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Carla Fracci e Ludovic Party insieme per uno stage al Molinari Art Center

Un’occasione importantissima per studiare, imparare ma soprattutto crescere come danzatori: sabato 26 e domenica 27 settembre a Roma, presso il Molinari Art Center, si svolgerà uno stage con la Signora Carla Fracci e il Maestro Ludovic Party. Due ore di classico e punte insieme al Maestro Party, due ore di repertorio su Giselle con Carla Fracci, di cui la Signora è, da sempre, la perfetta interprete. Le lezioni saranno accompagnate dal maestro Vinicio Colella. Non sarà, però, un semplice stage, bensì saranno due giornate di masterclass uniche per apprendere tecniche e particolarità dai migliori. Da sempre, la Signora Fracci si impegna a trasmettere tecnica e passione ai più giovani, proprio attraverso questi appuntamenti. Il Maestro Party, forte della sua esperienza come danzatore, direttore artistico e coreografo a livello internazionale insegnerà dettagli tecnici e particolarità che pochi hanno potuto acquisire negli anni. Un’occasione unica che non bisogna assolutamente perdere. Per tutti i dettagli si può far riferimento alla mail: blogexperientiae@gmail.com. Buona danza a tutti!   www.giornaledelladanza.com

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Le dieci frasi che i ballerini non amano sentire

Nello scorso articolo abbiamo parlato delle frasi che un ballerino non dovrebbe mai dire al suo insegnante di danza, vediamo adesso quali sono invece le frasi che il danzatore non ama sentire, in sala danza e fuori. In sala danza. Il famigerato e già segnalato ‘Tutto a sinistra’ si conquista il primo posto in classifica. Come segnalavamo in alcuni articoli precedenti, ogni danzatore teme il momento in cui dovrà attivare l’emisfero cerebrale destro deputato alla gestione del movimento del lato sinistro del suo corpo, e stravolgere completamente quello che pensava di sapere della sequenza. Ed è proprio questo il motivo che spinge l’insegnante a proclamare la fatidica frase. Subito dopo ‘Tutto a sinistra’ nell’indice di ‘sgradimento’ delle frasi sentite in sala, vengono ‘Ripeti il pezzo da solo’ e ‘Adesso improvvisazione’. Nel primo caso entrano in gioco svariate emozioni connesse al timore del giudizio dei compagni nel preformare una diagonale o un brano coreografico che il ballerino non sente ancora di padroneggiare. Tuttavia, è in quell’atroce momento che il danzatore apprende due importanti lezioni che lo accompagneranno per tutta la vita: mettersi alla prova e imparare a gestire gli imprevisti; non è il giudizio degli altri che temiamo, in realtà, bensì ...

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“In Museum”

Biennale Days: “In Museum” di Marie Chouinard

26, 27, 28 agosto. Tre giorni di danza musica e teatro con i giovani artisti di Biennale College, tra performance coreografiche, dj set e improvvisazioni guidate sotto il segno del dialogo fra le arti. Sono i Biennale Days, che i direttori delle arti dal vivo – Marie Chouinard, Ivan Fedele, Antonio Latella – hanno ideato come incipit delle manifestazioni della Biennale di Venezia che proseguiranno non stop fino al 25 ottobre negli spazi all’aperto dei Giardini della Biennale. La danza sarà protagonista il 27 e 28 agosto 2020 con In Museum di Marie Chouinard, una performance partecipativa originariamente creata e interpretata dalla coreografa canadese e poi trasferita ad altri danzatori intesa quasi come un manifesto dell’arte sciamanica. In scena 12 giovani danzatori selezionati per Biennale College, tutti tra i 18 e i 25 anni, che dal 20 luglio si sono immersi nell’universo creativo della Chouinard sotto la guida di Valeria Galluccio, da dieci anni nella compagnia omonima della coreografa. Sono previsti 6 “luoghi di spettacolo” diversi per 6 assoli simultanei a cui il pubblico potrà assistere muovendosi liberamente nello spazio aperto dei Giardini della Biennale. Nella performance uno spettatore alla volta è invitato a entrare in uno spazio designato e a condividere ...

