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Venerdì 1 maggio Mediterranea coreografia Mauro Bigonzetti, Teatro alla Scala Rai 5

Grazie alla collaborazione fra RaiPlay e il Teatro Alla Scala, potremo rivedere su Rai 5 venerdì 1 maggio 2020. alle ore 10,00 circa – Mediterranea di Mauro Bigonzetti. Artista e autore molto amato anche all’estero dove vanta collaborazioni di grande prestigio come Stuttgarter Ballett, N.Y.C Ballet, Alvin Ailey American Dance Theater, Corpo di Ballo del Teatro alla Scala e molti altri, Bigonzetti porta sul palcoscenico uno dei suoi lavori più premiati e applauditi, Mediterranea. La coreografia nasce nel 1993 per il Balletto di Toscana, quindici anni dopo viene rimontata per la compagnia del Teatro alla Scala, e oggi, a venticinque anni dal suo debutto, il coreografo ne fa una vera e propria riscrittura, creando un’opera di forte impatto fisico e visivo con nuovi interpreti e performer. Filo conduttore dello spettacolo sono i due protagonisti maschili, l’uomo di terra e l’uomo di mare, alter ego l’uno dell’altro, che si incontrano e si scontrano, dando vita a un complesso rapporto fatto di sostegno e conforto e dipendenza e rifiuto. L’alternanza di momenti emozionali si manifesta anche coreograficamente in una successione di ensemble e pas de deux, mettendo in risalto bellezza, vitalità ed energia della gioventù e accompagnando lo spettatore in un coinvolgente viaggio attraverso le civiltà del Mediterraneo. Mediterranea, Wolfgang Amadeus Mozart Gyorgy Ligeti, Giovanni P. da Palestrina, e musiche dalle culture del ...

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Lo sfogo social di Giuseppe Picone: arrivato il momento di far sentire la voce del mondo della danza in Italia

Penso sinceramente sia arrivato il momento di avviare delle azioni comuni, con la finalità di far sentire la voce del mondo della danza in Italia.Ho visto la chiusura di meravigliosi “Corpi di ballo” negli ultimi 30 anni , senza il ripristino di posti di lavoro per i tersicorei.Il momento storico ci impone di riflettere sul nostro incredibile patrimonio culturale e artistico, che ci ha permesso di primeggiare a livello Internazionale.La riapertura dello spettacolo dal vivo è importante per tutti gli artisti che hanno fatto della loro enorme passione un mestiere e lo portano avanti con passione e determinazione, perché consapevoli di essere ripagati dall’affetto del pubblico. In questo frangente i lavoratori del settore danza sono in grande difficoltà, esattamente come la maggior parte dei lavoratori di ogni settore produttivo italiano. I Teatri sono stati tra i primi ad essere chiusi per fronteggiare il Covid19, e potrebbero essere gli ultimi a riaprire con enormi difficoltà finanziarie.La situazione dell’ arte della danza era già in crisi precedentemente alla diffusione della pandemia, e la fragilità del settore ha già messo in ginocchio intere famiglie, e per questo motivo dovremo prevedere un rientro alle nostre attività artistiche, tenendo conto di dover rispettare le regole ...

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La danza non ha limiti: la coreografia di Nicholas Rose

Questa settimana vi raccontiamo la storia di Nicholas Rose, danzatore del National Ballet of Canada, che, oltre ad essere un ballerino, è anche un bravissimo violoncellista. In questo periodo di distanziamento sociale ha deciso di unire le sue due passioni e realizzare una coreografia con una delle sue pièce preferite, Scene 1 di Michael Galasso. Nicholas Rose ha chiesto ai suoi colleghi ballerini di fare una coreografia su queste note e, così, è stato realizzato un bellissimo video, girato nelle case e nei giardini di tantissimi artisti. Anche se non c’è la possibilità di esibirsi sul palco, questo periodo ci sta insegnando che la bellezza e la gioia che solo la danza può infondere in ciascuno di noi si può veramente trovare ovunque. Grazie, Nicholas Rose, per questi bellissimi momenti di danza e musica! www.giornaledelladanza.com

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Il Bon Ton nei Balli dell’Ottocento

Nella seconda metà dell’Ottocento, durante le grandi feste da ballo di società, il comportamento degli uomini nei confronti delle donne seguiva un’etichetta ben definita, un insieme di regole di bon ton che portava a essere eleganti nei movimenti ed educati negli atteggiamenti. Con il passare degli anni i saloni da ballo si aprirono però alla borghesia, che quasi gareggiava con l’aristocrazia anche a passo di danza. Mentre però l’aristocrazia aveva nel dna le regole di etichetta e di bon ton, la borghesia non sempre era abituata alle buone maniere. Il Maestro di Cerimonia Si fece largo quindi la figura del Maestro di Cerimonia, arbitro e giudice perfetto di eleganza e di buone maniere. Questa singolare figura vigilava e presiedeva la sala da ballo. Il debutto al ballo avveniva con riti definiti: baciamani, inchini, sorrisi compiaciuti, tutto all’insegna del bon ton e della moderazione. Fino all’età vittoriana e al Novecento con il progressivo prevalere delle danze di coppia (valzer, polka, mazurca) su quelle corali (quadriglie e contraddanze) e dei saloni pubblici e dei teatri che sostituirono i palazzi aristocratici. La Danza: l’arte di stare in Società Già, perché la danza non era solo corretta educazione del fisico, acquisizione di un’ eleganza ...

