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Il direttore e coreografo Renato Zanella “allo specchio”

Il balletto classico preferito? La Bella addormentata. Il balletto contemporaneo prediletto? Le Parc di Angelin Preljocaj. Il Teatro del cuore? L’Opera di Vienna. Un romanzo da trasformare in balletto? Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto? Dogville di Lars von Trier. Il costume di scena indossato che hai preferito? Principe Gremin in Onegin. Quale colore associ alla danza? Nero. Che profumo ha la danza? Sudore. La musica più bella scritta per balletto? Quella di Aram Il’ič Chačaturjan per Spartacus. Il film di danza irrinunciabile? White Nights diretto da Taylor Hackford con Michail Baryšnikov. Due miti della danza del passato, uomo e donna? Paolo Bortoluzzi e Luciana Savignano. Il tuo “passo di danza” preferito? Grand jeté. Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita tra i ruoli del grande repertorio di balletto classico? Tebaldo. Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica? John Cranko. Tornando indietro, se incontrassi Tersicore, cosa le diresti? Fammi donna! Tre parole per descrivere la disciplina della danza? Pratica, pratica, pratica. Come ti vedi oggi allo specchio? Un artista che ne ha viste tante… Michele Olivieri Foto di Darja Stras Tisu www.giornaledelladanza.com © Riproduzione riservata

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Si aprono le danze al Visavì Gorizia Dance Festival

Il 9 ottobre si inaugura il Visavì Gorizia Dance Festival, l’unico festival transfrontaliero del mondo. Si svolge, infatti, nelle due città gemelle di Gorizia (Italia) e Nova Gorizia (Slovenia), non più divise da un confine ma che oggi possono guardarsi visavì (come si dice in dialetto goriziano) e dove, fino al 19 ottobre, si parlerà una lingua universale: quella della danza che unisce ciò che la storia aveva diviso. Ideato dal Direttore Artistico Walter Mramor e ArtistiAssociati Centro di Produzione Teatrale, in partnership con il Teatro Nazionale Sloveno SNG di Nova Gorica e con il supporto di Ministero della Cultura, Regione Friuli Venezia Giulia, Comune di Gorizia e Fondazione CaRiGo, il Festival fa parte del programma ufficiale di Capitale Europea della Cultura 2025, GO! 2025. Saranno presenti al Visavì Gorizia Dance Festival artisti e compagnie di svariate nazionalità. Molte le prime assolute o nazionali. Il ricco programma, che include anche molti workshop, può essere consultato sul sito. Diamo un cenno agli spettacoli in scena nei prossimi giorni, seguiranno notizie sulla seconda parte del Festival. Il sipario si alza il 9 ottobre (ore 19) all’SNG Teatro Nazionale Sloveno di Nova Gorica nel segno del Giappone: di scena The Song of Marebito ...

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“Ravel-Boléro” con Savignano e Bernal a Bologna

Boléro-Ravel, da un’idea di Daniele Cipriani, con testo di Vittorio Sabadin e regia di Anna Maria Bruzzese. Uno spettacolo che racconta la storia del compositore Maurice Ravel (1875-1937), di cui ricorrono 150 anni dalla nascita, attraverso alcune delle sue pagine più celebri, scritte per la danza ed eseguite dal vivo da due pianisti. Sarà in scena al Comunale Nouveau, Bologna, nell’ambito della Stagione di danza 2025, le sere del 29 e 30 ottobre alle ore 20,30. Protagonisti del cast sono la grande étoile Luciana Savignano e il bailarín/bailador Sergio Bernal. Insieme a loro, i pianisti Marcos Madrigal e Alessandro Stella, il duo di coreografi-danzatori Sasha Riva e Simone Repele; inoltre, ballerini della Sergio Bernal Dance Company e della Compagnia Komoco di Sofia Nappi, nonché due “strilloni” – gli attori Alessandro Ambrosi e Marco Guglielmi – che, attraverso titoli di giornali immaginari, richiameranno alcune tappe della vita e della carriera del musicista francese, condite da gustosi aneddoti. Anche in occasione di Boléro-Ravel – come già per molti suoi precedenti spettacoli, inclusi quelli dedicati a Stravinsky e a Rachmaninoff – Cipriani ha voluto che i brani, generalmente eseguiti da un’intera orchestra, fossero interpretati al pianoforte per creare una complicità tra musicisti e ...

