La rubrica del giornaledelladanza.com, Dentro la Danza, è un mix di notizie a volte importanti altre piccanti, divertenti, raccontate con ironia e leggerezza per svelare cosa avviene dietro le quinte del mondo della danza e del balletto. Anche i nostri lettori possono diventare protagonisti delle news del giornale scrivendoci all’indirizzo mailto:redazione@giornaledelladanza.com specificando nell’oggetto Dentro la Danza e raccontandoci in anteprima le indiscrezioni di cui sono a conoscenza. #LORELLABOCCIA Promossa! Questo si sarà sentita dire la ballerina Lorella Boccia, divenuta ufficialmente la futura conduttrice del daytime del programma Amici. Nata e cresciuta in casa De Filippi, Lorella ha già avuto esperienze di conduzione in programmi come Colorado Cafè, per la verità senza particolare rilievo. Qualche anno fa è tornata ad Amici come ballerina professionista, ed oggi è stata promossa conduttrice. Se lo meriterà? Si,secondo il futuro marito, il manager Niccolò Presta, figlio del più famoso Lucio. #KLEDIKADIU Un ritorno a casa in grande stile per il ballerino Kledi Kadiu, entrato a far parte del programma Dance with me della TV Klan di Tirana. Dopo anni di televisione italiana che lo ha visto protagonista sia come danzatore che come docente, nella scuola di danza televisiva più famosa d’Italia, Kledi è volato ...
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Solitudine e bisogno d’amore in “Mercy” di Francesca Selva
Il 27 e 28 settembre 2018, nell’ambito dell’atteso Festival Internazionale di Danza Contemporanea di Roma, a cura di Patrizia Cavola, al Teatro Tor Bella Monaca sarà in scena Mercy, coreografia di Francesca Selva, musiche originali di Giulio Aldinucci, soggetto e regia di Marcello Valassina, video documenti di Antonio Bartoli e Silvia Folchi. Danzatrice e coreografa italo-francese, Selva si forma all’Accademia Nazionale di Danza di Roma e alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala di Milano. Si perfeziona a Parigi con Raymond Franchetti, Solange Golovine, Gilbert Mayer, Andrei Glegolsky, Rudy Bryans, a Cannes con Rosella Hightower, José Ferran, Patricia Neary e infine a Montecarlo con Marika Besobrasova. Collabora con Roland Petit e con la compagnia Ballet de Marseille partecipando a numerose produzioni, tra cui La Dame de Pique con Michail Baryshnikov, Notre Dame de Paris, Cyrano de Bergerac, Coppelia con Denys Ganio. Finalista al Prix de Lausanne e prima ballerina dell’Opéra du Nord di Lille, nel 1995 fonda a Siena la sua Compagnia che dal 2002 ottiene residenza artistica presso il Teatro dei Rinnovati e il Teatro dei Rozzi. In Mercy, Selva racconta la storia di una giovane donna cresciuta nel laboratorio di maglieria creato dalla madre negli anni ’70, ...
Read More »Antonio Montanile in scena con un dittico a MilanOltre
Un dittico per Antonio Montanile che torna a MilanOltre. Due pièce nelle quali lo spettatore è chiamato a specchiarsi interagendo col proprio sé. Due contorni di uno stesso disegno avente un unico comune denominatore: la percezione del tempo. In Cedo all’usarmi una lenta verifica dell’inerzia corporea con la sua minuziosa concentrazione del dettaglio, dà vita e forma a un corpo/materia plastica, fonte di efficaci suggestioni visive. In Bimb(y)i i due interpreti sono coinvolti in un’azione dal moto perpetuo eccessivo e compulsivo, raccontandoci così le loro storie. Essi sono intrigati dal pensiero di raggiungere i limiti fisici dati da una costrizione di tipo cinetico. Bimb(y)i gira, frulla, rotea e rimesta. Corpo, oggetti, luce e suono, sono parti di un’azione dal moto perpetuo eccessiva e compulsiva. Bimb(y)i da “essere” elettrodomestico, risulterà via via sempre più umano. Danzatore, coreografo ed insegnante, Montanile si forma all’Accademia IsolaDanza e presso la Compagnia della Biennale di Venezia sotto la direzione di Carolyn Carlson. Lavora come danzatore per la Compagnia Caterina Sagna, Déjà Donné, Philippe Saire, Carmen Blanco Principal, Erika Zueneli e MariaClara Villa Lobos. Le sue coreografie sono state presentate e prodotte da Biennale di Venezia, Charleroi Danse, Ccn Roubaix, De Pianofabriek, Danse à Lille, Aerowaves, CND di Parigi, Workspacebrussels. ORARI & INFO 30 settembre ore 21.00 Teatro Elfo Puccini Corso ...
