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L’origine delle Sbarre nella danza classica

Le sbarre da danza, oggi elemento imprescindibile nelle sale di balletto, nascono da un’esigenza semplice: offrire supporto al corpo durante gli esercizi tecnici. Ma la loro origine affonda le radici nella storia della danza accademica. Nei primi secoli della danza classica – in particolare nel XVII secolo, alla corte di Luigi XIV – i ballerini si esercitavano appoggiandosi a mobili, caminetti o corrimano. Non esistevano ancora sbarre dedicate: si usava ciò che era disponibile nei palazzi. Con l’istituzione delle prime scuole di danza, come l’Académie Royale de Danse di Parigi, si iniziarono a fissare corrimano alle pareti delle sale. Fu questo l’inizio delle sbarre vere e proprie: listelli di legno alla giusta altezza per sostenere il lavoro tecnico. Nel XIX secolo, con la nascita dei metodi accademici (Vaganova, Cecchetti, ecc.), la sbarra divenne parte strutturata dell’allenamento quotidiano. Gli esercizi alla sbarra – plié, tendu, jeté – servono a preparare il corpo al lavoro più complesso senza supporto. Oggi esistono sbarre fisse, portatili, regolabili, in legno o metallo. Sono usate da allievi e professionisti, perché rappresentano più di un semplice strumento: sono il punto di partenza di ogni lezione, il simbolo della disciplina e della costanza nella danza. Michele Olivieri www.giornaledelladanza.com ©️ ...

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La prima ballerina Claudia Zaccari “allo specchio”

Il balletto classico preferito? Il lago dei cigni. Il balletto contemporaneo prediletto? “Smoke” o “Sleeping beauty” di Mats Ek. Il Teatro del cuore? Royal Ballet. Un romanzo da trasformare in balletto? “Moderato cantabile” di Marguerite Duras. Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto? “Frida” sulla vita della grande pittrice messicana Frida Kahlo. Il costume di scena indossato che hai preferito? Quello delle Villi… il tutù romantico. Quale colore associ alla danza? Nero. Che profumo ha la danza? Il profumo di teatro antico e di incenso. La musica più bella scritta per balletto? Quella di Pëtr Il’ič Čajkovskij per il “Lago dei cigni”. Il film di danza irrinunciabile? Il Lago dei cigni. Due miti della danza del passato, uomo e donna? Erick Bruhn e Ana Laguna. Il tuo “passo di danza” preferito? Glissade. Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita tra i ruoli del grande repertorio classico? Carmen… passionale e tragica! Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica? Maurice Béjart. Tornando indietro, se incontrassi Tersicore, cosa le diresti? “Sei bella ma difficile, affascinante e tragica” . Tre parole per descrivere la disciplina della danza? Spazio, tempo, anima. Come ti vedi oggi allo specchio? Ancora appassionata, ancora ...

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Butoh

Butoh Festival Amsterdam: al via l’edizione 2025

Il 3 e 4 ottobre 2025 il Munganga Theatre di Amsterdam ospiterà la nona edizione del Butoh Festival, una rassegna internazionale che si distingue per la sua natura non convenzionale, sperimentale e controversa, con la direzione artistica di Ezio Tangini. Due serate intense, con 17 performer e 12 performance, daranno vita a un viaggio unico nel linguaggio del Butoh. Gli artisti selezionati per questa edizione provengono da Europa, Americhe e Asia, offrendo uno sguardo plurale sul Butoh contemporaneo: da Yusuke Kawabata e Aki Doi (Giappone) a Lorna Lawrie (Argentina/Francia), da Joan Laage / Kogut Butoh (USA) a Lucía Sombras (Spagna), fino a proposte provenienti da Russia, Italia, Canada, Colombia, Belgio e Ungheria. Un panorama che conferma la vitalità di questa pratica performativa, sempre in bilico tra gesto, filosofia e ritualità. La prima serata, venerdì 3 ottobre 2025, si aprirà con Opus 1 di Yusuke Kawabata, seguito da Would like to propose di Lex Hijmans e Aki Doi e Zero…The Essence Before Existence di Andrea Casallas. Dopo la pausa, spazio a Methuselah di Salome Nieto e Jami Reimer, Flying Practice di Josephine Grundy e Obake (about the invisible) di Lorna Lawrie. Sabato 4 ottobre 2025 il festival proseguirà con Dusty Gold ...