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Scuole di danza, dimenticate dalle istituzioni. Noi ci siamo e vogliamo rispetto!

Le scuole di danza, in Italia, rappresentano un settore dello spettacolo dal vivo che comprende, più o meno, circa 30.000 scuole. Il loro valore educativo e sociale è molto importante: a loro spetta, infatti, non solo la formazione degli insegnanti, non solo l’educazione dei giovani all’ascolto, alla pazienza, al rispetto dell’altro, a dare una valenza profonda alla parola “sacrificio”, ma anche a promuovere la diffusione della cultura attraverso un’intensa e poliedrica attività aggregativa. L’emergenza del Covid-19 non ha risparmiato nemmeno loro, imponendo la chiusura immediata delle scuole senza prevedere alcun salvagente. Anzi, il decreto “Cura Italia” non ha previsto nessuna misura di sostentamento per la categoria, sia in termini di ammortizzatori sociali che economici. Con l’aggravante di non essere minimamente menzionati sui tabellari, con ipotetiche date di riapertura nella fase 2. Non è escluso, tuttavia, che possano ripartire da settembre, ma solo dopo aver preso tutte le precauzioni necessarie a salvaguardare la salute degli utenti. Al momento, dunque, si tratta solo di ipotesi, la ripresa di queste attività non è stata calendarizzata e gli esperti sono ancora al lavoro per decidere il da farsi. I media non ne parlano, il governo neanche e gli enti del settore fanno quello che ...

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Alicia Alonso

La Giornata Internazionale della danza 2020 sarà dedicata ad Alicia Alonso

La Giornata Internazionale della danza, che si celebra ogni anno il 29 aprile, sarà dedicata nel 2020 alla divina Alicia Alonso, morta il 19 ottobre dello scorso anno a L’Avana . Il Segretariato dell’International Theatre Institute (ITI), una delle più importanti organizzazioni della danza al mondo, lo ha annunciato ufficialmente sul sito web. “Nel 2020, il mondo della danza e dell’arte in generale celebrano il Centenario di Alicia Alonso, Prima Ballerina Assoluta. Il mondo intero ha assistito all’arte di Alicia Alonso, un’artista che ha portato la danza alla suprema espressione dell’arte ”, è stato il messaggio dell’ITI. Ricordano inoltre la sua vasta e ricca carriera, l’istituto aggiunge che Alicia, nata il 21 dicembre 1920, “era una ballerina molto apprezzata per le sue convincenti rappresentazioni dei ruoli principali nelle grandi opere del balletto classico e romantico. Era conosciuta soprattutto per la sua vivace e precisa Giselle e per la sua sensuale e tragica Carmen ”. L’International Dance Council dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura (UNESCO), ha istituito nel 1982 la celebrazione della Giornata internazionale della danza, fissando la data del 29 aprile, giorno in cui si festeggia la nascita del ballerino francese Jean-Georges Noverre, considerato il creatore del balletto moderno. ...

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Sabrina Brazzo e Andrea Volpintesta – l’Arte e’ in ognuno di noi ci rende migliori

La volontà di investire sul mondo della danza era già molto complicata , adesso lo è ancora di più. Tanti Artisti ballerini e danzatori classici accademici che aspirano a questo come loro lavoro , costretti a ballare in eventi privati o puntate in show televisivi , partecipare occasionalmente nei pochi titoli nelle ormai scarne stagioni teatrali o riuscire ad entrare in qualche corpo di ballo straniero a tempo determinato !! Tutto sempre e troppo precario …. Adesso nonostante tutto , questi giovani speranzosi e fedeli ballerini si attaccano ad ogni tipo di supporto in casa ( sedie , poltrone , divani , cassettiere e ringhiere ) per fare almeno la loro sbarra quotidiana …e non lasciarsi sopraffare da questo momento buio. Ci auguriamo che questa grande sofferenza possa servire ad una sensata e solida rinascita Nazionale del nostro settore , un settore a parer nostro che è una pietra miliare e che ancora non e stata messa in luce abbastanza per capirne le effettive potenzialità. L’Arte e’ in ognuno di noi ci rende migliori non dimentichiamola e investiamo su di essa. Sabrina Brazzo Etoile Internazionale già Prima Ballerina Teatro alla Scala Andrea Volpintesta Primo Ballerino Coppia nella Vita e nella ...

