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Rubriche

Prosegue la stagione del balletto del Bolshoi al cinema con La Signora delle Camelie

«Questo balletto ricco di personalità ha trovato una compagnia di ballo all’altezza delle sue sfide» Financial Times. Il terzo appuntamento della nuova grande stagione 2015/2016 del balletto del Bolshoi di Mosca al cinema, programmata da Nexo Digital e Pathé Live, è con uno dei balletti la cui storia ha affascinato tantissimi coreografi, La Signora delle Camelie, in una produzione finora mai vista al cinema. Il programma, dopo la grandiosa apertura avuta con Giselle, continua domenica 6 dicembre, alle ore 16, con questo tragico capolavoro che, interpretato in modo intenso e drammatico con la coreografia di John Neumeier, torna a vivere sul palcoscenico del Bolshoi e in diretta via satellite nelle sale di tutto mondo. Nella fattispecie, l’elenco delle sale italiane è disponibile  sul sito web www.nexodigital.it. Con questo balletto, John Neumeier entra nello spirito letterario di entrambi i romanzi che costituiscono l’intreccio della sua opera, La Dame aux camélias del 1848 di Alexandre Dumas, che si era ispirato alla sua storia d’amore con Marie Duplessis, morta di tubercolosi a soli ventitré anni, e la Manon Lescault dell’Abbé Prevost. Il balletto, in tre atti, con le musiche di Frédéric Chopin, mette in scena una trama travolgente tipica dello spirito romantico e ...

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Dentro la danza: film, tour d’addio, una tazzina di caffè, Schiaccianoci super star!

In questo primo appuntamento di dicembre per Dentro la danza voci parliamo di nuove grandi produzioni, di nuovi progetti e di tour d’addio alle scene (di nuovo!), ma anche di brevi ritorni a casa. E ospite speciale di questo mese di dicembre il balletto natalizio per antonomasia, che si dimostra anche molto social! FILM, DANZA…FILM DI DANZA! Voci di corridoio parlano di un nuovo grande progetto del coreografo Matthew Bourne, celebre per il suo Swan Lake al maschile, ma anche per le sue riproposizioni di titoli classici in ambientazioni differenti (la Cenerentola trasportata nel 1940 ad esempio) o da punti di vista inaspettati (The Car Man, ad esempio). Questa volta nell’aria un altro grande classico, su cui vige ancora il massimo riserbo, se non per un piccolo grande indizio sfuggito alle labbra del coreografo: sarà ispirato a un noto film inglese sulla danza, che le persone indovineranno probabilmente, ma, secondo Mr. Bourne, “solo se sono anziani abbastanza!”. SI CHIUDE UNA PORTA…SI INIZIA IL TOUR! Conclusi gli addii alle scene di Sylvie Guillem, inizia un nuovo tour di addii alle scene, quello di Carlos Acosta, per il momento solo in Inghilterra, dove è l’idolo degli spettatori. Tra il 3 e il 14 maggio ...

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Arriva al cinema il film evento “Teatro alla Scala. Il Tempio delle Meraviglie”

Dopo l’anteprima trasmessa lo scorso 20 settembre nello stesso Teatro scaligero, che ha ottenuto e non poteva essere altrimenti il tutto esaurito e grande successo, l’attesa di vedere proiettato al cinema questo film evento dell’anno per tutti gli appassionati e non solo finalmente è terminata. Infatti il 24 e 25 novembre, in due sole giornate, nell’ambito del progetto della Grande Arte al Cinema di Nexo Digital (elenco delle sale disponibile su www.nexodigital.it), viene proiettato sul grande schermo Teatro alla Scala. Il Tempio delle Meraviglie, un film dedicato a uno dei templi più esclusivi della musica e dello spettacolo mondiale, un luogo dove l’arte si costruisce, si rappresenta, si vive. Il film, magistralmente ideato da Luca Lucini, Silvia Corbetta e Piero Maranghi, vuole essere al tempo stesso un importante documentario per ricostruire la storia, la vita e le anime che hanno abitato uno dei più grandi teatri del mondo e un elogio sentito ai più grandi nomi della scena tersicorea e musicale di tutti i tempi: Rudolf Nureyev, Carla Fracci, Roberto Bolle, Massimo Murru, Giuseppe Verdi, Giacomo Puccini, Arturo Toscanini, Maria Callas, Luchino Visconti. Grandi personalità del mondo della danza e della musica internazionale che hanno fondato il mito di un ...

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Dentro la Danza: Principesse, Amori contrastati, Sorprese in sala prove, Sorprese in tv!