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Enzo Cosimi vince il Premio Hystrio-Corpo a Corpo 2025

Enzo Cosimi vince il Premio Hystrio-Corpo a Corpo, dedicato ai molteplici linguaggi del corpo, nell’ambito della XXXIV edizione del Premio Hystrio, uno dei più importanti riconoscimenti della scena italiana, assegnato ogni anno dalla giuria composta dai collaboratori, dai redattori e da Claudia Cannella, direttrice dello storico trimestrale di teatro e spettacolo “Hystrio”, fondato nel 1988 da Ugo Ronfani. Sono circa 60 le coreografie firmate da Enzo Cosimi (Roma, 1958) fino ad oggi, andate in scena sui più importanti palcoscenici italiani e all’estero. Numerose le collaborazioni con artisti dell’eccellenza italiana e internazionale: il suo primo lavoro, Calore, debutta nell’82; nell’89 produce Tecnicamente dolce con Giorgio Cattani coprodotto dal festival Romaeuropa; nel 1992 nasce Il pericolo della felicità, all’interno del “Progetto Neoclassico” del Teatro Ponchielli di Cremona, con la partecipazione dell’artista Luigi Veronesi, della stilista Miuccia Prada, e con le musiche di Giacinto Scelsi. Enzo Cosimi è stato coreografo ospite del Teatro Comunale di Firenze e nel 1994 del Teatro alla Scala di Milano. Nel febbraio 2006 Enzo Cosimi firma la regia e la coreografia del segmento Dal Futurismo al futuro all’interno della Cerimonia di apertura dei XX Giochi Olimpici Invernali – Torino 2006, con protagonista l’étoile internazionale Roberto Bolle, insieme a 250 ...

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“Elegie”, una raffinata performance di danza al Fraschini

Continua a sorprendere il pubblico, il Teatro Fraschini di Pavia, con questo meraviglioso “castone” di danza classica, all’interno della rassegna di musica sinfonica Preludi d’Autunno. Il quarto appuntamento, che si terrà il 24 settembre alle ore 21, intitolato Elegie, tenterà di stimolare nello spettatore senso di meraviglia legato al gesto, unitamente a profonda riflessione sul senso del tempo. Un tempo sospeso tra memoria del perduto, tensione verso la rinascita e sforzo di comprensione del presente, sempre più difficile da catturare ed interpretare. Esattamente come il tempo che purtroppo oggi noi stiamo vivendo. Čajkovskij apre l’appuntamento con Serenata per Archi, Strauss lo chiude con Metamorphosen. Uno spettacolo dal valore doppio perché in grado di appassionare gli amanti dell’arte coreutica così come quelli della musica classica. L’Orchestra è l’Accademia d’Archi Gian Giacomo Arrigoni, il solista è Danilo Rossi. L’Accademia d’archi Gian Giacomo Arrigoni dal 2009 si muove con la vocazione di formare giovani musicisti nell’ambito della musica da camera e di quella orchestrale. L’Arrigoni è un rinomato centro di alta formazione che ospita affermati docenti da tutto il mondo; coltiva inoltre una compagine orchestrale molto attiva che suona in svariate decine di concerti tutto l’anno, al fianco di strumentisti e direttori di ...

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Giunge alla 7ª edizione il Premio Nazionale Sfera d’Oro per la Danza

Sabato 27 settembre 2025 andrà in scena sul palcoscenico dello storico Teatro Verdi di Padova, la settima edizione del PREMIO NAZIONALE SFERA D’ORO PER LA DANZA, un evento esclusivo realizzato da La Sfera Danza con la direzione di Gabriella Furlan Malvezzi e la consulenza di Alfio Agostini (critico di danza, direttore della rivista Ballet2000), coordinatore della Giuria che ha designato i danzatori italiani dell’anno, composta da: Luigi Bonino (danzatore, Maître de ballet), Gabriella Cohen (ballerina, docente di repertorio classico), Daniela Malusardi (danzatrice e coreografa, insegnante di danza moderna), Giorgio Mancini (Coreografo internazionale), Roger Salas (critico di danza, El País, Ballet2000), Stefano Tomassini (critico di danza, docente universitario). Il Premio, giunto alla sua VII edizione, nasce dall’esigenza di rendere omaggio a professionisti della danza classica e contemporanea, che si sono distinti, e continuano a danzare, nei teatri e nelle compagnie di tutto il mondo. Nel corso della serata vengono presentati quattro PREMI SPECIALI, che rendono omaggio ad artisti italiani di grande prestigio che hanno lasciato il segno della propria opera nel mondo della danza. Cristina Bozzolini, già prima ballerina al Maggio Musicale Fiorentino, poi direttrice artistica del Balletto di Toscana, Balletto di Roma, Aterballetto e Nuovo Balletto di Toscana, riceverà il ...

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Consegnati i premi “Ginestra d’Oro per la Danza” 2025

Sabato 13 settembre 2025 la Piazza Cesare Battisti di Marcellina (Roma) si è illuminata di tante stelle e volti noti della danza per la 25esima edizione del Premio Ginestra d’Oro con la direzione artistica di Sara Zuccari, sotto la presidenza di giuria firmata da Emilio Carelli, con la conduzione di Stefania Fiorucci e la collaborazione de La Gioia di Danzare – Scuola di Danza dal 1997. La nuova edizione 2025 dell’ambito riconoscimento che in venticinque anni ha portato lustro, cultura, arte, danza, cinema, teatro, balletto, grandi artisti, protagonisti internazionali nel Comune di Marcellina e dintorni, ha riscosso come sempre un entusiastico successo di pubblico e di risonanza mediatica nazionale. I premi per il 2025 sono andati alla splendida étoile del Teatro alla Scala nonché volto televisivo popolare Oriella Dorella, al coreografo maestro e giudice di “Amici” Manuel Lo, alla giornalista dell’agenzia di stampa Adnkronos Carmela Piccione, al docente della Scuola di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma Alessandro Rende, al coreografo internazionale Francesco Annarumma, a Rebecca Bianchi étoile del Teatro dell’Opera di Roma, a Mvula Sungani coreografo e consigliere per la danza del Ministero della Cultura, all’étoile Emanuela Bianchini. Lo storico riconoscimento internazionale è stato fondato da Sara Zuccari che ne ...

