Il 22 gennaio alle ore 21 il Teatro Comunale “Luciano Pavarotti” di Modena ospita in cartellone in esclusiva italiana lo spettacolo Tre della Batsheva Dance Company, la più famosa compagnia di danza contemporanea d’Israele diretta da Ohad Naharin. La Company prende il nome dalla sua fondatrice, la Baronessa Batsheva de Rothschild, che nel 1964 decise di costituire quella che – ben presto – sarebbe stata la compagine di repertorio israeliano più famosa e riconosciuta a livello mondiale. Nel medesimo anno la titolata ottenne la supervisione artistica da parte di Martha Graham, delle cui coreografie la Company è – a tutt’oggi – la prima autorizzata a portarle in scena. Il lavoro presentato al Comunale di Modena è l’insieme di tre coreografie, Bellus, Humus e Secus, strutturate secondo una partitura scenica e musicale assai differente l’una dall’altra: nel primo caso, sono le note di Johann Sebastian Bach a scivolare tra i movimenti dei danzatori; nel secondo, è la musica ambient dell’album Neroli del compositore britannico Brian Eno; infine, nel terzo, il mix sonoro è formato dalle musiche di Chari Chari (nome d’arte del dj e produttore giapponese Kaoru Inoue), del venezuelano Miguel Trost-Depedro (alias Kid606), del tedesco Markus Acher in arte ...
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Balletto Gengis Khan: la Mongolia danza a Genova!
La Compagnia Accademica di Danza Nazionale di Mongolia sbarca a Genova e porta tutte le magie del suo paese al Teatro Carlo Felice. La Mongolia è il Paese del cielo azzurro e pulito, di steppe infinite, di imponenti montagne, di fitte foreste, di fiumi e laghi limpidissimi, di morbide dune di sabbia. Il paesaggio, aspro e dolce al tempo stesso, il clima, rigidissimo nell’inverno e molto caldo nell’estate e la vocazione nomade delle popolazioni, con continui spostamenti cadenzati dal ritmo delle stagioni, hanno improntato di sé la danza e, più in generale, tutta la cultura musicale dei Mongoli. Il repertorio della Compagnia comprende danze assai particolari, suddivisibili in alcune grandi categorie: religioso-rituali, sia sciamaniche che buddiste, storico-militari e nazionali propriamente dette, che incarnano le peculiarità delle diverse etnie mongole. La danza è accompagnata da strumenti tradizionali e dal canto, formando insieme ad essi un’unica espressione artistica. I Mongoli hanno sostanzialmente tre forme di musica vocale: il canto “lungo” (a distesa), praticato sia da uomini che da donne, sempre in a solo, con o senza accompagnamento musicale, con vocalizzi e fioriture innumerevoli e passaggi dai suoni più profondi a quelli più acuti, che richiede per sua natura molto fiato ed è, ...
Read More »GD WEB TV: The Nutcracker a 360 gradi – The Royal Ballet
Attraverso questo video, realizzato dalla Royal Opera House, è possibile immergersi ancora nella magia del Natale e dell’eterno Schiaccianoci: un video a 360 gradi che permette di seguire la danzatrice Julia Roscoe in attesa di salire sul palco. www.giornaledelladanza.com
Read More »A Bologna il Balletto del Teatro Nazionale di Györ con Bolero e Carmina Burana
Il 20 gennaio 2016, il Teatro Duse di Bologna ospita il Balletto del Teatro Nazionale di Györ con due opere che hanno fatto la storia della danza, il Bolero e Carmina Burana, coreografie di András Lukács e Vámos György, su musiche rispettivamente di Maurice Ravel e Carl Orff. Nata nel 1979 al Teatro di Györ in Ungheria sotto la guida di Iván Markó, la compagnia è considerata una tra le più longeve e stimate realtà per la danza contemporanea in Europa, con un repertorio ricco ed eterogeneo, che spazia dal balletto classico alla danza contemporanea, fino ad arrivare a progetti sperimentali. La prima opera presentata a Bologna, il Bolero di Lukács, sfugge ai cliché o alla ripetitività delle numerose riproduzioni precedenti e si impernia sulla relazione tra uomo e donna, sulle emozioni e le passioni che li uniscono e con cui si confrontano. Tutto ciò viene raccontato da 20 talentuosi danzatori (dieci maschi e dieci femmine), che utilizzano un linguaggio originale, personale, perfino parodistico, con interessanti elementi di danza moderna, in cui i movimenti vengono minimizzati ma incrementati di numero e con frequenti cambi di forme, direzioni e disegni sulla scena. La seconda opera, Carmina Burana di György, si incentra ...
