Il mantello di pelle di drago è un evento raffinato e ricco di magia che celebra il fascino della danza attraverso splendide musiche (un collage di brani di Shostakovich, Kachaturian, Bizet), ricchi costumi, suggestive videoproiezioni, ma soprattutto attraverso un assieme di danzatori di elevato livello capitanati da due vere stelle, Sabrina Brazzo ed Andrea Volpintesta. Una pièce che ha tutti i numeri di una serata di eccellente qualità, memorabile per gli esperti di balletto come per chi, da uno spettacolo di danza, desidera semplicemente farsi trasportare in un mondo da sogno, dove tutto è leggiadro e perfetto. Perfetto come questa delicata e versatile Prima Ballerina, che il pubblico del Rossetti ha già avuto modo di applaudire: la ricordiamo infatti nel ruolo di Gradisca in Amarcord di Luciano Cannito nel 2012, accanto ad Andrea Volpintesta, e prima, nel 2007, fra gli straordinari “amici” di Roberto Bolle nel Roberto Bolle & Friends (difficile dimenticare la sua interpretazione nella complessa e bellissima In the Middle Somewhat Elevated di William Forsythe). Etoile Internazionale e Prima Ballerina del Teatro alla Scala Sabrina Brazzo assieme ad Andrea Volpintesta ha concepito questo progetto curandone ogni dettaglio, iniziando dalla compagnia formata interamente da giovani talenti provenienti da tutta ...
Read More »Redattori
I ballerini classici sono più “pop”: intervista a Oliviero Bifulco
Oliviero Bifulco nasce a Pavia e all’età di sei anni comincia a studiare danza classica nella scuola “Città di Pavia” diretta da Daniela Ferri. All’età di dieci anni prosegue gli studi presso la scuola “Academy” diretta da Marilina Piemontese. Nel 2007, riceve il primo premio al concorso “Expression” a Firenze, con giurati del calibro di Giuseppe Carbone e Frédéric Olivieri. Riceve il premio al talento nel concorso “Dance on Stage” a Milano, e il primo premio al concorso “Opus Ballet” a Firenze. Nello stesso anno fa il suo ingresso alla Scuola di ballo Accademia Teatro alla Scala di Milano diretta dal M° Frédéric Olivieri. Durante gli anni di formazione scaligera, lavora con insegnanti internazionali di altissimo livello, tra cui Cinthya Harvey, Patrick Armand, Rinat Imaev, Patricia Neary, e si forma con metodo francese, russo e americano. Nel 2009 viene scelto da Kim Brandsturp, coreografo del “Royal Ballet” di Londra, per danzare nella produzione del Teatro alla Scala di “Morte a Venezia”. Con la Scala parteciperà a numerose produzioni, tra cui “Raymonda” e “Aida”. Nel 2011 viene selezionato per danzare in Spagna, a Madrid, con altri tre ballerini la creazione di Angelin Preljocaj “Larmes Blaches” dall’assistente Silvya Bidegain del coreografo stesso. ...
Read More »Virilità e stereotipo sociale con la prima nazionale di “Boys” di Roy Assaf
Il 16 maggio 2017, all’interno del Festival Interplay, il Teatro Astra di Torino ospita la prima nazionale di Boys, coreografia di Roy Assaf, editing e arrangiamento musicale di Reut Yehudai, cantato Idan Haim Ben David & Reut Yehudai, produzione Tmuna Theatre e Roy Assaf Dance, con il supporto del Ministro della Cultura d’Israele e di Mifal Hapayis. Fin dalla sua nascita, Interplay si è dato la missione di sostenere e promuovere le giovani promesse della danza contemporanea, per questo richiama compagnie e danzatori da tutto il mondo, selezionando il meglio della nuova scena contemporanea e organizzando spettacoli in teatro e negli spazi metropolitani. Nome di punta della nuova generazione coreografica israeliana, collaboratore di prestigiose compagnie (come Royal Swedish Ballet, L.A. Dance Project e Batsheva Dance Company) e vincitore di innumerevoli premi internazionali, Assaf apre il Festival con Boys, opera che analizza e sconfessa la rappresentazione stereotipata dell’identità maschile, della mascolinità e il meccanismo che la crea e le tiene in vita. I cinque performer (Avshalom Latucha, Geva Zaibert, Oz Mulay, Tomer Pistiner e Kelvin Vu) ci accompagnano con umorismo e intensità in un percorso di auto-analisi sulla nostra concezione di virilità e sul condizionamento che subiamo da determinati schemi imposti dalla società. ...
