Giunge alla 36a edizione uno dei Festival di danza contemporanea più rinomati e importanti della scena nazionale e internazionale, Oriente Occidente Dance Festival, i cui spettacoli hanno luogo – come sempre – a Rovereto (TN) dal 30 agosto al 10 settembre. I luoghi ospitanti le variegate e peculiari performance sono il Teatro Zandonai, la Piazza del Mart (Museo d’arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto), la Piazza Malfatti, l’Auditorium Melotti, la Terrazza del Mart, il Progetto Manifattura, il Teatro alla Cartiera, la Piazza della Pace, la Piazza Cesare Battisti, la Piazza Erbe, Via Santa Maria, e infine il Brentonico – Monte Giovo. Lo spirito del Festival nei suoi 36 anni di attività è stato quello di mettere in scena le reciproche influenze esercitate nel Novecento dalla tradizione artistica orientale sulla sperimentazione occidentale e viceversa. Oriente Occidente diventa così un viaggio circolare tra teatro e danza, ricerca e tradizione, identità e innovazione. Il programma prevede inoltre una sezione dedicata al coinvolgimento delle realtà giovanili territoriali, con l’obiettivo di offrire occasioni creative e produttive per i giovani coreografi e danzatori italiani. (orienteoccidente.it). Ad “aprire le danze” il 30 agosto sono Abou Lagraa e la Compagnie La Baraka (Francia) con Wonderful ...
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L’esperienza della paternità in “Daughter, Daughter Before I Met You” di Joseph Toonga
Il 23 agosto 2017, all’interno della 37sima edizione di Operaestate Festival Veneto, il Teatro Remondini di Bassano del Grappa (VI) ospita Just Us Dance Theatre con la prima nazionale di Daughter, Daughter Before I Met You, coreografia di Joseph Toonga, interpretato da Hayleigh Sellors, Jordan James Douglas, Wennah Wilkers, musica originale di Orin Norbert, Joshua Davies e Kingsley Amadi. Fondata nel 2007 dal coreografo camerunense trapiantato a Londra Toonga, con Ricardo Da Silva e Rudeen February, tutti appassionati di hip-hop, teatro fisico e danza contemporanea, la compagnia si distingue per uno stile espressivo unico, di grande profondità e impatto nel significato delle sue creazioni e nelle prestazioni. Attraverso Just Us Dance Theatre, il suo direttore artistico ha istituito Lets Shine Mentorship e New & Notable, programmi nati per fornire strumenti e opportunità a giovani artisti emergenti per raggiungere i loro obiettivi. Ispirato a storie vere di padri e figlie, compresa quella di Toonga, Daughter, Daughter è un riflettore su un’esperienza personale raccontata in uno stile hip hop di impianto spiccatamente contemporaneo, l’esplorazione di paternità vissuta come momento di rottura, come un prima e un dopo in cui tutto cambia senza preavviso e acquista un nuovo significato. ORARI & INFO 23 ...
Read More »“Hallo! I’m Jacket!”: la Compagnia Dimitri Canessa traduce la performance in prestazione sportiva
La Compagnia Dimitri/Canessa è apprezzatissima per il suo lavoro di ricerca, per i suoi spettacoli continuamente in bilico tra danza e teatro, videoarte e performance caratterizzati da un registro che spazia dalle tinte drammatiche a quelli più smaccatamente comiche e grottesche. Con Hallo! I’m Jacket! finalista al Premio In-Box 2017, l’ensemble parte da un’amara riflessione sul ruolo dell’artista nel cosiddetto “mondo contemporaneo”, che gli richiede più forma che contenuto, ma la sviluppano scegliendo la strada dell’ironia: traducendo metaforicamente la performance artistica in una prestazione sportiva. Così, in un teatro trasformato nello stadio che ospita l’attesissimo “campionato mondiale della performance”, il performer è l’atleta che sventola, sul palco e con convinzione, la bandiera bianca della mancanza totale di contenuti, mentre sul viso porta stampato lo smagliante sorriso dell’idiozia. I due performer, i due buffoni, i due clown di questo spettacolo lottano, gareggiano, danzano, sudano… per nulla! Solo per far divertire il pubblico. Hallo! I’m Jacket! è la ridicola caricatura di un mondo zoppo, ma che corre trafelato verso il successo. Un successo qualsiasi. Un mondo paradossalmente svuotato di senso e di contenuto. Di amore e di poesia. ORARI & INFO 16 agosto ore 21.00 Piazza Corsini Fanano (Mo) FB: Teatri del ...
