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Il nuovo libro di Davide Sparti è “Sul tango. L’improvvisazione intima”

«[…] concentrarsi sul partner, piuttosto che sulle sequenze da imporre a chi deve seguire ed eseguire; non dirigere e provocare ma assecondare la logica interna della interazione. È la dinamica che si genera quando due corpi si muovono insieme a produrre quell’aura in cui si è depositata l’immagine del tango». (Quarta di copertina). Sul tango. L’improvvisazione intima è il nuovo libro di Davide Sparti recentemente pubblicato dalla casa editrice il Mulino. Si tratta di un libro interamente dedicato a quel ballo affascinate che Enrique Santos Discépolo, grande musicista, compositore e regista argentino definiva “un pensiero triste che si balla”. Definizione che sottolinea pienamente quei caratteri introspettivi e misteriosi del tango che vanno a sposarsi perfettamente con uno stato d’animo malinconico e con una tempra di tipo saturnino. Questo nuovo lavoro di Davide Sparti conferma il suo lungo sodalizio con la casa editrice il Mulino, con la quale negli anni precedenti aveva gia pubblicato: Suoni inauditi. L’improvvisazione nel jazz e nella vita quotidiana (2005); Il corpo sonoro. Oralità e scrittura nel jazz (2007) e L’identità incompiuta. Paradossi dell’improvvisazione musicale (2010). Professore di Epistemologia delle scienze sociali e di Teorie dell’identità nell’Università di Siena, Davide Sparti in questo suo nuovo studio ha ...

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La magia di Vienna a Milano con lo Strauss Festival e il Ballet Ensemble

A conclusione dei festeggiamenti natalizi e dell’arrivo del Nuovo Anno, anche Milano si è trasformata in una piccola Vienna con il concerto di Capodanno organizzato da Euroconcert. Come tradizione ormai da oltre sessant’anni nella città austriaca, è stata proposta presso il Teatro Dal Verme del capoluogo lombardo, per tutti gli appassionati del valzer viennese, una serata, nell’ambito della tournée europea della “Strauss Festival Orchestra” con la partecipazione straordinaria di un corpo di ballo appartenente allo “Strauss Festival Ballet Ensemble” il tutto in una magica serata da “Gran Galà”. La tournée ha toccato il nostro paese dopo ben 26 anni di successi e più di 5 milioni di spettatori. La “Strauss Festival Orchestra” è da sempre sinonimo di competenza, maestrìa e ambasciatrice musicale della leggendaria corte imperiale austriaca di Francesco Giuseppe. L’Orchestra, in virtù del suo consolidato e unanime successo, da 10 anni si esibisce anche nella famosa “Sala d’Oro del Musikverein” di Vienna, tempio per antonomasia del Concerto di Capodanno e autentica culla del valzer. Alle innegabili doti musicali e virtuose degli orchestrali si sono affiancati, nella serata milanese, l’incantevole e applaudita presenza della soprano solista Mariia Suzdaltceva (nata a Krasnodar in Russia, formatasi nello studio della direzione di coro ...

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Cynthia Harvey sarà il nuovo direttore della Jacqueline Kennedy Onassis School dell’ABT

È ufficiale: a partire da settembre 2016, Cynthia Harvey sarà il nuovo direttore artistico della Scuola Jacqueline Kennedy Onassis dell’American Ballet Theatre, come annunciato dal direttore artistico dell’ABT Kevin McKenzie. Cynthia Harvey, nata in California, ha avuto una brillante carriera come principal all’ABT, compagnia di cui ha iniziato a far parte 1974, interpretando tutti i ruoli del repertorio classico e collaborando con i più grandi personaggi del mondo coreutico: Baryshnikov, Makarova, Ashton, Macmillan e molti altri. Nel 1979 ebbe il suo primo ruolo da protagonista a serata intera nel Don Chisciotte, al Metropolitan di New York a causa di un infortunio occorso a Natalia Makarova durante la prova generale. Cynthia fu chiamata a sostituirla all’ultimo momento. L’anno successivo Makarova allestì per la prima volta in occidente La Bayadère nella sua versione completa, riservandosi la parte di Nikiya, e scelse la Harvey per il ruolo di Gamzatti, consacrando così la sua carriera di prima ballerina. È stata anche la prima artista ospite al Royal Ballet, dove nel 1986 fu invitata come principal da Sir Anthony Dowell. Ritornata nuovamente all’ABT nel 1988 ha continuato ad esibirsi come guest artist in diverse compagnie in tutto il mondo sino al suo ritiro dalle scene ...