Read More »GD WEB TV: PAZ DE LA JOLLA – NYC Ballet
Un assaggio di Paz de la Jolla, pièce creata dal coreografo Justin Peck, parte del documentario Ballet 422: in questa danza, il Maestro ricorda il suo stato d’origine, la California, con le sue spiagge e i suoi colori stupendi. www.giornaledelladanza.com
Read More »“Tango de mi Buenos Aires”: l’Argentina danza al Manzoni
La patria del tango si sposta, almeno per una sera, al Teatro Manzoni di Milano: il prossimo 12 gennaio va, infatti, in scena Tango de mi Buenos Aires, spettacolo dal ritmo travolgente che racchiude attimi, racconti, atmosfere della storia e della vita del tango con una nuova concezione dell’arte popolare argentina a metà strada tra la danza e il teatro danza. Una pièce teatrale che al ballo del tango aggiunge anche momenti di ilarità e racconti. Veri e propri quadri narrativi dipingono un affresco del tango che guarda alle sue origini immerse nella polvere delle strade di Buenos Aires fino ad arrivare ai lustrini del palcoscenico. La compagnia è diretta da Neri Piliu e Yanina Quinones, due giovani artisti argentini che vantano moltissime esperienze nel panorama del tango internazionale e che li vede continuamente protagonisti di festival, tournée e seminari di Tango in giro per il mondo. Rappresentano lo spirito stesso dello spettacolo di cui sono i primi ballerini e di cui hanno curato tutte le coreografie. Ad impreziosire le personalissime coreografie, l’affermata Tango Spleen Orquesta con l’esecuzione dal vivo di alcuni brani del proprio repertorio e i grandi classici del Tango. Uno spettacolo che seduce, travolge, emoziona. Ma che, ...
Read More »Dentro la Danza: nomine, onori, saluti e addii forzati
Nella calza (oppure noi della danza appendiamo al caminetto scarpette da punta? Chissà…) della Befana quest’anno anche il primo numero di Dentro la Danza del 2016! Abbiamo scelto per voi alcune notizie che fanno ben sperare nel futuro della danza e dei suoi talenti, una che ci fa versare qualche lacrimuccia (ma scommettiamo in un “arrivederci, a presto!”) e una che ci fa tenere alta l’attenzione alla situazione precaria della nostra bella danza italiana… PROMOSSE! Due talenti della danza italiana hanno ricevuto un bel regalo sotto l’albero: si tratta di Sara Renda, nominata étoile all’Opéra di Bordeaux, e di Rebecca Bianchi, nominata Prima Ballerina all’Opera di Roma. Entrambe ex allieve della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala, hanno ricevuto la notizia l’una al termine della prima de La Belle au Bois Dormant, l’altra dopo la prima de Lo Schiaccianoci di Peparini. Una curiosità: nel 2014 Sara Renda era stata nominata Prima Ballerina proprio dopo una replica de Lo Schiaccianoci! Un balletto che porta proprio bei regali ai nostri talenti. Complimenti ragazze! UN 2016 CON TUTTI GLI ONORI… Ogni anno il 1 gennaio, vengono conferite nuove onorificenze da parte della Regina Elisabetta d’Inghilterra che sono poi rese note attraverso la London ...
