C’è un istante, quando si comincia a danzare, in cui il mondo smette di avere contorni rigidi. Le preoccupazioni si assottigliano, i pensieri si sciolgono, e il corpo prende la parola con una spontaneità che spesso dimentichiamo di possedere. La danza non è soltanto un’arte: è una soglia. Un passaggio attraverso cui si rientra in contatto con una parte di sé che non invecchia mai. Ogni gesto danzato è un ritorno alla memoria più antica: quella del movimento libero. Non esiste età che possa cancellare il piacere di sentire le proprie braccia aprirsi nello spazio o i piedi seguire un ritmo familiare. Nella danza non si cerca la performance perfetta, ma l’ascolto: del battito, del respiro, dell’energia che scorre. È questo ascolto a restituire giovinezza allo spirito. Chi danza, anche solo per pochi minuti al giorno, si riconosce più leggero, più presente, più capace di vivere il momento senza restare intrappolato tra ieri e domani. La danza esercita la mente in modi che spesso sfuggono a chi la osserva dall’esterno. Coordinare i movimenti, interpretare la musica, improvvisare soluzioni, memorizzare sequenze: tutto questo è un allenamento mentale che stimola l’attenzione, la concentrazione e la flessibilità cognitiva. È come se il cervello, ...
Read More »Redattori
Papadopoulos al Festival Aperto con la sua “euforia di essere vivi”
Il Festival Aperto 2025 presenta, mercoledì 19 novembre alle ore 20.30 al Teatro Ariosto di Reggio Emilia, il lavoro del coreografo greco Christos Papadopoulos, My Fierce Ignorant Step, un’opera intima e personale che esplora il legame profondo tra suono, parola e movimento. In scena dieci danzatori che trasformano il respiro in suono, la voce in gesto, e il movimento in un linguaggio condiviso. Papadopoulos si ispira ai ricordi sonori della sua infanzia, esperienze collettive che uniscono molti greci al destino del proprio paese, dando vita a una danza che cresce come un’onda, in un continuo fluire di energia, delicatezza e decisione. My Fierce Ignorant Step nasce dal desiderio di Papadopoulos di elaborare consapevolmente l’influenza dell’opera musicale Axion Esti di Mikis Theodorakis, ispirata alla poesia di Odysseas Elytis. Non è la musica in sé il soggetto, ma il paesaggio condiviso che essa evoca — un luogo della memoria collettiva che vive dentro di noi, capace di riattivare un passato che non è mai davvero trascorso. L’opera si interroga sulla verità della giovinezza, dello slancio e del coraggio, sulla loro forza e fragilità, e su come il corpo possa farsi voce di una condizione universale: la gioia e la fatica dell’essere vivi. ...
Read More »Red Giselle: storia del capolavoro di Boris Eifman
Nel silenzio di un teatro immerso nel buio, una donna danza. I suoi gesti sono spezzati, frenetici, attraversati da memorie che non le appartengono più. Non c’è applauso, non c’è pubblico. Solo una voce interiore che insiste, che urla, che la spinge a continuare. Questo è Red Giselle, il capolavoro di Boris Eifman, una creazione che non racconta semplicemente una storia, ma la frantuma e la ricompone in un corpo che cede, si ribella, resiste. Una ballerina, due destini Red Giselle non è un balletto tradizionale. Non ha una trama lineare, né una sola protagonista. È, piuttosto, un corpo doppio: quello di Olga Spessivtseva – leggendaria étoile russa della prima metà del Novecento – e quello di Giselle, l’eroina romantica per eccellenza. Due destini fusi in uno: una donna che fu acclamata nei teatri imperiali, poi fuggitiva, fragile, inghiottita dalla follia. Ma Eifman non si limita a raccontare una biografia. Usa la danza come linguaggio psichico. Ogni gesto è una ferita, ogni sollevamento un tentativo di volo, ogni caduta un ritorno violento a terra, alla realtà, alla gabbia che imprigiona il corpo e la mente. La scena si apre con un’accademia di danza, fredda e rigida come una caserma. I ...