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La coreografa Sharon Eyal crea le danze della “Notte della Taranta”

È Sharon Eyal la coreografa delle danze portate in scena dai danzatori de La Notte della Taranta, lo scorso 22 agosto, nel corso del Concertone di Melpignano. L’evento è stato registrato a porte chiuse a causa dell’emergenza Covid-19 e verrà trasmesso su Rai2 il 28 agosto alle 22.50. Un palco basso e minimal, sullo sfondo il barocco dell’ex Convento degli Agostiniani di Melpignano, a sinistra una composizione di luminarie salentine, ad evocare la tradizione della pizzica che quest’anno non farà ballare tantissime persone a causa delle restrizioni anti covid. Questo lo scenario realizzato e che ha visto protagonista le coreografie di Sharon Eyal. L’artista, nata a Gerusalemme, ha ballato con la Batsheva Dance Company tra il 1990 e il 2008 e ha iniziato a realizzare coreografie nell’ambito del progetto Batsheva Dancers Create. Sharon Eyal vanta diverse e importanti collaborazioni anche in ambiti differenti da quello della danza, tra cui quella con la griffe Dior.  E proprio per la collezione 2021 il direttore creativo del brand, Maria Grazia Chiuri, ha scelto piazza del Duomo a Lecce per uno show lo scorso 22 luglio. Lì è nata la collaborazione con la Fondazione La Notte della Taranta e con Paolo Buonvino, maestro concertatore ...

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Roberto Bolle torna a danzare dal vivo con on OnDance la festa della danza

  Prende il via la nuova edizione dell’iniziativa “OnDance” dall’11 al 13 settembre 2020 dedicata al balletto che vedrà protagonista Roberto Bolle. Lo show si terrà alle Gallerie d’Italia a Milano e prevederà lezioni di danza e persino un ballo collettivo nel suggestivo Castello Sforzesco meneghino. Un segnale di speranza, di forte volontà di ricominciare, per un’arte, come quella della danza, tra le più colpite dall’impossibilità del contatto e della condivisione imposto dall’emergenza sanitaria e dal conseguente lockdown. E’ così che viene presentata la nuova edizione di ‘OnDance’, lo spettacolo di Bolle che, anche nel periodo di quarantena, ha mantenuto il suo ruolo di riferimento per il mondo della danza. Dopo il fermo di questa estate, infatti, c’è tanta volontà di ricominciare. La grande festa della danza di Bolle sarà un appuntamento eccezionale, anche se ridotto forzatamente, ma carico comunque di emozioni e aspettative. Nei tre giorni di Openclass si alterneranno i maestri delle varie discipline che ci hanno tenuto allenati durante il lockdown tramite i social OnDance. Ci sarà anche un suggestivo liveshow in diretta dalle Gallerie d’Italia per mescolare bellezza a bellezza con Roberto Bolle. Il famoso etoile sarà accompagnato da ballerini di tango, swing, classica e musical. ...

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Work It il film sulla danza su Netflix conquista il pubblico

Work It è tra le produzioni più viste del momento sulla danza in onda su Netlfix arrivato sulla piattaforma il 7 agosto e spuntato, nel giro di pochi giorni, all’interno della top ten dei titoli più popolari in streaming. Un film da vedere per tutti gli appassionati del balletto che hanno un sogno da raggiungere. Tra i produttori del film c’è anche Alicia Keys insieme a STX Films. Il film dura 93 minuti è adatto a tutti ed è stato girato tra giugno e agosto 2019 a Toronto e a dicembre 2019 nel campus dell’università di Los Angeles. Quinn per ottenere l’ammissione al college dei suoi sogni deve imparare a ballare e formare una squadra di ballerini improvvisati…ce la farà? Work It la trama Work It racconta dei sogni, speranze, tenacia di una generazione, ma anche di amore, condivisione e amicizia. Quinn Ackerman ha l’ambizione di entrare alla Duke University, ma l’obiettivo è complesso perchè nella selezione non contano solo i voti, ma anche le attività extra-scolastiche.Così per cercare di elevare il proprio curriculum, la ragazza decide di entrare nella squadra di danza della scuola per partecipare al concorso Work It. Il problema però è che Quinn non sa ballare. Così ...

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Le diciotto frasi che un ballerino non dovrebbe mai dire al suo insegnante di danza

  Un’efficace comunicazione tra allievo e insegnante di danza costituisce un elemento essenziale alla formazione del danzatore. Ci sono, tuttavia, alcune frasi che un ballerino non dovrebbe mai, ma proprio mai dire al suo maestro. Vediamone alcune. ‘Non ci riesco’. Ecco la frase che fa infuriare ogni insegnante, soprattutto se arriva dopo il primo o secondo tentativo di eseguire un passo. L’autodemolizione delle proprie capacità non aiuta il ballerino nella riuscita e nella crescita. Dire ‘non posso’ significa che non lo si farà mai e un bravo insegnante non spiega passi o coreografie se non ritiene che alla fine l’allievo arriverà a padroneggiarle. Ma soprattutto la danza insegna che l’impossibile non esiste, quasi mai. ‘Sono stanco’. Questo scioccante annuncio non cambia lo stato delle cose. Stanchi o no, se si viene a lezione ci si impegna al massimo. Il sudore è linfa per i ballerini, parte integrante di una lezione di danza. Bisogna preoccuparsi se si esce dalla sala freschi come rose, senza avvertire un pò di sana, rigenerante fatica . ‘Non danzerò bene questo pezzo finché non l’avrò memorizzato e fatto mio’. La scoperta dell’acqua calda. Nella sua ricerca di perfezione, un ballerino non si sentirà mai pronto fino ...

