arizona Financial Theatre, dal 12 al 14 dicembre 2025. Convergence Ballet & Ballet Theatre of Phoenix presentano uno Schiaccianoci elegante e raffinato al Herberger Theater Center, sempre nel weekend del 12-14 dicembre 2025. A Sedona, la Sedona Dance Academy propone una lettura contemporanea e creativa del ...
Read More »Disciplina e danza: fondamento di crescita e responsabilità
Se la passione rappresenta il motore interiore del danzatore, la disciplina gli fornisce la struttura necessaria per evolvere, sia nell’arte che nella vita. La danza, infatti, impone un percorso fatto di rigore, costanza e attenzione ai dettagli, elementi che forgiano il carattere. Il rispetto degli orari, la cura del corpo, la capacità di accettare le correzioni e di imparare dagli errori sono pratiche quotidiane che, con il tempo, diventano parte integrante dell’indole e del modo di pensare e di agire. La disciplina non si esprime solo in gesti tecnici precisi o esecuzioni impeccabili sul palco, ma plasma individui capaci di affrontare le sfide con determinazione, consapevolezza e adattabilità. Il danzatore impara che ogni progresso richiede pazienza e che la crescita avviene nei momenti di difficoltà, quando la tentazione di mollare si fa più forte. La danza quindi insegna ad assumersi responsabilità, a gestire la pressione e a mantenere gli impegni, qualità sempre più rare e importanti che si riflettono in ogni ambito della vita quotidiana. Lontano da ogni retorica, la disciplina richiesta dalla danza non si limita a creare buoni artisti, ma contribuisce a formare persone capaci di ascoltare, collaborare e rispettare gli altri e se stessi. In un mondo ...
Read More »Il direttore artistico e coreografo Stephen Delattre “allo specchio”
Il balletto classico preferito? Non ne ho uno preferito in particolare, perché credo che ogni balletto narrativo abbia qualcosa di unico. Ma per citarne uno, direi Il lago dei cigni. La profondità emotiva e la purezza senza tempo del movimento continuano ad ispirarmi come coreografo che unisce il linguaggio classico a quello contemporaneo. Il balletto contemporaneo prediletto? Anche in questo caso, molte opere coreografiche sono bellissime, ma in questo momento mi viene in mente Artifact Suite di William Forsythe. La sua reinvenzione della tecnica classica con un’architettura contemporanea del movimento risuona fortemente con la mia ricerca di un vocabolario coreografico dinamico ed espressivo. Il Teatro del cuore? Negli ultimi anni ho avuto la possibilità di esibirmi in molti luoghi e di condividere i miei lavori in molti teatri, tra cui il leggendario Bolshoi o l’Opéra di Parigi. Ma per me, il Teatro Statale di Magonza ha un posto speciale, poiché è lì che la Delattre Dance Company ha celebrato il suo decimo anniversario. È il luogo in cui molte delle mie creazioni hanno trovato il loro respiro e dove il pubblico ha seguito il mio percorso artistico per oltre quattordici anni. Un romanzo da trasformare in balletto? Ad esempio, Il ...
Read More »La Stagione Danza 2026 del Teatro Ponchielli di Cremona
La Stagione Danza 2026 del Teatro Amilcare Ponchielli di Cremona nasce come un percorso che attraversa linguaggi, estetiche e visioni differenti. Non più una rassegna isolata, ma una trama narrativa che dialoga con l’intera programmazione del teatro, rispecchiando il nuovo corso voluto dal sovrintendente Andrea Nocerino: un’unica grande stagione, dove la danza diventa voce essenziale per interpretare il presente. Per il 2026 il cartellone si compone di otto appuntamenti che, da febbraio ad aprile, porteranno sulla scena cremonese alcune tra le realtà coreutiche più rilevanti del panorama internazionale. La varietà è la chiave: il pubblico attraverserà classico, contemporaneo, danza-teatro e nuove creazioni, trovandosi di fronte a un ventaglio di possibilità che invita a osservare il movimento come un linguaggio in continua trasformazione. A inaugurare simbolicamente la stagione sono le grandi compagnie internazionali. Les Ballets de Monte-Carlo tornano al Ponchielli con una delle loro produzioni più amate, Romeo e Giulietta, che nel tempo è diventata non solo un classico del repertorio ma anche la dimostrazione di come la danza possa rinnovare la materia shakespeariana senza tradirne la forza emotiva. Accanto a loro, la presenza di compagnie come NDT2 o Tao Dance Theater porta sul palco una danza dal carattere più ...
