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Redattori

Saggi di fine anno tra ripercussioni post-pandemia, speranza e amore per la danza

  Giugno per le scuole di danza è il mese del sospirato e temuto saggio di fine anno. E’ il momento in cui allievi e insegnanti mettono alla prova il lavoro svolto durante le lezioni dei mesi precedenti. Partecipare a un saggio genera molti benefici: aiuta a superare la timidezza e ad acquistare fiducia in se stessi, migliora memoria, ritmo, tecnica, collaborazione e la capacità di gestione degli imprevisti, facoltà che i ballerini di ogni età porteranno in tutti gli altri ambiti della loro vita. I saggi creano ricordi che durano per sempre e offrono agli allievi l’opportunità di condividere con amici e famiglie una serata di grande emozione. Quest’anno il momento del saggio non è mai stato così importante, perché il suo significato travalica il mero spettacolo. Ci offre una panoramica su chi siamo o chi siamo diventati dopo la pandemia e ci dà la possibilità di comprendere come migliorare. Dopo due anni in cui i teatri sono rimasti vuoti e silenziosi, infatti, ci si aspettavano orde di ballerini pronti a invaderli di nuovo, spinti da un entusiasmo e una passione senza precedenti. La realtà purtroppo è diversa. La pandemia, il lockdown e l’isolamento che li ha accompagnati hanno appiattito gli ...

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Il lockdown raccontato con umorismo e positività in “Our Lockdown Spaces” di Rita Góbi

    Il 9 giugno 2022 al Teatro PIMOFF di Milano andrà in scena la Góbi Dance Company con Our Lockdown Spaces. Interpreti Rita Góbi e Michèle Stéphanie Seydoux, musiche originali Dávid Szegő, drammaturgia Tamás Somogyi, coreografia Rita Góbi. Góbi è una ballerina, coreografa e insegnante di danza serba diplomata all’Accademia di Danza Ungherese di Budapest. Seydoux invece ha frequentato la scuola di danza professionale di Zurigo e ha completato la formazione con il diploma presso l’Accademia di danza Heinz-Bosl di Monaco. La danza e i ballerini, forse più di altre categorie lavorative e artistiche, hanno risentito del lungo lockdown, della lontananza dalla scena, dalla sala e dai compagni. Eppure, si sono rimessi in piedi e hanno tratto ispirazione dal momento di difficoltà, trasformandolo in un’opportunità di innovazione, analisi e miglioramento, perché è questo che insegna la danza. In Our Lockdown Spaces, Góbi e Seydoux esplorano l’isolamento e la solitudine, raccontano il desiderio e il bisogno di contatto umano vissuti durante la pandemia attraverso una performance giocata, ricca di umorismo, positività e allegria. INFO 9 giugno 2022, ore 20.30 Teatro PIMOFF Via Selvanesco, 75 MILANO (MI) Telefono: +39 02 54102612 e-mail: biglietteria@pimoff.it  Stefania Napoli © www.giornaledelladanza.com

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Le 5 abitudini che accomunano tutti i ballerini

Esistono alcuni segnali rivelatori, una serie di abitudini che accomunano tutti i danzatori e li distinguono dal resto dell’Umanità. I ballerini si muovono di continuo. Ruotano anche, spalle, collo, piedi e allungano la schiena dando vita a una sinfonia di scricchiolii articolari e vertebrali che potrebbero spaventare un comune mortale, ma non un danzatore. I ballerini ripassano gli esercizi con le mani. In qualche modo bizzarro, il cervello dei ballerini memorizza i passi anche tramite il movimento delle mani, cosa strana vista dal di fuori, e assolutamente normale per un danzatore. I ballerini fanno continuamente stretching. Guardano la TV in seconda posizione, fanno scendere i talloni dai bordi dei gradini per allungare i polpacci. Ogni situazione o momento è utile per lo stretching. I ballerini indossano un abbigliamento eccentrico e asimmetrico. Avviene soprattutto nella danza moderna. I danzatori non hanno necessariamente bisogno di due scaldamuscoli, uno è perfettamente ragionevole. Lo stesso vale per leggings, tute e pantajazz spesso arrotolati su una gamba sola o per i top morbidi che pendono da una spalla. I vestiti che in sala danza non sembrano degni di nota potrebbero invece suscitare qualche sguardo curioso quando il ballerino li indossa per uscire per un aperitivo ...

