Questo direttore non s’ha da fare.
Ebbene sì: le elezioni del direttore dell’Accademia Nazionale di Danza devono essere rifatte: secondo il Consiglio di Stato, infatti, l’attuale direttore non avrebbe i requisiti necessari per ricoprire quel ruolo. I giudici hanno accolto il ricorso presentato da Joseph Fontano, titolare della cattedra di danza contemporanea da 27 anni: Carioti, alla guida dell’Istituto dall’ottobre 2014, non risponde ai criteri previsti dall’Accademia. In particolare, i giudici hanno riconosciuto la validità della legge istitutiva del 1948, secondo la quale “la direttrice o il direttore dell’accademia deve essere compositore di danza di riconosciuto valore”.
Carioti non è né compositore né coreografo né scenografo. Da qui, quindi, la sentenza.
All’attuale responsabile dell’Istituzione coreutica capitolina, però, viene anche contestato il conflitto di interessi: Carioti, infatti, in Accademia in veste di Commissario straordinario dal 2013, ha partecipato alle elezioni con regole e requisiti scritti da lui. La sentenza parla chiaro: “…Questi, infatti, in qualità di commissario straordinario dell’Accademia nazionale di danza, ha prima indetto le elezioni per la nomina del direttore, poi emanato, con suo decreto del 10.10.2014, n. 7949/2, il “Regolamento per le elezioni di direttore dell’Accademia Nazionale di danzd’, ed infine partecipato in qualità di candidato alle stesse elezioni disciplinate dal “suo” regolamento.”
Joseph Fontano vince, quindi, il suo ricorso ma per l’Accademia si riapre un periodo di incertezza che tutti, per amore della danza e del valore di questa istituzione, auspicano termini presto.
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