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Attualità

Il prestigioso atelier di danza Jasha crea una collezione esclusiva per Sara Zuccari ispirata ai grandi capolavori del balletto classico

Bozzetto per Sara Zuccari ispirato a Il Lago dei Cigni   Una firma prestigiosissima: Jasha, per un’icona dell’eleganza del mondo tersicoreo: Sara Zuccari. Nasce così la collezione unica ispirata ai grandi balletti del repertorio classico che i due stilisti Salvatore D’Orsi e Antonino Terminiello hanno voluto disegnare in esclusiva assoluta per Sara Zuccari, giornalista e critico di danza, direttore del giornaledelladanza.com, membro della commissione tecnica di “Amici” – Edizione 2012 e direttore artistico del Premio Amalfi Danza International. Quattro bozzetti, quattro abiti straordinari, aventi come tema i seguenti balletti di repertorio: Lago dei Cigni, Uccello di Fuoco, Don Chisciotte, La Bayadère, che saranno indossati da Sara Zuccari in occasione dei più importanti eventi di danza della stagione 2012/2013, una collezione senza pari nella storia della moda di danza. «Guardando Sara, la sua carnagione, il suo portamento, il colore dei suoi capelli, l’ispirazione per i bozzetti è ricaduta spontaneamente su titoli del repertorio classico che cromaticamente e stilisticamente la rappresentano di più secondo il nostro occhio. Sono i nostri balletti preferiti e creare degli abiti da sera traendo spunto da essi per noi è un progetto entusiasmante che stimola fortemente la nostra creatività», queste le parole dei creatori della collezione, Salvatore D’Orsi e Antonino Terminiello, fondatori dell’atelier Jasha, con sede a Monticchio (Massalubrense) in provincia di Napoli,  dei ...

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Un libro per l’estate: “Isadora Duncan, una biografia disegnata”

“L’estetica liberazione dell’anima”, è cosi che  viene definita la danza di una ballerina che fece scalpore nel mondo dello spettacolo tra gli ultimi anni del 1800 e i primi del 1900. Lei è Isadora Duncan, vero nome di Dora Angela Duncan (1878-1927), la cui passione per l’arte la portò, tra scandali e critiche, a sciogliere la danza dalle rigide impostazioni classiche per avviarla verso un percorso moderno. Oggi, a distanza di molti anni dalla sua morte, la sua vita viene  riproposta sotto forma di fumetti in bianco e nero. Attraverso 125 pagine,  ricche di immagini più che veritiere e seguite da una dettagliata biografia, possiamo dunque rivivere i momenti più eclatanti della vita di Isadora Duncan. Il volume, intitolato appunto “Isadora Duncan, una biografia disegnata” e pubblicato per NdA, è stato realizzato da Sabrina Jones, che ripercorre fedelmente, senza alcuna critica, la vita della famosa ballerina che danzò per Lenin. Ciò che maggiormente colpisce dell’artista e che viene evidenziato nel libro, è sicuramente il contrasto tra una vita sregolata, a volte rivoluzionaria e una passione unica ed indescrivibile verso la danza. Un contrasto che ha reso Isadora Duncan una delle figure più sorprendenti e per questo ricordate fino ad oggi.                                                                                                                            Antonia Nedelcu      

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Il meglio di… Giuseppe Giofrè è il vincitore della categoria ballo ad “Amici” di Maria De Filippi

Intervista del 14 maggio 2012   Habemus Papam! Un’esclamazione forse azzardata, ma dopo 6 mesi di scuola e 7 puntate straordinarie in prima serata ci può anche stare. Sabato sera in diretta è stato proclamato il vincitore del programma “Amici” di Maria De Filippi, per la categoria danza, che è stato Giuseppe Giofrè. Un ballerino carismatico, ricco di un’energia che ha sempre saputo regalare al pubblico in ogni sua esibizione. È partito in sordina sotto la protezione del maestro Luciano Cannito che ha sempre visto in lui grandi doti pur riconoscendone la scarsa preparazione fisica e tecnica, tanto da mettere a disposizione del ragazzo uno staff particolare di insegnanti per cercare di fargli recuperare il tempo perduto. Giuseppe è andato avanti passo dopo passo fino ad arrivare ad aggiudicarsi la vittoria del programma a discapito della sua avversaria Francesca Dugarte. Due mondi opposti, imparagonabili, uno stile nuovo e ritmato per Giuseppe e l’eleganza, la sobrietà e la perfezione della danza classica per Francesca. I due ragazzi si sono sfidati più volte nell’arco della serata cominciando da Giuseppe che ha subito scaldato il palcoscenico con un passo a due in perfetto stile modern/hip hop, subito ricambiato da Francesca che ha mostrato tutta la sua arte eseguendo ...

