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Béjart Ballet Lausanne apre il cartellone 2024 del Teatro Comunale di Bologna

È la grande danza del Béjart Ballet Lausanne, nato nel 1987 su impulso del coreografo Maurice Béjart e oggi diretto da Julien Favreau, ad aprire il cartellone 2024 dedicato al balletto del Teatro Comunale di Bologna. Giovedì 9 maggio alle 20.30 e in replica venerdì 10 alla stessa ora al Comunale Nouveau, la compagnia svizzera interpreterà tre coreografie. La prima è quella firmata nel 2022 per l’Opéra di Losanna da Gil Roman – che è stato alla guida del Béjart Ballet Lausanne per diciassette anni dalla scomparsa di Béjart, avvenuta nel 2007 – dal titolo “Alors on danse… !”. Realizzata durante la pandemia con l’intento di trovare «leggerezza in questi tempi difficili», Gil Roman ha composto una sequenza di coreografie «incentrata sulla tecnica classica, che non aveva altro scopo che il piacere di ballare», dedicata a Patrick Dupond. Le musiche sono di John Zorn, Citypercussion e Bob Dylan, i costumi di Henri Davila e le luci di Dominique Roman. Seguono due storiche creazioni di Maurice Béjart, anch’esse con le luci di Dominique Roman: “Bhakti III” – andata in scena prima volta al Festival d’Avignon il 26 luglio 1968 – ispirata al dio della danza Shiva su musica tradizionale indiana, con scene e costumi di Germinal Casado, e “7 danses grecques” – che vide ...

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In Romania il Gala Internazionale di Danza “Ballet Star”

Il “Ballet Star Gala” è un gala internazionale di danza sull’eleganza nel movimento e nell’armonia, dove la grazia dei ballerini abbraccia i passi del tempo. La luce riflessa sui loro costumi brilla come stelle, e gli accordi della musica classica si intrecciano con i loro passi incantati. Un regno di espressione artistica, in cui le emozioni danzano sul palcoscenico in un racconto senza parole, affascinando gli spettatori in un universo di bellezza e raffinatezza. Le star del balletto si esibiranno a Iași (città universitaria della Romania orientale, accanto al confine con la Moldavia), l’8 maggio, per una grande serata di balletto organizzata da “Emerald Production” che avrà luogo, a partire dalle ore 19.00, presso la Casa della Cultura degli Studenti (Casa de Cultura a Studentilor Iasi) con la regia artistica di Bogdan Aprofirei. Nel cast figurano grandi nomi e famosi ballerini, tra cui: Cristina Dijmaru e Bogdan Canila (Opera Nazionale di Bucarest) Cristian Preda (Opera Nazionale di Iasi) Tanea Nazarchevici e Nicolai Nazarchevici (Teatro Nazionale dell’Opera e del Balletto “M. Biesu”) Natalia Bogdan (Kiev, Ucraina) e Vasili Bogdan (Teatro Nazionale dell’Opera e del Balletto “M. Biesu”) Violeta Shevchenko (Odessa, Ucraina) e Bogdan Aprofirei (Romania) Eugen Cojocari, Magdalina Andritcaia, Evelina Feraru, ...

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DanzArenzano Arte: premiati Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko

Il Premio DanzArenzano Arte storicamente si colloca nel panorama dei premi italiani più importanti. Voluto da Patrizia Campassi, direttore artistico di Arenzano in Danza, è stato appositamente creato quale memoria storica verso i giovani ed il pubblico in generale affinché abbiano la possibilità, incontrando gli artisti insigniti del premio, di ricordare e valorizzare un ‘arte in continua evoluzione e tutti coloro i quali hanno contribuito con la loro professionalità a creare la grande storia della danza e del balletto. Destinato a danzatori, maestri, coreografi e registi, sia emergenti che già affermati, il Premio DanzArenzano Arte è consegnato per un futuro e brillante percorso artistico, ai primi, o quale testimonianza e riconoscimento alla carriera, agli ultimi.  I candidati a ricevere questo riconoscimento sono scelti non solo in base alla loro grande professionalità, ma guardando anche al loro impegno sociale e all’esempio che incarnano proprio verso i tanti giovani appassionati d’arte. I premiati di quest’anno sono l’étoile del Teatro alla Scala di Milano NICOLETTA MANNI e il Primo Ballerino scaligero TIMOFEJ ANDRIJASHENKO, che riceveranno il riconoscimento Domenica 12 maggio 2024. Coppia nella vita e nella danza, queste due stelle, si stanno imponendo all’attenzione del mondo intero, oltre che per le loro straordinarie doti tecnico- espressive, interpretative, stilistiche e di ...