Read More »Riflessione sul mondo e sulle relazioni con gli altri in “Becoming” di Iván Pérez
Il 22 agosto 2017, all’interno della 37sima edizione di Operaestate Festival Veneto, il Teatro Remondini di Bassano del Grappa (VI) ospita la compagnia olandese INNE con Becoming, coreografia di Iván Pérez, interpretato da Christopher Tandy, Majon van der Schot, Wei-yun Chen, musica di Rutger Zuydervelt. All’inizio del 2016, grazie al progetto europeo Pivot Dance (programma triennale sostenuto da Creative Europe dell’Unione Europea, volto a mettere in contatto coreografi, produttori e pubblico), Pérez incontra l’imprenditore culturale Joriene Blom con cui fonda INNE, una piattaforma in cui incontrarsi e creare, dare vita a nuove collaborazioni e partnership, un’opportunità per esplorare nuovi metodi e pratiche artistiche. Con Becoming, il coreografo spagnolo costruisce una riflessione su chi siamo e su chi diventiamo nella relazione con gli altri, uno sguardo sul mondo in costante movimento, sul cambiamento di identità nel tempo e nello spazio, attraverso i gesti dei danzatori che si muovono tra collettività e individualità, empatia e connessione, in una rete di contatti che compongono una comunità in cerca di una sua possibile collocazione. ORARI & INFO 22 agosto 2017, ore 21.00 Teatro Remondini Via Vendramini 35 Bassano del Grappa (VI) Biglietteria del Festival: +39 0424 524214 Stefania Napoli Fotografia: Alwin PoianaIl www.giornaledelladanza.com
Read More »“LA NONA (dal caos, il corpo)”: una profonda riflessione sull’uomo e l’umanità
LA NONA (dal caos, il corpo), su musica di Ludwig van Beethoven, segna il debutto della Compagnia Zappalà Danza nel teatro felsineo: terzo capitolo del progetto Transiti Humanitatis, ideato da Nello Calabrò e Roberto Zappalà, il balletto arriva sul palcoscenico del Teatro Comunale di Bologna per tre serate consecutive: il 28, il 29 e il 30 settembre 2017. Fonte d’ispirazione del progetto ‒ che vede la firma di Roberto Zappalà per coreografie, regia, scene e luci ‒ è la celebre Sinfonia n° 9 op. 125 “Corale” di Beethoven, nella trascrizione per due pianoforti di Franz Liszt, interpretata per l’occasione dai pianisti Luca Ballerini ‒ che torna nella sua città d’origine ‒ e Stefania Cafaro, e dal controtenore Riccardo Angelo Strano, impegnato nel celebre An die Freude (Inno alla gioia) di Friedrich Schiller. Roberto Zappalà, fondatore e direttore artistico dell’ensemble siciliano, propone una riflessione sull’uomo e sull’umanità, sulla sua condizione di perenne conflitto e sulle speranze di solidarietà universale, scegliendo come materiale musicale la sinfonia divenuta simbolo di pace e fratellanza per eccellenza. Ma il mondo a cui la compagnia indirizza il suo “bacio” è quello di oggi, globalizzato e allo stesso tempo diviso, la cui spaccatura più profonda e dolorosa ...
Read More »Al Teatro Romano di Verona va in scena la danza metropolitana di “Stomp”
Dopo la Carmen rivisitata dal Victor Ullate Ballet esplode l’acrobatica danza metropolitana della compagnia inglese Stomp che porta in scena il “suono” del nostro tempo ritmato da oggetti della quotidianità come pneumatici, scope e bidoni. Cinque le serate: dall’8 al 12 agosto al Teatro Romano con inizio alle 21.15. Stomp è una compagnia conosciuta e apprezzata in tutto il mondo, in oltre quaranta Paesi, per le sue originali ed entusiasmanti esibizioni. «Pura magia da palcoscenico, ballerete sulle vostre poltrone!» scrisse una volta il Sunday Telegraph recensendo lo spettacolo, una frase divenuta storica. Senza trama, senza personaggi e senza parole, Stomp traduce in una sinfonia intensa e ritmica i rumori e le sonorità della civiltà urbana contemporanea dando vita a uno straordinario “concerto” di grande ironia e spettacolarità, trasformando le scope in strumenti, i battiti delle mani in dialoghi, i bidoni della spazzatura in percussioni. Il disordine della vita urbana diventa fonte di stupore e ritmo contagioso sfidando continuamente ogni convenzione sui confini di genere. Stomp è infatti danza, teatro e musica insieme. È un elettrizzante live rock ma anche un anomalo concerto sinfonico in stile videoclip con una maestosa coreografia urbana, che possiede la furia ritmica e sensuale del flamenco ...