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“Quartetto per la fine del tempo” al Teatro Regio di Parma

Lo spettacolo del Nuovo Balletto di Toscana, con la direzione artistica di Cristina Bozzolini, vede i dieci danzatori della compagnia Matteo Capetola, Francesca Capurso, Carmine Catalano, Beatrice Ciattini, Matilde Di Ciolo, Veronica Galdo, Mattia Luparelli, Aisha Narciso, Aldo Nolli, Niccolò Poggini dare corpo alla coreografia di Mario Bermúdez Gil, che insieme ai costumi di Santi Rinciari e alle luci di Carlo Cerri, traduce in danza le tinte apocalittiche di ‘Quatuor pour la fin du Temps’ di Oliver Messiaen, eseguito dal vivo da Daniel Roscia, clarinetto, Antonio Aiello violino, Leonardo Sapere, violoncello. Lo spettacolo sarà introdotto da Antonio Siringo al pianoforte, che eseguirà “La valse” di Maurice Ravel. In sintonia con “La cultura batte il tempo”, tema ispiratore di Parma Capitale Italiana per la Cultura 2021, è proprio il tempo, nella sua concezione religiosa, filosofica e musicale, a costituire il filo conduttore di Quatuor pour la fin du Temps, composizione tra le più rappresentative del repertorio cameristico novecentesco, strutturata in otto movimenti, ciascuno ispirato a un testo specifico del Libro dell’Apocalisse. INFO 28 maggio ore 20.30 Teatro Regio Strada Garibaldi, 16/a 43121 Parma www.giornaledelladanza.com  

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A Festival Interplay la compagnia francese Viadance con la prima nazionale di “Ex-pose(s)”

Il 27 maggio 2022 nell’ambito di Festival Interplay 22 sarà in scena la compagnia francese Viadance con  la prima nazionale di Ex-pose(s), coreografia di Héla Fattoumi ed Éric Lamoureux. Interpreti Meriem Bouajaja, Chourouk El Mahati, Mohamed Chniti  e Mohamed Fouad, musiche di Éric Lamoureux. Ballerina, coreografa e direttrice di Viadance, Héla Fattoumi nelle sue opere promuove la creazione, lo studio e la ricerca. La collaborazione con numerosi altri artisti provenienti dal Maghreb e dall’Africa sub sahariana ha portato alla progettazione di spettacoli dal forte impatto sociale. Le opere affrontano con sensibilità e attenzione temi attuali e delicati, come la visione dell’omosessualità nel mondo arabo-musulmano e la problematica del niqab, velo tradizionale islamico che occulta completamente il corpo della donna, compreso il volto, lasciando scoperti solo gli occhi. In Ex-pose(s), Fattoumi e Lamoureux si ispirano a due scultori emblematici del XX secolo, il parigino Henri Laurens e il senegalese Ousmane Sow. Del primo reinterpretano in danza le sculture La Petite Musicienne del 1937 e La Petite Espagnole  del 1954, del secondo la  Coppia di lottatori corpo a corpo del 1988. Per tradurre queste sculture in movimento, i coreografi hanno scelto quattro giovani interpreti provenienti da Tunisia, Marocco, Egitto. Concentrano l’attenzione sulla ...

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“Interplay”, a Torino 29 compagnie da tutto il mondo

Ventinove compagnie e 32 spettacoli in long e short format, un viaggio tra diversi stili di coreografie comprese 15 creazioni italiane, 11 compagnie europee e 3 che arrivano da fuori continente, per una babele di artisti che arrivano da 11 nazioni impegnati in 11prime nazionali e 6 giovani proposte su cui posare per la prima volta lo sguardo del festival. Sono gli straordinari numeri della 22/a edizione di Interplay, storico festival dedicato alla giovane danza contemporanea ideato e diretto a Torino da Natalia Casorati dal 21 maggio al 14 giugno. Un ritorno alla normalità dopo l’edizione digitale 2022 e quella ibrida dell’anno scorso. Da anni punto di riferimento nel panorama italiano della danza, Interplay seleziona anche in questa edizione gli spettacoli di punta della nuova scena europea, offrendo l’opportunità ad artisti, pubblico e operatori di incontrare la giovane creatività nazionale e internazionale con una proposta di spettacoli che si immergono nel reale, esplorando temi quali le disuguaglianze sociali, le discriminazioni di genere, il bisogno di pace e coesione sociale, ma focalizzandosi sempre sulla forza della bellezza. Un’edizione spalmata nella città, compresi luoghi più periferici, come quelli scelti per l’inaugurazione, lo spazio multidisciplinare di Via Baltea e i Bagni Pubblici di ...

