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Sara Zuccari

Ramon Agnelli in scena con “Il Lago dei Cigni” dell’Accademia Ucraina di Balletto

Dopo il tre sold-out di Schiaccianoci, al prestigioso TAM Teatro Arcimboldi Milano, tornano, nei giorni 9, 10 e 11 febbraio 2024, nello stesso prestigioso teatro, gli allievi dell’Accademia Ucraina di Balletto. E questa volta verrà messo in scena il balletto d’eccellenza del repertorio classico: IL LAGO DEI CIGNI. Per la grande richiesta di biglietti, sono stati aggiunti gli spettacoli di venerdì 9 febbraio alle 21.00 e di sabato 10 febbraio alle 15.00: in queste due date, tra l’altro, il ruolo del Giullare sarà interpretato da RAMON AGNELLI. Anche in questa occasione, lo spettacolo sarà accompagnato dalla musica dal vivo dell’Orchestra Filarmonica Italiana composta da 40 elementi, diretta dal Maestro Marco Dallara. Come da tradizione, insieme agli allievi, ci saranno grandi nomi della danza mondiale: ALINA NANU (prima ballerina del Teatro dell’Opera di Praga) e MICHAL KRCMAR (primo ballerino del Teatro dell’Opera di Helsinki). Scegliere di portare in scena Il lago dei cigni, uno dei più famosi e acclamati balletti del XIX secolo, musicato da Pëtr Il’ič Čajkovskij, è volere dare ancora una volta al pubblico la possibilità di assistere ad un grande classico della tradizione della danza mondiale, nella sua versione più tradizionale. I costumi iconici, la colonna sonora immortale ...

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Roland Petit 100 anni dalla nascita: Rai5 dedica una programmazione

Il 13 gennaio di cento anni fa nasceva il grande coreografo e ballerino francese Roland Petit: un personaggio all quale Rai Cultura rende omaggio con il balletto “Notre Dame de Paris”, in onda domenica 14 gennaio alle 10.00 su Rai 5. Andato in scena nel 2013 alla Scala con le coreografie di Roland Petit, il balletto ha per protagoniste due stelle della danza: Roberto Bolle nel ruolo di Quasimodo e Natal’ja Osipova in quello di Esmeralda. Sul podio Paul Connelly. Regia tv di Patrizia Carmine. A seguire, Rai Cultura ripropone “Danza: un personaggio, una città” andato in onda per “Speciale Mixer”: Giovanni Minoli introduce un servizio speciale di Claudio Rispoli sull’attività del coreografo francese, sulla preparazione di uno spettacolo di danza contemporanea e sul rapporto tra Petit e la città di Parigi. Non mancano sequenze tratte da messe in scena di spettacoli teatrali di danza contemporanea curati da Roland Petit.

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Aterballetto torna “Golden Days” di Johan Inger in Fonderia

Il 12 gennaio Aterballetto torna a danzare in Fonderia, la sede del nuovo Centro Coreografico Nazionale, la serata “Golden days” firmata da Johan Inger, un cavallo di battaglia del repertorio della compagnia che include titoli del coreografo svedese creati a distanza di anni. Nella serata, le atmosfere fumose di Rain Dogs incontrano BLISS  e i suoi sorrisi attraverso l’ironico solo femminile di Birdland, per accompagnare il pubblico in un viaggio nostalgico e dolce sulle note indimenticabili di Tom Waits, Patti Smith e Keith Jarret.  Ideate ad anni di distanza l’una dall’altra rappresentano appunto due creazioni distinte, che mettono in scena temi ricorrenti del lavoro di Inger come la perdita, il cambiamento e le loro conseguenze.  “A mano a mano che invecchiamo, ci soffermiamo spesso a riflettere sul nostro percorso di vita e io, per una volta, mi guardo indietro con un autentico sorriso, ripensando a quando tutto era radioso e spensierato.” Johan Inger

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Festival Equilibrio 2024 a Roma dal 9 al 24 febbraio: programma

La Fondazione Musica per Roma annuncia la diciottesima edizione di Equilibrio, il festival di danza contemporanea di Roma, che presenta il meglio della coreografia internazionale e italiana all’Auditorium Parco della Musica e in altri teatri della capitale. L’Auditorium Parco della Musica ospiterà la 18ª edizione di Equilibrio, il festival dedicato alla danza e ai coreografi contemporanei. Il programma prevede 11 spettacoli, 3 prime italiane, 1 prima mondiale, e una Notte a Teatro per i bambini, oltre a proiezioni e incontri. Dopo un’anteprima a fine gennaio con l’attesissima ultima creazione di Peeping Tom al Teatro Argentina, il programma si snoda per due settimane – dal 9 al 24 febbraio 2024 – con grandi nomi della scena europea, come Benjamin Millepied, Wayne McGregor, Anne Van Den Broek, Marcos Morau e gli astri nascenti della coreografia nazionale Sofia Nappi e Damiano Bigi. Tra debutti, coproduzioni, la richiestissima Notte all’Auditorium per bambine e bambini, talk e proiezioni, l’edizione 2024 amplia ulteriormente le collaborazioni con le principali realtà della danza e della performance: si rinnovano quelle con il Teatro di Roma e Orbita Spellbound, mentre si avvia una nuova prestigiosa partnership con il Teatro dell’Opera di Roma che inaugura il Festival in Sala Petrassi con il proprio Corpo di Ballo. 14 serate che sapranno entusiasmare tanto gli appassionati quanto chi per la prima volta ...

