Francesco Ventriglia partecipa al progetto multimediale The Human Signes, su invito dell’artista israeliano Yuval Avital e dal curatore danza del progetto Stefania Ballone.
Human Signs é un’opera partecipativa globale presentata online e basata sulle due più antiche ed archetipe forme di comunicazione: gesto e voce, che vede artisti di diversa estrazione e provenienti da tutto il mondo, lasciare un segno della propria umanità nel periodo storico delle restrizioni di libertà dovute al lockdown per il Covid-19. In “Human Signs”, ogni artista é invitato a relazionarsi con il mantra di Yuval Avital – preghiera senza parole auto-
registrata, in cui vengono convogliate tutte le emozioni in relazione al particolare momento.
Durante il processo creativo, nel relazionarsi con il mantra di Avital, Ventriglia elabora una versione “due punto zero” -F A C E S- che i due artisti decidono di liberare come progetto indipendente.
Al suo secondo lavoro video, Ventriglia apre una investigazione sulle identità dei volti e pone al centro l’essere umano nella sua battaglia dell’affermazione per esistere.
Ventriglia, colpito nel 2015 da una violenta Alopecia da stress post-traumatico, decide in questo lavoro di raccontare il suo personale percorso di accettazione di un nuovo volto.
In un percorso di ricostruzione della sua nuova identità, l’artista utilizza sé stesso per raccontare come l’essere umano possa trasformare le proprie identità, percependo il sé e l’altro attraverso una vibrazione più profonda e autentica ,facendo proprio della disuguaglianza un punto di equilibrio.
Credit photo: Elena Datrino @photostudio
Le persone mi chiedono spesso dove ho trovato il coraggio di accettare la mia nuova faccia. Rispondo sempre che è il mio aspetto ad essere cambiato, la mia identità estetica appunto, non la mia identità emotiva.
Si parla spesso di come -essere belli-.
Io mi chiedo sempre come spostare la discussione sull’ essere e basta, facendo diventare la bellezza il risultato del percorso etc..
Accompagnate dal suggestivo mantra di 12 minuti cantato da Yuval Avital, queste immagini ci suggeriscono che proprio attraverso la ricerca del sé più onesto, nell’accettazione della bellezza di essere imperfetti e nella sublimazione delle maschere che ogni giorno usiamo per esistere, forse si puó resistere.
Credit Photo: Ross Brown
Su – F A C E S – Yuval Avital commenta << sono stato profondamente toccato dal ‘monologo’ di Francesco, arrivato come tanti altri per far parte di Human Signs, ma in questo caso ho sentito la sua validità come opera a se da subito. In questi giorni di estrema solitudine ci siamo trovati, uniti dal desiderio comune di creare con coraggio, onestà, purezza e la condivisione della nostra sfera intima, anche se questo vuol dire mettersi a nudo, vulnerabili, e
sensibili al mondo”.
Dopo C A L I P S O, anche F A C E S è prodotto dallo stesso Ventriglia e da Neil Christopher per la Duende Production, è una cooproduzione. Italo-australiana. Spesso uso la parola ‘bellezza’ con i danzatori che dirigo.
Credo che la ricerca e la protezione della bellezza sia una fonte inesauribile di motivazione per un artista. Ma cos’e la bellezza? Mi piace pensare che sia un luogo dove mettere amore e verità. È solo in un luogo cosi che può nascere
un’arte che tocca il cuore. commenta Ventriglia.
F A C E S sarà distribuito sul canale YOUTUBE e sulle pagine Instagram e Facebook di
Francesco Ventriglia alle 17.00 di Martedi 9 Giugno 2020.
Link Video: https://youtu.be/HGtdCnzo4AE
Il Video sotto
Redazione www.giornaledelladanza.com