Dopo il successo di “Nozze di Sangue” e “Suite Flamenca” del 2023, la “Compañía Antonio Gades” sotto la direzione artistica di Stella Arauzo torna a Modena (domenica 2 febbraio, ore 17,30 al Teatro Comunale Pavarotti-Freni) con l’interpretazione originale di un celebre titolo di repertorio con musiche dal vivo di Antonio Gades, Antonio Solera Ricardo Freire, Georges Bizet, Manuel Penella, José Ortega Heredia/Federico Garcia Lorca. Cantore di una Spagna aspra e primitiva, Gades ne ha ritrovato l’autenticità in un flamenco dallo stile asciutto e dall’anima classica, sublime espressione artistica della cultura popolare andalusa. Insieme al regista Carlos Saura ha concepito lo spettacolo nel 1983 in forma cinematografica, realizzando con “Carmen Story” un’opera in cui finzione e realtà si confondono nella passione tra il direttore di una compagnia e la giovane protagonista di un nuovo balletto. Antonio Gades ha conferito alla danza spagnola uno stile universale caratterizzato da una grande capacità espressiva. Ciò gli ha permesso di viaggiare in tutto il mondo presentando i grandi classici della letteratura sotto forma di danza, come “Bodas de Sangre” ispirato al dramma omonimo di Federico Garcia Lorca, “Fuenteovejuna” dall’opera omonima di Lope de Vega e “Carmen” insieme a Carlos Saura. Dopo la morte ...
Read More »Redattori
Intervista esclusiva alla prima ballerina Giulia Tonelli
Nata a St. Julien en Genevois (Francia), Giulia Tonelli ha vissuto l’infanzia a Pisa dove ha frequentato le Scuole di danza di Joana Butnariu e Marina van Hoecke, sorella del ballerino e coreografo Micha van Hoecke. L’educazione professionale è cominciata con la Scuola del Balletto di Toscana ed è proseguita all’Accademia di Balletto della Wiener Staatsoper sotto la guida di Bella Račinskaja. Dopo il diploma accademico, ha ottenuto il suo primo ingaggio nel 2001, al “Balletto dell’Opera di Stato” di Vienna. L’anno seguente è stata assunta dal “Balletto Reale delle Fiandre” dove è promossa Demi-solista. Ad Anversa ha danzato in ruoli solisti in molte opere importanti fra cui “Apollon Musagète” di George Balanchine, “In the Middle Somewhat Elevated” di William Forsythe, “Sleeping Beauty” nella versione di Marcia Haydée, “Duo aus 27’ 52” di Kylián e il ruolo titolare in “Giselle” di Marius Petipa. Nel 2010 è entrata come solista al “Balletto di Zurigo” dove ha interpretato ruoli principali in nuove creazioni di Spoerli, Goecke, McGregor, Lee, Forsythe, Kylián e nel “Lago dei Cigni” di Alexei Ratmansky. Ha danzato i ruoli da protagonista di Giulietta e Lena nelle opere di Christian Spuck “Romeo und Julia” e “Leonce und Lena” e Betsy ...
Read More »“Romeo e Giulietta” di Neumeier alla Fenice di Venezia
L’Hamburg Ballet torna protagonista al Teatro La Fenice. L’osannata compagnia di ballo, da quest’anno diretta da Demis Volpi, presenterà per la prima volta a Venezia “Romeo e Giulietta”, la coreografia di John Neumeier ispirata all’omonima tragedia shakespeariana e basata su musiche di Sergej Prokof’ev, che verranno eseguite dal vivo dall’Orchestra del Teatro La Fenice diretta da Markus Lehtinen. La coreografia è un pezzo ‘storico’ del repertorio della compagine tedesca: si tratta del balletto in tre atti con le scene e i costumi di Jürgen Rose, che debuttò in prima assoluta a Francoforte il 14 febbraio 1971 – con il “Frankfurt Ballet” – e che venne poi riproposto nella nuova versione dall’Hamburg Ballet ad Amburgo nel 1981. La ripresa dello spettacolo a Venezia – resa possibile grazie al supporto dell’Opernstiftung Hamburg, della Hapag Lloyd Stiftung e della Kühne Stiftung – è in programma al Teatro La Fenice il 15, 16, 17, 18 e 19 gennaio 2025. Sono trascorsi dunque più di cinquant’anni da quando John Neumeier presentò quello che è stato il suo primo grande ‘lungometraggio’. Basandosi sulla tragica storia d’amore senza tempo dei due amanti veronesi, con “Romeo e Giulietta” il coreografo ha dato vita a una creazione che ...
