Gentilissima Signora Prina, sono la madre di un ragazzo che ha deciso di avvicinarsi alla danza, ma, vivendo in un paesino del Sud Italia, il cui nome ometto, ci ritroviamo a combattere con tutti i pregiudizi legati alla figura del danzatore maschio, mio marito non è d’accordo ma io vorrei mio figlio non abbandonasse quest’arte bellissima, secondo Lei che tipo di appoggio posso dargli per farlo continuare in questo percorso? (Flavia) Gentile Flavia, mi rattrista il fatto che nel 2013 mi venga ancora posta la questione sui “pregiudizi legati alla figura del danzatore maschio”. Purtroppo conosco la situazione e immagino la posizione di suo marito che per ignoranza emette un giudizio a priori e, come dice lo Zingarelli, “….anteriore alla diretta conoscenza di determinati fatti o persone”. E, sempre come dice il summenzionato vocabolario, trattasi di “idea od opinione errata, fondata su convinzioni tradizionali e comuni ai più”. La verità è che il mestiere di danzatore richiede molta forza atletica ( in particolare per salti e sollevamenti della ballerina) e un gesto decisamente virile. La danza non crea persone effemminate pur essendo vero che, per essere buoni danzatori, si debba avere grande sensibilità, che non è solo tipicamente femminile. ...
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