Read More »Vanità e ricerca del sè con l’intenso e coinvolgente “Narciso_Io”
Il 9 gennaio 2016 all’interno del progetto Teatro Contatto 34, ideato dalla direzione artistica del CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia, il Teatro Palamostre di Udine propone Narciso_Io, coreografie di Marta Bevilacqua e Leonardo Diana, produzione Compagnia Arearea e Versiliadanza. In un’epoca come la nostra, in cui affermare noi stessi, dimostrare uno status sta diventando una priorità rispetto alla reale conoscenza di sè, dell’altro e quindi alle relazioni umane, Bevilacqua (alla guida di Arearea assieme a Roberto Cocconi, Valentina Saggin e Luca Zampar) e Diana si incontrano per analizzare il narcisismo moderno. Prendendo spunto del mito di Narciso ed Eco, i coreografi si interrogano sulla centralità del sé, che vede l’altro non come un’entità diversa ma come un riflesso di noi stessi. L’opera arriva a studiare la generazione del selfie, affermando che il narcisista non ha a che fare con la semplice vanagloria, ma va alla ricerca ossessiva dell’autoaffermazione e del successo sociale, che lo conduce a vivere nel disagio, nell’isolazione e nella solitudine. ORARI & INFO 9 gennaio 2016, ore 20.30 Teatro Palamostre Piazzale Paolo Diacono 21 33100 Udine Tel +39 0432 506925 E mail: biglietteria@cssudine.it Orari biglietteria: dal martedì al sabato ore 17.30 – 19.30 ...
Read More »Sound of music: un musical sui generis per le coreografie di Olivier Dubois
“Un incubo che rende felici”, così il regista Yan Duyvendak definisce il suo musical, The sound of music, in scena all’Arena del Sole di Bologna dal 7 al 10 gennaio, in sala de Berardinis. The Sound of music è un musical sui generis, che nasce da un gioco sull’archetipo del musical, e dà vita a una scintillante messa in scena, che indaga però il concetto di impegno in prima persona. Tante sono le storie in scena, ispirate al regista dall’osservazione degli effetti della crisi, del cambiamento climatico, delle guerre e delle carestie, che mettono a rischio il pianeta se il modo di viverlo non dovesse cambiare. Da qui la scelta di uno spettacolo impegnato, ma che coinvolga con leggerezza e stupore il pubblico, attraverso due tra i linguaggi più belli, immediati e semplici dell’arte: il canto e la danza. A unire il canto e la danza, ci pensò il musical, in un’altra epoca di grande difficoltà: la crisi del 1929, che fu rischiarata e portata in scena nel luccicante mondo di Broadway. Così, Yan Duyvendak ha costruito, con le coreografie di Olivier Dubois e i testi del filosofo Christophe Fiat, una macchina senza regole che si inserisce nel caos della ...
Read More »Shen Wei dipinge la tela della danza contemporanea
Il continuo evolversi della danza contemporanea comporta in alcune occasioni il missaggio di diverse discipline dell’arte apparentemente distanti l’una dall’altra. Questo è proprio il caso della Shen Wei Dance Arts, la compagnia newyorkese diretta dall’omonimo coreografo di origine cinese. Il 16 gennaio alle ore 20:30 al Teatro Ariosto di Reggio Emilia ne viene data dimostrazione con la messinscena di due lavori coreografici di ultima creazione, Excerpts from Connect Transfer and Collective Measures (presentato in prima europea) e Untitled No. 12 – 2 (in prima assoluta). La prima opera, come suggerisce il titolo stesso, è l’insieme di estratti dalle due versioni di Connect Transfer (datate 2004 e 2008) e di Connective Measures (2013): nel primo caso Wei introduce nella partitura performativa l’elemento predominante della pittura, anch’essa palesata “in the motion”, giungendo fino alla trasformazione del palcoscenico in una gigantesca tela; nel secondo caso, l’indagine del coreografo si dirige verso il mondo contemporaneo e la prossimità spaziale in cui ogni essere umano vive. La seconda opera trae ispirazione dalla creazione site-specific Untitled No. 12 – 1, presentata al Miami Dade College Museum of Art + Design. La particolarità della performance? I danzatori si sono esibiti tra i dipinti della serie Black, ...
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