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Redattori

Dalla danza al cinema “Brigitte Bardot, oltre l’immagine”  

In occasione del novantesimo compleanno (Parigi, 28 settembre 1934), la località di Villefranche-sur-Mer in Costa Azzurra festeggia Brigitte Bardot con una mostra fotografica che rende omaggio al suo essere icona indiscussa. Artista, femme fatale, mito: dagli inizi dedicati allo studio della danza all’emblema di una femminilità libera e indipendente. L’esposizione è aperta al pubblico presso la Chapelle Saint-Elme fino al 26 maggio 2024. All’età di sette anni Brigitte Bardot iniziò a muovere i primi passi nell’arte del balletto (su desiderio di sua madre) con Monsieur Recco, un insegnante privato e ballerino dell’Opéra. Per il maestro nessun dubbio: Brigitte era dotata e portata per la danza. A tredici anni venne iscritta al “Conservatoire National Supérieur de Musique et de Danse de Paris”. Dal 1946 prese lezioni accademiche da Marcelle Bourgat. La grande ballerina Solange Schwarz, nonna di Pierre Lacotte, la quale aveva dato l’addio alle scene nel 1957, tornando un’ultima volta a danzare “Coppélia” sul palco dell’Opéra Garnier, divenne poi maestra di danza classica per oltre vent’anni al Conservatorio Nazionale di Danza a Parigi dove sostituì sua zia Jeanne Schwarz. Tra le sue allieve ci fu la giovanissima Brigitte Bardot. I Bourgat erano una famiglia di ballerini e artisti, delle quattro ...

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La bella addormentata con la Compagnia Carlo Colla & Figli  

La Compagnia Carlo Colla & Figli, la più grande e antica compagnia di marionette esistente al mondo, torna al Teatro Cucinelli di Solomeo (Perugia) con una fiaba intramontabile dedicata a tutta la famiglia: “La bella addormentata nel bosco”. In scena sabato 23 marzo alle 16 e alle 19 e domenica 24 marzo alle ore 17,30. Perché “La bella addormentata”? Per voglia di fiabe, quelle dei libri e quelle che stanno dentro ciascuno di noi, là dove il tempo e lo spazio non esistono più, dove il Male e il Bene sono determinati e circoscritti, non fluttuanti ed imperscrutabili come nella vita reale. E dove ciò che trionfa sempre è soltanto l’armonia. Anche per voglia di celebrare visivamente un genere letterario nato per adulti e, poi, ingiustamente passato, nel tempo, al mondo dell’infanzia per un erroneo ed abusato convincimento che confonde il gusto del “narrare” con l’immaginifico del “narrato”. Uguale destino è stato riservato ad opere come “Pinocchio”, “Peter Pan”, “Alice nel paese delle meraviglie” e “Il Barone di Munchausen”, come se fantasia, metafora e simbolismi appartenessero solo al mondo dell’infanzia. Ma, tornando al genere fiaba, non va dimenticato che Perrault scrive per il mondo del Re Sole restituendo, insieme alla ...

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La danza classica non è solo una forma d’arte, è uno stile di vita

La danza classica è un linguaggio che si esprime tramite il corpo. È un mix di forza, flessibilità e grazia. La sua unicità sta nella meticolosità, nei gesti delicati e nei movimenti fluidi che raccontano una storia o esprimono un’emozione. La padronanza della danza classica è simile all’apprendimento di una nuova lingua: ogni movimento ha un significato distinto, preciso a cui i danzatore dà senso tramite il corpo. La danza classica è la base di molte altre forme di danza, si è evoluta nel tempo e ha dato origine a diversi stili. In primis il balletto, espressione di leggerezza e raffinatezza, e profondamente radicato in tecniche secolari. È noto per le sue linee eleganti, la qualità eterea e l’aderenza a un rigorosa serie di movimenti. Il balletto romantico è emerso all’inizio del XIX secolo e pone enfasi sull’emozione e sulla narrazione. È caratterizzato dall’uso di tutù vaporosi e  da movimenti delicati, e spesso coinvolge temi di fantasia, pathos e dolore. Il balletto neoclassico si allontana dai rigidi confini del balletto classico, è più snello e dinamico. Pur mantenendo la tecnica tradizionale, abbraccia maggiore velocità, energia e un’astrazione nella narrazione. Fusione tra balletto e danza moderna, infine, la danza contemporanea è l’evoluzione ...