Read More »Capire la differenza tra motivazioni sane e non sane è fondamentale per il successo nella danza
Perché si danza? Esistono diverse risposte a questa domanda apparentemente semplice e dipendono da due fattori: la motivazione intrinseca e la motivazione estrinseca. La prima si esplica con il fatto che la danza è parte del ballerino, è la sua vita. Il danzatore vuole danzare, sia che si tratti di un professionista, di un amatore innamorato della danza o di un insegnante, indipendentemente dal livello tecnico delle sue classi e dallo stile che insegna. Il secondo tipo di motivazione è invece collegata agli altri, per esempio ai genitori che pagano corsi di danza o accademie, comprano abbigliamento costoso e attribuiscono il loro sogno ai figli. O alla necessità del ballerino di ottenere ammirazione per cercare negli applausi quella sicurezza di cui è carente come persona. La motivazione è un insieme di forze che guidano la direzione, l’intensità e la regolazione dell’impegno comportamentale. Il raggiungimento o meno degli obiettivi legati alla danza è influenzato da ciò che motiva a ballare. Capire la differenza tra motivazioni sane e non sane è fondamentale per il successo del danzatore. La motivazione infatti costituisce il fondamento delle capacità mentali di qualsiasi performer. Imparare a riconoscerla aiuta gli artisti a raggiungere il loro massimo potenziale, sia in ...
Read More »Intervista esclusiva a Davide Dato: primo ballerino a Vienna
Davide Dato, nato a Biella, si è diplomato alla “Ballettakademie der Wiener Staatsoper”, perfezionandosi in seguito presso la “School of American Ballet” a New York City. Nel 2008 entra a far parte del “Wiener Staatsballett”, nel 2013 è nominato Solista e nel 2016 Primo ballerino dall’allora direttore della Compagnia Manuel Legris. Danza i principali ruoli del repertorio classico e contemporaneo alla Staatsoper di Vienna. Partecipa a undici edizioni del “Concerto di Capodanno” dei Wiener Philharmoniker trasmesso in mondovisione. Si esibisce in serate di gala in Europa, America e Asia. Danza come Primo ballerino ospite con il Balletto del Teatro dell’Opera di Roma, all’Arena di Verona, al Teatro Colón di Buenos Aires e al Teatro alla Scala di Milano. Appare in diverse produzioni televisive in Italia e all’estero ed è protagonista di numerose campagne pubblicitarie italiane e internazionali, nonché di un cortometraggio. Ha ottenuto vari premi e riconoscimenti, tra cui il “Premio ASI Italiani nel Mondo” nel 2021, il “Prix Ballet 2000” a Cannes nel 2016, il “Premio Positano Léonide Massine” come miglior danzatore dell’anno nel 2015, il “Premio Anita Bucchi” nel 2010, il GD Awards del Giornale della Danza (2023) e la Medaglia d’Oro al “Concorso Internazionale di Istanbul” ...
Read More »Flore et Zephire (balletto): storia, personaggi, curiosità e trama
Questo titolo tersicoreo è famoso per essere stato il primo a portare in scena la danza sulle punte. “Flore et Zéphire” è un balletto-divertissement in un atto su coreografia di Charles Didelot e musica di Cesare Bossi. Il debutto avvenne a Londra presso il King’s Theatre (7 luglio 1796) con M.me Hilligsberg (la ninfa Cleonice), Rose Didelot (la ninfa Flora), Charles-Louis Didelot (Zefiro), Ménage (Cupido), Miss Hill (un amorino). La trama narra la storia di Zefiro, divinità che incarna il volubile vento dell’ovest, e di sua moglie Flore, ninfa dei fiori e della primavera. Nel 1795, Didelot creò il balletto “La Métamorphose” per Lione e, nel 1796, revisionò questa sua opera coreografica con il titolo “Flore et Zéphire” in cui vennero utilizzate “macchine volanti” dove i ballerini erano appesi a fili quasi invisibili per dare l’impressione di volare. Danzatore e coreografo (Stoccolma 1767-Kiev 1837) Didelot studiò a Parigi con Auguste Vestris, iniziando una brillante carriera che lo portò in Inghilterra e in Russia dove lavorò e visse per molti anni. Considerato il fondatore della scuola russa di danza, anticipò il romanticismo nell’arte del balletto, dando vita per il suo capolavoro “Flore et Zéphire” allo “style volant”. La scena si svolge sul Monte ...
Read More »Recensione: Lo Schiaccianoci inaugura il Municipale di Piacenza
Alla vigilia di Natale, quando l’orologio segna la mezzanotte, la bambola Schiaccianoci di Clara prende vita e si trasforma in un aitante principe. Inizia allora una grande avventura che la bambina non scorderà. Ecco la sinossi di questo celebrato spettacolo per famiglie che è stato presentato – ad inaugurazione della Stagione Danza sul palcoscenico dello storico Teatro Municipale di Piacenza diretto da Cristina Ferrari – in una nuova produzione del Teatro Nazionale dell’Opera e del Balletto di Tirana in due atti con le coreografie di Edi Blloshmi. Una viva testimonianza del fascino duraturo delle arti e della capacità del pubblico di apprezzare le opere storiche nel tempo attuale. L’emblematico balletto di Natale, con l’inimitabile melodia ha portato in Italia la sua calda atmosfera nel freddo gennaio alla vigilia dell’Epifania, quasi a chiusura delle festività, in una rilettura ispirata da Vasilij Vainonen e Lev Ivanov. A dicembre, è probabile che, ovunque vi troviate, ci sia una nutrita parata di rappresentazioni dello “Schiaccianoci” sempre esaurite in ogni ordine di posto. Ciò è accaduto anche al Municipale di Piacenza nel suo primo appuntamento “sulle punte” del 2025 per ricordare gli inizi dell’Arte Coreutica e il suo “viaggio” fino a consolidarsi in un gioiello ...
