Se vi siete persi la prima parte di Fabbrica Europa, non avete più scuse: ecco la seconda parte della ventiduesima edizione, con un appuntamento da seguire con attenzione già da questa sera.
Fabbrica Europa non è un festival solo di danza, ma di universi creativi in generale, in cui danza, musica e teatro si esprimono in una contemporaneità inusuali, con proposte innovative e polifoniche, proprio come gli ultimi spettacoli prima della chiusura di luglio.
Stasera, 21 maggio, e domani, 22 maggio, in scena al teatro Cantiere Florida di Firenze la creazione di Giulio d’Anna intitolata R_esistere, un dance-concert sul tema della resistenza, nato dal desiderio di dare corpo allo spirito di protesta come parte essenziale dell’essere umano, sfidando i pregiudizi, ma senza diventare un lavoro sulla rivoluzione.
Sempre al Florida, il 28 maggio Luca Veggetti propone Vivo e Coscienza, progetto che esplora le possibilità offerte dal balletto-cantata di Pier Paolo Pasolini che porta lo stesso titolo e progettato per una Biennale di Venezia ma lasciato incompiuto. I protagonisti, su modelli di Brecht/Veil e Wedekind/Berg, propongono gesti e situazioni ricorrenti in periodi diversi e diversamenti emblematici: Seicento, Rivoluzione Francese, Fascismo, Resistenza.
L’Opus Ballet chiude il mese di maggio nella serata del 31 con Belles de Sommeil al Teatro Verdi di Firenze, una coreografia che prende spunto dalle letture degli scritti originali dei racconti de La bella addormentata nel bosco e dalle metafore, allegorie, poemi, studi e analisi che hanno indagato il sonno e il risveglio, il giorno e la notte, la vita e la morte.
Il 4 giugno va in scena nel cortile di Palazzo Strozzi Cicatriz di Aline Correa, che si cimenta per la prima volta come coreografa, collaborando con Paulo Azavedo, per provare a raggiungere zone di silenzio e di oblio in cui però Aline stessa resta una combattente.
Il 5 giugno doppio appuntamento con Sa prière di Malika Djardi e con Sul punto di Claudia Catarzi, l’uno un lavoro sulla fede nell’Islam della madre della coreografa e la sua pratica della preghiera: una conversazione che dà origine a un processo di elaborazione di argomenti sacri e profani; l’altro una rappresentazione dell’equilibrio tra immobilità e movimento, in cui il silenzio permette al pubblico di entrare in sintonia con la danza. Entrambe le performance alle Murate di Firenze.
Il 6 giugno altro doppio appuntamento sempre alle Murate con Ging Ji – Dilemma di Son Hye-Jeong, in cui, di un corpo sospeso a testa in giù, solo le gambe si muovono, come le zampe di un ragno che percorre senza sosta la sua ragnatela sperando di riuscire a uscirne; e con la messa in scena di Rest della Company Siga, in cui il coreografo coreano Lee Jae-young ha voluto creare una connessione tra l’immagine di una palla che rimbalza e il movimento incessante di un corpo.
Il 7 giugno in scena Kibou ga Doutoka di Moto Takahashi, ballerina e coreografa dai tempi dell’università, che qui parla se non propriamente di speranza (kibou, appunto), di un sentimento di fiduciosa attesa.
Il 9 in scena, ancora alle Murate, Baby di Frida Giulia Franceschini e Viktoria Andersson, creazione in cui l’energia dell’incontro tra le due coreografe si intravede non solo come un essere astratto/concettuale, ma come una vera e propria presenza sul palco.
Il 10 giugno l’appuntamento è con Pesadilla di Piergiorgio Milano, il quale ricerca gli estremi nella qualità del movimento, nei corpi dei cartoni animati con le loro propulsioni inevitabili, nella fisicità sportiva mescolata a limitazioni del corpo.
Il 25 giugno in scena al Teatro Cantiere Florida la creazione di Luisa Cortesi On the other hand, che vede protagonista una figura femminile e la sua trasformazione, quasi un monologo in cui si cercano delle immagini e in cui è la stessa figura femminile un’immagine.
A chiudere il 25 al Teatro Cantiere Florida e il 26 giugno al Goldoni di Firenze, Mousing e Bul-Ssang, della Korea National Contemporary Dance Company; compagnia che mira a esplorare la complessa natura della vita contemporanea attraverso la lente dell’identità coreana per prendere un dialogo con i cittadini di tutto il mondo, attraverso una danza di quotidianità, limpida e immediata.
ORARI&INFO:
Fabbrica Europa,
fino al 3 luglio
Vari luoghi di Firenze.
Info evento per evento su: www.fabbricaeuropa.net
Greta Pieropan
Foto: Jochen-Jurgens, SIGA Company
www.giornaledelladanza.com