Read More »GD Web TV: Passage to Dawn – L.A. Dance Project
Passage to Dawn è una coreografia realizzata dal Maestro Benjamin Millepied, da molti definita anche “sinfonia coreografica”. Eccone un breve passaggio: www.giornaledelladanza.com
Read More »Il mito di Dorian Gray rivive nella danza di Keos Dance Project
L’opera più famosa di Oscar Wilde torna a rivivere nella 38a edizione del Festival La Versiliana, diretto da Massimiliano Simoni, con The Mirror – Dorian Gray Effect della compagnia Keos Dance Project, in scena in prima assoluta al Teatro Grande – La Versiliana di Marina di Pietrasanta (LU) il 22 agosto alle ore 21:30. Lo spettacolo, ideato, coreografato e diretto da Stefano Puccinelli, si articola attraverso un linguaggio poliedrico, sfaccettato, che caratterizza fortemente il genio creativo dell’autore toscano, avvezzo alla contaminazione degli stili coreografici più disparati, altalenanti tra l’eleganza del neoclassico alla durezza dell’hip hop. THE MIRROR – DORIAN GRAY EFFECT, affronta in chiave contemporanea l’estetismo di cui si nutre il protagonista dell’opera di Wilde, o meglio, pone il focus sul nuovo tipo di estetismo, con le stesse radici insite nell’essere umano, ma potenziato nella società di oggi, amplificato all’estremo dai nuovi mezzi di comunicazione sempre più sofisticati nell’indurre desideri artificiali: la forzata, esasperata voglia dell’apparire, di tutto ciò che è estremamente bello o così appare ed il suo opposto, il piacere a tutti i costi e a qualunque prezzo, provare ogni genere di esperienza per soddisfare l’io narcisista, anche a discapito dei propri simili. Il ritratto dipinto, che nel romanzo decadente si deturpa al posto di Dorian Gray mostrando gli esiti del suo modus vivendi, ha in quest’opera ...
Read More »Tuffo nel mondo di Ovidio con la prima nazionale di “Morphoses” di Corinne Rochet e Nicholas Pettit
Il 21 agosto 2017, all’interno della 37esima edizione di Operaestate Festival Veneto, i suggestivi spazi del Palazzo Pretorio di Cittadella ospitano Collectif Utilitè Publique con la prima nazionale di Morphoses, concept, coreografia e interpretazione di Corinne Rochet e Nicholas Pettit, musiche Nicholas Pettit. Fondata nel 2003 a Losanna da Rochet e Pettit e vincitrice del Premio Aerowawes nel 2007, la compagnia svizzera fonda i suoi lavori in particolare sul rapporto tra l’individuo e il suo ambiente, sviluppando uno stile che esplora le origini delle forme, giocando sui concetti di costruzione e decostruzione, fluidità e spessore gesti, invitando il pubblico a partecipare, soddisfacendo il suo bisogno di astrazione. Morphoses è un tuffo nel mondo fantastico di Ovidio alla ricerca di un legame tra le sue metamorfosi e le nostre leggende contemporanee, che riflettono le nostre paure, le nostre speranze, un lavoro coreografico molto vicino alle arti visive, in cui l’immaginazione diventa la materia prima per le interazioni tra corpi danzanti e fogli bianchi, metafora della fantasia e del nostro bisogno di fuggire verso altre verità e altri mondi, popolati da esseri divini, soprannaturali e mostruosi. ORARI & INFO 21 agosto 2017, Ore 19.00 e 21.00 Palazzo Pretorio Via Marconi, 30 35013 ...
Read More »La danza hip hop tra contaminazione e disciplina. Intervista a Luca Lupi
La formazione professionale del livornese Luca Lupi è avvenuta sotto la guida di maestri di fama nazionale e internazionale nelle diverse discipline, consentendogli di acquisire la padronanza delle tecniche contemporanee e caratterizzando in lui particolari doti di insegnante dal forte impatto emotivo, scenico, coreografico e di avanguardia. Il suo insegnamento, basato su disciplina, rispetto, responsabilità, simpatia e raggiungimento degli obiettivi, riesce a coniugare le nuove tendenze hip hop con il modern in una combinazione innovativa ricca di energia e tecnica di sicuro effetto e molto apprezzata dagli allievi sia dei corsi base che dei corsi avanzati. Con la sua sensibilità ed impronta personale ricca di contemporaneità di stili, riesce a cogliere le innovative opportunità e potenzialità che l’hip hop offre. Una formazione senza ombra di dubbio eterogenea, radicata moltissimo nell’hip hop, ma anche molto contaminata da discipline ben diverse, come la danza modern, contemporanea e anche classica. Come mai questa tua scelta di percorso formativo così variegato? Ritengo fondamentale che la formazione di un ballerino avvenga a tutto tondo, esplorando ogni disciplina di danza possibile, perché ciò lo rende sicuramente più completo. Detto questo, guardando nello specifico alla mia esperienza personale, posso dirti che il mio approccio all’hip hop ...
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