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Al Festival Aperto il Gruppo Nanou presenta “Redrum”

Da mercoledì 8 a domenica 12 ottobre al Teatro Municipale Valli di Reggio Emilia, andrà in scena la performance premiata come il miglior spettacolo di danza, vincitore ex-aequo del Premio Ubu 2024. Uno spettacolo a durata variabile, in cui lo spettatore è invitato a sorseggiare un drink, aggirandosi senza confini tra palco e platea La potenza dell’immaginario cinematografico, il suo infinito bagaglio simbolico, l’aspetto onirico e sfuggente. In redrum tutto accade, è sempre accaduto e accadrà ancora. Al Festival Aperto 2025, nelle Sale del Ridotto del Teatro Municipale Valli, andrà in scena il Gruppo Nanou, con il loro spettacolo Redrum, attraverso lo specchio, da mercoledì 8 a domenica 12 ottobre. Redrum è un’installazione coreografica per cinque danzatori e un performer, è il primo capitolo del progetto Overlook Hotel. La performance è una rivisitazione del lavoro della compagnia Gruppo Nanou, realizzata in coproduzione con il Centro Coreografico Nazionale Aterballetto e con i coreografi Marco Valerio Amico e Rhuena Bracci. Per l’occasione, il sottotitolo Attraverso lo specchio omaggia il romanzo dello scrittore Lewis Carroll, facendo riferimento sia al nome di una delle Sale che ospiteranno l’opera (la Sala degli Specchi) sia all’immaginario surreale e onirico dello scrittore. Il titolo, redrum, è un ...

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Si è conclusa NID Platform 2025, quattro giorni di grande danza

Si è conclusa sabato 4 ottobre 2025 a Civitanova Marche la nona edizione di NID Platform – La nuova piattaforma della danza italiana nata nel 2012 come manifestazione biennale, su iniziativa di alcuni operatori della distribuzione della danza aderenti all’ADEP (Associazione Danza Esercizio e Promozione in sede FEDERVIVO-AGIS) riuniti in R.T.O. (Raggruppamento Temporaneo di Operatori – e divenuta annuale da due anni. NID Platform 2025 è stata realizzata con il sostegno della Direzione Generale Spettacolo del MiC, della Regione Marche, del Comune di Civitanova Marche e dell’Azienda Teatri di Civitanova. AMAT Associazione Marchigiana Attività Teatrali – Circuito Multidisciplinare Regionale è stato il partner capofila e organizzatore nominato quest’anno da R.T.O. Il titolo scelto per questa nuova tappa del format NID Platform è stato Dance, singular plural, a sottolineare sia la pluralità di linguaggi, forme e visioni attraverso cui si declina oggi la danza contemporanea, sia la varietà delle possibili connessioni che ne possono alimentare l’evoluzione. La NID Platform 2025 si è svolta a Civitanova Marche nei teatri Rossini, Annibal Caro, Cecchetti, alla Chiesa di San Francesco e al Donoma club, a Porto Sant’Elpidio al Teatro delle Api e a Fermo al Teatro dell’Aquila. La manifestazione si è confermata un importante appuntamento di incontro, di scambio, di interazione, volta a ...

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Al via T*Danse – Danse et Technologie 2025: grande attesa per Carolyn Carlson

Tra i tanti nomi di prestigio dell’edizione 2025 di T*Danse – Danse et Technologie, quello forse di più alta caratura è quello di Carolyn Carlson, che presenterà il suo lavoro per la prima volta in Valle d’Aosta. La danzatrice, coreografa, pittrice e poetessa franco-americana, direttrice del settore danza della Biennale di Venezia dal 1999 al 2002, prima coreografa a vincere il Leone d’Oro alla Biennale di Venezia nel 2006 e nominata Cavaliere della Legion d’Onore di Francia nel 2000, sarà al Festival della Nuova Danza di Aosta con la sua Company con cinque spettacoli. Due di questi, parte del polittico Islands, sono in programma per la sera di giovedì 9 ottobre, a partire dalle 21.30 nel Teatro dello Spazio Plus. Il primo è Wind Woman – Islands, in cui la coreografa indaga, chiedendo a Céline Maufroid di ascoltare i respiri che ci circondano e quelli che nascono nel nostro corpo, le emozioni effimere e invita ciascuno ad ascoltare, a percepire il respiro del mondo e il proprio. Sarà seguito da The Seventh Man – Islands, che incarna le rotture, le ricostruzioni e le promesse del presente che ogni essere umano sperimenta nel corso della vita, con la gestualità potente, fluida ...

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Sulle punte del tempo: la leggenda di Sofia Fuoco

Nel cuore pulsante dell’Ottocento, quando il palcoscenico era ancora illuminato da luci a gas e la danza viveva il suo periodo più etereo, una figura minuta ma ardente rubava la scena con la sola forza dei suoi piedi in punta. Il suo nome era Sofia Fuoco, e il suo talento lasciava una scia incandescente ovunque posasse lo sguardo… o il piede. Sofia Fuoco non era nata Fuoco. Il suo vero nome, Maria Brambilla, non aveva nulla di infuocato, se non forse il destino. Nata a Milano nel 1830, in un’Italia ancora spezzata, crebbe in una famiglia dove la danza era lingua madre. Fin da piccola, il suo corpo parlava con una grazia che andava oltre la tecnica: era espressione pura. Sotto la guida severa e geniale di Carlo Blasis, Sofia si forgiò come l’acciaio sotto il martello. Blasis non addestrava solo ballerine, ma plasmava icone. E Sofia fu una delle sue punte di diamante — forse la più brillante. A nove anni debuttava al Teatro alla Scala, e a tredici portava già il titolo di prima ballerina assoluta. Era l’epoca dei sogni in tutù, e Sofia sembrava incarnarne ogni piega. Quando danzava, il suo corpo sembrava librarsi tra il visibile ...

