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Hangarfest, grande attesa per la prima assoluta di Marta Bevilacqua e per Young Up! con Melissa Ugolini

Dopo Concetti sfumati ai bordi presentato lo scorso anno, Il Rovescio (venerdì 4 ottobre ore 21, Chiesa della Maddalena) è il secondo dei tre lavori di Marta Bevilacqua co-prodotti da Hangartfest, festival di danza contemporanea sostenuto dal MIBAC, dalla Regione Marche e dal Comune di Pesaro. Hangartfest ha infatti tra i suoi obiettivi anche quello di sostenere la danza contemporanea, offrendo sostegno economico e stabilità progettuale triennale a coreografi promettenti della scena contemporanea. Così l’ultimo weekend della XVI Edizione di Hangartfest si aprirà con la prima assoluta Il Rovescio, un nuovo lavoro di Marta Bevilacqua, danzatrice e coreografa della Compagnia Arearea. Nel Rovescio, Bevilacqua, assistita da Valentina Saggin, mette in scena quattro interpreti sulla celebre partitura The Dark Side of the Moon dei Pink Floyd. Il titolo del lavoro si appoggia alle righe del primissimo testo di Albert Camus “Il Diritto e il Rovescio” dove si portano alla luce le motivazioni profonde della creazione d’artista, le sue poetiche, le sue ancestrali ispirazioni. Nella mercificazione dei linguaggi dell’arte, nell’omologazione delle tendenze culturali, nel subissamento della bellezza, appannaggio delle verità ad effetto, e perciò facilmente distribuibile, il Rovescio si staglia nella ricerca artistica con una punta di autoironia e una messa al ...

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La danza e il ballo, il nuovo farmaco per il fisico, per il cervello e per l’anima…

I benefici per il fisico… Recenti studi internazionali hanno identificato i benefici che la danza porta ai pazienti over 60 (in realtà vale per tutte le età), dimostrando che, a prescindere dallo stile praticato, è utile per migliorare forza e resistenza muscolare, agilità, equilibrio e coordinazione, e prevenire osteoporosi e rischi cardiovascolari. Obesità e diabete. Patologie neurodegenerative. Ecco l’elenco dei benefici, e non sono pochi. 1) Aiuta il cuore. Uno studio italiano ha dimostrato che le persone con insufficienza cardiaca che praticano il ballo come attività fisica migliorano la salute cardiaca, la respirazione e la qualità della vita in modo significativo rispetto a chi, per esempio, va in bicicletta o usa il tapis roulant per fare esercizio. 2) La perdita di peso è un altro beneficio del ballo, se praticato con costanza. Uno studio pubblicato sul Journal of Physiological Anthropology ha dimostrato che la pratica costante di danza di tipo aerobico permette di perdere chili di troppo, alla pari del ciclismo e dello jogging. 3) Dà iniezione di energia: secondo una ricerca pubblicata sul The Scholarly Publishing and Academic Resources Coalition, un programma settimanale di ballo può migliorare il rendimento fisico ed aumentare i livelli d’energia negli adulti. 4) Flessibilità muscolo-tendinea, forza e ...

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A MilanOltre 2019, la compagnia Virgilio Sieni con lo straordinario dittico “Chukrum” e “Petruška”

Il 4 ottobre 2019, nell’ambito del Festival MilanOltre 2019, il Teatro Elfo Puccini di Milano ospita la compagnia Virgilio Sieni in uno spettacolo coreografato da Virgilio Sieni e suddiviso in due creazioni, Chukrum, su musica di Giacinto Scelsi, e Petruška, creata sulle note di Igor Stravinskij. Interpreti Jari Boldrini, Ramona Caia, Claudia Caldarano, Maurizio Giunti, Giulia Mureddu, Andrea Palumbo. Produzione Teatro Comunale di Bologna, con il sostegno di Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, Regione Toscana, Comune di Firenze. In Petruška, Sieni rilegge il capolavoro di Stravinskij messo in scena per la prima volta nel 1911 dai Ballets Russes al Théâtre du Châtelet. Protagonista de balletto è infatti la marionetta del teatro popolare russo, in bilico tra gioco e tragedia, tra leggerezza e serietà, tra realtà e finzione, che qui assume il ruolo di metafora dell’origine dell’uomo e del suo fugace passaggio sulla terra. Petruška è introdotto da Chukrum, brano per orchestra d’archi ideato dal compositore italiano Scelsi, noto per la non convenzionale poetica musicale basata sulla microstruttura del suono. Il lavoro è articolato in quattro quadri coreografici che simboleggiano l’energia della luce da cui ogni cosa trae vita, compresi l’uomo, alla costante e continua ricerca ...

