Sembra proprio sia giunto l’epilogo della lunga e complessa vicenda dell’Accademia Nazionale di Danza, da tempo sotto i riflettori a causa di presunte irregolarità gestionali, malcontento degli allievi, scontri tra docenti e direzione. È infatti giunta poco fa in redazione la notizia del commissariamento della Scuola romana da parte della Commissione Ispettiva del MIUR che ha preso tale provvedimento per far luce su alcune irregolarità. Il Commissario incaricato è Bruno Carioti, direttore per 15 anni del Conservatorio dell’Aquila.
Le problematiche dell’AND hanno radici molto profonde che hanno cominciato ad emergere in superfice, prepotentemente, in seguito a numerose denunce legate alla gestione della Fondazione della scuola romana, problema sollevato in primo luogo dal Ministero dell’Economia e da quello dell’Istruzione che hanno riscontrato un conflitto di interessi per il Direttore e il Presidente dell’AND che, oltre a dirigere e presiedere l’Accademia, erano anche a capo della Fondazione. A seguire sono arrivate le proteste degli studenti che già lo scorso anno, costretti a sospendere le lezioni a causa di un guasto all’impianto di riscaldamento, hanno cominciato ad esprimere il loro dissenso nei confronti dell’Istituto con manifestazioni in piazza e lettere all’indirizzo del Ministro della Pubblica Istruzione affinché venisse intrapreso un provvedimento a tutela della scuola e degli allievi.
Lo scorso 14 ottobre sono arrivate, come un fulmine a ciel sereno, le dimissioni di Giuseppe Furlanis, Presidente dell’Accademia, che in una lunga lettera ha annoverato tra le motivazioni che lo hanno spinto a dimettersi le lotte interne tra la Direzione ed il Consiglio Accademico che, a suo dire, paralizzano la crescita e lo sviluppo della scuola. A stretto giro di posta sono arrivate anche le dimissioni della Prof.ssa Manuela Caracciolo, non più professionalmente a suo agio in Accademia. Oggi la svolta con la notizia del commissariamento, e per l’Accademia Nazionale di Danza, unica istituzione statale di danza in Italia, è il momento di scrivere un nuovo capitolo della sua storia.
Alessandro Di Giacomo
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