Lo Schiaccianoci non è solo uno dei balletti più rappresentati al mondo: è un fenomeno culturale che si estende ben oltre il teatro, permeando media, merchandising e persino la vita sociale di intere generazioni. Negli ultimi decenni, studiosi e critici hanno cominciato a indagare come questo balletto natalizio sia diventato un simbolo culturale globale, capace di influenzare gusti estetici, pratiche commerciali e narrazioni sociali. Il balletto ha trovato nel cinema, nella televisione e nelle piattaforme digitali un terreno fertile per reinterpretazioni e diffusione di massa. Film, documentari e adattamenti animati hanno reso accessibile la magia della storia anche a chi non ha mai messo piede in un teatro. Alcuni punti chiave: Cinema e animazione: da versioni fedeli come il film di Emile Ardolino (1993) a rivisitazioni animate o in CGI, il balletto si adatta a contesti narrativi diversi senza perdere il nucleo fiabesco. Televisione e streaming: produzioni di compagnie internazionali come il Bolshoi o il New York City Ballet sono trasmesse a livello globale, aumentando l’accessibilità culturale e democratizzando l’esperienza teatrale. Social media e virale: clip di esibizioni, tutorial di danza e challenge ispirati al balletto contribuiscono alla sua presenza costante nella cultura pop. Gli studi media‑sociologici evidenziano che Lo ...
Read More »Redattori
La danza rende più forti e migliora la vita
La danza è un territorio in cui il corpo incontra la sua voce più autentica. Chi la guarda vede eleganza; chi la vive scopre, passo dopo passo, un’energia che non si spegne quando la musica finisce. Perché danzare non significa solo muoversi: significa costruire forza, equilibrio e lucidità che accompagnano ogni aspetto della vita quotidiana. Ogni gesto, anche il più semplice, richiede presenza: il piede che affonda nel pavimento, il respiro che guida l’equilibrio, lo sguardo che decide la direzione. Da questa attenzione nasce una forza che non è solo muscolare. È la forza di chi impara a conoscere il proprio corpo con sincerità, a rispettarlo, a portarlo oltre ciò che credeva possibile. Col tempo, questa forza interiore diventa un modo nuovo di stare nel mondo: più radicati, più stabili, più capaci di affrontare le difficoltà senza lasciarsi travolgere. Quando si balla, la musica smuove ciò che la mente spesso chiude in silenzio. La gioia, la tensione, la fatica, il desiderio: tutto trova una forma, una traiettoria, un respiro. È un processo liberatorio, quasi terapeutico. La danza diventa una pausa luminosa nelle giornate pesanti, un modo per svuotare ciò che pesa e riempirsi di leggerezza, anche solo per un’ora. È ...
Read More »L’incanto degli atti bianchi nel balletto accademico
Nel mondo della danza classica, pochi momenti riescono a evocare un senso di incanto e mistero quanto gli atti bianchi. Queste sezioni del balletto, in cui i danzatori si vestono di bianco e si muovono in un’atmosfera rarefatta, rappresentano un’esperienza unica di sospensione e trasfigurazione, capace di incantare chiunque si trovi a osservarle. L’atto bianco è caratterizzato da un’estetica dominata dal colore bianco, che si traduce in costumi leggeri e vaporosi, spesso tutù lunghi, capaci di trasformare i danzatori in creature quasi evanescenti. Questo momento coreografico viene solitamente collocato nel cuore del balletto, spesso nel secondo atto, e si distingue per la sua atmosfera fiabesca e quasi irreale. Questa scelta stilistica non è casuale: il bianco, simbolo di purezza e spiritualità, suggerisce un passaggio dal mondo tangibile ad uno spazio onirico, popolato da spiriti, fate o presenze ultraterrene. L’atto bianco nasce con il Romanticismo, un’epoca in cui la danza si fa veicolo di emozioni profonde e di mondi fantastici. Il balletto Giselle è l’esempio più celebre: nel suo secondo atto, le Wilis – fantasmi di giovani donne tradite – appaiono vestite di bianco, creando un’atmosfera di mistero e malinconia. Da allora, questo momento si è trasformato in una tradizione iconica: ...