Read More »L’amore e le sue molteplici forme nell’originale “Love Chapter 2” di Sharon Eyal
Dal 24 al 26 settembre 2018, in occasione di Romaeuropa Festival, il Teatro Argentina di Roma ospita la Compagnia L-E-V con Love Chapter 2, regia e coreografia di Sharon Eyal e Gai Behar, musica di Ori Lichtik, interpreti Gon Biran, Rebecca Hytting, Mariko Kakizaki, Keren Lurie Perdes, Darren Davaney e Daniel Norgren-Jensen. Nata a Gerusalemme e vincitrice di numerosi premi tra cui il il Premio Landau 2009 per le arti dello spettacolo categoria danza e il prestigioso Premio Fedora 2017, Eyal ha collaborato a lungo con Batsheva DanceCompany, assumendo i ruoli di co-direttrice artistica e coreografa fino al 2012. Nel 2013, insieme al suo collaboratore Behar, fonda L-E-V, il cui repertorio è composto da sei intense creazioni, l’ultima delle quali, Love Chapter 2, è stata presentata con grande successo al Montpellier Dance Festival nel luglio 2017. Si tratta di un racconto sulle sfumature dell’amore, tra dolcezza, passione e violenza, trasmesso attraverso il linguaggio di una danza potente ed espressiva, capace di veicolare un’energia travolgente e di fondere il rigore coreografico con la musica elettronica del pioniere della techno music in Israele Lichtik, creata dal vivo sui movimenti dei ballerini e improvvisata in ogni spettacolo, in un’esperienza sonora e scenica indimenticabile. ...
Read More »Addio ad Arthur Mitchell, primo ballerino afro-americano a ottenere notorietà internazionale
Si è spento a Manhattan all’età di 84 anni Arthur Mitchell, fondatore del rivoluzionario Dance Theatre di Harlem e primo ballerino afro-americano a raggiungere la notorietà internazionale con il New York City Ballet. Fatale un’insufficienza renale che ha causato un grave scompenso cardiaco. Arthur Adam Mitchell Jr. nasce ad Harlem il 27 marzo 1934. Un consigliere di orientamento della sua scuola media lo vede ballare a una festa di classe e gli propone un’audizione presso la famosa ed esclusiva High School of Performing Arts di Manhattan. Da quel momento, la carriera di Mitchell nella danza decolla. Ottiene una borsa di studio per la danza moderna al Bennington College, nel Vermont, e una per la danza classica presso la School of American Ballet di New York. Mitchell sceglie coraggiosamente la seconda, nonostante la quasi totale assenza di sbocchi professionali all’epoca per i danzatori di colore nelle compagnie di balletto, ma il suo sorriso, la sua tenacia, la sua velocità di apprendimento e il suo carisma lo conducono a un successo velocissimo e inaspettato. Vincitore di numerosi riconoscimenti, tra cui Dance Magazine Award nel 1975, Kennedy Center Honor nel 1993 la National Medal of the Arts nel 1995, Mitchell è stato protagonista ...
Read More »“theKITCHENtheory”: la danza urbana e dinamica di DaCru Dance Company al Teatro Vascello di Roma
Con il sostegno di Centro Danza Canal/Teatros del Canal Madrid e Compagnia Naturalis Labor in collaborazione con Istituto Italiano di Cultura di Madrid, DaCru Dance Company mette in scena theKITCHENtheory, produzione dinamica e fortemente evocativa della nuova danza urbana. Un atto unico 60 minuti, una produzione veloce e fortemente capace di evocare la sofisticata ricerca della nuova avanguardia della danza, densa di quella gestualità quotidiana che crea il reale mood della nuova danza, una commistione di generi e stili che anticipano un futuro evidente. Insomma: sperimentazione e contaminazione. Tutto si svolge in cucina, aerea prescelta per affondare i denti e i sensi in ricercati nutrimenti ma soprattutto è lo spazio dove si parla. È il primo luogo da raggiungere il mattino e l’ultimo da visitare prima di andare a dormire. Una zona di transito vivace o solitario ma sempre e comunque pieno di odori, ricordi, sensazioni, attese e infiniti stati sospesi. Dura tutta la vita, questa relazione densa e profumata fatta di caffè, basilico e cumino, di rumori fluidi e familiari, di spazi imparati a memoria e su tutto, potenti come imperatori: Le parole. Tra cibo, aromi e colori, sono le parole, le potenti sovrane di questo spazio! Restano lì sospese ...