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Riccardo Buscarini debutta con “Trois Pièces Françaises”

L’atteso ritorno al Teatro Filodrammatici di Riccardo Buscarini chiude a Piacenza il cartellone 2024 di Teatro Danza curato da Emma Chiara Perotti e inserito nella Stagione di Prosa 2023/2024 del Teatro Municipale di Piacenza, direzione artistica di Diego Maj, organizzata da Teatro Gioco Vita con Fondazione Teatri e Comune di Piacenza e il sostegno di Fondazione di Piacenza e Vigevano e Iren. Il coreografo e danzatore piacentino sarà in scena, accompagnato al pianoforte da Benedetto Boccuzzi, in “Trois Pièces Françaises”, produzione de Arte Saltandi. L’appuntamento è per venerdì 22 marzo, in collaborazione con Piacenza Classica Festival. Si tratta di una pièce concerto per pianoforte e danza in costante dialogo fra loro, attraverso le partiture di Ravel, Satie e Debussy: un tributo alla brillantezza delle idee della ville lumière agli albori del XX secolo. Un percorso attraverso tre partiture pensate per la danza: da “Valses nobles et sentimentales” di Maurice Ravel (1911) a “Relâche” di Erik Satie (1924), passando per “Danse sacrée et danse profane” di Claude Debussy (1904). Concepito e creato a quattro mani da Benedetto Boccuzzi e Riccardo Buscarini, “Trois Pièces Françaises” è un omaggio alla Parigi degli inizi del 1900, un periodo storico e culturale di grande innovazione ...

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A Terni Cristiana Morganti con il nuovo assolo “Behind the light”

Al Teatro Secci di Terni, nell’ambito della Stagione 2023/2024, mercoledì 20 e giovedì 21 marzo alle ore 20.45 in scena la danza con “Behind the light”, nuovo assolo di Cristiana Morganti, artista italiana di base a Wuppertal, storica danzatrice e interprete di Pina Bausch. Uno sfogo, una confessione, un monologo danzato, parlato, urlato. Una riflessione sulla crisi esistenziale e artistica di una coreografa/danzatrice durante e dopo la pandemia. Tra disperazione ed ironia, un racconto tragicomico, poetico e autobiografico che parte dal quotidiano per sollevare lo sguardo verso un nuovo inizio. Dopo il successo di “Moving with Pina” e “Jessica and Me” tutt’ora in tour, e dopo aver firmato altri tre spettacoli come autrice e coreografa (“A Fury Tale” del 2016, “Non sapevano dove lasciarmi” del 2017 e “Another Round for Five” del 2019) e dopo il Trio “In Another Place” creato nel 2021 in collaborazione con il danzatore Kenji Takagi e la violoncellista Emily Wittbrodt, ecco un nuovo assolo dell’artista italiana di base a Wuppertal, che fin dalle prime battute conferma e rilancia, alla luce di una nuova maturità interiore, la grande ironia alternata a momenti di intensa poesia che sono la sua cifra distintiva.   Spettacolo fortemente autobiografico, che ...

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Danza internazionale al “Spoleto Festival dei Due Mondi 2024”

  La sessantasettesima edizione del “Festival dei Due Mondi” si terrà a Spoleto da venerdì 28 giugno a domenica 14 luglio 2024. Il Festival di arti performative più antico d’Italia presenta in 17 giorni e 20 sedi più di 60 spettacoli tra Opera, Musica, Danza e Teatro, Performance e installazioni artistiche, coinvolgendo 30 compagnie internazionali per un totale di oltre 600 artisti provenienti da 20 paesi. La direttrice artistica Monique Veauteprosegue il percorso tracciato in questi anni all’insegna del dialogo interdisciplinare, mettendo il pubblico di fronte a stimoli sempre nuovi grazie alla creatività dei migliori artisti della scena contemporanea. È il mito a guidare la riflessione di questa edizione, come espressione del complesso rapporto tra gli individui e la società, elemento fondante della civiltà occidentale. Il Festival s’inaugura venerdì 28 giugno al Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti con un nuovo allestimento di “Ariadne auf Naxos”, opera in un atto preceduta dalla suite dal Borghese Gentiluomo sempre di Richard Strauss come prologo. L’esecuzione musicale è affidata alla Budapest Festival Orchestra diretta da Iván Fischerche ne cura la regia con Chiara D’Anna. La Danza irrompe con la star mondiale Friedemann Vogel, una nuova creazione di Wayne McGregor, una grande produzione in Piazza ...

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Balletto e società di Flavia Pappacena

Giocare a carte è un’abitudine che in molti casi si contrae sin dalla prima infanzia. Le carte francesi sono generalmente le più usate perché adatte a giochi quali burraco, scala quaranta, canasta, bridge, poker.  In questi giochi, i “pezzi maggiori” sono l’Asso e le tre “figure” Re (King), Regina (Queen), Fante (Jack), il cui riferimento al mondo nobiliare è riconoscibile non solo nella foggia dell’abito e negli ornamenti, ma anche nell’ordine gerarchico (il Re è la figura apicale, il Fante è il valletto). Alla corte si riferisce anche il Jolly (la Matta) che, sebbene aggiunto nel XIX secolo, ben si lega alla suddetta triade inquadrandosi anch’esso nei cerimoniali e negli svaghi degli aristocratici. Aggiungiamo, a titolo di curiosità, che nell’ambito del gioco delle carte, il Jolly/Matta è l’unica carta ad avere, insieme all’Asso, una posizione obbligata: una volta ruotata al contrario, si trova a testa in giù, a differenza delle altre “figure” che, in quanto bipartite, sono ribaltabili. Ai fini del nostro accostamento delle carte da gioco al balletto, è interessante notare che l’effigie del Jolly/Matta presenta i tratti distintivi dell’iconografia del Giullare/Buffone del primo atto del Lago dei cigni, ma al contempo evoca anche personaggi delle creazioni coreografiche seicentesche ...