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Joie de vivre- Bertozzi/Nexus

Simona Bertozzi/Nexus – “Joie De Vivre”: un pensiero in forma coreografica

Simona Bertozzi/ Nexus “Joie de vivre” Martedì 8 ottobre 2019, al Teatro Elfo Puccini di Milano,nell’ambito del Festival MilanOltre, Simona Bertozzi e Marcello Briguglio presentano Joie de vivre, coreografia Simona Bertozzi, interpreti Wolf Govaerts, Manolo Perazzi, Sara Sguotti, Oihana Vesga, canto Giovanni Bortoluzzi, e Ilaria Orefice, musica e regia del suono Francesco Giomi, scene, luci Simone Fini, costumi Katia Kuo, drammaturgia di Enrico Pitozzi. La vera felicità rappresenta il grande dilemma se non di tutti, quanto meno dei più saggi… Joie de vivre è un pensiero in forma coreografica che si rivolge all’universo vegetale, il più antico e di uso del pianeta, per ricercare quelle attitudini emergenti che si mettono in atto nell’incessante tentativo di giungere a uno stato di felicità. Interroga lo stare tra le cose e delinea le forme dell’abitare come modo delle relazioni: è una propulsione organica che attraversa e configura atteggiamenti anatomici e risposte ambientali nell’esperienza di sé, degli altri, del territorio, del proprio habitat. La felicità diviene un evento da esperire nella ricerca o nella sorpresa. Nelle variabili ritmiche di luce e suono si dispiega un orizzonte di relazioni polifoniche e comportamenti emergenti che orientano la composizione coreografica in gesti la cui origine vegetale è cercata nella profondità dei corpi, nelle infinite spazializzazioni ...

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Carolyn Smith: la danza aiuta davvero nella battaglia contro il cancro [ESCLUSIVA]

“Ballare mi ha aiutato a sconfiggere il cancro”, ha confessato il giudice di gare di ballo a livello internazionale Carolyn Smith che da anni combatte contro questa patologia che le si è manifestata al seno. In realtà il cancro c’è ancora: va molto meglio e la situazione è sotto controllo, dei tre tumori uno è sparito e due si sono ridotti, ma purtroppo ancora non si può dire fuori da questo terribile tunnel. Ballare però le ha ridato voglia di vivere e se la sua situazione è nettamente migliorata è anche per il ritrovato buonumore che la danza le ha regalato. Per questo ha deciso di sposare il progetto “Dance for Oncology – D40”, ovvero la danzaterapia dedicata ai pazienti oncologici, attuato in collaborazione con tredici Centri oncologici che dal mese di settembre hanno attivato i corsi in città come Roma, Cagliari, Palermo, Lecce, Napoli, Torino, Milano, Verona, Pisa, Cosenza, Catanzaro, Forlì, Messina. Carolyn Smith ha affiancato l’associazione IncontraDonna Onlus ed è felicissima che, anche grazie alla sua popolarità, il progetto stia avendo una diffusione capillare in tutta Italia. Personalmente, con lo staff della sua scuola, sta formando i maestri di ballo delle 13 scuole che offriranno i corsi di danza di durata trimestrale. Chi infatti meglio di lei ...

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GD Web TV: NYC Ballet – 2019 Fall Fashion Gala

Il Gala annuale del New York City Ballet unisce i talentuosi coreografi e i designer che lavorano insieme alla compagnia e portano nuovi talenti sul palco. Lauren Lovette, principal dancer che porta in scena la sua terza première con l’ensemble, la pièce è The Shaded Line, ha collaborato con lo stilista Zac Posen. In questo video, pubblicato proprio dal NYC Ballet, il riassunto di questa serata! www.giornaledelladanza.com

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“A Family Trilogy”: Peeping Tom presenta la trilogia completa a Torinodanza Festival

Torinodanza Festival dedica uno spazio particolare alla compagnia Peeping Tom di Gabriela Carrizo (Argentina) e Franck Chartier (Francia) presentando, alle Fonderie Limone di Moncalieri, la Trilogia della Famiglia, un’occasione unica che concentra in pochi giorni la visione delle ultime creazioni del gruppo: KIND (Figlio, 2019) il 1° ottobre alle 20.45; MOEDER (Madre, 2016) il 3 ottobre alle 20.45; VADER (Padre, 2014) il 5 ottobre alle 20.45. I Peeping Tom sono riconosciuti nel panorama internazionale quali autori di originalità indiscussa, creatori di una forma di teatro-danza dallo stile unico, tagliente, radicale: in questo progetto i due registi/coreografi danno vita al ritratto affilato, pungente, paradossale di un’istituzione speciale, la famiglia appunto, indagando sulle emozioni profonde e le contraddizioni nascoste nelle costellazioni familiari. Lo spettacolo è in lingua inglese con i soprattitoli in italiano. Le schede degli spettacoli Vader (Padre) – Moeder (Madre) – Kind (Figlio): A Family Trilogy Vader (Padre) – Moeder (Madre) – Kind (Figlio): A Family Trilogy, composta da Peeping Tom tra il 2014 e il 2019, è un’esperienza poetica immersiva, un incontro ampio e profondo con la compagnia belga dal tratto personalissimo, riconosciuta come una delle avanguardie più incisive della nuova scena europea. L’estetica iperrealista che li caratterizza è ...