Read More »Fabbrica Europa 2017: tra comunità artistiche e ritualità del domani
Dal 4 maggio al 15 giugno, Fabbrica Europa trasforma la Stazione Leopolda e altri spazi della città di Firenze in un grande laboratorio sul mondo alla ricerca di nuove visioni di futuro. Il programma della XXIV edizione, infatti, si muove tra comunità artistiche e ritualità del domani, che prendono vita nelle atmosfere create da alcuni tra i massimi esponenti delle performing arts provenienti da tutta Europa e oltre – Medio Oriente, India, Cina e Africa – che renderanno la Stazione Leopolda di Firenze e gli altri spazi coinvolti dal festival, un luogo in cui immaginare e incontrare altri mondi possibili. Una mappa del contemporaneo in cui orientarsi con la bussola dello sguardo e della curiosità, tra grandi nomi e giovani emergenti della scena performativa più ricercata, tra linguaggi e segni di un panorama ricco e attuale che mostra nuove vie creative e sociali. Ad aprire il festival, il 4 e 5 maggio alla Leopolda, la prima nazionale di A love supreme di Salva Sanchis e Anna Theresa de Keersmaeker: una coreografia costruita sulla musica dell’omonimo capolavoro di John Coltrane, per i cinquant’anni dalla scomparsa del compositore afroamericano. Seguono una serie di interessanti prime nazionali: lo stesso 5 maggio, la nuova creazione ...
Read More »“Words and Space” e “Bliss”: due capolavori di aterballetto sul palco del Teatro Olimpico
A chiudere la settima edizione del Festival Internazionale della Danza di Roma della Filarmonica Romana e Teatro Olimpico una presenza ormai consolidata e sempre di grande qualità, quella della compagnia emiliana Aterballetto, reduce da una fortunata tournée in Germania (anche al prestigioso festival di danza a Mainz), Lussemburgo e Svizzera, dove ha portato in scena le ultime produzioni della compagnia. Mercoledì 3 e giovedì 4 maggio Aterballetto presenterà per la prima volta a Roma un dittico formato da due lavori del 2016, Words and Space nuova coreografia del praghese Jiří Pokorny su musiche del repertorio barocco, e Bliss, coreografia dello svedese Johan Inger sulla splendida musica del Köln Concert di Keith Jarrett. Coreografo del Nederlands Dans Theater, Jiří Pokorny ha ideato uno spettacolo che rappresenta la metafora di un dialogo con il proprio io. Andato in scena in prima assoluta al Teatro Valli di Reggio Emilia lo scorso ottobre per Aterballetto, Words and Space viene così presentato dal suo autore: “Words and Space (Parole e Spazio) rappresenta la metafora di un dialogo intrapersonale: il corpo di un individuo all’interno di uno spazio nell’atto di cimentarsi in un ‘monodialogo’, un dialogo con il proprio io. Le parole, nel loro libero fluire, ...
Read More »GD Web TV: THE DECALOGUE, nuovo lavoro di Justin Peck
The Decalogue è la nuova creazione del coreografo/danzatore Justin Peck, già noto al grande pubblico per altre sue pièce. Con le musiche di Sufjan Stevens, il balletto è per il NYC Ballet. www.giornaledelladanza.com
Read More »II edizione di “Circo Massimo” al Duse di Bologna. E la nuova danza si fa in quattro!
Giunge alla seconda edizione (VEDI ANCHE: “CIRCO MASSIMO”, IL PROGETTO COREUTICO FIRMATO FABRIZIO FAVALE) il progetto artistico, curato dal coreografo Fabrizio Favale, denominato per l’occasione Circo Massimo Experiment IV, in scena al Teatro Duse di Bologna dal 10 al 12 maggio alle ore 21. Le tre serate di spettacoli, performate nel ridotto DUSEpiccolo per soli 80 spettatori, vedono l’alternarsi di quattro coreografi di fama nazionale e internazionale, esibenti sul palcoscenico una sequela di lavori assai differenti tra loro, ma, in ogni caso, simbolo di una ricerca coreutica contemporanea unica nel suo genere: si tratta di Simona Bertozzi, Tilman O’Donnell, Ioannis Mandafounis e Caterina Basso, ai quali si aggiunge anche lo stesso coreografo “padrone di casa”. Fabrizio Favale si forma all’American Dance Festival. Come danzatore riceve nel 1996 il “premio della critica come miglior danzatore italiano dell’anno”. Nel 2011 la “Medaglia del Presidente della Repubblica al talento coreografico italiano”. Nel 1999 fonda la compagnia Le Supplici. I suoi lavori sono attualmente invitati alla Biennale de la Danse de Lyon e al Théâtre National de Chaillot, Paris. Caterina Basso dal 2009 inizia la collaborazione con Ambra Senatore, ora direttrice del Centre Chorégraphique National de Nantes, come interprete e co-autrice. Nel 2013 ...
