Siamo seduti nell’auditorium, al buio, in attesa che inizi lo spettacolo. È quel momento prezioso prima che si alzi il sipario, quel momento in cui tutto è possibile. Il respiro rallenta, mentre l’attrazione dell’esperienza collettiva – la condivisione con la platea – ci incoraggia a scrollarci di dosso le energie della giornata e a prepararci per questo “ritaglio di tempo”. Ci troviamo in uno stato fluido, fatto di attesa, curiosità e aspettativa, uno stato di incoscienza beata. Avvertiamo sensazioni che provengono da dentro di noi: è la nostra chimica interiore – il nostro senso di interocezione che freme.
In questo preciso istante, immerse nel flusso sanguigno, centinaia di sostanze chimiche attraversano il nostro corpo. Si tratta di sostanze chimiche naturali, che determinano il modo in cui pensiamo, sentiamo, parliamo e agiamo. Ci condizionano quasi del tutto, ogni volta che sperimentiamo una reazione, un pensiero o un’emozione, spesso senza renderci conto che possiamo gestirle anche in maniera attiva, alterando delicatamente l’equilibrio chimico interiore, così da influenzare la nostra respirazione, i movimenti, l’empatia e la comunicazione.
Quando danziamo o assistiamo a straordinarie performance di danza, le sensazioni corporee più profonde provocano cambiamenti, poiché le reazioni chimiche che avvengono dentro di noi alterano le nostre percezioni in tempo reale. Il respiro accelera, gli occhi guizzano, il battito cardiaco aumenta e il petto si contrae; oppure ci calmiamo, ci rilassiamo, gli occhi si spalancano, i peli sulla pelle si rizzano: le connessioni tra il cervello, il corpo, la mente e il mondo si rimodellano e a volte, quando siamo fortunati, si trasformano. Può capitare di sentirsi euforici, stimolati, eccitati, infuriati, sorpresi, adrenalinici, trasportati, o più semplicemente, siamo lì seduti con le lacrime che ci scorrono lungo il viso. È il potere della danza. Maggiore è la nuova affinità con l’opera d’arte, più radicale è lo stato di alterazione nel muoversi dal prosaico al profondo. La danza, quindi, è in grado di cambiare il nostro stesso stato d’animo.
Il programma della Biennale Danza 2023 si svilupperà in cinque aree tematiche:
Live/Installazioni
Biennale College
Collaborazioni
Film
Incontri con gli artisti/Workshop
LIVE / INSTALLAZIONI
Gli artisti delle opere selezionate per la Biennale Danza 2023 sono alchimisti del movimento. Il loro lavoro è guidato da un’insaziabile curiosità di esplorare e sperimentare sia nel processo creativo sia nella performance attraverso l’improvvisazione, l’installazione somatico-sensoriale, il minimalismo radicale o sorprendenti deviazioni di forma e contesto. In sostanza, sfidano le ortodossie tradizionali della danza e, così facendo, ci consentono di provare sensazioni corporee inedite, collegando quelli che percepiamo come modelli esterni del mondo con le nostre mappe interiori più inesplorate e, dunque, alterando i nostri stati di comprensione ed esperienza.
Siamo lieti quest’anno di commissionare nuovi progetti in un Festival che prevede 7 prime mondiali, così come siamo entusiasti di presentare 3 prime europee e 9 prime italiane, che includono artisti di spicco della danza mondiale e voci emergenti innovative. Nell’arco di 17 giorni, saranno in scena a Venezia oltre 150 artisti in 89 eventi. Inoltre, ospiteremo in residenza le produzioni di artisti che debutteranno con noi, dando loro tempi e spazi per provare, sperimentare e sviluppare tecnicamente i loro progetti in vista di tour internazionali.
Si inizia con una collaborazione importante che celebra una delle artiste del movimento più dotate e rivoluzionare del secolo, Simone Forti, nostro Leone d’Oro.
In una dinamica collaborazione tra la Biennale Danza e il Museo d’Arte Contemporanea di Los Angeles (MOCA) e il Museo d’Arte Moderna di New York (MOMA), Biennale Danza 23 presenterà l’inaugurazione europea della prima mostra che esplora in profondità la monumentale carriera di Simone Forti, artista visionaria. Forti è forse più nota come coreografa, ruolo che la mostra metterà in evidenza attraverso le performance delle sue rivoluzionarie Dance Constructions, con un cast di artisti e creativi di Biennale College. Al tempo stesso, Forti può essere considerata in modo più ampio come un’artista che lavora con il movimento. Guardando oltre Dance Constructions, la mostra ripercorrerà i sei decenni di lavoro incisivo dell’artista, illustrando l’ampiezza e la profondità della sua pratica attraverso opere su carta, video, ologrammi, ephemera e documentazioni sulle performance. Presentando progetti realizzati dagli anni Sessanta a oggi, Simone Forti rende omaggio a un’artista di spicco, che ha ridefinito per sempre il dialogo tra arte visiva e danza contemporanea.