Read More »Coreografie aeree al Circo di Stato dell’Ucraina a Milano
Dal 14 novembre all’8 dicembre 2025, Milano accoglierà uno degli spettacoli circensi più attesi dell’anno: il Circo di Stato dell’Ucraina, una compagnia che porta in scena non solo numeri acrobatici spettacolari, ma anche la forza e la speranza di un popolo che continua a creare arte nonostante le difficoltà del proprio tempo. Allestito nello spazio tendone dell’Idroscalo, lo show si preannuncia come un viaggio emozionante tra musica dal vivo, coreografie aeree e momenti poetici, dove la tradizione circense incontra l’energia e la sensibilità dell’Europa dell’Est. L’evento è organizzato da Italy Grandi Eventi, che ha scelto Milano come tappa principale di questo tour italiano, offrendo al pubblico l’occasione di vivere un’esperienza unica, pensata per famiglie, bambini e appassionati di spettacolo dal vivo. Più che un semplice spettacolo, il Circo di Stato dell’Ucraina a Milano sarà un messaggio di coraggio, bellezza e rinascita, un ponte artistico tra culture che parlano la stessa lingua: quella dell’emozione. Michele Olivieri www.giornaledelladanza.com ©️ Riproduzione riservata
Read More »Guida pratica alla tecnica maschile nel balletto classico
La tecnica maschile nel balletto classico accademico si costruisce quotidianamente attraverso esercizi mirati alla forza, alla coordinazione e alla precisione. Il lavoro alla sbarra per i danzatori maschi serve a sviluppare stabilità, allineamento e potenza esplosiva. Alcuni esercizi fondamentali includono: Pliés e relevés profondi: rinforzano cosce, polpacci e muscoli del core, migliorando l’equilibrio e la preparazione ai salti. Battement tendu e frappé: sviluppano precisione delle gambe, rapidità e coordinazione. Rond de jambe e fondu: migliorano l’estensione, la flessibilità dell’anca e la capacità di controllare i movimenti al centro. L’attenzione deve essere costante sul centro di gravità, sulle spalle rilassate e sulla linea delle gambe, evitando tensioni inutili. Il lavoro al centro introduce movimenti più complessi e dinamici: Pirouettes multiple: le serie di giri, in posizione chiusa o aperta, allenano equilibrio, controllo del torso e coordinazione braccia-gambe. Le varianti includono giri su una gamba sola (attitude o arabesque) e giri con slancio in aria. Petits allegro: salti rapidi e leggeri, come changement o assemblé, sviluppano tempismo e agilità. Grand allegro: grandi salti e grand jeté rafforzano l’esplosività e la capacità di controllo in aria, elementi fondamentali del repertorio maschile. Le batterie, sequenze di battements veloci e ritmati, richiedono allenamento specifico per ...
Read More »“L’Arte di Marinel Stefanescu” giunge alla seconda edizione
Il Nuovo Balletto Classico, in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia, invita il pubblico a vivere una serata di luce, grazia e memoria con la seconda edizione dello spettacolo L’Arte di Marinel Stefanescu. Un evento nato dal desiderio di celebrare il genio e l’eredità di un grande Maestro che ha donato alla danza italiana ed europea un linguaggio poetico e inconfondibile. La serata commemorativa si terrà lunedì 1° dicembre 2025, alle ore 20.30, nello splendore del Teatro Municipale Romolo Valli di Reggio Emilia — luogo simbolo dove il palcoscenico diventa anima e memoria. Nel corso dell’evento verranno consegnati premi speciali a illustri personalità della danza italiana e internazionale, artisti che come Stefanescu hanno fatto del movimento una forma di verità e di bellezza. Sul palcoscenico si alterneranno stelle del firmamento coreutico mondiale: Maria Khoreva, prima solista del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo, icona di eleganza e potenza espressiva; Ivana Mastroviti, ballerina e maître de ballet del Centro Coreografico Nazionale Aterballetto; Anbeta Toromani e Alessandro Macario, interpreti intensi e raffinati, in una coreografia firmata dal Maestro Amedeo Amodio; Julian MacKay, astro del Balletto di Stato Bavarese, esempio di virtuosismo e sensibilità contemporanea. Dalla scena albanese, Adela Mucollari e Lurdi Dodgjini, ...
Read More »L’English National Ballet incanta la Regina Camilla
Le luci soffuse di Buckingham Palace si sono accese su una delle serate più emozionanti dell’anno per il mondo della danza britannica. In occasione del 75º anniversario dell’English National Ballet (ENB), la compagnia ha avuto l’onore di esibirsi di fronte a Sua Maestà la Regina Camilla, in un evento privato e profondamente simbolico, che ha unito arte, tradizione e impegno sociale. Sotto la direzione artistica di Aaron S. Watkin, l’ENB ha portato nella residenza reale l’essenza della propria storia e del proprio spirito innovativo, attraverso una performance di altissima intensità emotiva: The Dying Swan, la celebre coreografia di Michel Fokine, interpretata con straordinaria sensibilità dalla Lead Principal Sangeun Lee. Ad accompagnarla, il suono puro e struggente del violoncello di Gerry Stevens e l’eleganza dell’arpa di Isabel Frayling-Cork, entrambi membri dell’English National Ballet Philharmonic. L’atmosfera è stata di profonda commozione: la leggerezza della danza, la luce filtrata dalle grandi vetrate del palazzo e la presenza discreta ma attenta della Regina hanno creato un momento sospeso nel tempo, un ponte tra il passato glorioso del balletto e il suo futuro. Tra gli ospiti presenti figuravano personalità di spicco del panorama artistico britannico, tra cui Dame Arlene Phillips DBE e Angela Rippon CBE, ...