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A Bologna il Balletto del Teatro Nazionale di Györ con Bolero e Carmina Burana

Il 20 gennaio 2016, il Teatro Duse di Bologna ospita il Balletto del Teatro Nazionale di Györ con due opere che hanno fatto la storia della danza, il Bolero e Carmina Burana, coreografie di András Lukács e Vámos György, su musiche rispettivamente di Maurice Ravel e Carl Orff. Nata nel 1979 al Teatro di Györ in Ungheria sotto la guida di Iván Markó, la compagnia è considerata una tra le più longeve e stimate realtà per la danza contemporanea in Europa, con un repertorio ricco ed eterogeneo, che spazia dal balletto classico alla danza contemporanea, fino ad arrivare a progetti sperimentali. La prima opera presentata a Bologna, il Bolero di Lukács, sfugge ai cliché o alla ripetitività delle numerose riproduzioni precedenti e si impernia sulla relazione tra uomo e donna, sulle emozioni e le passioni che li uniscono e con cui si confrontano. Tutto ciò viene raccontato da 20 talentuosi danzatori (dieci maschi e dieci femmine), che utilizzano un linguaggio originale, personale, perfino parodistico, con interessanti elementi di danza moderna, in cui i movimenti vengono minimizzati ma incrementati di numero e con frequenti cambi di forme, direzioni e disegni sulla scena. La seconda opera, Carmina Burana di György, si incentra ...

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GD WEB TV: PAZ DE LA JOLLA – NYC Ballet

Un assaggio di Paz de la Jolla, pièce creata dal coreografo Justin Peck, parte del documentario Ballet 422: in questa danza, il Maestro ricorda il suo stato d’origine, la California, con le sue spiagge e i suoi colori stupendi.   www.giornaledelladanza.com

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“Tango de mi Buenos Aires”: l’Argentina danza al Manzoni

La patria del tango si sposta, almeno per una sera, al Teatro Manzoni di Milano: il prossimo 12 gennaio va, infatti, in scena Tango de mi Buenos Aires, spettacolo dal ritmo travolgente che racchiude attimi, racconti, atmosfere della storia e della vita del tango con una nuova concezione dell’arte popolare argentina a metà strada tra la danza e il teatro danza. Una pièce teatrale che al ballo del tango aggiunge anche momenti di ilarità e racconti. Veri e propri quadri narrativi dipingono un affresco del tango che guarda alle sue origini immerse nella polvere delle strade di Buenos Aires fino ad arrivare ai lustrini del palcoscenico. La compagnia è diretta da Neri Piliu e Yanina Quinones, due giovani artisti argentini che vantano moltissime esperienze nel panorama del tango internazionale e che li vede continuamente protagonisti di festival, tournée e seminari di Tango in giro per il mondo. Rappresentano lo spirito stesso dello spettacolo di cui sono i primi ballerini e di cui hanno curato tutte le coreografie. Ad impreziosire le personalissime coreografie, l’affermata Tango Spleen Orquesta con l’esecuzione dal vivo di alcuni brani del proprio repertorio e i grandi classici del Tango. Uno spettacolo che seduce, travolge, emoziona. Ma che, ...

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Il 6 gennaio del 1993 moriva Rudolf Nureyev

Rudolf Nureyev, non è stato soltanto il più grande ballerino del novecento, ma anche l’artefice di una profonda trasformazione della danza classica, ma, fuori scena, l’icona di un modo di vivere ribelle, libero e anticonformista. Ha segnato profondamente il costume a metà del 900 mentre il mondo occidentale usciva dai pregiudizi e dall’ipocrisia del dopoguerra. Sicché oggi chiunque calchi un palcoscenico non può dimenticare il segno da lui lasciato, con il quale deve inevitabilmente confrontarsi. La Morte di Rudolf Nureyev, il 6 gennaio del 1993, ha creato nel mondo della danza un vuoto immenso, che difficilmente sarà colmato. E’ stato spesso definito un “genio della danza” e anche “l’erede naturale di Nijinsky”, il grande danzatore russo degli inizi del XX secolo e innovatore della coreografia. Nureyev, in effetti, esaltò la figura del ballerino maschio, così come aveva fatto Nijinsky mezzo secolo prima. Nel balletto classico, l’uomo aveva un rilievo secondario, rispetto alla ballerina; la sua funzione era semplicemente quella di esaltare la bravura della donna, facendola volare più in alto possibile. Nureyev non accettò questa differenza tra i ruoli, con lui la danza e la tecnica maschile acquistarono una nuova e diversa fisionomia, un’importanza pari, se non superiore, a quella della ...