Read More »Intervista al maestro Claudio Santinelli: “La danza non è solo esercizio fisico, ma anche comunicazione di emozioni”
Claudio Santinelli è nato a Roma. Ha iniziato a studiare danza all’età di 6 anni presso la scuola Santinelli e ha poi perfezionato gli studi presso l’Accademia Nazionale di Danza Classica e Moderna, con specializzazione in moderno e tecnica jazz (Luigi, Matt Matox). Si è diplomato Maestro di Ballo presso la Federazione Italiana Danze Sport (F.I.D.S) di Roma, presso la Federazione Italiana Tecnici Danza Sportiva (F.I.T.D.) e presso l’ Associazione Nazionale Maestri di Ballo (A.N.M.B.) di Modena. Si è occupato per lungo tempo di coreografie teatrali e televisive ottenendo numerosi riconoscimenti, tra gli altri è stato premiato dall’Assessore allo Sport di Roma Capitale. Ha condotto come direttore artistico nel ’98 il “Galà Festival della danza” presso il Teatro Olimpico di Roma. Insegna presso lo I.A.L.S. (Istituto Addestramento Lavoratori Spettacolo) Centro di Danza Musica e Teatro ed è Direttore Artistico della compagnia di danza “Camden Dance Company”. Percorriamo la tua storia di danzatore: cosa ricordi dei primi passi di danza? Posso dire di aver imparato a danzare prima ancora di camminare. L’ essere nato in una famiglia che conta tre generazioni di Maestri di ballo, mi ha permesso di muovere i primi passi di danza da piccolissimo. Ricordo il mio ...
Read More »Le radici dell’hip hop: intervista a Byron Clairicia
Byron Clairicia in arte Mr. Byron è un ballerino di fama mondiale, specializzato in hip hop, popping, locking house e negli stili propri della sua cultura tra cui salsa, dance hall, zouk e afro, giudice ed insegnante internazionale. Nato a Parigi, originario di Martinica, balla da sempre grazie alle influenze della sua cultura (afro, salsa, sala da ballo, zouk). Nel 1977 con il padre inizia ad ascoltare musica soul e funky (James Brown, Stevie Wonder, Kool and the Gang, Ray Charles). Dal 1984 si avvicina al mondo dell’hip hop; dal 1993 la danza diviene la sua professione ed inizia a collaborare con noti artisti internazionali divenendo insegnante, ballerino e coreografo. Dal 1998 insegna e viene chiamato come giurato nei principali eventi Hip Hop Underground e Commerciali internazionali in Francia, Italia, Slovenia, Ungheria, Marocco, Martinica, Belgio, Brasile, New York, Germania, Ucraina, Svizzera, Polonia, Slovacchia, Repubblica Ceca, Spagna. Partecipa a numerose produzioni cinematografiche e televisive. Nel 1999 balla nel film “The Dancer” di Luc Besson. Nel 2004 partecipa al programma TV MTV Dance Show. In Italia partecipa nel 2009 come professionista al programma “Amici” in onda su Canale 5. Balla per alcuni marchi internazionali noti nel mondo della danza e non, come ...
Read More »Aterballetto: Pompea Santoro nuova direttrice artistica
Dopo il toto-nomine delle scorse settimane, ecco finalmente annunciato il nome della nuova direttrice artistica di Aterballetto, nominata dal Cda della fondazione di Nazionale della Danza di Reggio Emilia: si tratta di Pompea Santoro, che andrà a sostituire Cristina Bozzolini e ad affiancare Gigi Cristoforetti, nominato direttore della Fondazione qualche settimana fa. Danzatrice, insegnante e direttrice di compagnia, Pompea Santoro inizia lo studio della danza a sei anni dopo il trasferimento dalla provincia di Brindisi a Torino. A soli sedici anni riceve il premio per il suo “particolare talento artistico” al Premio Tersicore, con una coreografia di Carmen firmata Alonso. Proprio in occasione della vittoria, viene notata dall’Accademia del Teatro alla Scala di Milano e da Birgit Cullberg, fondatrice e allora direttrice dell’omonima compagnia. La giovane Santoro entra così nella compagnia svedese, dove resterà per 25 anni, anche sotto la direzione di Mats Ek. Da metà anni Novanta inizia a curare il repertorio di Ek negli allestimenti dell’Opera di Monaco, e per la Giselle andata in scena al Teatro alla Scala nel 1997, dove sarà in scena – su invito di Elisabetta Terabust – insieme a Massimo Murru. Sarà la sua penultima apparizione in scena (l’ultima nel 2005 in un ...
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