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A Festival MilanOltre 2019, in prima nazionale “Eutropia” di MariaGiulia Serantoni

Il 30 settembre 2019, nell’ambito del Festival MilanOltre 2019, il Teatro Elfo Puccini di Milano ospita la compagnia Fattoria Vittadini con la prima nazionale di Eutropia, ideazione e coreografia MariaGiulia Serantoni, drammaturgia Irene Pozzi, composizione ed esecuzione musicale live Stella Sesto, interpreti Chiara Ameglio, Cesare Benedetti, Maria Focaraccio. Produzione Fattoria Vittadini, coproduzione Next-Regione Lombardia, DANCEHAUSpiù, Viagrande Studios, Scenario Pubblico e Laborgras. Con il supporto di Berliner Senat, Einstiegsförderung 2018. Fattoria Vittadini a Milano nasce nel 2009 con l’intento di creare un centro di crescita artistica, perfezionamento professionale, ricerca e contaminazione con altre arti, ed è da molti considerata una delle realtà più interessanti degli ultimi anni nel campo della danza e performance contemporanee. Progetto finalista al Premio Equilibrio 2018 di Roma e liberamente ispirato a Le città invisibili di Italo Calvino, Eutropia è uno spettacolo multidisciplinare ambientato in una città onirica e visionaria, intesa come luogo del futuro e spazio da progettare, in cui ideare un nuovo modo di stare assieme attraverso il dialogo tra corpo, oggetti, spazio e materia, ridisegnando il proprio habitat e i rapporti con coloro che ne fanno parte. ORARI & INFO 30 settembre 2019, ore 21.00 Teatro Elfo Puccini – Sala Fassbinder Corso Buenos Aires, ...

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Al Festival MilanOltre “A.semu tutti devoti tutti?” con le coreografie di Roberto Zappalà

Dopo il debutto al Teatro Stabile di Catania con 6 repliche sold out, arriva a Milano quella che à considerata una delle migliori creazioni di Roberto Zappalà. La “A” sta per Agata, la santa patrona della città di Catania. La santa martire a cui sono stati strappati i seni per punizione al rifiuto delle avances del proconsole. A lei Catania dedica ogni anno una festa, che figura tra le più importanti del mondo cattolico. Quel giorno la città si riempie di un solo grido martellante, «siamo tutti devoti tutti!». Nell’aggiungere un punto interrogativo (siamo tutti devoti tutti?) il coreografo siciliano pone delle domande che disturbano e affrontano il non-detto. Immaginare, concepire e costruire uno spettacolo su S. Agata, la sua immensa processione e festa a Catania, (fra le più grandi dell’intero mondo cristiano/cattolico) oltre a proporre un’identificazione città/popolo/Santa che trova appunto a Catania uno dei luoghi al mondo dove questo avviene in maniera inestricabile, è volere, più di ogni altra cosa, indagare a fondo un aspetto fondamentale dell’oggi. Il rapporto che si ha con il sacro, la religione, la religiosità. E Agata, una santa, la cui immagine devozionale, (le tenaglie, i seni straziati), in bilico fra erotismo e sadismo, tra ...

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“INOAH”di Bruno Beltrão porta la periferia sul palco

Con la sua compagnia Grupo de Rua, con sede a Rio de Janeiro, Bruno Beltrão ha sviluppato, a partire dagli anni ‘90, un lavoro coreografico di natura rigorosa che usa la danza urbana come punto di partenza. In Inoah, la sua ultima creazione, opera una decostruzione appassionata e sottile dei codici della danza hip hop, per cui le periferie del mondo entrano di prepotenza sul palcoscenico, come metafora di contraddizioni sociali che sono anche esistenziali. Nato nel 1980 a Niterói, un sobborgo di Rio de Janeiro, il brasiliano Bruno Beltrão usa stili di danza urbana nel contesto della danza contemporanea concettuale combinando svariate influenze, tra cui l’hip hop, per dare vita a paesaggi coreografici astratti. Alle danze urbane, in fondo, si appassiona sin dall’età di 10 anni, ben prima di fondare con l’amico Rodrigo Bernardi, nel 1996, ancora adolescente, la sua compagnia Grupo de Rua. Nel 2001 il duetto From Popping to Pop, debutto ufficiale di Beltrão sulla scena della danza contemporanea, ha segnato una svolta nella sua carriera, portando l’hip hop e le pratiche urbane fuori dai loro naturali contesti. Lo stesso anno, l’uscita di Rodrigo Bernardi dalla compagnia, porta il giovane coreografo ad assumerne interamente la direzione. Da ...

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