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Redattori

I doni della danza

La danza offre un’infinità di benefici che coinvolgono la persona nella sua interezza. Permette di canalizzare sensazioni e vissuti, favorendo una maggiore consapevolezza delle emozioni. È uno spazio in cui si impara a gestire l’intensità emotiva e a tradurla in movimento. Fisicamente, la danza è disciplina, allenamento e cura del corpo. Migliora postura e coordinazione e contribuisce in modo concreto al benessere generale. Resistenza, forza e flessibilità si sviluppano gradualmente, senza inseguire canoni di perfezione, ma puntando all’efficacia, all’espressività e all’importanza del gesto. Dal punto di vista mentale, danzare significa esercitare la memoria, l’attenzione e la capacità di adattamento. Le coreografie richiedono concentrazione, rapidità decisionale e apertura alla novità. Questo stimola la mente a uscire dagli automatismi, a reinventarsi e a imparare dagli errori. La danza è inoltre occasione di incontro e confronto, è un luogo di scambio, dove si costruiscono relazioni basate sul rispetto e sulla fiducia. Collaborare, ascoltare e condividere lo spazio sviluppano competenze sociali che vanno ben oltre il contesto artistico e si riflettono nella vita quotidiana. Infine, la danza spinge a superare i limiti e ad accogliere il cambiamento. Danzare implica accettare la sfida di evolvere. È un percorso che non promette risultati immediati, ma che ...

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Il nuovo spettacolo di Zappalà al Comunale di Modena

Si apre venerdì 31 ottobre 2025 alle 20.30 la stagione di Danza al Teatro Comunale di Modena con la prima assoluta di Brother to Brother: dall’Etna al Fuji, nuovo spettacolo ideato da Roberto Zappalà e coprodotto dal Teatro per la Compagnia Zappalà Danza. Coreografo tra i più significativi del nostro panorama, direttore del Centro di Rilevante Interesse Nazionale Scenario Pubblico di Catania e della compagnia di danza che porta il suo nome, Roberto Zappalà ha infuso di Sicilia la sua arte. Dalla cultura della sua bella e misteriosa terra hanno preso spunto molti spettacoli di successo dal fascino innegabile, in cui ad esempio il suono del marranzano o le processioni per la patrona Sant’Agata permeavano con il loro immaginario la scena e i corpi dei danzatori restituendo allo spettatore atmosfere e credenze. Mancava nel corpus di opere del coreografo catanese un lavoro che partisse da ‘la muntagna’, l’Etna come lo chiamano gli abitanti della città. Ispirato dagli studi dell’antropologo Fosco Maraini, che associa il vulcano siciliano al Fuji giapponese, Zappalà delinea uno spettacolo ponte tra Occidente e Oriente. Brother to Brother: dall’Etna al Fuji si presenta con un viaggio tra leggerezza e densità, tra delicatezza e irruenza. “Il lavoro – ...

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In arrivo la docuserie dedicata al Paris Opéra Junior Ballet

Parigi, città di luci e cultura, apre le porte a un progetto che promette di ridefinire il mondo della danza contemporanea: Junior Ballet – Rêver, Danser, Ensemble, una docuserie diretta da Anne-Solen Douguet, che racconta con delicatezza e profondità il percorso dei giovani talenti scelti per far parte del prestigioso Junior Ballet dell’Opéra national de Paris. La serie segue diciotto danzatori provenienti da tutto il mondo, selezionati per la loro tecnica, il loro talento e la loro capacità di esprimere emozioni attraverso il corpo. Ogni episodio svela non solo la rigorosa preparazione artistica, ma anche le sfide personali, le amicizie nascenti e le piccole vittorie quotidiane che accompagnano un percorso d’eccellenza. Rêver, Danser, Ensemble si struttura in quattro episodi, ciascuno dedicato a un momento chiave della formazione dei giovani ballerini. Dal loro arrivo a Parigi, alle prime prove, fino alla preparazione per la tournée prevista per maggio, la docuserie cattura il loro viaggio con uno sguardo attento e sensibile. Balanchine, Béjart, Lopez Ochoa, Martinez e Soulier: il repertorio affrontato dai danzatori diventa sfida e ispirazione, mettendo alla prova tecnica, disciplina e capacità di collaborazione. La regista Anne-Solen Douguet, già nota per il documentario Behind the Scenes of Mayerling, riesce a ...