Read More »Prix de Lausanne 2026: annunciata la giuria internazionale
La 54ª edizione del Prix de Lausanne, che si terrà dal 1° all’8 febbraio 2026 al Beaulieu Lausanne, sarà presieduta da Kevin O’Hare, Direttore del Royal Ballet. La terza edizione di Rising Stars avrà luogo la domenica successiva alla Finale e vedrà la partecipazione degli artisti ospiti Inès McIntosh e Shale Wagman. Il programma includerà anche le variazioni vincitrici dello Young Creation Award, oltre ad una coreografia originale di Edwaard Liang, coreografo e Direttore Artistico del Washington Ballet, creata nell’ambito del Partner School Choreographic Project. Inoltre, saranno eseguite variazioni classiche e contemporanee dai Vincitori e Finalisti del Prix de Lausanne 2026. Questo spettacolo di 90 minuti offre un’opportunità unica per vivere il meglio del Prix de Lausanne 2026. Quest’anno, la giuria è composta da nove membri. Ognuno di loro è affiliato ad una delle scuole e compagnie partner, oppure è un ex vincitore del Prix o una figura di spicco nel mondo della danza. La composizione della giuria tiene conto anche di altri criteri, come la diversità geografica, un equilibrio generazionale e di livelli di esperienza, e una pluralità di stili di danza. Kevin O’Hare – Presidente della Giuria Direttore, The Royal Ballet Gigi Hyatt – Vicepresidente della Giuria Direttrice, ...
Read More »Cléo de Mérode: l’eleganza della danza tra arte e mito
Nel panorama scintillante della Belle Époque, tra luci di teatro e sfarzi parigini, emerse una figura che incantò l’Europa con la sua grazia e il suo fascino: Cléo de Mérode. Non solo ballerina, ma vera icona di stile e simbolo di un’epoca che vedeva nell’arte e nella bellezza una forma di potere. Nata il 27 settembre 1875 a Parigi, Cléopâtre-Diane de Mérode, nota semplicemente come Cléo, iniziò la sua carriera nel mondo della danza fin da bambina. La sua formazione rigorosa alla Scuola dell’Opéra di Parigi le permise di sviluppare un’eleganza innata e un controllo del corpo senza pari. La sua figura slanciata e il volto delicato la resero subito una presenza magnetica sul palcoscenico. Cléo de Mérode non era solo una ballerina classica: il suo stile fondeva il rigore accademico con una sensualità sottile, quasi eterea. Nei suoi spettacoli, il movimento diventava poesia, ogni gesto narrava una storia fatta di leggerezza e profondità emotiva. La sua danza rompeva le barriere tradizionali, anticipando quella che oggi chiameremmo danza moderna. Oltre al talento, Cléo attirò l’attenzione anche per il suo ruolo di musa ispiratrice e oggetto di scandalo. La sua immagine veniva riprodotta in cartoline, dipinti e fotografie, facendola diventare uno ...