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Esce “ Chiamatemi maestra. Disciplina, passione, curiosità e nessuna scusa” di Alessandra Celentano

Chiamatemi maestra. Disciplina, passione, curiosità e nessuna scusa è il nuovo libro edito da Mondadori di Alessandra Celentano.  La danza è la mia vita. È stata il mio sogno da realizzare, il mio obiettivo da inseguire, il mio passato, il mio presente e il mio futuro. La danza è il mio tutto. La mia migliore amica, il mio grande amore. Non mi ha fatto dormire, mi ha fatto ridere, piangere, essere felice. E non mi ha mai lasciata. Non l’ho mai lasciata. La danza è quello che sono. Sono una ballerina, lo sono sempre stata e sempre lo sarò, anche se ora non posso più ballare. È la mia identità. Da sempre cerco di spronare i ragazzi a migliorarsi con severità, onestà e rispetto, senza filtri. La mia sincerità mi è costata l’incomprensione di tante persone, ma ha sempre prevalso l’amore che nutro per questa arte e l’affetto di chi ha capito perché sono come sono e perché dico quel che dico. Stronza e cattiva per molti, diretta e coerente per gli altri, credo che chi ha tra le mani questo libro faccia parte della seconda categoria, quella di chi ha cercato di comprendermi ma soprattutto di chi ha voglia ...

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Intervista a Giorgio Madia: nuova creazione per il “Béjart Ballet Lausanne”

Giorgio Madia nasce a Milano, studia alla Scuola di Ballo del Teatro alla Scala dove si diploma nel 1984. Nello stesso anno entra a far parte del Corpo di Ballo della Scala. Dal 1985 al 1988 in qualità di solista danza al “Ballet du XX Siècle” (poi “Béjart Ballet Lausanne”). Diviene in seguito solista al “Milwaukee Ballet”, al “San Francisco Ballet” e primo ballerino al “Pensilvania Ballet”. Durante questo periodo dal 1988 al 1991 è ingaggiato da Rudolf Nureyev nel suo tour “Nureyev and Friends” con il quale danza le “Chant du Compagnon Errant”. La sua carriera prosegue come primo ballerino ad “Aterballetto” e al “Balletto di Zurigo”. Ha danzato interpretando diversi ruoli in più di novanta produzioni, lavorando con coreografi di fama mondiale come Alicia Alonso, Maurice Béjart, Merce Cunningham, William Forsythe, Hans Van Manen, Peter Martins, Rudolf Nureyev, Roland Petit, Josef Russillo, Heinz Spoerli, Glenn Tetley e Helgi Tomasson. Nel 1997 lascia le scene e si dedica all’insegnamento. È docente ospite in importanti compagnie tra le quali la “Compagnia Nazionale” diretta da Nacho Duato, il “Balletto di Stato di Berlino”. È stato maitre de ballet, assistente-coreografo per il “Balletto di Toscana”, il balletto della “Komische Oper” di Berlino, ...

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“Royal Opera House” cambia nome in “Royal Ballet and Opera”

  Con un nuovo nome la leggendaria istituzione che sorge in uno dei quartieri più vivi e affascinanti di Londra, Covent Garden, si trasforma in “Royal Ballet and Opera”. La stagione 2024/25 si presenta così in una veste del tutto inedita con un programma di originali allestimenti, nuovi debutti, senza dimenticare le produzioni più amate dal pubblico. Nello specifico per quanto riguarda il “Royal Ballet” diretto da Kevin O’Hare si assisterà ad un cartellone che festeggia il patrimonio della Compagnia insieme a creazioni rinnovatrici di alcuni dei maggiori coreografi della scena mondiale. Wayne McGregor torna con una prima europea dal titolo “MaddAddam”, basato sulla trilogia di romanzi di Margaret Atwood, con la partitura musicale commissionata per l’occasione a Max Richter. Nel mese di ottobre, “Encounters: Four Contemporary Ballets” presenta il lavoro di quattro coreografi sostenuti dal “Royal Ballet”: Kyle Abraham con “The Weathering”; Crystal Pite con “The Statement”; Pam Tanowitz con “Dispatch” e Joseph Toonga con un nuovo lavoro che combina la disciplina classica all’hip-hop. Crystal Pite proporrà anche la coreografia a serata intera “Light of Passage”. Troviamo poi “Ballet to Broadway: Wheeldon Works’,” di Christopher Wheeldon che miscela lo stile contemporaneo con il teatro musicale in “Fool’s Paradise”. Seguono ...

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Concorso Internazionale di Danza Città di Spoleto 2024: tutti i vincitori

Si è concluso il Concorso Internazionale di Danza Città di Spoleto 2024. L’evento, patrocinato dal Comune, si è svolto al teatro Nuovo Gian Carlo  Menotti nell’ambito della Settimana Internazionale della Danza. Durante il concorso una giuria di esperti del settore ha esaminato circa 300 danzatori provenienti da tutto il mondo. La tre giorni di selezioni è stata trasmessa in streaming con picchi di 72mila utenti collegati contemporaneamente dall’Italia e dall’estero. Tra gli eventi collaterali: una mostra dei vincitori delle edizioni passate, oggi primi ballerini nei teatri più importanti del mondo; la presentazione del libro La mia vita a passi di danza dell’etoile Giuseppe Picone; masterclass di classico e moderno e il Gran Gala che, come ogni anno, ha concluso la kermesse. Ospiti del Gala di chiusura, il Consigliere per la danza del Ministro Sangiuliano, Maestro Mvula Sungani, che ha coreografato l’Etoile Emanuela Bianchini e il primo ballerino Damiano Grifoni. Su invito del Direttore Generale della kermesse, Paolo Boncompagni, e del Direttore Artistico, Irina Kashkova, hanno partecipato anche i danzatori del Corpo di Ballo Junior della Fondazione FORDANCE di Genova. Il Gran Prix 2024 è tornato in Italia, dopo la vittoria della tedesca Lina Pengel nel 2023. Ad aggiudicarselo Francesco Giammattei.  ...