Read More »Evoluzione, movimento e incontro tra culture con l’energetico “Kirina” di Serge Aimé Coulibaly
Dal 19 al 22 settembre 2018, in occasione di Romaeuropa Festival, al Teatro Argentina di Roma sarà in scena Kirina, concept e coreografia Serge Aimé Coulibaly, composizione e direzione musicale dal vivo Rokia Traoré, drammaturgia Sara Vanderieck. Produzione Faso Danse Théâtre, Ruhrtriennale, coproduzione Festival de Marseille, La Villette Paris, Les ballets C de la B, Théâtre National Wallonnie-Bruxelles, Romaeuropa Festival, Kampnagel Hamburg, De Grote Post Oostende, Kunstencentrum Vooruit Gent, La Rose des Vents Villeneuve d’Ascq, ExtraPôle Provence-Alpes-Côte d’Azur. Basato sul libretto dello scrittore senegalese Felwine Sarr, vincitore del Grand Prix of Literary Associations 2016, Kirina celebra l’incontro tra le radici e la cultura africane e quelle occidentali, grazie alle coreografie potenti ed energetiche di Coulibaly, interpretate da nove straordinari danzatori (Sayouba Sigué, Adonis Nebié, Ahmed Soura, Marion Alzieu, Antonia Naouele, Ida Faho, Jean-Robert Koudogbo Kiki, Daisy Phillips/Giulia Cenni, Issa Sanou), accompagnati da un attore (Ali ‘Doueslik’ Ouédraogo), quattro musicisti (Aly Keita/Youssouf Keita balafon, Saidou Ilboudo percussioni, Mohamed Kanté basso, Yohann Le Ferrand chitarra, due cantanti (Naba Aminata Traoré e Marie Virginie Dembélé) e quaranta figuranti. Il titolo dell’opera prende origine dalla località guineana in cui si è svolta la battaglia che ha dato vita all’impero mandingo, un continuum di popoli culturalmente ...
Read More »“Dancing in New York”: Adriana Cava e la sua compagnia raccontano la città che non dorme mai
La città che non dorme mai, raccontata rigorosamente attraverso la musica, la danza e la movenza di un gruppo di bravissimi ballerini. Adriana Cava e la sua compagnia, con Dancing in New York, uno spettacolo che è come un melting pot di musiche, racconta al meglio la metropoli statunitense attraverso un vero e proprio viaggio virtuale che accompagna il pubblico per le strade della grande mela, ripercorrendo luoghi divenuti mitici come Central Park, Ground Zero, il Village, attraverso le tipiche atmosfere newyorkesi che hanno reso la città un simbolo della moda e delle arti e dell’avanguardia nel mondo. Sfrecciando sulle rotaie di una immaginaria highline lo spettacolo attraversa la città da downtown a uptown svelando gli angoli più nascosti, in un racconto senza parole dove i corpi danzanti si muovono sulle note delle musiche che l’hanno resa indimenticabile. Lo cantava Lisa Minelli che New York è la città che non dorme mai, ma è anche la Grande mela con i teatri di Broadway, in cui musical e spettacolo vivono e fanno scuola, registrando ogni giorno sold out e proponendo da anni show inimitabili, pieni di straordinari interpreti, dallo stile copiato in tutto il mondo. La coreografia di Adriana Cava, in scena al Teatro Martinitt di Milano in occasione del Festival ...
Read More »GD Web TV: “YOUR PASSION IS PURE JOY TO ME” – Staatsballett Berlin
Your passion is pure joy to me è una delle ultime creazioni di Stijn Celis, uno dei principali coreografi contemporanei. Una pièce creata nel 2009 per la Gothenburg Danskompani, con i brani di Nick Cave. L’analisi intensiva dei testi si riflette nella selezione di altre composizioni di Pierre Boulez, Gonzalo Rubalcaba e Krzysztof Penderecki e forma l’orizzonte davanti al quale l’esperienza personale dei ballerini si condensa in un evento emotivo.
Read More »Dimitris Papaioannou racconta l’Umanità e la sua misteriosa esistenza con “The Great Tamer”
Dal 20 al 22 settembre 2018, nell’ambito di Torinodanza Festival, al Teatro Fonderie Limone sarà in scena The Great Tamer, concept, regia e coreografia Dimitris Papaioannou, in collaborazione con Tina Tzoka, musica Johann Strauss II, adattamento musicale Stephanos Droussiotis, interpreti Pavlina Andriopoulou, Costas Chrysafidis, Ektor Liatsos, Ioannis Michos, Ioanna Paraskevopoulou, Evangelia Randou, Drossos Skotis, Christos Strinopoulos, Yorgos Tsiantoulas, Alex Vangelis. Produzione Onassis Cultural Centre di Atene, coproduzione Culturescapes Greece 2017, Dansens Hus Sweden, Edm Productions, Festival D’avignon, Fondazione Campania Dei Festival–Napoli Teatro Festival Italia, Les Théâtres De La Ville De Luxembourg, National Performing Arts Center-National Theater & Concert Hall | Npac-Ntch di Taiwan, Seoul Performing Arts Festival Spaf, Théâtre De La Ville di Parigi, con il sostegno di Alpha Bank E Megaron The Athens Concert Hall. Attraverso il mito di Persefone, moglie di Ade e regina dell’oltretomba, Papaioannou esplora il concetto di tempo inteso come grande domatore delle illusioni, attraverso un susseguirsi di visioni oniriche dalla forte vocazione simbolica. Il coreografo cerca e racconta il buio e la luce dell’umana esistenza, passando attraverso passioni, paure e sconfitte, riferimenti alla storia dell’arte di Raffaello a Rembrandt, all’antica Grecia per arrivare fino a Stanley Kubrick, con l’intento di comprendere e rappresentare il ...
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