Ballerino geniale, Rudolf Nureyev ha lasciato il segno nella storia del Balletto dell’Opéra Nazionale di Parigi dirigendo la compagnia dal 1983 al 1993, facendo nascere un’intera generazione di stelle e arricchendo il repertorio con le sue reinterpretazioni delle coreografie di Marius Petipa (Don Chisciotte, Il Lago dei cigni, Lo Schiaccianoci, Romeo e Giulietta…). La “Soirée Rudolf Nureyev” in scena all’Opéra di Massy (Francia) vede la produzione e la direzione artistica di Alexandra Cardinale (con il patrocinio della “Fondazione Rudolf Nureyev”) ed è eseguita dai giovani affermati ballerini dell’Opéra: Aurelien Gay (solista), Inès McIntosh (prima ballerina), Claura Mousseigne (solista), Francesco Mura (primo ballerino), Luciana Sagioro (solista), Rubens Simone (solista). L’evento in programma Domenica 26 gennaio alle ore 16 diventa così l’occasione per rendere un eccezionale tributo al “ballerino dei ballerini”, ripercorrendo il suo genio artistico, celebrando la sua leggendaria carriera, con estratti e “pas de deux” dalle sue iconiche creazioni. Rudolf Nureyev ha letteralmente rivoluzionato l’Opéra di Parigi con una visione artistica e manageriale per l’epoca assolutamente innovativa. Ha favorito la rapida ascesa di una nuova generazione di straordinari danzatori diventati “stelle”, tra cui Sylvie Guillem, Élisabeth Platel, Isabelle Guérin, Manuel Legris, Charles Jude e Laurent Hilaire. Rudolf ...
Read More »Redattori
Le Roi Candaule (balletto): storia, personaggi, curiosità e trama
“Le Roi Candaule” è un “Gran balletto in quattro atti e sei scene” con coreografie di Marius Petipa e musiche di Cesare Pugni. Il libretto fu redatto da Jules-Henri Vernoy de Saint-Georges basato sulla storia del re Candaules il sovrano di Lidia, come descritto da Erodoto nelle sue storie. Fu presentato per la prima volta dal “Balletto Imperiale Russo” il 29 ottobre 1868 all’Imperial Bolshoi Kamenny Theatre di San Pietroburgo con interpreti Felix Kschessinsky (Candaule), Henriette d’Or (Regina Nisia), Lev Ivanov (Gige), Klavdia Kantsyreva (Claytia). La trama racconta dell’arrogante re Candaule che conduce il vero erede al trono Gige nella foresta per farlo sbranare dalle bestie feroci. Gige, tuttavia, sopravvive e questo fatto viene scoperto dall’oracolo Pizia, che assiste la giustizia celeste e aiuta il vero erede a salire al trono. Anche la regina Nisia, la moglie corrotta di Candaule, non rispetta la verità divina. Dopo aver incantato i cortigiani con la sua danza, Candaule ordina che la statua della dea Afrodite venga rimossa e mette sua moglie sul piedistallo, accordandole onori divini. Questo, tuttavia, fa infuriare la dea che infligge una grande punizione divina al re e alla regina che alla fine si traduce nella loro rispettiva dipartita ...
Read More »La Compañía Antonio Gades presenta Carmen a Modena
Dopo il successo di “Nozze di Sangue” e “Suite Flamenca” del 2023, la “Compañía Antonio Gades” sotto la direzione artistica di Stella Arauzo torna a Modena (domenica 2 febbraio, ore 17,30 al Teatro Comunale Pavarotti-Freni) con l’interpretazione originale di un celebre titolo di repertorio con musiche dal vivo di Antonio Gades, Antonio Solera Ricardo Freire, Georges Bizet, Manuel Penella, José Ortega Heredia/Federico Garcia Lorca. Cantore di una Spagna aspra e primitiva, Gades ne ha ritrovato l’autenticità in un flamenco dallo stile asciutto e dall’anima classica, sublime espressione artistica della cultura popolare andalusa. Insieme al regista Carlos Saura ha concepito lo spettacolo nel 1983 in forma cinematografica, realizzando con “Carmen Story” un’opera in cui finzione e realtà si confondono nella passione tra il direttore di una compagnia e la giovane protagonista di un nuovo balletto. Antonio Gades ha conferito alla danza spagnola uno stile universale caratterizzato da una grande capacità espressiva. Ciò gli ha permesso di viaggiare in tutto il mondo presentando i grandi classici della letteratura sotto forma di danza, come “Bodas de Sangre” ispirato al dramma omonimo di Federico Garcia Lorca, “Fuenteovejuna” dall’opera omonima di Lope de Vega e “Carmen” insieme a Carlos Saura. Dopo la morte ...