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In mostra l’eleganza di Audrey Hepburn e Givenchy

Al “Musée Bolle” di Morges (Svizzera) dal 29 giugno al 8 settembre 2024 viene allestita la Mostra dedicata alla inossidabile amicizia che ha legato l’attrice Audrey Hepburn e lo stilista francese Hubert de Givenchy, fondatore nel 1952 della nota casa di moda che porta il suo cognome. Una collaborazione artistica straordinaria e un incontro personale di affinità elettive. Il conte Hubert James Marcel Taffin de Givenchy (Beauvais, 20 febbraio 1927 – Neuilly-sur-Seine, 10 marzo 2018) è divenuto noto in tutto il mondo per aver vestito alcune celebrità iconiche, tra Jacqueline Kennedy, l’imperatrice Farah Diba, Marella Agnelli, la principessa Grace Kelly, la duchessa di Windsor Wallis Simpson, Maria Callas, Marlene Dietrich, Greta Garbo, Lauren Bacall, Jeanne Moreau, Ingrid Bergman ma soprattutto Audrey Hepburn, per cui disegnò numerosi abiti personali e di scena considerati quale valore aggiunto al successo e nel tempo trasformati in capi iconici della cultura pop. Basti pensare ai film interpretati dalla Hepburn con indosso le creazioni di Givenchy: “Vacanze romane” diretto da William Wyler con Gregory Peck. “Sabrina” diretto da Billy Wilder con Humphrey Bogart e William Holden. “Funny Face” (Cenerentola a Parigi) diretto da Stanley Donen al fianco di Fred Astaire sulle musiche di George Gershwin e ...

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“Gala di danza in omaggio a Rudolf Nureyev”

Rudolf Nureyev, il più grande ballerino il cui talento rimane ancora oggi ineguagliato, ha segnato un’epoca dal punto di vista interpretativo e creativo nella storia della danza. Eccelso danzatore, le cui doti espressive e virtuosistiche hanno esaltato talento ed irrequieta genialità, unendosi ad un’incredibile carisma ed una presenza scenica unica ed ammaliante. Le sue coreografie, hanno saputo infondere nuova linfa ai classici del repertorio, rivitalizzandoli con un perfetto equilibrio tra modernità e tradizione. Nureyev è stato in grado di motivare alla passione per la danza e alla ricerca per la perfezione tecnica tante giovani promesse, che oggi, arricchite dal suo prezioso bagaglio artistico, gli rendono omaggio con il “Gala di danza omaggio a Rudolf Nureyev” al Teatro Lirico di Milano, venerdì 3 e sabato 4 maggio (alle ore 21) e domenica 5 maggio alle ore 16. In programma celebri pas de deux del repertorio classico e assoli contemporanei portati in scena da primi ballerini e solisti internazionali. LA BELLA ADDORMENTATA coreografia Marius Petipa e Lev Ivanov, musica Pëtr Il’ič Čajkovskij LO SCHIACCIANOCI coreografia Marius Petipa e Lev Ivanov, musica Pëtr Il’ič Čajkovskij IL LAGO DEI CIGNI coreografia Marius Petipa e Lev Ivanov, musica Pëtr Il’ič Čajkovskij GISELLE coreografia Jean Coralli ...

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La danza è una sfida che aguzza il cervello

Numerosi studi hanno rivelato che la danza rende più intelligenti. Questo perché il danzatore non si limita a muovere il corpo, ma necessita di memoria, attenzione e rapidità di pensiero ed è per questo che la danza aguzza il cervello e stimola il pensiero innovativo. Ebbene sì, danzare sviluppa una notevole competenza nel riconoscere problemi, vari scenari e i loro elementi costitutivi, generando idee, concetti e soluzioni nuove ed efficaci. Per sua natura, la danza comporta una serie di sfide: padroneggiare i passi, sincronizzarsi con il ritmo e con gli altri danzatori ed esibirsi di fronte a un pubblico. Il superamento di questi ostacoli insegna ad affrontare le difficoltà a testa alta e a non arrendersi mai di fronte alle difficoltà. Che si tratti di danza contemporanea, balletto, flamenco o Modern Jazz, ogni forma di danza racconta una storia culturale unica. Quando gli studenti si confrontano con passi e movimenti diversi, si adattano rapidamente a nuovi stili e routine. Questa capacità di adattamento è fondamentale nel nostro mondo in rapida evoluzione. Sebbene la danza sia anche un’attività divertente, richiede disciplina, molto impegno e dedizione. I rigorosi orari di allenamento, la necessità di precisione e l’enfasi sullo studio della tecnica insegnano ...

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