Tao Ye e Duan Ni (nostri Leoni d’argento) porteranno per la prima volta a Venezia la loro eccezionale compagnia Tao Dance, in occasione delle prime europee di 13 e 14. Grazie a un’estetica rigorosamente austera e minimalista, la compagnia Tao ipnotizzerà e sfiderà il pubblico con un innovativo sistema di movimento circolare. Il corpo sarà presentato come un elemento da percepire per il suo fascino ottico: privo di rappresentazione, narrazione o contesto, esisterà semplicemente come oggetto fisico. Mettendo in discussione la nostra percezione del tempo, Tao Dance ci sfida ad entrare in uno spazio meditativo mettendoci in comunicazione con i nostri più profondi paesaggi emotivi.
In occasione della Biennale Danza 2021 abbiamo accolto Oona Doherty a Venezia come nostro Leone d’Argento e l’abbiamo invitata a presentare in futuro un nuovo progetto sognante. Nella sua importante opera in anteprima italiana per Biennale Danza 2023, Oona tornerà a Venezia con l’inquietante Navy Blue, commissionato dalla stessa Biennale. Con musiche di Rachmaninoff e Jamie xx, il lavoro viscerale e conflittuale dell’artista analizzerà dove siamo stati e in che direzione ci stiamo muovendo, lanciando un appello urgente al cambiamento della società. Un’ode, forse, alla crudeltà e all’inutilità della vita è attraversata dalla bellezza sorprendente e scintillante di Doherty: frammenti di speranza che si protendono nell’oscurità.
Il danzatore e coreografo di fama mondiale Carlos Acosta porterà per la prima volta in Italia la sua esplosiva compagnia cubana Acosta Danza. Formata nel 2015 per valorizzare e potenziare i giovani talenti creativi della danza emergenti a Cuba, Acosta Danza con i suoi incredibili danzatori ha conquistato il mondo con performance appassionate e audaci dallo stile gioiosamente eclettico. I coreografi Micaela Taylor, Alexis Fernandez (Maca), Yaday Ponce e Sidi Larbi Cherkaoui condivideranno il proprio lavoro strabiliante in un programma in quattro parti che include la prima mondiale del sensazionale danzatore venezuelano Javier De Frutos.
I nostri bandi aperti ad artisti coreografi italiani e nel mondo per commissioni della Biennale Danza ha generato candidature sorprendenti. L’iniziativa non solo ci offre la rara opportunità di scoprire talenti emergenti in tutto il mondo, artisti con idee brillanti pronte per essere realizzate e con il desiderio di presentare il proprio lavoro nel contesto della Biennale, ma apre anche la Biennale stessa a nuovi dialoghi arricchenti, conversazioni, e collaborazioni.
L’artista multidisciplinare colombiana/canadese Andrea Peña, vincitrice del bando internazionale, presenterà BOGOTA: una performance dall’approccio coraggioso e crudo, volta a esplorare nuovi movimenti e forme ibride, nonché a ripercorrere le nozioni di morte e resurrezione attraverso una lente barocca postindustriale, queer e latinoamericana.
Con Vanishing Place, Luna Cenere, vincitrice della commissione italiana, continuerà la propria ricerca sul dialogo tra il corpo nudo, la postura, l’oggetto, il paesaggio e il gesto, penetrando il cuore stesso di ciò che è la danza.
MÁM di Michael Keegan Dolan irromperà sul palcoscenico in una virtuosa maratona di danza e musica della durata di novanta minuti, che incarnerà ogni singola emozione umana. Mettendo insieme il musicista tradizionale irlandese Cormac Begley, virtuoso di concertina, l’ensemble europeo di musica classica contemporanea s t a r g a z e e dodici danzatori internazionali della compagnia Teaċ Daṁsa MÁM è un luogo dove s’incontrano solisti ed ensemble, classico e tradizionale, locale e universale.
Mentre Variation(s) del parigino Rachid Ouramdane metterà in scena in un’opera musicale estrema, al limite della trance, due assoli danzati in modo fenomenale, in cui il nostro quotidiano normale stato di veglia è ipnotizzato ed elevato a un’esperienza di profonda alterazione.