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Giovani autori tornano finalmente in scena e raccontano amore, morte e vita attraverso la danza

Il 25 maggio 2022 nell’ambito di Festival Interplay sarà in scena un imperdibile trittico d’autore. Si comincia alle ore 21.00 con la prima regionale di Gli Amanti di Adriano Bolognino, danzatore per la compagnia Valencia Dancing Forward, Déjà Donné e come freelance con il coreografo Jorge Crecis di cui è assistente all’Università delle arti a Malta. La creazione selezionata per Aerowaves Twenty21 e Anticorpi XL 21 si ispira ai famosi calchi pompeiani intrappolati da pomici e lapilli seguiti all’eruzione del Vesuvio e ritrovati esattamente un secolo fa, nel 1922. L’opera cerca di riportare alla luce la storia che i due amanti vissero prima della loro morte. Alle 21.30, sarà la volta della prima nazionale di Talk About Death di Nan-Hee Yook, una delle coreografe più significative della nuova scena sud coreana. L’opera, che ha ottenuto il secondo posto al concorso internazionale MASDANZA 2021 e al NDA Award 4th Asian MASDANZA Choreographic Competition 2019, affronta il tema del confine tra la vita e la morte e si ispira alla tradizione coreana della cerimonia funebre. Il lavoro usa i movimenti ridotti al minimo per disegnare i pensieri della morte come un mero processo seriale di vite e di esperienze vissute. Conclude la ...

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“Spazio Contemporaneo”: tre serate di danza contemporanea al Teatro Lo Spazio

Tre serate dedicate alla danza contemporanea, al Teatro Lo Spazio: Manuel Paruccini, Direttore Artistico dell’istituzione, in collaborazione con Massimo Zannola, presenta Spazio Contemporaneo, una vetrina dedicata alla danza contemporanea. Un programma che si aprirà il 17 maggio con Clorophilla di Silvia Marti, proseguirà con S’io doglio no è meraviglia di Michelangelo Memeo e AFTER HOURS- Questo immenso non sapere di Paola Campagna il 18 maggio e terminerà il 19 maggio con Imprinting di Davide Romeo. Infine, il 1 giugno il Teatro Lo Spazio ospiterà “La Machinara”, il Contemporary Moviment Contest, con la direzione artistica di Silvia Marti. INFO dal 17 al 19 maggio ore 21.00 Teatro Lo Spazio Via Locri 43, Roma informazioni e prenotazioni 339 775 9351 / 06 77204149 info@teatrolospazio.it www.giornaledelladanza.com Foto di Roberto Scorta  

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Clima motivazionale: cos’è e perché è così importante

Il ‘clima motivazionale’ è l’atmosfera psicologica che si crea in sala danza o sul palcoscenico. Tutti coloro che sono coinvolti nella lezione contribuiscono al clima motivazionale, tuttavia gli insegnanti hanno la maggiore responsabilità nella creazione di un ambiente sano. Il loro comportamento, infatti, produce un grande impatto sul benessere o sul malessere degli allievi, e di conseguenza sulla qualità del loro lavoro e della loro performance. Se il clima in sala danza enfatizza gli errori degli studenti anziché i loro miglioramenti, i ballerini proveranno più preoccupazione, ansia e agitazione. Il loro livello di concentrazione risulterà inferiore e la loro performance ne risentirà in negativo. Insegnanti e coreografi quindi dovrebbero enfatizzare le qualità e i miglioramenti seppur minimi dei loro ballerini. Dovrebbero gratificare i loro sforzi e il loro impegno, anche quando la tecnica non è perfetta, perché lo diventerà con l’allenamento e lo studio. Dovrebbero dirigere la loro attenzione alla passione per l’intero processo di apprendimento dei loro studenti piuttosto che il risultato finale. Un clima che punta alla collaborazione e al riconoscimento delle capacità del singolo allievo susciterà un maggiore coinvolgimento dell’allievo, ne stimolerà creatività e fiducia in se stesso, e ridurrà il senso di ansia. I metodi di ...

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“Contemporanea 2022”, al Menotti di Milano l’arte in tutte le sue forme

“Contemporanea 2022”, un festival dedicato alla creatività giovanile che coinvolgerà diversi linguaggi artistici: teatro, danza, musica, arte visiva, comicità d’autore, cinema, filosofia.  Una nuova esperienza che ci porterà ad esplorare l’Arte nelle sue molteplici forme, al teatro Menotti dal 18 maggio al 26 giugno. Fusioni di stili e generi con l’obiettivo di scoprire e favorire giovani artisti emergenti e promuoverne il lavoro sulla scena artistica contemporanea nazionale. Il festival si svolgerà nei vari spazi del teatro Menotti da metà maggio a metà giugno in tutto l’arco della giornata. Sarà un mese dedicato alle nuove sensibilità della scena ed al ricambio generazionale con molte proposte inedite presentate in prima assoluta e progetti e modalità innovative anche dal punto di vista creativo. Il 17 maggio dalle ore 18 le porte del Teatro Menotti si apriranno al pubblico per una grande festa di inaugurazione della Rassegna Contemporanea 2022, con momenti di spettacolo, intrattenimento e un aperitivo con gli artisti in scena. INFO www.teatromenotti.org www.giornaledelladanza.com Foto di Sara Meliti

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