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Civitanova Marche al via l’edizione 2025 di NID Platform – La nuova piattaforma della danza italiana

NID Platform – La nuova piattaforma della danza italiana, prestigiosa vetrina itinerante ideata per promuovere e diffondere la più recente produzione coreografica nazionale nel contesto italiano e internazionale, si svolgerà quest’anno a Civitanova Marche, dall’1 al 4 ottobre 2025. Gli obiettivi della manifestazione, che giunge alla sua nona edizione, sono, fin dalla fondazione, strategici: offrire visibilità a compagnie affermate e ad altre emergenti, valorizzando la molteplicità di espressioni che animano la scena coreutica contemporanea; favorire nuove cruciali connessioni con realtà estere, in una prospettiva di rilancio e apertura internazionale della nostra scena; chiamare a raccolta artisti e personalità di spicco nonché programmatori e distributori italiani e stranieri, appassionati, istituzioni, giornalisti che, come in un vero e proprio festival, potranno assistere, nell’arco di quattro giorni, a un programma articolato di spettacoli e performance.   Nata nel 2012 come manifestazione biennale, su iniziativa di alcuni operatori della distribuzione della danza riuniti in R.T.O. (Raggruppamento Temporaneo di Operatori – ADEP/FEDERVIVO-AGIS), e divenuta annuale da due anni, NID Platform 2025 è realizzata con il sostegno della Direzione Generale Spettacolo del MiC, della Regione Marche, del Comune di Civitanova Marche e dell’Azienda Teatri di Civitanova. AMAT Associazione Marchigiana Attività Teatrali – Circuito Multidisciplinare Regionale è il partner capofila e organizzatore nominato quest’anno da R.T.O. Il titolo scelto per questa nuova ...

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Neuroplasticità: il super potere del danzatore

La tecnica coreutica non risiede solo nel potenziamento dei muscoli e nell’aumento della mobilità articolare. Ogni correzione e variazione attivano un profondo cambiamento nell’encefalo. La  neuroplasticità consiste nella capacità del sistema nervoso di riorganizzarsi funzionalmente e strutturalmente, ossia predisporre la propria struttura in risposta all’esperienza, immagazzinare nuove informazioni e competenze, e riprendersi da un danno. Danzando si rafforzano circuiti neurali già esistenti e si eliminano connessioni sinaptiche inutilizzate da tempo per lasciare spazio a nuove informazioni. Interiorizzando correzioni posturali, coordinando movimento e respiro, raffinando complessi pattern motori come assi, equilibrio e velocità, si attiva la neuroplasticità che permette al cervello di cambiare, adattarsi e perfino reagire a un trauma. Il cervello infatti non migliora con la perfezione, ma con le difficoltà, gli sforzi, gli errori e i riaggiustamenti. Introducendo in una sequenza elementi inaspettati, come una variazione di ritmo o di utilizzo dello spazio, il sistema nervoso viene stimolato a trovare nuove soluzioni, perché piccoli cambiamenti creano enormi riadattamenti cerebrali. L’encefalo non è una struttura fissa e immutabile, è una materia viva, dinamica, che si rimodella di continuo per adattarsi alla pratica artistica. L’obiettivo delle lezioni di danza non è ripetere come marionette quanto imparato, ma esercitare l’abilità di apprendimento. ...

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Il Museo della Danza a Cuba: un tempio del movimento

Nel cuore pulsante dell’Avana, nel quartiere Vedado, si erge un luogo dove la storia non è fatta di silenzio e polvere, ma di passi, costumi e passioni: il Museo della Danza di Cuba. Non è un semplice contenitore di oggetti, ma un archivio vivo della memoria artistica di un Paese che ha fatto del corpo in movimento un emblema identitario. Fondato nel 1998 per volere di Alicia Alonso, étoile e leggenda del balletto mondiale, il museo nasce con un intento chiaro: conservare, proteggere e raccontare l’evoluzione della danza cubana, dalle sue radici coloniali fino alle più audaci espressioni contemporanee. L’edificio stesso è una dichiarazione d’intenti: un’elegante villa in stile eclettico degli anni Venti, che accoglie il visitatore in un’atmosfera sospesa tra storia e poesia. Varcare la soglia significa entrare in un palcoscenico invisibile, dove ogni sala è una scena. Il percorso espositivo si snoda in diverse sale tematiche, ognuna dedicata a un periodo, a uno stile o a una figura chiave della danza cubana. Si comincia con la Sala del XIX secolo, dove sono esposti abiti, litografie e documenti d’epoca che testimoniano l’influenza europea sulla danza a Cuba, per poi passare al periodo romantico e all’irrompere della tradizione russa con ...

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