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Dentro la Danza: nomine, onori, saluti e addii forzati

Nella calza (oppure noi della danza appendiamo al caminetto scarpette da punta? Chissà…) della Befana quest’anno anche il primo numero di Dentro la Danza del 2016! Abbiamo scelto per voi alcune notizie che fanno ben sperare nel futuro della danza e dei suoi talenti, una che ci fa versare qualche lacrimuccia (ma scommettiamo in un “arrivederci, a presto!”) e una che ci fa tenere alta l’attenzione alla situazione precaria della nostra bella danza italiana… PROMOSSE! Due talenti della danza italiana hanno ricevuto un bel regalo sotto l’albero: si tratta di Sara Renda, nominata étoile all’Opéra di Bordeaux, e di Rebecca Bianchi, nominata Prima Ballerina all’Opera di Roma. Entrambe ex allieve della Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala, hanno ricevuto la notizia l’una al termine della prima de La Belle au Bois Dormant, l’altra dopo la prima de Lo Schiaccianoci di Peparini. Una curiosità: nel 2014 Sara Renda era stata nominata Prima Ballerina proprio dopo una replica de Lo Schiaccianoci! Un balletto che porta proprio bei regali ai nostri talenti. Complimenti ragazze! UN 2016 CON TUTTI GLI ONORI… Ogni anno il 1 gennaio, vengono conferite nuove onorificenze da parte della Regina Elisabetta d’Inghilterra che sono poi rese note attraverso la London ...

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Vanità e ricerca del sè con l’intenso e coinvolgente “Narciso_Io”

Il 9 gennaio 2016 all’interno del progetto Teatro Contatto 34, ideato dalla direzione artistica del CSS Teatro stabile di innovazione del Friuli Venezia Giulia, il Teatro Palamostre di Udine propone Narciso_Io, coreografie di Marta Bevilacqua e Leonardo Diana, produzione Compagnia Arearea e Versiliadanza. In un’epoca come la nostra, in cui affermare noi stessi, dimostrare uno status sta diventando una priorità rispetto alla reale conoscenza di sè, dell’altro e quindi alle relazioni umane, Bevilacqua (alla guida di Arearea assieme a Roberto Cocconi, Valentina Saggin e Luca Zampar) e Diana si incontrano per analizzare il narcisismo moderno. Prendendo spunto del mito di Narciso ed Eco, i coreografi si interrogano sulla centralità del sé, che vede l’altro non come un’entità diversa ma come un riflesso di noi stessi. L’opera arriva a studiare la generazione del selfie, affermando che il narcisista non ha a che fare con la semplice vanagloria, ma va alla ricerca ossessiva dell’autoaffermazione e del successo sociale, che lo conduce a vivere nel disagio, nell’isolazione e nella solitudine. ORARI & INFO 9 gennaio 2016, ore 20.30 Teatro Palamostre Piazzale Paolo Diacono 21 33100 Udine Tel +39 0432 506925 E mail: biglietteria@cssudine.it Orari biglietteria: dal martedì al sabato ore 17.30 – 19.30 ...

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Sound of music: un musical sui generis per le coreografie di Olivier Dubois

“Un incubo che rende felici”, così il regista Yan Duyvendak definisce il suo musical, The sound of music, in scena all’Arena del Sole di Bologna dal 7 al 10 gennaio, in sala de Berardinis. The Sound of music è un musical sui generis, che nasce da un gioco sull’archetipo del musical, e dà vita a una scintillante messa in scena, che indaga però il concetto di impegno in prima persona. Tante sono le storie in scena, ispirate al regista dall’osservazione degli effetti della crisi, del cambiamento climatico, delle guerre e delle carestie, che mettono a rischio il pianeta se il modo di viverlo non dovesse cambiare. Da qui la scelta di uno spettacolo impegnato, ma che coinvolga con leggerezza e stupore il pubblico, attraverso due tra i linguaggi più belli, immediati e semplici dell’arte: il canto e la danza. A unire il canto e la danza, ci pensò il musical, in un’altra epoca di grande difficoltà: la crisi del 1929, che fu rischiarata e portata in scena nel luccicante mondo di Broadway. Così, Yan Duyvendak ha costruito, con le coreografie di Olivier Dubois e i testi del filosofo Christophe Fiat, una macchina senza regole che si inserisce nel caos della ...

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