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Attualità

La grande danza a San Pantaleo in Costa Smeralda con Giuseppe Picone

Chiude in bellezza l’estate della Costa Smeralda con l’atteso appuntamento di danza a San Pantaleo  (Olbia). Venti anni di danza internazionale con il gala La Grande Danza: è dal 1990 che nel piccolo paese gallurese si ritrovano i più grandi ballerini del mondo per rendere omaggio alla memoria delle tredici vittime dell’incendio del 1989 e per testimoniare con la bellezza dell’arte il rispetto per il territorio e l’amore per la vita. Oggi è un  prestigioso appuntamento di richiamo internazionale per la danza classica, con la partecipazione dei grandi nomi del balletto quali Carla Fracci, Luciana Savignano, Oriella Dorella, Gheorghe Iancu, Elisabetta Terabust. Sabato 25 agosto si esibirà l’etoile internazionale Giuseppe Picone, ambasciatore della danza italiana nel mondo , interpretando due assoli, “Compassione” con la Coreografia di Michele Merola e Musica di W.A Mozart e “Carmina Burana ” coreografato dallo stesso Picone su musica di C.Orff. A seguire i  primi ballerini Oksana Skorik e Timur Askerov del Teatro Mariinsky di San Pietroburgo  con gli spettacolari pas de deux dal repertorio classico e la prestigiosa compagnia Mandala Dance Company di Paola Sorressa. La direzione artistica è affidata al maestro Claudio Rocco, coreografo affermato e stimato di numerose trasmissioni televisive tra cui “Carramba che Fortuna” e “Furore”. INFO: La ...

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Un libro per l’estare: “Tango. Storia dell’amore per un ballo”

“Tango. Storia dell’amore per un ballo” è nelle librerie da dicembre 2011, pubblicato da Elliot Editore. L’autore, il celebre musicologo, storico ed antropologo Robert Farris  Thompson,  ha ideato questo libro per esplorare ogni sfaccettatura di un ballo che da sempre ha ottenuto un grandioso successo, nonostante tutti i suoi cambiamenti e tutte le sue evoluzioni. Thompson, , in qualità di musicologo, esplora il tango, analizzando  gli autori di musica e testi, da Carlos Gardel  a Jorge Luis Borges. Ne delinea cosi un profilo musicale, piacevolmente accompagnato da un’accurata analisi che ripercorre minuziosamente il progresso di questo ballo dalle origini fino ai giorni nostri, soffermandosi soprattutto sul perché esso non passi mai di moda nonostante la sua estrema commercializzazione. Inoltre il testo è ricco di immagini e fotografie che suggeriscono l’idea di ciò che è il tango: un ballo estremamente enigmatico per la sua forte carica di passionalità e di sensualità. Si tratta dunque di un libro ricco  di dettagli e di informazioni,  che nella sua completezza fa nascere un sentimento d’interesse in chi lo legge, o meglio una storia d’amore per un ballo sublime come il tango.                                                                                                                                Antonia Nedelcu

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Mattia Russo e Diego Tortelli: i protagonisti del Festival di Burgos

  Avete di recente vinto il primo premio al prestigioso concorso di Burgos in Spagna, un grande traguardo, cosa ha significato per voi? Per noi vincere il concorso di Burgos e stata una sorpresa e una emozione immensa. E’ da anni che cerchiamo di fare un progetto insieme ma purtroppo i nostri lavori e impegni non ce lo hanno mai permesso, questo e il nostro primo percorso coreografico insieme e essere riusciti a raggiungere questo traguardo inaspettato è stato meraviglioso e anche una motivazione a continuare a creare insieme e crescere insieme artisticamente. Entrambi finora abbiamo creato coreografie all’estero per i workshop delle compagnie per le quali stavamo lavorando: Fratres, coreografia firmata Mattia Russo con Introdans in Olanda e Recapitulo, coreografia firmata Diego Tortelli per Luna Negra a Chicago.  Entrambi ricordiamo come ci siamo già aiutati e supportati nella nostra prima esperienza, anche se stavamo l’uno lontano dall’altro, parlando ogni giorno al telefono, scambiandoci idee e anche a volte confrontandoci animatamente per far valere la nostra idea, imparando che dallo scambio di idee ne nascono altre più interessanti. Quindi con Descamino de Dos, la coreografia vincitrice del primo premio di Burgos, abbiamo consolidato fortemente le nostre idee ottenendo un risultato che ha sorpreso prima di tutto a noi stessi. Come avete vissuto quest’ esperienza ...