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Tornano i Momix a meravigliare il pubblico

Finalmente tornano a Milano i Momix con uno spettacolo suggestivo che propone il meglio dei loro successi: BACK TO MOMIX, dal 7 al 26 maggio al Teatro Lirico Giorgio Gaber. Un mix di magia e perfezione, coreografie intramontabili e reinterpretazioni originali, e qualche gradita sorpresa per Milano, per continuare a meravigliare il suo pubblico, e non solo. Seconda parte del tour che dopo Milano, prosegue a Torino/Teatro Alfieri (29 maggio/2 giugno), Perugia/PalaBarton (5 e 6 giugno) e Palermo/Teatro di Verdura (20 agosto). BACK TO MOMIX è uno spettacolo nato dal desiderio di tornare a calcare le scene dopo anni difficili che hanno allontanato la compagnia dal suo pubblico, con il desiderio di leggerezza e spensieratezza, peculiarità della compagnia Momix, e uno sguardo sempre teso al futuro: da qui il gioco di parole del titolo che richiama un classico della cinematografia anni Ottanta. Momix, che di anni ormai ne ha 43, non sembra accorgersene ed affronta le sfide della gravità, le acrobazie dei suoi incredibili ballerini e il trasformismo dei suoi personaggi che evocano sensazioni e colori sempre nuovi con gli occhi di un bambino un po’ cresciuto, Moses Pendleton, carismatico direttore artistico e creatore di innumerevoli spettacoli di successo. I ...

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La danza è una cosa seria

La danza è difficile. Qualunque sia lo stile scelto, qualunque sia il livello che si intende raggiungere, amatoriale o professionistico, la danza è difficile e l’allievo se lo deve mettere in testa. La danza in effetti nasce nel cervello e si esprime attraverso il corpo. Quando si impara a danzare, bisogna porsi nella condizione mentale adeguata allo scopo, ossia apprendere, migliorare e perfezionare. È indispensabile concentrarsi, lavorare con serietà, imparare anche dai compagni e soprattutto dai propri errori. L’ascolto è parte essenziale della danza, e implica ascoltare la spiegazione del maestro e soprattutto se stessi. Poi arriva il resto. La danza è processo multisensoriale complesso che richiede impegno, costanza, sforzo mentale e fisico. Quando si decide di entrare in sala danza, questo deve essere chiaro, compreso e accettato. Eppure, di recente, la lezione di danza viene vissuta come un passatempo da allievi demotivati e persi tra social media, ricerca ossessiva di ‘like’, e un’indolenza e un esibizionismo narcisistico senza precedenti che annullano la personalità individuale e la creatività. Solo per il fatto di pagare una retta, sempre più spesso gli allievi si sentono in diritto di decidere quando e se presentarsi a lezione, senza rispetto degli orari, del lavoro dell’insegnante ...

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Simona Bertozzi – “Quel che resta”: il tocco senza peso

Domenica 12 maggio 2024, nell’ambito della Rassegna Azioni in Danza, andrà in scena, presso la Chiesa di Sant’Antonio a Barletta, QUEL CHE RESTA, concept e coreografia SIMONA BERTOZZI, con Simona Bertozzi e Marta Ciappina. “QUEL CHE RESTA” è stato, dapprima, uno dei territori della mappa e delle pratiche, tra glaciazione, pelli, fughe per poi divenire l’immagine sovrastante, la bolla, il grado di presenza necessario, lo sguardo condiviso, l’interrogazione inevitabile su cui sostare, per ritrovare il respiro sottile e transitare da una danza all’altra. Da sezione di spazio, lo spettacolo è diventato l’intero organismo, il vivente, una moltiplicazione di vettori, di prospettive, di flessioni anatomiche, di ritmo e tempo ‒ dichiara Simona Bertozzi. Ci ha rese tessuti connettivi, per immaginare e accogliere altri abitanti, per far riverberare temperature e provenienze, per generare accordi multiformi di ingresso nel movimento, cercando ogni volta delle inattese capacità di fare mondo. Di generarci stupore. “QUEL CHE RESTA” è l’irruenza e l’indugiare dei corpi, è il tocco senza peso: estende un vocabolario di attese e ripartenze, di geometrie reiterate, di antiche e future danze, di resistenza e di ritornelli. Da agganciare. A seguire, nella stessa data, WABI-SABI, coreografie di Sofia Nappi, con Glenda Gheller, Adriano Popolo ...

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