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Chicche di Danza: Roberto Bolle a Positano danza nell’arcipelago di Nureyev

L’armonia, la bellezza, l’eleganza e la natura. Roberto Bolle, in vacanza a Positano, è ritratto nell’arcipelago delle Sirene, Li Galli, nell’isolotto che fu della leggenda della danza Rudolph Nurejev. Lo scatto, di una raffinatezza unica, che ha raggiunto ben 40 mila like, è stato condiviso sul profilo Instagram del ballerino italiano. Bolle è il primo artista mondiale ad essere contemporaneamente Étoile della Scala di Milano e principal dancer dell’American Ballet Theatre di Milano. Roberto Bolle sull’isola Li Galli incanta nei luoghi tanto cari a Nureyev. La foto di Roberto Bolle nelle isole delle Sirene, che hanno incantato Ulisse, è simbolo di bellezza e di magia. L’isola, che è stata di Massine e Nureyev, ora è dell’imprenditore turistico di Sorrento Giovanni Russo. La bellezza di questo luogo incantato in Costiera amalfitana, tempio della Danza, fa si che proprio qui si svolga anche per il Positano Myth Festival, forse una delle più belle manifestazioni artistiche dedicate al balletto. Li Galli ha da sempre esercitato un grande fascino nel corso delle varie epoche. Molti personaggi famosi hanno soggiornato in questi angoli suggestivi poichè attratti dalle meraviglie incontaminate della natura dei luoghi. Tra loro, oltre a Roberto Bolle, ci sono stati anche tanti altri ...

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Il corpo danzante, ineguagliabile strumento di comunicazione attiva

Che cos’è la danza? Una definizione canonica definisce la danza come un’arte performativa in cui una persona o un gruppo di persone si muove seguendo un determinato ritmo musicale, per motivazioni ricreative, rituali, di intrattenimento e professionali. Essa viene anche definita come un insieme di regole e passi codificati secondo lo stile che esprime, inseriti in uno schema preordinato chiamato coreografia. Ma noi sappiamo che la danza è molto di più. E’ comunicazione, bisogno umano primario e irrinunciabile di condividere le nostre idee ed emozioni, e va ben oltre strabilianti e complicate coreografie e costumi sfarzosi. Riguarda la comprensione di un’idea e di uno stato d’animo, e la condivisione di quel determinato sentimento con altri, ragion per cui la danza è anche empatia a tutto tondo. Essa sviluppa l’abilità di mettersi nei panni dell’altro, di comprendere il mondo che ci circonda, di osservare con uno sguardo unico il linguaggio del corpo, di cui il danzatore è in grado di udire perfino i toni più sfumati. Gli esseri umani comunicano attraverso due flussi comportamentali principali, forme verbali e linguistiche, e forme non verbali, come il linguaggio del corpo e le espressione facciali. Per diventare messaggi comunicativi, questi comportamenti devono suscitare una ...

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L’impatto psicologico dell’infortunio sul danzatore

L’infortunio è uno dei problemi più sentiti e temuti dai ballerini, sia professionisti che amatori. Questi incidenti di percorso, infatti, comportano una temporanea interruzione dell’attività, evento che può far perdere tempo prezioso, opportunità lavorative o semplicemente interrompere fino a data da destinarsi il benessere procurato dalla danza. E’ dunque evidente che ogni infortunio genera ripercussioni non solo sul corpo del danzatore ma anche sul suo stato psicologico. Nadine Kaslow, ex danzatrice, ora Professoressa di Psicologia all’Emory University di Atlanta e psicologa dell’Atlanta Ballet, dichiara che molti danzatori trovano nella danza la loro identità psicologica e sociale. Perdendola si sentono come se avessero perso tutto, in loro nascono l’insicurezza nelle proprie capacità e un doloroso senso di vuoto. Il ballerino è talmente concentrato sulla danza, infatti, che accantona ogni altro pensiero o preoccupazione, ed è considerato da tutti (e da se stesso) quasi infallibile. Dopo un infortunio però il danzatore si scontra con la cruda realtà: è un essere umano, e i sentimenti e le paure che vivono comunemente le persone affiorano anche in lui che si trova a doverli affrontare senza poter contare su ciò che gli dona forza e sicurezza, e che lo aiuta a ridurre lo stress quotidiano, ...

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