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Medicina e Danza Estate – Fisiologia del movimento: conoscere meglio i meccanismi di azione dei muscoli come “Motori” del nostro corpo

  I muscoli scheletrici sono composti dall’insieme di milioni di cellule muscolari che prendono il nome di fibre; esse si riuniscono in fasci dando origine al ventre muscolare (cioè la parte carnosa del muscolo) e sono tenute insieme da sottili strati di tessuto connettivo che, fondendosi insieme,  portano alla formazione dei tendini, cioè delle “corde” attraverso le quali il muscolo si attacca all’osso. Ogni muscolo del nostro corpo possiede almeno due tendini: per convenzione si chiama origine il tendine prossimale, cioè più vicino al centro del corpo, mentre si identifica con il mome di inserzione il tendine distale, cioè quello con cui il muscolo finisce. I muscoli che hanno due diversi tendini d’origine sono detti bicipiti; quelli che ne hanno tre sono detti tricipiti, fino ad arrivare al muscolo quadricipite che presenta quattro differenti origini. La caratteristica principale del tessuto muscolare è la contrattilità cioè l’abilità di modificare la sua lunghezza in risposta ad una stimolazione nervosa: la teoria più accreditata per spiegare il meccanismo della contrazione muscolare è conosciuta col nome di “teoria dello scivolamento dei filamenti” (Huxley, 1969) e dimostra come, durante la contrazione muscolare, i filamenti contenuti nel citoplasma delle fibre muscolari siano in grado di scivolare gli uni rispetto agli altri, modificando la lunghezza della cellula e, di conseguenza, quella dell’intero muscolo. ...

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Al via la seconda edizione del Concorso Nazionale Coreografico “Sorrento Danza”

  Il 14 e 15 settembre 2012, nello splendido scenario del Parco Ibsen, si svolgerà la seconda edizione del Concorso Nazionale Coreografico “Sorrento Danza”, con il patrocinio morale del Comune di Sorrento. La manifestazione, ideata e diretta dalla coreografa Raffaella Pandolfi – che ha avuto il merito di accordare alla danza, sublime forma d’arte, tutta la risonanza e il rispetto che merita – offre una vetrina di primo piano con la presenza di illustri esponenti del mondo della danza, dello sport e dello spettacolo. L’evento è stato creato soprattutto per dare l’opportunità a giovani talenti di godere di scambi di alto prestigio artistico-culturale. Nato con lo scopo di creare un ponte tra la danza, una delle più sentite forme di espressione artistica, e la realtà artistico culturale della penisola, ospite, negli anni, di illustri esponenti del mondo coreutico, quali Léonide Massine e Rudolf Nureyev, il concorso ha un parterre di ospiti nazionali ed internazionali di tutto riguardo. Il concorso avrà una giuria tecnica e una giuria critica. La giuria tecnica è formata da Mauro De Candia (Direttore della Compagnia di Ballo del Teatro Statale di Osnabrück in Germania, nonché Direttore Didattico di “FormazioneTersicore” e del “Giovane Balletto Mediterraneo” e fondatore dell’ApuliaArteFestival); Julie Christie Wherlock (della BallettSchule di Basilea); ...

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Argentario Dance Festival 2012

  Nel bellissimo scenario di Porto Santo Stefano, sotto la direzione artistica di Claudio Rocco, Giovedì 6 settembre, prenderà il via la quarta edizione dell’Argentario Dance Festival, concorso internazionale di danza,  che  da quattro anni coinvolge giovani talenti provenienti da tutto il mondo i quali vengono coinvolti in quattro giorni di danza, mare e scambi interculturali attraverso diverse attività turistico-culturali che favoriscono la scoperta del territorio. Anche quest’anno il Festival vanta una giuria composta da grandi nomi della danza e dello spettacolo: il produttore e regista televisivo Sergio Iapino, che inoltre sarà il presidente di giuria, il direttore artistico del festival Claudio Rocco, il coreografo  della compagnia americana di fama mondiale Complexions, Desmond Richardson,la direttrice uscente della scuola del Teatro dell’Opera di Roma, Paola Jorio, il direttore del Maggio Danza Francesco Ventriglia, la maître de ballet Lucia Geppi, MoMo, insegnante e coreografo del gruppo Funk Elements ed il coreografo internazionale Giancarlo Solinas. Il programma prevede due giornate di fasi preliminari e Sabato 8 la finale alla quale accederanno solo i migliori elementi selezionati. Il Festival si concluderà Domenica 9 settembre con un galà che racchiude le migliori performance dei giorni precedenti. Alla serata conclusiva presenzierà anche Sara Zuccari, giornalista e critico ...