Read More »A Narni si danza con “Viro” di Abbondanza Bertoni
Dopo il successo di Femina, finalista Premio Ubu 2023 come “Miglior spettacolo di danza”, la Compagnia Abbondanza/Bertoni torna al Teatro Manini di Narni, mercoledì 19 novembre alle ore 21, con Viro, un nuovo lavoro che esplora il tema della mascolinità contemporanea. La coreografia è di Antonella Bertoni, la regia di Michele Abbondanza, gli interpreti sono Cristian Cucco e Filippo Porro. “Viro è un mostro, una creatura tagliata in due che ignara dello scisma, amplifica sdoppiandosi, la sua natura eroicamente autocompiaciuta e depressa. – spiega Michele Abbondanza – Moderno ferito centauro, contemporaneamente tata tatillo tatone*, virile e virale perché splendidamente banale; bello, sbarbato e ben pettinato, bipolarmente orientato, trascina le sue due parti in una sinergica continuità fisicamente sgrammaticata; con velleitaria movenza elegantemente chip, sciorina buone maniere da social e nel tormento di un pressante ritmo sonoro, agisce i suoi tic gestuali senza mai scomporre il grigio canna di fucile della capigliatura. Con i suoi pensieri, spettinati quelli sì, sfida gli interpreti e le loro maschere nel ciclo continuo dell’incarnarsi in forme nuove, attraverso il destino di una partitura spietata, del resto accessibile ed esigibile solo in uno stato di apnea creativa, unico lasciapassare verso il nuovo stato di coscienza gemellare ...
Read More »Le Kessler: l’ultima uscita di scena di due vite danzate
Quando la notizia della morte delle gemelle Kessler ha iniziato a circolare, il mondo dello spettacolo ha avuto la sensazione che si fosse spenta un’intera epoca. Non due artiste, ma un gesto, un ritmo, un modo di stare sul palco che non apparteneva più a nessuno. Alice ed Ellen se ne sono andate insieme, così come avevano vissuto: sincronizzate, complementari, inseparabili. La loro storia, prima ancora che fatta di canzoni, lustrini e prime serate, è una storia di danza. Non la danza come ornamento, ma come spina dorsale di un percorso artistico che ha definito la loro identità. Le Kessler non si sono limitate a “battere il tempo”: l’hanno scolpito, gli hanno dato una forma. Sin da bambine, la danza fu la loro prima lingua. Non imparavano solo passi, imparavano disciplina, equilibrio, ascolto reciproco. Chiunque abbia provato a muoversi in perfetta simmetria con un’altra persona sa quanto questo richieda fiducia totale. Per le Kessler, la danza era questo: un patto. Un patto che sarebbe durato tutta la vita. Quando da ragazze attraversarono i confini della Germania per cercare un futuro nel mondo dello spettacolo, non portarono con sé che una valigia e la loro formazione classica. Ma quella formazione, che ...
Read More »Fermento creativo a ShowCase15: i risultati premiano l’edizione
Lo ShowCase15, presentato al Teatro ai Colli all’interno del Padova Festival Internazionale La Sfera, ha confermato quanto la danza contemporanea italiana stia vivendo una stagione di rinnovato fermento creativo. Dieci giovani coreografi selezionati su invito diretto — ognuno con un mondo estetico preciso e sorprendentemente maturo — si sono alternati sul palco davanti ad una commissione di critici, programmatori e direttori di festival, chiamati ad individuare talenti da sostenere e soprattutto da ingaggiare con lavori retribuiti. Un’occasione rara, concreta, che ha trasformato ogni performance in un atto di presenza e di necessità. La serata ha avuto un ritmo serrato ma mai affrettato: ogni pezzo sembrava completare o riprendere il precedente, come se i dieci universi coreografici dialogassero segretamente tra loro. Se un filo rosso esiste, è quello dell’urgenza di raccontare il corpo contemporaneo in tutte le sue sfumature: tecnologiche, emotive, sociali. La vetrina di giovane danza d’autore — con la codirezione affidata a Michele Olivieri e Nicolò Fornasiero — ha esplorato il corpo come territorio vulnerabile, rivelando una inclinazione nella gestione del ritmo interno. Il silenzio e i suoni sono stati usati come strumento drammaturgico, sospendendo il tempo e costringendo lo spettatore ad ascoltare la zona grigia dell’emozione. Lavori più fisici, alcuni ...
Read More »Lo Schiaccianoci al Teatro Mariinsky – Natale 2025
Il Natale al Teatro Mariinsky di San Pietroburgo è un’esperienza unica, e tra le proposte più attese vi è senza dubbio Lo Schiaccianoci. Per la stagione natalizia 2025, il teatro conferma la sua tradizione offrendo una serie di rappresentazioni della celebre versione coreografica di Vasily Vainonen, una delle più iconiche del repertorio classico. Questa produzione, amata da generazioni di spettatori, unisce il fascino della fiaba originale alla perfezione tecnica dei danzatori della compagnia Mariinsky, creando un’atmosfera magica che trasporta il pubblico nel cuore dello spirito natalizio. Lo spettacolo principale sarà in scena dal 2 dicembre 2025 al 13 gennaio 2026 con la compagnia principale del Mariinsky. Alcune recite prevedono la partecipazione degli studenti dell’Accademia Vaganova, che portano sul palco un’energia fresca e sorprendente, contribuendo a rendere ogni rappresentazione unica. La versione di Vainonen che il Mariinsky porta in scena è rinomata per la sua eleganza narrativa e la cura dei dettagli coreografici. Ogni gesto dei ballerini è studiato per raccontare la storia di Clara, dello Schiaccianoci e del Regno dei Dolci in maniera chiara e suggestiva. Gli scenari e i costumi, caratterizzati da colori vivaci e da elementi fiabeschi, creano un universo magico dove realtà e immaginazione si intrecciano, trasportando ...