Read More »Intervista esclusiva alla prima ballerina Giulia Tonelli
Nata a St. Julien en Genevois (Francia), Giulia Tonelli ha vissuto l’infanzia a Pisa dove ha frequentato le Scuole di danza di Joana Butnariu e Marina van Hoecke, sorella del ballerino e coreografo Micha van Hoecke. L’educazione professionale è cominciata con la Scuola del Balletto di Toscana ed è proseguita all’Accademia di Balletto della Wiener Staatsoper sotto la guida di Bella Račinskaja. Dopo il diploma accademico, ha ottenuto il suo primo ingaggio nel 2001, al “Balletto dell’Opera di Stato” di Vienna. L’anno seguente è stata assunta dal “Balletto Reale delle Fiandre” dove è promossa Demi-solista. Ad Anversa ha danzato in ruoli solisti in molte opere importanti fra cui “Apollon Musagète” di George Balanchine, “In the Middle Somewhat Elevated” di William Forsythe, “Sleeping Beauty” nella versione di Marcia Haydée, “Duo aus 27’ 52” di Kylián e il ruolo titolare in “Giselle” di Marius Petipa. Nel 2010 è entrata come solista al “Balletto di Zurigo” dove ha interpretato ruoli principali in nuove creazioni di Spoerli, Goecke, McGregor, Lee, Forsythe, Kylián e nel “Lago dei Cigni” di Alexei Ratmansky. Ha danzato i ruoli da protagonista di Giulietta e Lena nelle opere di Christian Spuck “Romeo und Julia” e “Leonce und Lena” e Betsy ...
Read More »“Romeo e Giulietta” di Neumeier alla Fenice di Venezia
L’Hamburg Ballet torna protagonista al Teatro La Fenice. L’osannata compagnia di ballo, da quest’anno diretta da Demis Volpi, presenterà per la prima volta a Venezia “Romeo e Giulietta”, la coreografia di John Neumeier ispirata all’omonima tragedia shakespeariana e basata su musiche di Sergej Prokof’ev, che verranno eseguite dal vivo dall’Orchestra del Teatro La Fenice diretta da Markus Lehtinen. La coreografia è un pezzo ‘storico’ del repertorio della compagine tedesca: si tratta del balletto in tre atti con le scene e i costumi di Jürgen Rose, che debuttò in prima assoluta a Francoforte il 14 febbraio 1971 – con il “Frankfurt Ballet” – e che venne poi riproposto nella nuova versione dall’Hamburg Ballet ad Amburgo nel 1981. La ripresa dello spettacolo a Venezia – resa possibile grazie al supporto dell’Opernstiftung Hamburg, della Hapag Lloyd Stiftung e della Kühne Stiftung – è in programma al Teatro La Fenice il 15, 16, 17, 18 e 19 gennaio 2025. Sono trascorsi dunque più di cinquant’anni da quando John Neumeier presentò quello che è stato il suo primo grande ‘lungometraggio’. Basandosi sulla tragica storia d’amore senza tempo dei due amanti veronesi, con “Romeo e Giulietta” il coreografo ha dato vita a una creazione che ...
Read More »Capire la differenza tra motivazioni sane e non sane è fondamentale per il successo nella danza
Perché si danza? Esistono diverse risposte a questa domanda apparentemente semplice e dipendono da due fattori: la motivazione intrinseca e la motivazione estrinseca. La prima si esplica con il fatto che la danza è parte del ballerino, è la sua vita. Il danzatore vuole danzare, sia che si tratti di un professionista, di un amatore innamorato della danza o di un insegnante, indipendentemente dal livello tecnico delle sue classi e dallo stile che insegna. Il secondo tipo di motivazione è invece collegata agli altri, per esempio ai genitori che pagano corsi di danza o accademie, comprano abbigliamento costoso e attribuiscono il loro sogno ai figli. O alla necessità del ballerino di ottenere ammirazione per cercare negli applausi quella sicurezza di cui è carente come persona. La motivazione è un insieme di forze che guidano la direzione, l’intensità e la regolazione dell’impegno comportamentale. Il raggiungimento o meno degli obiettivi legati alla danza è influenzato da ciò che motiva a ballare. Capire la differenza tra motivazioni sane e non sane è fondamentale per il successo del danzatore. La motivazione infatti costituisce il fondamento delle capacità mentali di qualsiasi performer. Imparare a riconoscerla aiuta gli artisti a raggiungere il loro massimo potenziale, sia in ...
Read More »Intervista esclusiva a Davide Dato: primo ballerino a Vienna
Davide Dato, nato a Biella, si è diplomato alla “Ballettakademie der Wiener Staatsoper”, perfezionandosi in seguito presso la “School of American Ballet” a New York City. Nel 2008 entra a far parte del “Wiener Staatsballett”, nel 2013 è nominato Solista e nel 2016 Primo ballerino dall’allora direttore della Compagnia Manuel Legris. Danza i principali ruoli del repertorio classico e contemporaneo alla Staatsoper di Vienna. Partecipa a undici edizioni del “Concerto di Capodanno” dei Wiener Philharmoniker trasmesso in mondovisione. Si esibisce in serate di gala in Europa, America e Asia. Danza come Primo ballerino ospite con il Balletto del Teatro dell’Opera di Roma, all’Arena di Verona, al Teatro Colón di Buenos Aires e al Teatro alla Scala di Milano. Appare in diverse produzioni televisive in Italia e all’estero ed è protagonista di numerose campagne pubblicitarie italiane e internazionali, nonché di un cortometraggio. Ha ottenuto vari premi e riconoscimenti, tra cui il “Premio ASI Italiani nel Mondo” nel 2021, il “Prix Ballet 2000” a Cannes nel 2016, il “Premio Positano Léonide Massine” come miglior danzatore dell’anno nel 2015, il “Premio Anita Bucchi” nel 2010, il GD Awards del Giornale della Danza (2023) e la Medaglia d’Oro al “Concorso Internazionale di Istanbul” ...