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La solista Beatrice Libonati “allo specchio”

Il balletto classico preferito? Le Spectre de la rose. Il balletto contemporaneo prediletto? Barbablù di Pina Bausch. Il Teatro del cuore? Il Théâtre de la Ville di Parigi. Il costume di scena indossato che hai preferito? Quello di Giuditta nel Barbablù. Quale colore associ alla danza? Color lavanda. Che profumo ha la danza? Profumo di scarpette. Due miti della danza del passato, uomo e donna? Gene Kelly e Carla Fracci. Il tuo “passo di danza” preferito? Grand Jeté. Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita tra i ruoli del grande repertorio di balletto classico? Giselle. Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica? Pina Bausch. Come ti vedi oggi allo specchio? Allo specchio vedo la pelle che scende e i baffi che crescono. Michele Olivieri Foto di Jan Minarik www.giornaledelladanza.com © Riproduzione riservata

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I ballerini del Teatro Massimo di Palermo invitati in Lituania

I ballerini del Corpo di ballo della Fondazione Teatro Massimo di Palermo Martina Pasinotti e Alessandro Casà, insieme al direttore del Corpo di ballo Jean-Sébastien Colau, sono stati invitati a partecipare il 30 ottobre 2025 al prestigioso Gala Internazionale delle Stelle che si terrà al Teatro Musicale Statale della città lituana di Klaipeda. L’invito rivolto alla coppia di tersicorei è un importante riconoscimento per l’intero Corpo di ballo della Fondazione Teatro Massimo e per il talento dei suoi componenti. Martina Pasinotti e Alessandro Casà si sono distinti per qualità tecniche e attoriali e sono stati notati lo scorso giugno nel corso delle repliche di Giselle, il balletto ottocentesco di Coralli e Perrot nella rilettura originale di Jean-Sébastien Colau per il Corpo di ballo del Teatro Massimo. Il Teatro Musicale Statale di Klaipeda è la più grande istituzione culturale della Lituania occidentale e con questa speciale serata di gala celebra i 100 anni di storia del suo balletto, riunendo artisti di fama provenienti da compagnie internazionali. Durante la serata, Martina Pasinotti e Alessandro Casà si esibiranno con un repertorio che spazia dal classico al contemporaneo eseguendo il celebre pas de deux classico dal terzo atto del Corsaire, nella versione curata da ...

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Roberto Bolle: il discorso della laurea honoris causa

Roberto Bolle, con la compostezza che lo contraddistingue, ha ricevuto la laurea magistrale honoris causa in Pratiche, linguaggi e culture della comunicazione dall’Università di Firenze. Il suo discorso dí ringraziamento si è trasformato in una dichiarazione d’amore: alla danza, alla cultura, alla dedizione e alla famiglia. Bolle racconta il suo percorso come un viaggio di responsabilità e di passione. «Ricevere questa laurea è un’emozione profonda — dice — perché la mia missione è sempre stata quella di portare la danza a tutti, di farla uscire dai palcoscenici d’élite per renderla un linguaggio universale». Ricorda gli inizi, la solitudine, le prove estenuanti, la paura prima di salire sul palco. «Prima di ogni esibizione c’erano momenti di panico, ma dentro di me una voce diceva: dai il massimo. È quella voce che mi ha accompagnato sempre». Poi il pensiero corre ai genitori: «L’etica del lavoro, la serietà, la dedizione… sono lezioni che ho imparato da loro. Hanno lavorato instancabilmente per me e i miei fratelli. Quella loro generosità silenziosa è impressa nel mio cuore». Bolle parla della Fondazione che porta il suo nome e del progetto con le scuole, dove la danza diventa strumento educativo e sociale. «La danza insegna disciplina, consapevolezza, ...

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Manni-Andrijashenko in “La gioia di danzare” a Modena

Entrata nel Corpo di Ballo del Teatro alla Scala nel 2013, Nicoletta Manni ne è divenuta prima ballerina nel 2014 ed étoile nel 2023, affermandosi tra le maggiori interpreti del repertorio classico. Tra i numerosi riconoscimenti ricevuti si ricordano il Premio Roma Danza, il Premio Danza&Danza, la nomina a ‘Danzatrice dell’anno’ nel 2014 dal Giornale della Danza e quella di ‘Promessa della danza’ dalla rivista tedesca Tanz. Ha partecipato a spettacoli prestigiosi come Stelle del XXI secolo (a San Pietroburgo) e, dal 2014, affianca Roberto Bolle in Roberto Bolle & Friends e nei suoi spettacoli televisivi. Insieme al marito e primo ballerino scaligero Timofej Andrijashenko, Nicoletta Manni presenta a Modena, presso il Teatro Comunale Pavarotti-Freni, domenica 2 novembre alle ore 20.30, un nuovo spettacolo che celebra la bellezza e la grande tradizione della danza, affiancata dai talenti del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala. Lo spettacolo, che ha debuttato a Lecce nel 2024 con successo di critica e pubblico, propone un programma di ispirazione classica arricchito da nuove proposte e collaborazioni di livello internazionale. La gioia di danzare riprende il titolo e lo spirito dell’omonimo libro di Nicoletta Manni (2023), esprimendo una vita dedicata alla danza: una dichiarazione d’amore per ...