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“Notre Dame de Paris” torna all’Arena di Verona

  Sono passati dieci anni dal primo spettacolo ma nulla è cambiato. Anzi: il gruppo si è rafforzato e soprattutto il pubblico non ha mai smesso di seguire le tappe del tour di questo fantastico spettacolo: parliamo di Notre Dame de Paris, grandioso allestimento che in Italia è stato applaudito da più di due milioni e mezzo di persone di 40 diverse città in ben 915 repliche, a partire dalla sua prima rappresentazione, nella versione originale francese, al FilaForum di Assago, il 21 marzo 2001. Quando andò in scena per la prima volta in Italia, Notre Dame De Paris era già stato visto ed applaudito in Francia da 3 milioni di spettatori. Tradotto in quattro lingue dal francese, lo spettacolo aveva spopolato in Russia, era andato in scena a Barcellona nella versione spagnola e nel West End londinese in quella inglese. Ma pochi immaginavano che nel nostro paese avrebbe potuto riscuotere un successo senza precedenti. La versione italiana è stata curata da Pasquale Panella, già paroliere di Battisti, che ha riscritto i testi nel rispetto del libretto originale francese ma con una poetica assolutamente intrinseca. I testi accattivanti, assieme alle scenografie mozzafiato, alle influenze pop/rock delle musiche e ad un cast di ...

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Stoffa per la Danza: La comparsa del tutù romantico

Tutù è un termine di origine francese ed indica un costume di scena indossato dalle danzatrici nel balletto classico. Nato nel 1832 con la SYLPHIDE (capostipite del balletto romantico), il tutù ha creato uno stile che ha segnato il mondo della danza per più di un secolo ed è ancora oggi la divisa tipica della ballerina “classica” . Esistono due principali tipi di tutù: il tutù lungo o romantico e il tutù corto o classico. La costruzione di entrambi si appoggia su un busto con baschina sulla quale vengono fissate le sovrapposizioni degli strati di tulle che devono rispettare dei calcoli matematici di sviluppo in funzione della lunghezza delle gambe della ballerina; questi strati di tulle,inoltre, hanno pesi e consistenze diverse: dall’estrema leggerezza di quelli del tutù romantico alla solidità e rigidità di quelli del tutù classico. Ciò che differenzia in maniera netta le due tipologie di costume è la lunghezza della gonna, la quale, mentre nel periodo romantico va dal ginocchio alla caviglia, alla fine del diciannovesimo secolo si accorcia notevolmente fino ad assumere la forma di un disco sopra le anche della ballerina. Il busto, al contrario, non subisce variazioni: è confezionato in tela ed è rinforzato con stecche. Come già ...

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Il meglio di… Intervista ad Attilio Cocco: “Un grazie agli ambasciatori della danza nel mondo”

Intervista del 27 settembre 2011   Attilio Cocco, maestro, direttore di una scuola di lunghissima tradizione e di una compagnia con alle spalle un passato da primo ballerino presso il Teatro San Carlo di Napoli, una vastissima esperienza con tanti momenti da raccontare. Un salto indietro nel tempo… come arriva la danza nella sua vita? Il mio incontro con la danza è stato quasi frutto del caso: fu mia madre a pensare che il mondo dell’arte avrebbe potuto giovare ad un bambino che si presentava piuttosto chiuso ed introverso. Convinta da un suo caro amico, il maestro Tony Ferrante, già primo ballerino dell’Ente, mi indirizzò al San Carlo. Non avrei certo immaginato che quella sarebbe stata la mia vita. Lei ha danzato al fianco delle più’ prestigiose étoiles mondiali come Carla Fracci, Elisabetta Terabust,Wilfride Piollet, Paolo Bortoluzzi, Bruce Mark, Burton Taylor, Nelsen Kellet ed altri, collaborando con coreografi internazionali come Beriozoff, Covacev, Dell’Ara, Pistoni, Prebil e Sparembleck, per citarne alcuni dei più famosi. Qual è il ricordo più vivo che conserva dei momenti condivisi in scena? Ognuno di loro ha lasciato in me un ricordo, un attimo particolare, una sensazione che porto con me. Ma forse, se dovessi proprio ricordare ...

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Container Fest 2012 presenta Ready to Dance!

Al via la terza edizione del festival di danza contemporanea e arti performative che si svolgerà dal 30 agosto al 16 settembre tra Brescia e Botticino: spazi inediti, teatri, cortili e piazze accoglieranno i progetti e gli eventi del Container Fest 2012. Questo festival è un progetto dell’Associazione Container12 guidato sotto la direzione artistica di Manuela Bondavalli con il contributo di Fondazione Cariplo e con la collaborazione del Comune di Brescia, Assessorato al Marketing Urbano, Assessorato alla Cultura e Pubblica Istruzione; Cronaca e Memoria dello Spettacolo, MiBac, Cinedanse, Informagiovani Brescia e patrocinato dal Comune di Botticino, Circoscrizione Centro Comune di Brescia, Institut Français, Consolato Regno dei Paesi Bassi e dal British Council. Ad aprire l’edizione 2012 di Container Fest- Ready to Dance!  sarà una maratona di video danza: in collaborazione con Cinedans di Amsterdam (festival di film per la danza che raccoglie video da artisti di tutto il mondo) e Cro-Me (Cronaca e Memoria dello Spettacolo di Milano) sono stati selezionati 40 video i quali verranno proiettati dal 30 agosto al 2 settembre in diversi, talvolta insoliti, luoghi della città. Prosegueirà il festival con Eva Karczag, Katye Coe e Manuela Bondavalli  che, dal 1 al 4 settembre, condurranno stage formativi ...