Read More »Recensione live dello Schiaccianoci dal Bolshoi
Il 31 dicembre 2024, Channel One ha ospitato sul suo canale televisivo in diretta il leggendario balletto di Yuri Grigorovich con protagonisti Elizaveta Kokoreva (Masha) e Artem Ovcharenko (Il principe Schiaccianoci) dal Teatro Bolshoi. Scorrono sul palcoscenico come miniature in fine porcellana i danzatori e le danzatrici del Bolshoi coronati da quella magia che possiamo ritrovare solo nei carillon di antica memoria. Passano e danzano, celebrando il balletto di Natale e l’innocenza dell’arte coreutica. La versione di Grigorovich brilla nel linguaggio espressivo e teatrale reso significativo dalla musica, su cui trionfa la ballerina leggera che si abbandona languidamente tra le braccia dell’innamorato. Grigorovich ha voluto dai suoi interpreti la massima interiorizzazione, la severità della forma, la metodologia candida nell’esibizione la quale rileva che è quasi impossibile assistere a due passi di fila eseguiti con la stessa posizione del corpo, ciò a beneficio unicamente dell’armonia. Come ben risaputo “Lo Schiaccianoci” di Pëtr Il’ič Čajkovskij debuttò al Mariinskij di San Pietroburgo il 6 dicembre 1892 associato all’opera “Iolanta”. Il libretto, basato sulla fiaba di Ernst Theodor Amadeus Hoffmann in una edulcorata traduzione di Alexandre Dumas, fu scritto da Marius Petipa. Il direttore dei Teatri Imperiali Ivan Vsevolozhsky contribuì alla drammaturgia. Il ...
Read More »2024 un anno di danza e balletto
Molti gli spettacoli di danza e balletto in tutto il mondo che hanno accompagnato il pubblico lungo il 2024 passando dall’accademismo al contemporaneo. Per ragioni di spazio è impossibile stilare una lista completa ma di seguito citiamo una nutrita selezione degna di nota in ordine sparso: il “Balletto dell’Opera di Tblisi” con l’incantevole edizione del titolo forse più noto e amato dell’intero repertorio “Il lago dei cigni” nella messa in scena di Alexei Fadeechev e Nina Ananiashvili (quest’ultima GD Awards 2024). Per passare ad una serata contemporanea voluta dal Direttore del Ballo alla Scala, Manuel Legris con tre firme (Garrett Smith / duo Sol León e Paul Lightfoot / Simone Valastro) appartenenti a differenti generazioni e universi creativi con una ripresa e inediti debutti. Il Teatro Stanislavskij e Nemirovič-Dančenko di Mosca ha riproposto un classico del repertorio sovietico oggi meno frequentato: “Il fiore di pietra” su musica di Sergej Prokof’ev con la coreografia di Jurij Grigorovič. Un altro momento importante si è visto grazie al Direttore Frédéric Olivieri (GD Awards 2024) con il “Gala della Scuola di Ballo della Scala” che ha unito la tradizione e l’innovazione per illuminare gli elementi dei corsi accademici ancor prima del diploma confermando la ...
Read More »La danza: un’arma preziosa anche contro le malattie
L’espressione artistica è cresciuta di pari passo con lo sviluppo culturale. Svolge un ruolo fondamentale nel modo in cui si impara, si comunica e perfino si guarisce dalle malattie fisiche e dai disturbi emotivi. I nostri progenitori hanno iniziato a raccontare storie per dare un senso al mondo e alla realtà, permettendo all’essere umano di imparare dalla narrazione e quindi di evolvere. Le arti aiutano a comprendere e comunicare concetti ed emozioni, e sviluppano e arricchiscono la capacità empatica. Negli ultimi decenni sono emersi chiaramente i benefici per la salute derivanti dalla attività artistiche. La ‘salute’ è una costellazione di esperienze fisiologiche, mentali e psicologiche che riguardano malattia, benessere, abilità e disabilità, lesioni, invecchiamento, traumi e via dicendo. L’arte aiuta ad affrontare una malattia o un infortunio e a elaborare e superare emozioni negative in momenti difficili. Ed è qui che la danza primeggia. Danzare fa leva su tutti i sensi, fortifica mente, corpo e spirito e aiuta la prevenzione delle malattie. Permette di raggiungere il benessere olistico che comprende ogni aspetto dell’individuo, fisico, emotivo e intellettivo. Essendo basata sul movimento e su forme di espressione non verbali, la danza stimola le abilità cognitive, aiuta la reattività, e allevia stress, ...
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