Read More »Gli effetti a lungo termine della danza: un cambiamento che permane
La danza non abbandona il danzatore nemmeno quando smette di danzare. Non si tratta di nostalgia o di ricordi piacevoli che rimangono, è una questione neurobiologica. Lungi dall’essere una ‘semplice’ disciplina artistica, la danza produce effetti che si estendono oltre il periodo in cui viene praticata. Anni di allenamento e ripetizioni di movimenti modificano in modo duraturo la chimica cerebrale e persino l’identità. Il cervello, sottoposto a costante esercizio moto-sensoriale, crea connessioni profonde e persistenti. Anche dopo la cessazione della pratica, basta uno stimolo sensoriale minimo, una melodia, un ritmo, l’odore del legno che ricorda il parquet della sala, per riattivare quei circuiti, dimostrando che le trasformazioni sono strutturali. Il cervello e il sistema nervoso infatti rimangono impostati su schemi appresi, pronti a riattivarsi. In particolare, chi inizia a danzare da bambino sviluppa una forte associazione tra la disciplina e la sensazione di appartenenza, l’impegno e la realizzazione personale, il lavoro e la gratificazione emotiva e sociale. La corteccia cerebrale e il cervelletto raggiungono una sincronizzazione tale da rendere naturale la concentrazione e la calma, qualità che si riflettono anche nella vita quotidiana. Il patrimonio neurobiologico ereditato dalla danza rimane radicato e influenza positivamente la gestione dello stress e la ...
Read More »Ritorna “Lo Schiaccianoci” della Compagnia Carlo Colla & Figli
Lo Schiaccianoci, uno dei balletti più rappresentati della storia della danza, nella versione marionettistica offre la possibilità allo spettatore di assaporare la magia della notte di Natale. Partendo dal balletto di Pëtr Il’ič Čajkovskij, dalla fonte letteraria di Alexandre Dumas e ancor più dal racconto di Ernst Theodor Amadeus Hoffman Lo schiaccianoci e il Re dei Topi, lo spettacolo si ispira alla concezione ballettistica di Jean Georges Noverre, utilizzando la forma della pantomima, del gesto e dell’azione coreografica come linguaggio narrativo ed espressivo. Lo spettatore è accompagnato da un testo recitato che rappresenta il pensiero e le emozioni vissute dalla piccola Clara, la vera protagonista della storia. Con una serie di didascalie, che aiutano a sottolineare i momenti drammaturgici dell’azione, la narrazione restituisce il sapore del racconto e delle storie sussurrate dai genitori ai figli prima di addormentarsi. Il tepore della casa, l’intimità della notte di Natale, lo stupore dei regali, la gioia dei giochi e dei balocchi, i sogni e gli incubi notturni, oltre alla meraviglia di un viaggio fantastico, sono la cornice nella quale le marionette possono esaltare tutte le loro doti e le loro potenzialità, in un caleidoscopio di visioni che toccano le sensazioni più recondite di ...
Read More »Cape Ballet Africa porta in scena la “Giselle” di Maina Gielgud
La compagnia Cape Ballet Africa ha annunciato ufficialmente il cast della prossima produzione del classico romantico Giselle, in scena dal 13 al 22 novembre 2025. La produzione è coreografata dalla straordinaria Maina Gielgud e presenta una sontuosa nuova scenografia e costumi firmati dall’acclamato stilista Michael Mitchell. Maina Gielgud è coreografa, regista, ballerina e insegnante di fama mondiale. Ha danzato con compagnie di tutto il mondo, tra cui il Sadlers Wells Royal Ballet, lo Scottish Ballet, l’Australian Ballet, il Ballet Nacional de Cuba, il CAPAB, il PACT e il London Festival Ballet. È stata anche direttrice e direttrice associata dell’Australian Ballet, del Royal Danish Ballet e dell’Houston Ballet. L’artista ospite internazionale Solomon Osazuva sarà ospite del Cape Ballet Africa nel ruolo di Albrecht. Sarà affiancato da Leanè Theunissen del Cape Ballet Africa nel ruolo di Giselle. Lo spettacolo, uno dei capisaldi del repertorio internazionale, sarà rappresentato al Artscape Theatre di Cape Town. Giselle racconta la struggente storia di amore, tradimento e redenzione, e rappresenta una delle opere più amate del balletto romantico. Giselle è una contadina innocente e bellissima che ama ballare e, senza saperlo, si innamora di un nobile donnaiolo, Albrecht. Quando lui la inganna, lei è inconsolabile e muore di ...
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Giornale della Danza La prima testata giornalistica online in Italia di settore