Pontus Lidberg lancerà con noi la sua nuova compagnia, in occasione della prima mondiale commissionata dalla Biennale Danza On The Nature Of Rabbits, che è un tour de force collaborativo – il team di Pontus include il regista d’animazione vincitore di un Emmy Jason Carpenter. On The Nature Of Rabbits intreccia una vera storia di anime in cerca di connessione, amore e sessualità nei primi anni Novanta a una riflessione sull’evoluzione della nostra relazione con la natura in tempi di rapidi cambiamenti.
Destrutturando la danza di strada e sfidando la percezione dell’hip hop, il lavoro emotivamente carico, teatrale e popolare di Botis Seva mescolerà danza urbana, testo e teatro fisico nell’obiettivo di creare un nuovo mezzo di comunicazione originale e diretto. La premiata compagnia di Seva, Far From The Norm, invita a un dibattito su questioni politico-sociali e sul mondo contemporaneo. In questa prima italian, attraverso ricordi d’infanzia e traumi della vita adulta, BLKDOG si interroga su come combattere i vizi per trovare un senso di pace. Travolgente, incisivo e edificante.
Installazioni
L’anticonformista australiana Lucy Guerin porterà all’Arsenale la sua insaziabile curiosità e sfiderà la gravità attraverso l’uso di 39 pendoli nella sua installazione dal titolo PENDULUM, creata in collaborazione con l’artista delle percussioni Matthias Schack-Arnott. Per tutta la durata della Biennale Danza 2023, i performer si aggireranno in mezzo a un campo di pendoli in movimento, ciascuno composto da una campana sospesa che non farà che suonare, pulsare e ronzare. In una danza con la gravità, i performer attiveranno le campane, le lanceranno, le afferreranno, le fermeranno, le faranno ruotare, le schiveranno e resisteranno alla loro oscillazione. Il potere e la vulnerabilità del corpo umano si riveleranno attraverso il tentativo di controllare l’incessante salita e discesa del peso del pendolo in una scenografia in eterno movimento. E noi, il pubblico, sentiamo in noi lo scorrere del tempo, costruendo empatia intima e cinestetica con il performer, il pendolo e la nostra chimica interna.
BIENNALE COLLEGE DANZA
Biennale College è stato un punto di forza della Biennale Danza 2021 e 2022 e ha visto la partecipazione di giovani artisti straordinari e fantasiosi cresciuti a ritmo esponenziale durante i tre mesi di lavoro intensivo a Venezia. La nostra ambizione di mettere in contatto i talenti in erba con opportunità di apprendimento, formazione, tutoraggio e creazione senza pari è stata rafforzata dal successo delle due edizioni passate. Per ogni nuova stagione riflettiamo e rivediamo la nostra offerta con l’obiettivo di raggiungere risultati formativi elevati nell’ambito di questa meravigliosa serie di festival internazionali della Biennale. Ancora una volta, sedici giovani danzatori provenienti da tutto il mondo e due giovani coreografi saranno in residenza alla Biennale Danza 2023, frequentando corsi, laboratori, repertorio e, soprattutto, dando vita a nuovi progetti. In una commissione speciale, il fenomeno cinese della danza Xie Xin, reduce dall’esperienza all’Opéra di Parigi, creerà all’Arsenale una coreografia inedita in collaborazione con i partecipanti al College.
Portando avanti l’intenzione di far lavorare con Biennale College i più grandi artisti di danza viventi, siamo entusiasti del fatto che i nostri studenti saranno protagonisti del riallestimento dell’opera Duo di William Forsythe e sperimenteranno il corso intensivo di tecnica Forsythe tenuto da due dei danzatori principali della compagnia Riley Watts and Brigel Gjoka.
Inoltre, Biennale College avrà un ruolo centrale nella celebrazione del Leone d’Oro Simone Forti riproducendo le Dance Constructions che fanno parte della mostra retrospettiva dedicatale. Sarah Vox Swenson, coreografa, danzatrice e specialista nel lavoro di Forti sarà a Venezia per insegnare e riallestire le Dance Constructions per conto del MOMA.
Avere Xie Xin, Simone Forti e William Forsythe alla Biennale College 2023 è una testimonianza straordinaria della qualità del lavoro che stiamo svolgendo e della fiducia che gli artisti ripongono nel lavoro di Biennale College incoraggiando creatività e talento della nuova generazione di danzatori e performer.