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Lunedì 27 aprile Don Chisciotte coreografia Rudolf Nureyev, Teatro alla Scala Rai 5

Rai5 ore 10 circa Ludwig Minkus, Don Chisciotte Coreografia Rudolf Nureyev, scene di Raffaele Del Savio, costumi di Anna Anni, direttore Alexander Titov, artisti ospiti Natalia Osipova, Leonid Sarafanov. Con la partecipazione degli Allievi della Scuola di Ballo dell’Accademia del Teatro alla Scala. Teatro alla Scala, 2014 Con la sua frizzante energia, con i caldi colori dell’allestimento di Raffaele Del Savio e Anna Anni, il Don Chisciotte di Rudolf Nureyev, in repertorio alla Scala dal 1980 con Nureyev protagonista accanto a Carla Fracci, trasporterà il pubblico con freschezza, allegria, virtuosismi e ricchezza coreografica in una Spagna affascinante, tra danze di gitani, fandango, matadores, mulini a vento e il candore sospeso del giardino delle Driadi. Sulla musica immediata di Minkus le avventure di Don Chisciotte e del fido scudiero Sancho Panza si incrociano, o meglio fanno da pretesto per una storia d’amore e per una serata di scoppiettante danza, scintillante e piena di temperamento, con divertenti ruoli comprimari e virtuosistici ruoli principali. Fra fughe, inganni e travestimenti, Don Chisciotte danzerà con la sua Dulcinea, la giovane Kitri e il barbiere Basilio coroneranno il loro sogno. Sara Zuccari Direttore www.giornaledelladanza.com

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Elsa Piperno: la danza è arte e deve essere regolamentata

Ho definito questo drammatico evento che sta sconvolgendo l’intera umanità ” la grande prova”. Noi danzatori sappiamo bene cosa è una prova, perché per tutti noi, in una maniera o in un’altra fa parte della nostra quotidianità. Ne conosciamo gli scopi che sono quelli di perseguire il superamento dei nostri limiti con amore, passione, volontà e determinazione in una ricerca continua di trasformazione e miglioramento.  So quanto in momenti di crisi sia importante trovare degli slogan consolatori ma se poi questi diventano delle scappatoie finiscono per essere dannosi.Mi riferisco in particolar modo a ” Andrà tutto bene” e ” Tornerà tutto come prima”. Per quanto mi riguarda la prima frase è accettabile  solo se si aggiungono molti “se”. Sarà possibile se saremo capaci di modificare il nostro stile di vita, se riusciremo a ritrovare i valori che giustificano la vita ed il nostro passaggio su questo pianeta se…se…se…ognuno può trovare i suoi se.Per quanto riguarda la seconda frase, per me se il”prima” in generale non mi sembra auspicabile ( penso ai disastri che gli umani stanno perpetrando nei confronti della terra), nel caso della danza il prima lo reputo addirittura catastrofico. Auspico che questa grave crisi ponga la danza italiana nella ...

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Eleonora Abbagnato, Alessandra Ferri e Luigi Bonino sostengono l’appello di Carlo Petrini per il 25 aprile

La Danza” unita.Eleonora Abbagnato, Alessandra Ferri e Luigi Bonino sostengono con entusiasmo l’appello di Carlo Petrini per il 25 aprile per celebrare tutti insieme in una piazza virtuale il 25 Aprile. Rimaniamo liberi sostenendo #iorestolibero facebook 25 aprile2020. Mai come in questo difficile momento abbiamo bisogno di onorare la nostra libertà, e di guardare a un futuro migliore ma, mai come ora abbiamo bisogno di solidarietà: la solidarietà è alla base della nostra ripresa per ricostruire un mondo più giusto e più equo. Gli interventi Inizieremo con l’Inno di Mameli cantato da Tosca; a seguire l’attrice Lella Costa introdurrà gli interventi di Carla Nespolo, presidente ANPI, Maria Lisa Cinciari Rodano, staffetta partigiana e Sara Diena di Fridays for Future Italia.Chiuderemo intonando Bella Ciao alle 15:00 insieme ad ANPI.3 La giornata Durante tutta la giornata Artisti, protagonisti del mondo dello spettacolo, dello sport e della cultura e i nostri partner si alterneranno in dirette, live e attività che promuoveremo sui nostri canali social. Il 25 aprile rinasce la libertà È il Natale della nostra democrazia, in cui ci si ritrova per festeggiare la liberazione dal nazifascismo e riflettere sui valori della Carta Costituzionale.Quest’anno, nel settantacinquesimo anniversario della Liberazione, abbiamo bisogno più che mai di celebrare la nostra libertà, di tornare a guardare al futuro con ...

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