(Intervista del 5 luglio 2010) Moses Pendleton e Momix… Iniziamo da questa combinazione vincente È un’idea alchemica di mescolare le cose e vedere cosa si sviluppa. A volte cambiando un solo elemento, come la musica o un costume, si può dare nuova vita ad ogni cosa. I Momix sono sempre un costante mix di musica, costumi, luci e ombre, video, danzatori, teatro, coreografia e illusione e come tutti questi elementi interagiscono e connettono. Movimenti planari, creature non umane, danzatori con più arti, effetto di assenza di gravità, illusioni ottiche sorprendenti. Possiamo parlare di una dimensione extra-danza? È una danza senza confini, potremmo dire così, e lo spettacolo ha sempre fatto parte della danza. Infatti, in realtà, io non penso in termini di danza, ma più in termini di immagini in movimento. Credo davvero che vada al di là della danza e diventi molto più teatro fisico, visuale. La Sua fonte di ispirazione nel modo in cui estende le possibilità del corpo umano? Ho sempre attinto le immagini dal mondo delle piante, degli animali e dei minerali. Il mio interesse consiste in come la forma umana si relazioni a forme non-umane. Cosa è la natura per Moses Pendetlon e cosa è l’arte? Sono ...
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