Read More »Le sorelle Battaggi: il rigore che ha fatto scuola
Teresa e Placida Battaggi non furono solo insegnanti di danza. Furono due custodi di un sapere antico, due colonne portanti della tradizione coreutica italiana, capaci di trasmettere non solo movimenti, ma un’etica, una visione e un rispetto profondo per l’arte. Per oltre vent’anni, hanno formato intere generazioni di ballerini, dando vita a uno dei periodi più fertili della Scuola di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma. La storia delle Battaggi inizia tra i palchetti austeri e solenni della Scala di Milano, dove Teresa, la maggiore, si formò all’inizio del Novecento. Studiò con maestri di primissimo livello, tra cui il celebre Raffaele Grassi. Era un’epoca in cui la danza era ancora un’arte di pochi, lontana dai riflettori mediatici, ma coltivata con un’intensità quasi sacrale. Placida, sorella minore, seguirà lo stesso cammino, con uno spirito più riservato ma ugualmente determinato. Negli anni ’30, le due sorelle iniziarono un percorso comune che le porterà a dirigere la Scuola dell’Opera di Roma dal 1937 al 1957. Sotto la loro guida, la scuola non era solo un luogo di apprendimento tecnico, ma un vero e proprio laboratorio di formazione artistica e personale. Il rigore era assoluto, la disciplina ferrea, ma mai priva di umanità. Si ...
Read More »Hommage à Ravel ha inaugurato la stagione di Balletto a Tolosa
In occasione del 150º anniversario della nascita di Maurice Ravel, il Balletto dell’Opéra National du Capitole ha dedicato al grande compositore un raffinato spettacolo intitolato Hommage à Ravel. L’evento si è svolto ad ottobre al Théâtre du Capitole di Tolosa e ha riunito sullo stesso palcoscenico il Balletto, l’Orchestra Nazionale del Capitole e il Coro dell’Opéra National du Capitole, per una serata di musica e danza dal fascino irresistibile. L’omaggio si è articolato in due creazioni coreografiche ispirate all’universo musicale di Ravel: Walking Mad su coreografia di Johan Inger, musiche di Maurice Ravel e Arvo Pärt. Un’opera ironica e sorprendente che reinventa il celebre Boléro di Ravel, fondendo danza, teatro e scenografia in un gioco visivo attorno a una parete mobile che si trasforma in vero e proprio protagonista della scena. A seguire Daphnis et Chloé su coreografia di Thierry Malandain, musica di Maurice Ravel. Un grande affresco neoclassico che racconta la storia d’amore tra Daphnis e Chloé. L’eleganza del linguaggio di Malandain incontra la sensualità orchestrale di Ravel, accompagnata da coro e orchestra dal vivo. Questo spettacolo ha inaugurato la stagione 2025-2026 del Balletto dell’Opéra National du Capitole e ha celebrato la modernità e la grazia della musica di ...
Read More »“Concerto Danzante” con il Ballet de Lorraine
Nel cuore della stagione 2025-2026, il CCN – Ballet de Lorraine presenta una delle produzioni più attese del panorama coreografico europeo: Concerto Danzante, una creazione inedita che mette in scena l’incontro tra la musica barocca e la danza contemporanea. L’opera, firmata dalle coreografe Maud Le Pladec e Josépha Madoki, debutterà il 29 aprile 2026 all’Opéra national de Nancy-Lorraine, per poi approdare a giugno alla Philharmonie de Paris. Due visioni artistiche, due linguaggi, due mondi che si sfiorano: da un lato la forza strutturale e spirituale di Bach, dall’altro la sensualità dinamica di Vivaldi. Maud Le Pladec costruisce una coreografia che penetra nelle architetture matematiche della musica bachiana, trasformandole in movimento puro e astratto. Josépha Madoki, invece, esplora l’universo di Vivaldi attraverso la lente del waacking, stile urbano nato negli anni ’70 nei club di Los Angeles e oggi riconosciuto come espressione di libertà e potenza individuale. Insieme, le due creazioni compongono un concerto danzante dove la musica si fa gesto, e il gesto diventa suono. A rendere l’esperienza ancora più viva è la presenza dell’ensemble Les Arts Florissants, guidato dal violinista Théotime Langlois de Swarte, tra i più raffinati interpreti della nuova generazione barocca. Il programma musicale intreccia brani di ...
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Giornale della Danza La prima testata giornalistica online in Italia di settore