Dopo il primo appuntamento di Dentro la danza ci siamo resi conto di essere stati tanto buoni con le notizie; sarà che il mese prossimo è quello in cui siamo tutti più buoni e che la televisione programma già spot natalizi…Sarà…oppure sarà che siamo nobili d’animo? E qualche nobile, tra vere principesse, principi della scena ed ex principi della scena ora coreografi (e non solo), c’è anche nelle notizie di questo secondo appuntamento! UNA PRINCIPESSA (DI MONACO) E UNA REGINA (DELLA DANZA) Durante lo scorso 16mo Festival del Teatro a L’Havana, Cuba, il Ballet Nacional de Cuba ha ricevuto come ospiti la principessa Carolina di Monaco e il direttore del Monte Carlo Ballet, Jean-Christophe Maillot, che hanno assistito alle prove di Tiempo de Danzòn, una creazione in cui il coreografo Eduardo Blanco mostra un punto di vista contemporaneo sulla tradizione cubana di danza. Gli ospiti sono stati ricevuti per un incontro privato dalla stessa Alicia Alonso, mentre la compagnia, accompagnata dalla principessa, ha debuttato con Cenerentola.  (ph. Nancy Reyes) UNA COPPIA TORMENTATA (DAI DIRETTORI DEI TEATRI) Alla fine l’hanno ammesso: Sergei Polunin e Natalia Osipova non stanno insieme solo sul palco, ma anche nella vita. Ops, no: stanno insieme solo nella vita. ...

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Dentro la danza: direttori, paparazzi, social (dance)network…

Bentornati cari lettori di Dentro la danza! Una breve pausa quella di questa rubrica, che ritorna per due appuntamenti mensili, e in costante evoluzione. Per questo primo appuntamento, facciamo un po’ il punto della situazione sulle nomine…e diamo uno sguardo alla vita social della danza! SE IL DIRETTORE DEL CORPO DI BALLO SE NE VA(ZIEV)… Notizia succosa di qualche giorno fa, l’ennesimo colpaccio di una compagnia estera che si aggiudica un nome proveniente da una compagnia italiana. Una compagnia, o in questo caso un teatro: il direttore del corpo di Ballo del teatro alla Scala Makhar Vaziev lascia il suo incarico scaligero per dirigere il corpo di ballo del Bolshoi di Mosca. Oltre alle polemiche sorte da questa improvvisa decisione (pare che il Teatro milanese abbia appreso della nomina dal comunicato stampa del Bolshoi, nonostante un contratto che impegnava Vaziev fino al 2018!), sono sorte voci di corridoio che già parlano di possibili sostituti. Tra i vari nomi, il primo a essere fatto è stato quello dell’étoile Roberto Bolle (o, per i lettori storici della rubrica: Bolle-rino!), ma anche quello di Alessandra Ferri… …IL DIRETTORE DI SETTORE RESTA Confermato invece il ruolo di direttore del settore danza della Biennale di ...

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Top Ten: gli spettacoli di novembre consigliati da Giornaledelladanza.com!

L’autunno spaventa tutti, ma non gli appassionati di danza, che sono meglio di un ottimista incallito: d’estate fa troppo caldo? Meglio, così non piove e non spostano lo spettacolo. In primavera piove spesso? Non importa, a teatro siamo al chiuso. In inverno fa freddo? La sala dello spettacolo è riscaldata. In autunno le giornate si accorciano? Per noi vuol dire che si avvicina l’ora di andare a uno spettacolo! E allora eccovi dieci spettacoli che potranno migliorare il vostro novembre: Coppélia, in scena fino al 7 novembre all’Opera di Roma, da vedere perché non è quella che vi aspettate: è la coreografia di Roland Petit ripresa da Luigi Bonino. L’histoire de Manon, dal 12 al 20 novembre al Teatro alla Scala di Milano. Un titolo che non manca quasi mai nel cartellone della Scala, con le étoiles Bolle-Zakharova e Hallberg-Osipova. Omaggio a Marta Graham, in scena al Teatro Massimo di Palermo dal 10 al 15 novembre. Una serata omaggio, che è anche un progetto di fusione della Martha Graham Dance Company con il Corpo di ballo del Teatro Massimo: un modo per presentare insieme alcuni capisaldi del repertorio della grande coreografa. Solitudes duo, una prima italiana il 28 novembre al ...

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Continua il balletto del Bolshoi al cinema con Jewels

La nuova stagione di balletto del Teatro Bolshoi di Mosca trasmessa via satellite nei cinema italiani, dopo il successo di Giselle, continua domenica 8 novembre alle ore 16.00 con un altro classico intramontabile come Jewels. La nuova programmazione di balletto al cinema curata da Nexo Digital e Pathè Live, dopo l’apertura strepitosa avuta con Giselle, prosegue con un altro titolo prezioso, nel senso letterale del termine, Jewels, registrato dal vivo dal palco del Bolshoi e trasmesso in tutte le sale aderenti all’iniziativa presenti nell’elenco disponibile sul sito www.nexodigital.it. Il secondo appuntamento è con uno dei più grandi balletti classici mai rappresentati, Jewels, capolavoro che solo ed esclusivamente il Bolshoi ha l’autorizzazione di produrre e filmare da parte della Balanchine Trust.  La leggenda, desunta anche da qualche rivelazione dello stesso Balanchine, vuole che furono New York e le affascinanti vetrine di gioielli della Fifth Avenue le muse a cui ci si è ispirati per realizzare un balletto che è quindi al tempo stesso elogio della bellezza della danza e della preziosità delle gemme rifinite con la stessa perfezione che Balanchine, indimenticabile coreografo russo del Novecento, voleva ogni volta raggiungere con l’espressività dei corpi dei propri ballerini. Nasce così un trittico di ...