Read More »Lo Schiaccianoci: un’analisi delle coreografie internazionali
Lo Schiaccianoci di Čajkovskij, dal suo debutto nel 1892 a San Pietroburgo, ha assunto nel tempo forme coreografiche straordinariamente diverse. Ogni paese, compagnia e coreografo ha reinterpretato il balletto adattandolo alle tradizioni locali, al pubblico e alle tendenze artistiche. Analizzare queste versioni offre uno sguardo unico sulle molteplici possibilità di interpretazione di uno stesso classico. 1. Versione russa: la tradizione classica Coreografi principali: Marius Petipa e Lev Ivanov (originale 1892), versioni di Aleksandr Gorskij, Fyodor Lopukhov, Vasilij Vainonen, Jurij Grigorovič, Nikolaj Tsiskaridze Stile: Classico accademico rigoroso, linee pulite, grande attenzione alla tecnica dei passi, variazioni tradizionali per il corps de ballet. Caratteristiche distintive: Clara è spesso una bambina sul palco, ma la precisione dei movimenti rimane alta. Le scene del regno dei dolci e della battaglia dei topi sono grandiose, con scenografie elaborate. Coreografie fedeli al libretto originale, con qualche aggiunta di virtuosismi contemporanei. Esempio: Il Bolshoi e il Mariinsky mantengono il repertorio quasi intatto, enfatizzando l’aspetto fiabesco e la purezza della danza classica. 2. Versione americana: spettacolo e teatralità Coreografi principali: George Balanchine (New York City Ballet, 1954), Peter Martins, Mikhail Baryshnikov Stile: Classico con influenze neoclassiche, forte enfasi sulla musicalità e sul ritmo. Caratteristiche distintive: La storia è resa ...
Read More »Il maestro e coreografo Eugenio Scigliano “allo specchio”
Il balletto classico preferito? Giselle. Il balletto contemporaneo prediletto? Café Müller di Pina Bausch. Il Teatro del cuore? La Fenice di Venezia. Un romanzo da trasformare in balletto? Jane Eyre di Charlotte Brontë. Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto? Chiamami col tuo nome (Call Me by Your Name) diretto da Luca Guadagnino. Il costume di scena indossato che hai preferito? Ho indossato costumi meravigliosi disegnati da grandi costumisti e stilisti… mi piaceva danzare con meno roba possibile addosso. Quale colore associ alla danza? Nero. Che profumo ha la danza? Il profumo di legno del palcoscenico. La musica più bella scritta per balletto? Le sacre du Printemps di Igor Stravinskij. Il film di danza irrinunciabile? Billy Elliot diretto da Stephen Daldry. Due miti della danza del passato, uomo e donna? Rudolf Nureyev e Natalija Makarova. Il tuo “passo di danza” preferito? Battement tendu. Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita reale tra i personaggi del grande repertorio di balletto classico? Giselle :) Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica? George Balanchine. Tornando indietro, se incontrassi Tersicore, cosa le diresti? Grazie cara… Tre parole per descrivere la disciplina della danza? Dolce, dura, meravigliosa! Come ti vedi oggi allo specchio? ...
Read More »La purezza delle linee classiche nell’arte del balletto
La danza classica è un linguaggio costruito su linee: linee del corpo, linee nello spazio, linee che raccontano emozioni. Nel balletto accademico la purezza di queste linee non è solo un ideale estetico, ma un principio tecnico che guida ogni movimento, dal più semplice battement alla vertigine di un grand jeté. Comprendere e coltivare questa purezza significa entrare nel cuore della grammatica del balletto. Che cosa sono le “linee” nella danza classica? Le linee sono configurazioni geometriche del corpo: l’allungamento degli arti, la proiezione della schiena, l’orientamento della testa, la direzione dei piedi. Ogni danza, ogni posizione, nasce dal modo in cui questi elementi si organizzano nello spazio. Una linea pura è: * allungata, ma non rigida * armoniosa, con un fluire continuo tra un segmento e l’altro * esatta, costruita su un equilibrio tra tecnica e naturalezza * intenzionale, mai casuale o sproporzionata. La purezza è ciò che rende la danza leggibile, elegante e universalmente riconoscibile. 1. L’importanza dell’allineamento Il primo segreto delle linee classiche è un corpo ben allineato. L’asse verticale — testa, spalle, bacino, ginocchia, caviglie — permette agli arti di estendersi con controllo e senza compensazioni. * Nel relevé, la linearità sale dal centro verso l’alto, ...
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Giornale della Danza La prima testata giornalistica online in Italia di settore