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La direttrice artistica e coreografa Beatrice Paoleschi “allo specchio”

Il balletto classico preferito? Il lago dei cigni. Il balletto contemporaneo prediletto? Petite Mort di Jiří Kylián. Il Teatro del cuore? La Versiliana. Un romanzo da trasformare in balletto? Morte a Venezia di Thomas Mann. Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto? Il Settimo Sigillo di Ingmar Bergman. Il costume di scena indossato che hai preferito? Il costume di Rosina nel balletto Il Barbiere di Siviglia realizzato da Santi Rinciari. Quale colore associ alla danza? I colori dell’arcobaleno. Che profumo ha la danza? Il profumo della libertà e dello spazio infinito. La musica più bella scritta per balletto? Quella di Pëtr Il’ič Čajkovskij per Il lago dei cigni. Il film di danza irrinunciabile? Due vite, una svolta diretto da Herbert Ross. Due miti della danza del passato, uomo e donna? Rudolf Nureyev e Carla Fracci. Il tuo “passo di danza” preferito? Grand Jeté. Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita reale tra i personaggi del grande repertorio di balletto classico? Clara dello Schiaccianoci. Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica? Jiří Kylián. Tornando indietro, se incontrassi Tersicore, cosa le diresti? Grazie per avermi dato una vita diversa e piena di emozioni, una vita che non ...

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“The Nutcracker and the Mouse King” ad Amsterdam

Con l’arrivo dell’inverno ad Amsterdam, il Dutch National Ballet (Nationale Opera & Ballet) celebra la stagione delle festività con uno dei suoi allestimenti più amati: The Nutcracker and the Mouse King (Lo Schiaccianoci e il Re dei Topi). Questa produzione, firmata da Toer van Schayk e Wayne Eagling, è un punto fermo del repertorio natalizio del teatro, capace di incantare famiglie, appassionati di balletto e spettatori di ogni età. A differenza di molte versioni tradizionali dello Schiaccianoci, quella del Nationale Opera & Ballet è ambientata nell’Amsterdam di inizio Novecento (circa 1810), proprio durante la ricorrenza di Sinterklaas anziché il Natale. Questa scelta conferisce alle scene un carattere distintivo: tra canali ghiacciati, case borghesi e pattinatori, il balletto diventa quasi un quadro pittorico vivente. Toer van Schayk non ha curato solo la coreografia, ma anche scenografie e costumi, ispirandosi ai disegni del diario di Christiaan Andriessen (1775‑1847), ricreando atmosfere autentiche e dettagliate della vita olandese dell’epoca. Il racconto segue le orme classiche di Clara, una giovane della famiglia Staalboom, che riceve uno Schiaccianoci come regalo da Sinterklaas. Durante la notte, Clara sogna che il suo Schiaccianoci si anima (nella forma del nipote di Drosselmeyer) e guida Clara in una battaglia contro ...

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Le radici del balletto classico: capire l’ABC accademico

La danza classica è un universo fatto di disciplina, grazia e dedizione. Non è soltanto una tecnica, ma un modo di organizzare il corpo nello spazio, di dialogare con la musica e di trasformare la precisione in poesia. Per comprenderne l’essenza, bisogna tornare alle fondamenta: quell’ABC che costruisce ogni gesto e ogni evoluzione. È qui, nelle basi, che si trova il vero cuore del balletto. A – Allineamento: la ricerca dell’asse perfetto Il primo pilastro della danza classica è l’allineamento, una sorta di architettura del corpo che deve essere stabile, elegante e funzionale allo stesso tempo.
 La postura non è mai rigida: è un equilibrio sottile fra energia e morbidezza. La testa si solleva come se un filo invisibile la tirasse verso l’alto, la schiena si allunga senza irrigidirsi, il bacino resta neutro, pronto a seguire ogni variazione.
 Ma il vero segreto risiede nell’en dehors, la rotazione delle gambe dall’anca, simbolo estetico e tecnico del balletto. Questo principio influenza ogni passo, dal più semplice tendu al più spettacolare grand jeté. B – Bilanciamento: l’arte dell’immobilità in movimento Un danzatore classico non cerca solo di muoversi armoniosamente: cerca soprattutto di rimanere padrone del proprio equilibrio.
 Ogni arabesque richiede un centro forte, ...