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Sasha Waltz & Guests: 30 anni di danza in un libro unico

Il volume Sasha Waltz & Guests celebra i trent’anni della celebre compagnia di danza contemporanea berlinese, fondata da Sasha Waltz e Jochen Sandig nel 1993. Pubblicato da Hatje Cantz nel settembre 2025, il libro non è una semplice cronologia, ma un vero e proprio viaggio nella poetica e nell’evoluzione dell’ensemble. L’opera propone un approccio innovativo: non si limita a elencare spettacoli e date, ma esplora l’idea di memoria collettiva della compagnia. All’interno troverete 50 codici coreografici, ciascuno rappresentato da un termine evocativo che descrive un gesto, un movimento o una figura specifica. Questi codici sono accompagnati da testi, poesie e riferimenti artistici che offrono un’interpretazione creativa del lavoro di Sasha Waltz, trasformando il libro in un vero e proprio laboratorio visivo e concettuale. Il libro è disponibile in pre-ordine presso librerie italiane e internazionali. Può essere acquistato online da store come Mondadori, IBS o piattaforme internazionali come Angus & Robertson e Coles Books. Questo volume è più di un catalogo: è un racconto visivo della danza contemporanea, un’analisi poetica dei movimenti e dei gesti che hanno segnato la storia di Sasha Waltz & Guests. Perfetto per appassionati, coreografi e chiunque voglia entrare nel cuore creativo di una delle compagnie più innovative ...

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Anna Pavlova a Milano rafforzò le ali della sua leggenda

Milano, agli inizi del Novecento, era ben più che la capitale economica d’Italia: era una tappa d’obbligo per chi aspirava all’eccellenza artistica. E tra i suoi allievi più illustri c’è una figura che ancora oggi incarna la quintessenza della grazia nel balletto: Anna Pavlova. Nata a San Pietroburgo nel 1881 e formatasi nella rigorosa Scuola Imperiale di Danza, Pavlova trovò nella capitale lombarda un fondamentale punto di svolta. La sua tecnica, pur già raffinata, doveva ancora trovare quella solidità che le avrebbe permesso di danzare leggera come un pensiero e precisa come un metronomo. Fu proprio a Milano, sotto la guida della celebre Caterina Beretta, che Anna Pavlova ricevette la lezione più preziosa della sua carriera. Beretta, direttrice della Scuola di Ballo del Teatro alla Scala, era conosciuta per il suo approccio severo e meticoloso. Aveva formato étoile come Pierina Legnani e lasciava in ogni allieva un’impronta di rigore tecnico che faceva la differenza sul palcoscenico. “La mia tecnica migliorò enormemente dopo il periodo di studio a Milano,” avrebbe affermato Anna Pavlova in più occasioni, secondo fonti storiche del balletto europeo. Non è un caso che il maestro Enrico Cecchetti, simbolo della scuola italiana di danza, sia stato successivamente uno ...

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La Principal Dancer Maria Yakovleva “allo specchio”

Balletto classico preferito? Giselle. Balletto contemporaneo preferito? Direi neoclassico, non moderno: Onegin, Manon, Romeo e Giulietta, La Signora delle Camelie. Il Teatro del cuore? Ogni teatro in cui ho ballato mi è caro! Naturalmente l’Opera di Stato di Vienna, perché è stata la mia casa per diciassette anni. Ora l’Opera di Stato di Budapest, perché qui ho trovato una nuova casa. E ovviamente un’esperienza molto speciale per me è stata ballare il Don Chisciotte come ospite con la compagnia dell’Opéra di Parigi all’Opéra Bastille! Un romanzo da trasformare in un balletto? Il ritratto di Dorian Gray – The theatre – Orgoglio e pregiudizio. Un film da cui trarre uno spettacolo di balletto? Moulin Rouge. Il costume di scena che hai indossato e che hai preferito? La vedova allegra di Roland Hynd, costumi di Desmond Heeley e Il pipistrello di Roland Petit, costumi di Luisa Spinatelli. Quale colore associ alla danza? Il balletto classico probabilmente con il bianco. La danza in generale è assolutamente multicolore! Che profumo ha la danza? L’odore del backstage (quinte, scenografie, sala-danza) mescolato con la pece. La musica più bella scritta per il balletto? La Bella Addormentata (panoramica dal secondo atto) – Il Lago dei Cigni (quarto ...

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