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Un libro per l’estate: “Rudolf Laban: corpo, spazio, espressione”, la danza intesa come essenza del mondo

E’ arrivato finalmente anche in Italia il volume che offre un quadro esauriente di quella che è la danza secondo il danzatore, insegnate e teorico austro-ungarico Rudolf Laban (1879-1958). Il libro, intitolato “Rudolf Laban: corpo, spazio, espressione” e pubblicato in tutte le librerie per Epos, esegue un resoconto dell’evoluzione e delle trasformazioni della danza in seguito alla nascita delle teorie di  Laban. L’autrice, Vera Maletic, allieva dello stesso Laban, in qualità di testimone dell’operato di quest’ultimo, esplica che cos’era la danza secondo il  maestro, prendendo in considerazione anche il suo famoso sistema di notazione dei passi risalente al 1928 e noto come “Notazione Laban” oppure “Labanotation”. Questa volta la danza, vista come un’arte da palcoscenico, da una parte  è intesa come l’espressione del ritmo originario che da solo costituisce l’essenza del mondo, dall’altra come  movimento liberatorio del corpo e dell’animo umano. Antonia Nedelcu

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Il meglio di… L’étoile Roberto Bolle si racconta al giornaledelladanza.com

Intervista del 1 dicembre 2011 Scoperto da Rudolf Nureyev, la sua carriera ha oramai toccato vertici prestigiosi ballando nei più importanti teatri del mondo a fianco delle più grandi étoiles della danza degli ultimi anni: Altnyai Asylmuratova, Darcey Bussel, Alessandra Ferrri, Sylvie Guillem, Svetlana Zhakarova, per citarne solo alcune. Raccontaci il tuo ultimo lavoro l’Orpheus di John Neumeier con l’Hamburg Ballet? In che modo hai interpretato “Orfeo”? Orpheus è stato per me un balletto molto desiderato che ho ballato dopo due anni dal previsto debutto. È un onore che un coreografo della portata di John Neumeier , uno dei geni della coreografia e del balletto moderno e narrativo, abbia plasmato una creazione su di me. Un grande riconoscimento e un punto di arrivo per la mia carriera. Insieme abbiamo fatto un lavoro molto intenso e profondo sulla figura di Orfeo cercando di entrare e delineare la personalità, la parte più profonda del personaggio. Le tue sensazioni in questo ruolo? Abbiamo dato vita ad un personaggio molto vero e sensibile. Neumeier è riuscito, attraverso un linguaggio moderno, a dare una grande verità al mito. Ed è proprio grazie a questo tipo di linguaggio che sono riuscito ad entrare profondamente nel ruolo ...

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Social Network Estate: Mario Marozzi

Social Network Estate è la rubrica per l’estate, ideata dal direttore Sara Zuccari, in cui la redazione h24 del giornaledelladanza.com avrà i riflettori puntati sui personaggi della danza italiana ed internazionale per seguirli nella loro estate 2012, tramite i social network: facebook, twitter, Flickr, etc… Mercoledì 25 luglio Facebook Mario Marozzi In questa vita ho imparato a non soffrire per un amicizia persa… Perchè quando le persone ti abbandonano, vuol dire che l’amicizia non era vera, perciò non vale la pena soffrire per chi non merita neanche una scheggia del tuo cuore!!! (Bastarda♥)

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Stoffa per la Danza: Il costume del seicento

Il 600 rappresenta un periodo determinante per l’evoluzione del costume così come lo intendiamo oggi. Chi veste comprende e desidera creare un abito che sappia vestire l’anima del danzatore, suggellare quel patto d’amore che inizia a crearsi tra  passi e piroette. Nel 1661 Luigi XIV fondò l’accademia Nazionale della Musica della Danza e nacque la professione del ballerino professionista e di qui la necessità di un abito unico nella consapevolezza di rappresentare il corpo dove il danzatore rispecchia lo spirito ma anche un abito che  deve agevolare i movimenti sempre più rapidi del danzatore stesso . Anche se le tenute erano ancora molto elaborate , ricami e colori che richiamavano alla ricchezza ed allo splendore proprio di questo secolo “superfluo” cosi come gli accessori che non dovevano mai mancare. Questo stile era riversato anche nella vita di quel tempo infatti E’ proprio attraverso le tele dei grandi artisti che possiamo conoscere le vere donne e i veri uomini, di quelli che si incontravano per strada, in un caffè, colti con il sudore negli occhi mentre con un piede si facevano nervosamente strada nei campi. Ognuno di essi veniva rappresentato per quello che era, per i loro sguardi ma anche nei ...

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