Una collezione delle nuove creazioni dei più dirompenti coreografi a livello internazionale, in prima nazionale; la sezione danza del sessantasettesimo “Festival dei Due Mondi di Spoleto” è un caleidoscopio di gesti, corpi e modi di riempire lo spazio scenico. Spoleto ospita la star mondiale Friedemann Vogel, una nuova creazione di Wayne McGregor, una grande produzione in Piazza Duomo di Yoann Bourgeois con le musiche dal vivo di Hania Rani, e ancora Mehdi Kerkouche, uno dei più eclettici e acclamati talenti del momento, Dimitri Chamblas con Kim Gordon, bassista dei “Sonic Youth”. Una nuova e potente esperienza immersiva è firmata dal duo Adrien M & Claire B.
Friedemann Vogel presenta a San Simone la sua nuova creazione “Die Seele am Faden/Soul Threads” (5-7 luglio). Insignito dei più prestigiosi premi in ambito coreutico, primo solista del Balletto di Stoccarda abituato a danzare sui palcoscenici di tutto il mondo, Vogel collabora con l’artista visivo Thomas Lempertz per creare uno spettacolo ispirato al testo “Il teatro delle marionette” di Henrich von Kleist: in fondo, il danzatore e il burattino si muovono entrambi seguendo il volere di qualcun altro.
Il pubblico spoletino ricorda ancora Yoann Bourgeois, maestro di squilibri e gravità che nel 2022 si lasciava cadere nel vuoto da una scala risalendo con un fluido e armonico movimento. Bourgeois torna a Spoleto con “Memory of a fall”, nuova creazione spettacolare e poetica concepita per la Piazza del Duomo (6 luglio): sulla musica di Hania Rani, una delle pianiste più originali di oggi, i danzatori scivolano da una imponente struttura palcoscenico. Una riflessione in movimento sulla caduta della condizione umana.
Si muove sul confine tra reale e virtuale Wayne McGregor (12-14 luglio, Teatro Nuovo Gian Carlo Menotti), pluripremiato coreografo inglese direttore della “Biennale Danza di Venezia” e “coreografo residente” del Royal Ballet di Londra. Il suo nuovo lavoro “Deepstaria” attinge alle più recenti tecnologie dell’AI, della ricerca acustica e del calcolo spaziale, per un’opera mutevole in costante dialogo trasformativo con sé stessa.
Mehdi Kerkouche porta a Spoleto la sua danza potente, fluida e vibrante (29-30 giugno, Teatro Romano), nutrita dalle diverse esperienze dei suoi danzatori – provenienti da hip hop, street jazz, cabaret e circo contemporaneo. In “PORTRAIT” una tribù di corpi si interroga sulle relazioni familiari, su come coesistere senza toccarsi, come far evolvere i legami, in un’alternanza di possibilità che va dal solo al duetto e all’ensemble, sull’ipnotica colonna sonora elettro-pop firmata da Lucie Antunes.
Per lo spettacolo “takemehome” (13 luglio, Teatro Romano) il coreografo Dimitri Chamblas si è ispirato alle lunghe ore notturne per le autostrade di Los Angeles, un mondo popolato di ombre, fantasmi e sagome, che percorreva al ritorno dalle lezioni nel carcere cittadino. I danzatori emergono e scompaiono, sfuggenti ma familiari, intrecciati e interdipendenti nel mondo creato delle chitarre elettriche e degli amplificatori di Kim Gordon, bassista, chitarrista e vocalist della alternative-rock band “Sonic Youth” – “una delle donne più audaci del rock” la definisce il “New Yorker”.
Dopo il gran ballo di Parigi di Blanca Li che ha entusiasmato il pubblico per due edizioni consecutive, è in arrivo una nuova e potente esperienza immersiva firmata dal duo Adrien M & Claire B (28 giugno-14 luglio, Complesso Monumentale di San Nicolò). “Last Minute” è una combinazione di musica, luci, proiezioni interattive e danza, nata da un’esperienza intima vissuta da Claire Bardainne che l’ha portata a ricercare, insieme al co-creatore Adrien Mondot, il concetto di reincarnazione: il viaggio dell’ultimo minuto. Adrien M, artista multidisciplinare, propone anche il concerto “Piano, piano” all’Auditorium della Stella (13-14 luglio): un dispositivo inedito con raffinate proiezioni video, che mescola la giocoleria digitale al delicato universo sonoro dell’eclettico musicista BABX.
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Michele Olivieri
Foto: Roman Novitzky
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