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Cenerentola di Luciano Cannito in scena al Teatro Olimpico con Iana Salenko e Dinu Tamazlacaru

Il primo appuntamento con la danza nel 2024 per la stagione dell’Accademia Filarmonica Romana sarà al Teatro Olimpico da venerdì 19 gennaio (ore 20.30) con la Cenerentola del regista e coreografo Luciano Cannito, prodotta da Fabrizio di Fiore per Roma City Ballet Company, una delle più recenti formazioni italiane, composta esclusivamente da artisti selezionati con audizioni internazionali, e che ad oggi si è conquistata già un posto di rilievo nel panorama nazionale. In scena fino a domenica 21 gennaio, il balletto in due atti, su musica di Sergej Prokof’ev, vede protagoniste nei ruoli principali le due stelle internazionali Iana Salenko e Dinu Tamazlacaru Principal Dancers del Teatro dell’Opera di Berlino, che si affiancano al Corpo di Ballo di Roma City Ballet e a Manuel Paruccini, primo ballerino del Teatro dell’Opera di Roma nel ruolo della matrigna “en travesti”. Firma regia e coreografia Luciano Cannito, già direttore artistico del Corpo di Ballo del Teatro San Carlo di Napoli, del Teatro Massimo di Palermo e del Balletto di Roma, che si avvale dei costumi di Giusi Giustino costumista e direttrice della sartoria del Teatro San Carlo di Napoli, e delle scene di Michele Della Cioppa, direttore degli allestimenti scenici del Teatro dell’Opera di Roma. “Ciò che più mi premeva di rendere con la musica di Cenerentola – raccontava Prokof’ev – era l’amore poetico tra lei e il principe, la nascita e ...

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Maurice Béjart: la “Nona Sinfonia” disponibile on line su ArteTv

Nel 1964, il leggendario Maurice Béjart diede vita alla coreografia IX Symphonie; A 50 anni di distanza, i ballerini del Béjart Ballet di Losanna hanno reso omaggio alla straordinaria creazione del danzatore francese presso la NHK Hall di Tokyo, assieme alla compagnia locale e a duecento artisti tra coristi e musicisti d’orchestra. Con un narratore d’eccezione: Gil Roman, direttore artistico della Béjart Ballet dal 2007, che ha accompagnato le coreografie leggendo testi di Nietzsche. Si tratta di un balletto di impostazione filosofica che ha riscosso, ovunque è stato rappresentato, specialmente nei vasti spazi teatrali (palasport, circhi, grandi sale, teatri tenda), l’unanime riconoscimento del pubblico. È stato preceduto da un prologo con testi recitati ricavati dall Nascita della tragedia di Nietzsche, accompagnati da ritmi a percussione. «Cantando e danzando l’uomo esprime se stesso come membro di una comunità superiore», per citare Niezsche. Il fatto che nella compagnia di Béjart molte siano le etnie rappresentate ha favorito la percezione dell’universalità ddel messaggio di questo poema coreografico. Particolare significato assume la rappresentazione della Nona sinfonia all’Arena di Verona nell’agosto 1975: la pioggia, caduta incessantemente durante l’esecuzione del balletto, se non permise l’accompagnamento musicale diretto, sostituito immediatamente dalla registrazione, non riuscì a fermare i ballerini che proseguirono imperterriti sotto il suo ...

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Claudia D’Antonio e Salvatore Manzo nominati Étoiles del Teatro San Carlo

Lo scorso 23 dicembre al Teatro San Carlo di Napoli è andato in scena la Prima di “Don Chisciotte” di Rudolf Nureyev. Tra lo stupore del pubblico presente in sala, alla fine della rappresentazione sul palcoscenico a scena aperta il Direttore del Ballo la Signora Clotilde Vayer ha nominato Claudia D’Antonio e Salvatore Manzo con il titolo di étoile del Teatro San Carlo di Napoli.   CLAUDIA D’ANTONIO Nata a Scafati (Salerno) ma vissuta ad Angri, Claudia D’Antonio nel 2004 viene ammessa alla Scuola di Ballo del Teatro “San Carlo” di Napoli, dove studia e si diploma sotto la direzione di Anna Razzi. Dopo il diploma fa parte della graduatoria di merito, lavorando alla produzione, al Teatro dell’Opera di Roma e all’Arena di Verona. Successivamente partecipa al concorso al Teatro San Carlo e viene presa, ricoprendo ruoli di prima ballerina e di solista.  Come protagonista ha interpretato tanti ruoli tra cui Giselle e la Fata Confetto ne “Lo Schiaccianoci”, come solista il Passo a due dei contadini di “Giselle”, le amiche nel “Don Chisciotte”, il Pas de trois delle odalische ne “Il Corsaro”, e numerosi altri di prestigio.    SALVATORE MANZO Inizia lo studio della danza classica con i maestri Rosa Varriale e Francesco Imperatore, ...