Biennale College è ugualmente impegnata a investire nella prossima generazione di talenti della danza, concentrandosi sui giovani artisti e sui coreografi emergenti. Attraverso coproduzioni, residenze e inviti siamo in grado di fornire un sostegno significativo ai giovani artisti e di facilitare i progetti a cui, senza di noi, non riuscirebbero ad accedere con facilità. Quest’anno la Biennale College commissionerà a due nuovi talenti internazionali una nuova creazione. A fine mese, l’annuncio dei loro nomi.
COLLABORAZIONI
In un progetto speciale per la Biennale Danza 2023 al Teatro del Parco di Mestre, il lavoro coreografico di Lucy Guerin, Split, acuto ed elegante, rifletterà i dilemmi della relazione con sé stessi e con gli altri in un mondo caratterizzato da una pressione crescente e da risorse ridotte. Con la partitura musicale del compositore britannico Scanner, Split costituirà una stimolante meditazione strutturale trasformata in movimento.
Lo scorso anno Indigo Lewin, la nostra fotografa in residenza 21-24, ha presentato i suoi ritratti intimi della Biennale Danza 2021, svelando incontri epici con il nostro passato recente. Mentre il regista Ravi Deepres, per l’archivio della Biennale, ha ripreso tutti i nostri eccellenti artisti e le loro performance in alta definizione e con più telecamere. La collaborazione continua: Indigo e Ravi saranno entrambi in residenza per la Biennale Danza 2023, portando avanti la loro prospettiva unica su un mondo speciale come il nostro. Cercate l’esposizione dei loro lavori nel catalogo di Biennale 23.
FILM
Le nostre rassegne di film sulla danza hanno sempre vantato un pubblico coinvolto fin dal loro esordio ed è, dunque, un’iniziativa che intendiamo proseguire anche nel 2023. Nella Biennale Danza 2023 presenteremo opere cinematografiche degli artisti ospitati al festival, importanti novità di registi affermati, nonché proiezioni ancora artigianali e sperimentali. In questa stagione proporremo anche anteprime di artisti di generazioni diverse, tra cui il film autobiografico della coreografa settuagenaria britannica Sue Davies in collaborazione con David Hinton and Hugo Glendinning.
INCONTRI CON GLI ARTISTI / WORKSHOP
Le conversazioni e le opportunità di discussione con gli artisti prima e dopo gli spettacoli consentono di indagare il loro lavoro e la loro visione artistica e rappresentano un’occasione di scoperta e approfondimento. Nel corso dell’edizione 2023 offriremo possibilità di incontro ancora maggiori. Portando avanti e ampliando il programma di mentoring con il nuovo gruppo di giovani giornalisti e studiosi di danza della Biennale, forniremo loro una solida base per la carriera e stimoleremo il pubblico grazie a dibattiti avvincenti.
Inoltre, ogni artista ospite della Biennale Danza 2023, durante il Festival, terrà workshop per una vasta platea di partecipanti. In questo modo, il programma dei laboratori in continua espansione consentirà a un pubblico eterogeneo di danzatori professionisti e amatoriali di sperimentare dal vivo gli incredibili universi corporei dei talenti della Biennale. Molti workshop, infatti, saranno aperti e incoraggeranno attivamente i danzatori dilettanti a prendervi parte e a godere del potere della danza in azione. Quest’anno, Botis Seva condurrà uno speciale laboratorio partecipativo a Mestre, inspirando con la sua energia positiva e condividendo la sua visione collettiva.
Siamo entusiasti che Bottega Veneta sosterrà ancora una volta la nostra visione e il nostro programma della Biennale Danza 2023. Sviluppare e rafforzare giovani talenti creativi è fondamentale per entrambe le nostre mission. Il loro sostegno alla Biennale College e ai nostri artisti internazionali in termini di risorse, patrocinio, profilo e soprattutto collaborazione artistica è una partnership speciale che apprezziamo. Grazie, per essere andati oltre.
La nostra Biennale Danza 2023 Altered States vi invita ad alterare la vostra chimica interna, cambiare il vostro modo di essere attraverso l’esperienza della danza, dei danzatori, dei coreografi, dei compositori e dei lavori pensati dagli artisti per portarvi altrove e più in profondità. Mentre ci prepariamo ad accogliere le informazioni sensoriali che i nostri corpi ci restituiscono minuto per minuto influenzando ogni nostra decisione, percezione, movimento ed emozione, affidiamo al teatro il nostro apparato sensoriale perché sia dirottato e sollecitato, stimolato e arricchito, influenzato e commosso.
E se non altro, lasciamo che una danza eccezionale ci trasporti oltre le parole, fuori dal nostro emisfero razionale e sempre più verso questo sentire: il nostro personale Altered States.
Sara Zuccari