Il Teatro Ristori di Verona non aveva mai visto uno Schiaccianoci così. Ma ne è rimasta colpita ed entusiasta, tanto da coprire di applausi la compagnia e il creatore innovativo di questa pièce, il Maestro scaligero Renato Zanella. È stato un debutto, una creazione ad hoc fatta per stupire e per dare un tono di freschezza al balletto natalizio per eccellenza, da sempre acclamato da generazione di bimbi e danzato da tutte le compagnie nel mondo. Un classico, insomma. Ma in questa occasione è stato rivisitato senza, però, togliere la magia che da sempre si trasmette da una coreografia così soave. La creazione coreografica di Zanella, creata sulla suite del celeberrimo balletto di Pëtr Il’ič Čajkovskij e di cui il Maestro scaligero ha curato anche scene, costumi e luci, ha presentato una prima parte su musica originale del coreografo russo con la suite dal balletto Lo Schiaccianoci op. 71a. A seguire, poi, quasi a confronto, è stato danzato l’arrangiamento in chiave jazzistica firmato da Duke Ellington e Billy Strayhorn: The Nutcracker Suite, registrato per la prima volta nel 1960 per l’etichetta discografica Columbia. La coreografia non ha seguito, però, la trama del celebre balletto del repertorio classico ottocentesco, ma ha ...
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