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Il Balletto del Sud in tournée con “Gaîté Parisienne” di Fredy Franzutti

Gaîté Parisienne è il brillante balletto in un atto con le coreografie di Fredy Franzutti sulle note di Jacques Offenbach, che compose i brani scintillanti dedicandoli alla  Parigi del XIX secolo. Dal 6 gennaio al 13 Febbraio 2024 il Balletto del Sud di Fredy Franzutti porta in tournée Gaîté Parisienne, balletto in un atto di Franzutti dedicato alla Parigi della Belle époque, su musiche di Jacques Offenbach. Si comincia al Teatro Apollo di Lecce (6 gennaio) per proseguire a Piacenza (Teatro Comunale il 14 gennaio), San Severo (Teatro Verdi 28 gennaio) e Foggia (Teatro Umberto Giordano 13 febbraio). Lo spettacolo, ricco di scene a trasformazione e costumi ricostruttivi dell’epoca, procede per quadri e ricrea le atmosfere della Belle Époque, periodo dorato nel quale Parigi era capitale assoluta della cultura e della mondanità e la frenesia esortava la creatività di una società impaziente del nuovo secolo in arrivo. Le invenzioni meccaniche, le esposizioni universali, l’elettricità – che si percepiva come adrenalina collettiva ed economica – hanno anche generato la libertà dei costumi di una società che accoglieva con ottimismo l’età del progresso, associando l’ammiccante sensualità delle spigliate Cancaneuses al concetto di emancipazione e all’ottimismo della collettività. Sfrenati Can Can, ritmate polke e vorticosi walzer per intrattenere nobili e borghesi, in ...

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Il 6 gennaio del 1993 moriva Rudolf Nureyev

La Morte di Rudolf Nureyev, il 6 gennaio del 1993, ha creato nel mondo della danza un vuoto immenso, che difficilmente sarà colmato. Rudolf Nureyev, non è stato soltanto il più grande ballerino del novecento, ma anche l’artefice di una profonda trasformazione della danza classica, ma, fuori scena, l’icona di un modo di vivere ribelle, libero e anticonformista. Ha segnato profondamente il costume a metà del 900 mentre il mondo occidentale usciva dai pregiudizi e dall’ipocrisia del dopoguerra. Sicché oggi chiunque calchi un palcoscenico non può dimenticare il segno da lui lasciato, con il quale deve inevitabilmente confrontarsi.  E’ stato spesso definito un “genio della danza” e anche “l’erede naturale di Nijinsky”, il grande danzatore russo degli inizi del XX secolo e innovatore della coreografia. Nureyev, in effetti, esaltò la figura del ballerino maschio, così come aveva fatto Nijinsky mezzo secolo prima. Nel balletto classico, l’uomo aveva un rilievo secondario, rispetto alla ballerina; la sua funzione era semplicemente quella di esaltare la bravura della donna, facendola volare più in alto possibile. Nureyev non accettò questa differenza tra i ruoli, con lui la danza e la tecnica maschile acquistarono una nuova e diversa fisionomia, un’importanza pari, se non superiore, a quella della ...

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Polina Semionova e Timofej Andrijashenko in onda giovedì 4 gennaio su Rai 5 in “La Bella addormentata nel bosco”

Un appuntamento che Rai Cultura propone giovedì 4 gennaio alle 21.15 su Rai 5. In replica Sabato 6 gennaio alle ore 10.27. È, probabilmente, il “balletto per eccellenza”: “La Bella addormentata nel bosco”, messo in scena nel 2019 al Teatro alla Scala di Milano con la coreografia di Rudol’f Nureyev e le interpretazioni dell’étoile Polina Semionova nel ruolo della principessa Aurora e Timofej Andrijashenko in quello del Principe Désiré.  A dirigere la straordinaria partitura di Čajkovskij è Felix Korobov. Accanto a Aurora e Désiré, la fata cattiva Carabosse (interpretata da Beatrice Carbone), L’Uccello Blu e la Principessa Fiorina (Claudio Coviello con Vittoria Valerio) e gli interpreti del Passo a cinque: Virna Toppi e Nicola Del Freo, Alessandra Vassallo, Gaia Andreanò, Caterina Bianchi. Con i costumi del premio Oscar Franca Squarciapino, firmati per la Scala nel 1993. La regia tv è di Arnalda Canali.  A dodici anni dalle precedenti recite, il balletto è tornato in scena al Piermarini dal 26 giugno al 9 luglio 2019. È approdato per la prima volta alla Scala nel 1966 con la coreografia di Marius Petipa, rielaborata da Nureyev, il quale vestiva i panni del Principe insieme a Carla Fracci nel ruolo della principessa Aurora. La ...

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