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Torna la fortunata rubrica del giornaledelladanza.com “Dentro la danza”

  Se i nostri protagonisti della danza hanno dormito sonni tranquilli finora, è perché per un breve periodo una certa rubrica del Giornaledelladanza.com si è presa una pausa restyling… Ma adesso è venuto il momento di tornare a guardare ai nostri ballerini, coreografi e professionisti della danza attraverso l’occhio vigile più ironico e attento del web: quello della rubrica Dentro la danza! Nata da un’idea del direttore Sara Zuccari, e portata avanti dal caporedattore,  la rubrica ha riscosso un notevole successo tra gli affezionati lettori del Giornaledelladanza.com, e per questo anche nella sua nuova veste,  a firma del  caporedattore Greta Pieropan, non fa differenza: con una grafica nuova, ma con la tradizionale verve che non fa sconti neanche ai grandi della danza, tra soprannomi ironicamente affettuosi, voci di corridoio, e voci di backstage; tra i “dicono che…” e i “hai saputo la novità?”, per non perdersi neanche un’indiscrezione e una notizia. Un modo per concedersi del leggero gossip ristoratore, in due appuntamenti mensili, e per dimostrare che anche la danza ha i suoi divi, le sue stranezze e il suo strano mondo di pettegolezzi. Allora…Vi ricordate come vi si dava l’appuntamento alla prossima notizia da dentro la danza? State attenti! ...

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Storia della danza. Alla riscoperta di balletti dimenticati di Flavia Pappacena

  Il “Balletto delle suore” in Robert le diable (1831)   È opinione comune che La Sylphide di Filippo Taglioni (Opéra 1832), primo balletto romantico francese, abbia un precedente nel “Balletto delle suore” che andò in scena all’Opéra nel 1831 all’interno (atto III, scena VI) dell’opera Robert le diable di Giacomo Meyerbeer (libretto di Eugène Scribe e Germain Delavigne). Il “Balletto delle suore” è infatti definito il primo caso di ballet blanc della storia del balletto francese. Ma cos’è questo “Balletto delle suore”? Quale è l’identità di queste monache? Il “Ballet des nonnes damnées” (Balletto delle suore dannate) – titolo originale – non è propriamente un balletto, ma un breve intermezzo integrato nella trama dell’opera in cui suore dannate, invocate dal Demonio, escono dai loro sepolcri situati nel chiostro del convento di Santa Rosalia a Palermo per indurre Robert a profanare la tomba della Santa e rubare un ramoscello magico stretto tra le mani della statua. Si tratta di un soggetto nel gusto del romanzo gotico allora di tendenza (si pensi a Frankenstein di Mary Shelley e a The Vampire di John William Polidori), che si cibava di spettri, tombe, chiostri abbandonati, sinistre atmosfere lunari. E l’elemento inquietante era l’abito ...

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Elsa Piperno e Joseph Fontano icone di una “nuova danza” si raccontano in esclusiva al gd.com

Oggi dopo molti anni dal 1972, cosa resta di allora e cosa è cambiato? P.Di quegli anni restano le conquiste che, io e pochi altri visionari abbiamo fatto. Cose che oggi si danno per scontate ma, che noi abbiamo introdotto ed imposto con grande fatica e mi riferisco per citarne alcune: al linoleum nei teatri, all’illuminazione sul palco con i tagli ed il controluce, agli interventi nelle scuole pubbliche, alle conferenze -dimostrative, agli spettacoli nei musei e nelle biblioteche, nelle piazze,nei teatri d’avanguardia, nei grandi teatri ed infine l’acquisizione della parola danza nei vari cartelloni che prima recitavano solo,cinema, musica, teatro. Il cambiamento più eclatante è sicuramente una maggiore diffusione della danza, ma quest’arte purtroppo non si è molto rafforzata nella cultura italiana a causa principalmente delle divisioni, dei personalismi e protagonismi che minano la sua immagine e non le consentono di crescere. Il risultato il più delle volte è che alla maggiore quantità non corrisponde una migliore qualità. F. A mio parere resta molto degli anni settanta. Resta ciò che è stato seminato dal lavoro svolto dalla compagnia Teatrodanza Contemporanea di Roma e dal Centro Professionale di Danza Contemporanea. In questo periodo storico, dove non c’era nulla di professionale  ...

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