Read More »Flore et Zephire (balletto): storia, personaggi, curiosità e trama
Questo titolo tersicoreo è famoso per essere stato il primo a portare in scena la danza sulle punte. Flore et Zéphire è un balletto-divertissement in un atto su coreografia di Charles Didelot e musica di Cesare Bossi. Il debutto avvenne a Londra presso il King’s Theatre (7 luglio 1796) con M.me Hilligsberg (la ninfa Cleonice), Rose Didelot (la ninfa Flora), Charles-Louis Didelot (Zefiro), Ménage (Cupido), Miss Hill (un amorino). La trama narra la storia di Zefiro, divinità che incarna il volubile vento dell’ovest, e di sua moglie Flore, ninfa dei fiori e della primavera. Nel 1795, Didelot creò il balletto “La Métamorphose” per Lione e, nel 1796, revisionò questa sua opera coreografica con il titolo Flore et Zéphire in cui vennero utilizzate “macchine volanti” dove i ballerini erano appesi a fili quasi invisibili per dare l’impressione di volare. Danzatore e coreografo (Stoccolma 1767-Kiev 1837) Didelot studiò a Parigi con Auguste Vestris, iniziando una brillante carriera che lo portò in Inghilterra e in Russia dove lavorò e visse per molti anni. Considerato il fondatore della scuola russa di danza, anticipò il romanticismo nell’arte del balletto, dando vita per il suo capolavoro Flore et Zéphire allo “style volant”. La scena si svolge sul Monte ...
Read More »Recensione: Lo Schiaccianoci inaugura il Municipale di Piacenza
Alla vigilia di Natale, quando l’orologio segna la mezzanotte, la bambola Schiaccianoci di Clara prende vita e si trasforma in un aitante principe. Inizia allora una grande avventura che la bambina non scorderà. Ecco la sinossi di questo celebrato spettacolo per famiglie che è stato presentato – ad inaugurazione della Stagione Danza sul palcoscenico dello storico Teatro Municipale di Piacenza diretto da Cristina Ferrari – in una nuova produzione del Teatro Nazionale dell’Opera e del Balletto di Tirana in due atti con le coreografie di Edi Blloshmi. Una viva testimonianza del fascino duraturo delle arti e della capacità del pubblico di apprezzare le opere storiche nel tempo attuale. L’emblematico balletto di Natale, con l’inimitabile melodia ha portato in Italia la sua calda atmosfera nel freddo gennaio alla vigilia dell’Epifania, quasi a chiusura delle festività, in una rilettura ispirata da Vasilij Vainonen e Lev Ivanov. A dicembre, è probabile che, ovunque vi troviate, ci sia una nutrita parata di rappresentazioni dello “Schiaccianoci” sempre esaurite in ogni ordine di posto. Ciò è accaduto anche al Municipale di Piacenza nel suo primo appuntamento “sulle punte” del 2025 per ricordare gli inizi dell’Arte Coreutica e il suo “viaggio” fino a consolidarsi in un gioiello ...
Read More »Recensione live dello Schiaccianoci dal Bolshoi
Il 31 dicembre 2024, Channel One ha ospitato sul suo canale televisivo in diretta il leggendario balletto di Yuri Grigorovich con protagonisti Elizaveta Kokoreva (Masha) e Artem Ovcharenko (Il principe Schiaccianoci) dal Teatro Bolshoi. Scorrono sul palcoscenico come miniature in fine porcellana i danzatori e le danzatrici del Bolshoi coronati da quella magia che possiamo ritrovare solo nei carillon di antica memoria. Passano e danzano, celebrando il balletto di Natale e l’innocenza dell’arte coreutica. La versione di Grigorovich brilla nel linguaggio espressivo e teatrale reso significativo dalla musica, su cui trionfa la ballerina leggera che si abbandona languidamente tra le braccia dell’innamorato. Grigorovich ha voluto dai suoi interpreti la massima interiorizzazione, la severità della forma, la metodologia candida nell’esibizione la quale rileva che è quasi impossibile assistere a due passi di fila eseguiti con la stessa posizione del corpo, ciò a beneficio unicamente dell’armonia. Come ben risaputo “Lo Schiaccianoci” di Pëtr Il’ič Čajkovskij debuttò al Mariinskij di San Pietroburgo il 6 dicembre 1892 associato all’opera “Iolanta”. Il libretto, basato sulla fiaba di Ernst Theodor Amadeus Hoffmann in una edulcorata traduzione di Alexandre Dumas, fu scritto da Marius Petipa. Il direttore dei Teatri Imperiali Ivan Vsevolozhsky contribuì alla drammaturgia. Il ...
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Giornale della Danza La prima testata giornalistica online in Italia di settore