Al centro di ogni spettacolo c’è una storia. Nel caso della danza, coreografi e ballerini raccontano un vissuto. I danzatori interpretano un personaggio, eppure, la maggior parte della formazione tecnica e artistica spesso mette in secondo piano l’importanza dell’interpretazione. Il ballerino deve essere in grado di trascinare lo spettatore nella storia, immergendosi nel personaggio che interpreta, dimensione essenziale alla comunicazione. Danzatori che possiedono una tecnica notevole, ma sono carenti in espressività e capacità di trasmettere emozioni, non arriveranno mai a colpire l’attenzione del pubblico e la loro esibizione risulterà inefficace o limitata. Comunicare infatti è il fine della danza e in quest’ottica è essenziale che il danzatore impari a indagare il vero senso della sua performance. In teatro, la storia è sempre al primo posto. Che un artista scelga di esprimerla attraverso un testo cantato, parlato o danzato, è necessario sviluppare il personaggio, studiarne le caratteristiche ed entrare in lui profondamente. Il danzatore è un interprete che comunica ad altri un concetto, un’idea, un racconto. Coreografi e ballerini quindi dovrebbero porsi alcune domande mentre preparano uno spettacolo: chi è il personaggio? Qual è la sua storia personale? Perché agisce in un determinato modo? La qualità di ogni movimento deve essere ...
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