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Debutta il nuovo lavoro coreografico di Susanna Beltrami: Il Danno

L’8 e il 9 ottobre una attesissima prima nazionale della Compagnia Susanna Beltrami/DANCEHAUSpiù al Festival MilanOltre presso il Teatro Elfo Puccini di Milano. IL DANNO è ispirata all’omonimo romanzo e film e ha come protagonisti il primo ballerino scaligero Antonino Sutera ed Emanuela Montanari, ex solista scaligera. Susanna Beltrami, coreografa e fondatrice di DanceHaus, polo milanese per la formazione e la ricerca coreografica, torna con una nuova creazione che attraversa le pagine e l’immaginario di Damage, il romanzo di Josephine Hart reso celebre anche dall’adattamento cinematografico di Louis Malle. Il protagonista, un uomo di mezza età, è tormentato dai ricordi, dai sensi di colpa causati dalla travolgente e torbida relazione avuta con la nuora e la conseguente morte del figlio. Una relazione proibita che smaschera la vera natura dei protagonisti. Ma è anche una storia d’amore, intrisa di follia, morte, mistero, dove i due protagonisti sono, allo stesso tempo, vittime e carnefici del loro destino. In questa rilettura, il figlio del protagonista ritorna trasfigurato in diverse forme, rinnovando traumi e colpe che non possono essere cancellate. Susanna Beltrami si afferma nella danza italiana nel 1986, al rientro dalla Merce Cunningham Foundation di New York, segnando una svolta nella scena contemporanea ...

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La coreografa Anna-Marie Holmes “allo specchio”

Balletto classico preferito? Il lago dei cigni. Balletto contemporaneo preferito? The Green Table. Il teatro del cuore? Il Teatro Marinsky di San Pietroburgo. Un romanzo da trasformare in un balletto? A Gentlman in Moscow. Un film da cui trarre uno spettacolo di balletto? Jurassic Park. Il costume di scena che hai indossato e che hai preferito? Quello che ho preferito è stato Spring Waters. Quale colore associ alla danza? Verde. Che profumo ha la danza? La danza ha il profumo della gioia. La musica più bella scritta per il balletto? Quella per il balletto Raymonda Il film di danza imperdibile? White Nights. Due “miti” sulla danza del passato, maschile e femminile? Due miti del passato sono il salto di Nijinsky e la svolta di Karsavina! Il tuo “passo di danza” preferito? Il mio passo di danza preferito è il blinchiki. Chi avresti voluto essere nella vita reale tra i personaggi del grande repertorio del balletto classico? Vorrei essere Giulietta, per quanto riguarda il repertorio del balletto classico. Chi era il genio per eccellenza dell’arte coreografica? Marius Petipa. Ripensandoci, se incontrassi Tersicore, cosa le diresti? Le direi che è bellissima dentro e fuori! Tre parole per descrivere la disciplina della danza? ...

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“Visioni del corpo” attraverso la danza d’autore

La fotografia al femminile è il focus del nuovo appuntamento di Visioni del corpo: conoscere l’arte contemporanea attraverso la danza d’autore. Grazie alla collaborazione curatoriale di Nicolas Ballario (uno dei 100 volti più influenti nel mondo dell’arte per Il Giornale dell’arte), continua a vivere l’enciclopedia danzante, che parla del mondo attraverso la danza, mettendo il corpo al centro dell’umano. L’8 ottobre alle ore 20:30 Nicolas Ballario presenterà le opere fotografiche di Tina Modotti, Diane Arbus, Cindy Sherman, Nan Godin, Lisetta Carmi, che saranno accompagnate dalle coreografie create per l’occasione da Sofia Nappi, una delle coreografe italiane più apprezzate nel panorama contemporaneo. Dalle ore 19.30 alle ore 20.30 degustazione di vini e prodotti locali, grazie alla collaborazione con Coldiretti Reggio Emilia. C’è sempre stato un pregiudizio – spesso giustificato dall’atteggiamento elitario degli addetti ai lavori – sull’arte contemporanea: che fosse lontana dalle persone. Negli ultimi anni qualcosa sta cambiando e quindi il pubblico del contemporaneo si sta allargando: il progetto Visioni del Corpo va in questo senso, vuole introdurre in modo semplice (ma mai semplicistico) al lessico di alcuni dei più grandi artisti contemporanei. Non verranno date spiegazioni, perché l’arte non può essere spiegata, ma verrà raccontato il contesto per suggerire ...

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