Gentile Signora Anna Maria Prina, sono un Suo grande ammiratore e la stimo tantissimo, sia come persona che professionalmente. Lei che ha danzato con Rudolf Nureyev, a distanza di anni, sa dirmi che persona era il grande Rudy in sala prove e cosa le ha trasmesso? (Luca da Firenze) Caro Luca, Nureyev era un artista dalla forte personalità, un uomo estroso, eclettico e imprevedibile. Infatti non lo si può definire solo danzatore, sarebbe restrittivo. In lui si racchiudevano diverse personalità: l’uomo senza regole, scanzonato ed eccessivo, il danzatore esaltato e dirompente, il ballerino estremamente disciplinato che si allena e studia per ore infinite per raggiungere la perfezione, il Maestro esigente e severo, ma generoso, che mette al servizio di colleghi e partners tutta la sua competenza ed esperienza. Quando Nureyev entrava in sala, anche senza vederlo si percepiva la sua presenza. Ogni tanto aveva comportamenti aggressivi e sgarbati nei confronti dei ballerini più indolenti, ma tutto sommato godeva del massimo rispetto per il suo rigore. Rudy, infatti, pretendeva dagli altri ciò che pretendeva da se’ stesso. A me ha trasmesso un grande senso del dovere, l’importanza della concentrazione e della dedizione al lavoro, ma anche l’attenzione quasi maniacale al particolare. ...
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