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A Christmas Carol: Finnish National Ballet [RECENSIONE]

La produzione della Finnish National Opera and Ballet di A Christmas Carol trasforma il grande classico di Dickens in una fiaba invernale dal sorprendente equilibrio tra tradizione e modernità. Ciò che colpisce – nel filmato disponibile sulla piattaforma del canale culturale ARTE Concert dedicata allo streaming e al replay di numerosi spettacoli internazionali – sin dal primo istante è l’atmosfera: un’Helsinki innevata che sembra penetrare in sala grazie ad una scenografia (ideata da Anna Fleischle che firma anche i costumi) sospesa tra il realistico e il pittorico, con quinte traslucide che lasciano trapelare fasci di luce gelida, quasi taglienti. È un Natale nordico, non edulcorato, che mette in risalto la solitudine e il gelo emotivo di Scrooge. La regia evita i toni moralistici e punta invece su un racconto visivo fluido, costruito attraverso movimenti coreografici simbolici. L’uso dell’ensemble come massa narrativa è uno dei punti di forza: i corpi si trasformano di volta in volta in folla indaffarata, in vento invernale, in ricordi deformati dell’infanzia di Scrooge. Questa coralità scenica dona allo spettacolo un dinamismo costante, rendendo ogni transizione una piccola metamorfosi. Musicalmente, la partitura di Sally Beamish alterna dolci passaggi corali a interventi orchestrali più tesi, senza mai cadere nel ...

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Shirley MacLaine ha ricevuto il premio “Dancer Hall of Fame”

Shirley MacLaine è tornata sotto i riflettori. A 91 anni, l’attrice premio Oscar ha fatto una rarissima apparizione pubblica durante l’evento inaugurale del Dance Hall of Fame al Gloria Kaufmann Performing Arts Center di Los Angeles, dove le è stato conferito il primo Lifetime Achievement Award — un riconoscimento che, da quest’anno, porterà per sempre il suo nome. La star di Voglia di tenerezza è stata inserita nella Dance Hall of Fame insieme a Mikhail Baryshnikov, Kenny Ortega e Misty Copeland. Sono stati omaggiati anche i defunti ballerini Gene Kelly, Bob Fosse, Alvin Ailey, Jerome Robbins e Stephen “Twitch” Boss. Un ritorno inatteso quello di Shirley MacLaine, accolto da una standing ovation, che ha confermato ancora una volta l’aura magnetica di un’icona che non ha mai smesso di stupire. Salita sul palco con passo calmo ma deciso, MacLaine ha accolto il premio con emozione visibile, definendolo «pesante e bellissimo» e soprattutto «il più significativo» della sua lunga carriera. Non un’affermazione banale, considerati oltre settant’anni di lavoro nel cinema, nel teatro e in televisione. Per l’attrice, però, il senso del premio va oltre la celebrazione artistica: affonda le radici nella sua storia personale. «La danza è parte del motivo per cui ...

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La danzatrice e maître de ballet Ivana Mastroviti “allo specchio”

Il balletto classico preferito? La Bayadère. Il balletto contemporaneo prediletto? Carmen di Mats Ek. Il Teatro del cuore? Teatro Municipale Romolo Valli di Reggio Emilia e Teatro Petruzzelli di Bari. Un romanzo da trasformare in balletto? Siddharta di Hermann Hesse. Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto? Interstellar di Christopher Nolan. Il costume di scena indossato che hai preferito? Il costume del balletto coreografato da Johan Inger Birdland. Quale colore associ alla danza? Rosso. Che profumo ha la danza? Gelsomino. La musica più bella scritta per balletto? La sagra della primavera di Igor Stravinsky. Il film di danza irrinunciabile? Flashdance. I tuoi miti della danza del passato, uomo e donna? Sylvie Guillem e Michail Baryšnikov. Il tuo “passo di danza” preferito? Rond de jambe. Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita tra i grandi personaggi del balletto? Kitri. Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica? Jiří Kylián. Tornando indietro, se incontrassi Tersicore, cosa Le diresti? Grazie, sei Immensa! Tre parole per descrivere la disciplina della danza? Dedizione, umiltà, ascolto. Come ti vedi oggi allo specchio? Matura ma con gli stessi occhi di una bambina curiosa. Michele Olivieri Foto di Alice Vacondio www.giornaledelladanza.com © Riproduzione riservata

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Una serata esclusiva a Londra con la stella Matthew Ball

  Ci sono danzatori che brillano sul palco e poi scompaiono dietro il sipario, lasciando che la magia rimanga confinata nel mondo dell’illusione. E poi c’è Matthew Ball, uno di quegli artisti rari per cui la danza non è un’apparizione, ma un processo. Un continuo scavare dentro sé stessi, rinegoziare limiti, ricostruire identità. Osservarlo non significa solo guardare un movimento, ma assistere a una forma di pensiero che si traduce in gesto. A 31 anni, Principal del Royal Ballet, Ball ha già collezionato ruoli che molti colleghi affrontano solo verso la maturità artistica. Ma ciò che lo distingue non è il repertorio: è la profondità con cui lo abita. Per lui la danza è un atto psicologico prima ancora che fisico. Una maratona mentale che richiede lucidità, vulnerabilità e un grado di immersione interiore a cui non tutti sono disposti. Il 14 dicembre presso il Susie Sainsbury Theatre di Londra, con An Evening With Matthew Ball, l’artista decide finalmente di condividere quell’universo segreto. E per la prima volta, il pubblico potrà vedere non Matthew Ball il mito, ma Matthew Ball il processo. IL CORPO COME STRUMENTO DI MEMORIA Ball non danza “a partire dai passi”: danza a partire da ciò ...