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Claudio Rocco racconta come ha portato al successo l’Argentario Dance Festival.

  Claudio Rocco, si è formato tra l’ Italia e gli Stati Uniti, dove ha lavorato come danzatore. La sua esperienza, sia teatrale che televisiva, sono la base della sua attuale ricerca. Ha lavorato come coreografo a un “disco per l’estate” e “Carramba che fortuna” mentre in teatro, firma le corografie di Emozioni e della commedia musicale L’ultimo Tarzan. Attualmente la sua attività si divide tra l’insegnamento e la direzione di tre  grandi eventi: “La Grande Danza” a San  Pantaleo, il “Dance Festival e Concorso Internazionale di Danza” di Porto Rotondo e “Argentario Dance Festival” a Porto Santo Stefano. Otre ad essere un insegnante e coreografo, è anche direttore artistico, da ormai quattro anni, dell’ Argentario Dance Festival di Porto Santo Stefano, com’è nata l’idea del Festival?  L’Argentario Dance Festival nasce come progetto turistico. Girando il mondo per festival internazionali, concorsi e stage venivo spesso sollecitato da colleghi, direttori artistici di concorsi, o di scuole di danza, ad uno scambio interculturale e ad organizzare un festival in Italia che potesse coniugare arte e cultura e, perché no, l’opportunità visitare la nostra meravigliosa Penisola. Contemporaneamente, amministrazioni comunali con cui collaboro mi chiedevano un progetto che valorizzasse e promuovesse il territorio anche all’estero. E ...

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La rubrica “Etoile del mese” cambia faccia: approda sul giornaledelladanza.com il fotografo Paolo Bonciani

Una nuova stagione lavorativa sta per cominciare e il giornaledelladanza.com è al lavoro per offrire ai propri lettori un’informazione sempre completa, puntuale, aggiornata e di qualità. Molte saranno le novità presenti sul giornale, a cominciare dal restyling di alcune rubriche per cui i web manager sono già a lavoro, fino alla nascita di nuove collaborazioni. Il mese di settembre sarà foriero delle prime novità con l’arrivo nello staff della testata di un maestro della fotografia: Paolo Bonciani. Sarà proprio Bonciani infatti a curare la rubrica Etoile del mese che verrà presentata con  grafica e contenuti completamente nuovi, arricchiti dell’arte fotografica di un grande fotografo. Paolo Bonciani si occupa di fotografia dal 1970 variando i temi dei suoi scatti, reportage sociale e sportivo, fino a giungere all’arte della danza, di cui è ritenuto uno degli interpreti più attenti e sensibili, sapendo fotografare con stile ed eleganza grandi nomi artisti quali Carla Fracci, Rudolf Nureyev, Lindsay Kemp, Alessandra Ferri. Nella sua storia lavorativa è stato insignito di prestigiosi riconoscimenti, come ad esempio la Medaglia d’oro, conferitagli dal Presidente della Repubblica, il Premio Positano per l’Arte della Danza Léonide Massine diretto dal Prof. Alberto Testa, la realizzazione del Calendario Porselli e molto altro ...

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Medicina e Danza Estate – Le patologie dei “sesamoidi”: due piccole ossa sotto la pianta del piede

  Se potessimo osservare lo scheletro del piede dal lato plantare, cioè dalla parte che normalmente è rivolta verso il pavimento, vedremmo che sotto la testa del primo metatarso -quello che continua con le falangi dell’alluce- si trovano due piccole ossa, delle dimensioni di una nocciolina, chiamate appunto “sesamoidi”. Se considerato in modo generico, il termine “osso sesamoide” indica un osso contenuto nel contesto di un tendine: queste due piccole ossa, infatti, sono come “avvolte” dai tendini di alcuni muscoli della pianta del piede che si inseriscono sull’articolazione metatarso-falangea del primo dito (adduttore e abduttore breve dell’alluce). In alcune persone, le ossa sesamoidi del piede assumono una forma particolare, cioè presentano una sottile incisura al centro (assomigliano ad un chicco di caffè) e predono il nome di “sesamoidi bipartiti”. Per terminare la descrizione anatomica, dobbiamo anche ricordare che nello spazio che separa il sesamoide mediale da quello laterale scorre il tendine del muscolo flessore breve dell’alluce, un altro dei muscoli intrinseci del piede, responsabile della flessione plantare del primo dito. Pur essendo così piccole, queste ossa sono in grado di sopportare carichi anche molto intensi durante il passo: nella fase di spinta dell’avampiede sul pavimento, ad esempio, sui sesamoidi grava ...

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