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Lo Schiaccianoci del Miami City Ballet incanta il Natale 2025

Quando le luci del palcoscenico si abbassano e le prime note di Čajkovskij si diffondono nell’aria, a Miami inizia ufficialmente il periodo più magico dell’anno. Per il 2025, il Miami City Ballet si prepara a riportare in scena il suo amatissimo George Balanchine’s The Nutcracker®, una tradizione che unisce famiglie, appassionati di danza e viaggiatori da ogni angolo del mondo. In un panorama ricco di versioni dello Schiaccianoci, quella del Miami City Ballet spicca per identità e immaginazione. Le scenografie e i costumi firmati da Isabel e Rubén Toledo aggiungono un tocco tropicale e vivace, capace di fondere il glamour di South Florida con l’incanto natalizio classico. È uno Schiaccianoci che rimane fedele alla poesia coreografica di Balanchine, ma che allo stesso tempo parla la lingua dei colori, della luce e della fantasia che definiscono la città. Dietro le quinte, l’energia è palpabile. I ballerini — molti dei quali già amati dal pubblico fedelissimo della compagnia — affrontano le prove con una miscela di disciplina e trepidazione. La Fata Confetto, il Cavaliere, Clara, il Principe e tutta la corte del Regno dei Dolci prendono forma giorno dopo giorno, mentre i giovani allievi della scuola del MCB aggiungono quello spirito di ...

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Addio a Carlos Palacios, la danza perde un grande maestro

Il mondo della danza perde una delle sue luci più brillanti. Carlos Palacios, maestro amatissimo e figura di riferimento per generazioni di allievi, è scomparso lasciando un vuoto profondo nella comunità artistica e in tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo. La danza non era soltanto la sua professione, ma il suo modo di respirare il mondo. Carlos viveva ogni movimento come un atto di verità e condivisione. Chiunque abbia varcato la soglia di una sua sala prove ricorda il suo sguardo attento, la sua precisione elegante, la pazienza con cui sapeva guidare e la passione contagiosa che trasformava la fatica in gioia. Ma Carlos Palacios era molto più di un insegnante: era un Maestro nel senso più completo del termine. Riusciva a vedere il potenziale dove altri vedevano solo incertezza, a trasformare il timore in forza, la rigidità in libertà. Con le sue parole e il suo esempio ha insegnato disciplina, rispetto, dedizione e amore per l’arte. Molti dei suoi allievi ricordano come, attraverso la danza, abbia saputo offrire anche un insegnamento di vita: “Il corpo parla quando il cuore ha qualcosa da dire”, ripeteva spesso. La sua perdita è un colpo doloroso, ma il suo lascito ...

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Il primo ballerino Alessandro Macario “allo specchio”

  Il balletto classico preferito? Romeo e Giulietta. Il balletto contemporaneo prediletto? Quintett di William Forsythe. Il Teatro del cuore? Teatro San Carlo di Napoli. Un romanzo da trasformare in balletto? La casa degli spiriti di Isabel Allende. Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto? Il curioso caso di Benjamin Button di David Fincher. Il costume di scena indossato che hai preferito? Romeo. Quale colore associ alla danza? Blue. Che profumo ha la danza? Profumo di sudore, impegno, disciplina, passione. La musica più bella scritta per balletto? Romeo e Giulietta di Sergej Prokof’ev, ma ce ne sono tante bellissime. Il film di danza irrinunciabile? Il sole a mezzanotte diretto da Taylor Hackford. I tuoi miti della danza del passato, uomo e donna? Michail Baryshnikov e Carla Fracci. Il tuo “passo di danza” preferito? Pirouettes. Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita tra i grandi personaggi del balletto? Nessuno, me stesso! Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica? George Balanchine. Tornando indietro, se incontrassi Tersicore, cosa Le diresti? Le direi che la danza è la manifestazione più alta di un essere umano. Tre parole per descrivere la disciplina della danza? Libertà, disciplina, amore. Come ti vedi ...

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