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La fata delle bambole (balletto): storia, personaggi, curiosità e trama

La fata delle bambole (Die Puppenfee) è un balletto-pantomima-divertissement in un atto. Il libretto fu redatto da Joseph Haßreiter e Franz Xaver Gaul. La coreografia proviene da Joseph Haßreiter e la musica è stata composta da Josef Bayer nel 1888. “La fata delle bambole” è una delle opere di balletto più popolari nei paesi di lingua tedesca. La prima mondiale ebbe luogo il 4 ottobre 1888 al Teatro dell’Opera di Corte di Vienna. In occasione di un evento di beneficenza sotto il protettorato della principessa Pauline Metternich, fu eseguito per la prima volta con il titolo “Im Puppenladen” nel Palazzo del Principe Johannes Liechtenstein nel 1888, e venne interpretato da aristocratici e nobili. Il balletto, nella cui versione originale il ruolo della protagonista era mimato, è stato più volte ripreso a Vienna con la coreografia di Joseph Haßreiter, e fa ancora parte del repertorio dell’Opera di Stato di Vienna. Infatti all’inizio del 1888, il maître viennese Joseph Haßreiter e il pittore Franz Gaul, progettarono questo balletto particolarmente divertente, ambientato in un negozio di bambole. L’idea ricordava Léo Delibes e il coreografo Arthur Saint-Léon che già avevano allestito nel 1870 con successo la storia di E.T.A. Hoffmann “L’uomo della sabbia” in ...

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Annunciata la stagione 25/26 del Wiener Staatsballett con Alessandra Ferri

Presentato a Vienna il programma diAlessandra Ferri per la sua prima stagione come direttrice di balletto del Balletto dell’Opera di Vienna che si svolgerà nei due teatri a disposizione della compagnia, la Staatsoper e la Volksoper. Come noto infatti, a partire dalla stagione 2025/26, Alessandra Ferri, Prima Ballerina Assoluta, che come danzatrice di fama internazionale ha collaborato con i più importanti coreografi e si è esibita nei più importanti teatri internazionali, dirigerà il Balletto di Stato di Vienna. La sua programmazione mira a presentare il balletto classico ai giorni nostri e a rifletterne l’intero spettro. Le coreografie contemporanee incontrano i capolavori del balletto storico, due balletti narrativi contemporanei celebrano la loro prima a Vienna e il gala di balletto, il cui focus cambia ogni anno e che nella stagione 2025/26 è dedicato al leggendario coreografo Frederick Ashton, diventerà anch’esso un appuntamento fisso annuale del programma. Ecco i titoli nelle due diverse location: Wiener Staatsoper Kallirhoe di Alexei Ratmansky -19 Ottobre 2025 presentato per la prima volta  con l’American Ballet Theatre nel 2020, questo balletto narrativo presenta un ritratto coreografico e contemporaneo di un mondo classico antico.  Su musiche di Aram Khachaturian. Visionary dances  trittico di danza contemporanea – 28 marzo ...

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In scena “The Doozies. Eleonora Duse, Isadora Duncan e Noi” di e con Marta Dalla Via e Silvia Gribaudi

Un nuovo, imperdibile appuntamento è in programma a Danza in Rete Festival l’evento diffuso di danza contemporanea promosso e realizzato dalla Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza in collaborazione con una rete di soggetti istituzionali e operatori culturali del territorio e nazionali; nell’ottica dei riferimenti tematici che ha caratterizzato l’edizione 2025 del Festival, riprende il Focus Figure Femminili e Divine, costruito tra i diversi spettacoli con una serie di rimandi tra personaggi mitici della tragedia greca e della memoria collettiva, ma anche tra personalità reali e iconiche che hanno rinnovato l’arte di stare in scena come Eleonora Duse e Isadora Duncan. Proprio a celebrare le divine del teatro e della danza sarà il prossimo spettacolo del Festival, in scena mercoledì 23 aprile alle 20.45 al Teatro Astra di Vicenza, realizzato in collaborazione con La Piccionaia – Centro di Produzione Teatrale: si tratta della nuova creazione “The Doozies. Eleonora Duse, Isadora Duncan e Noi” – di e con Marta Dalla Via e Silvia Gribaudi – una produzione Associazione Culturale Zebra in collaborazione con Teatro Stabile del Veneto – Teatro Nazionale, La Corte Ospitale che ha debuttato nel maggio dello scorso anno, uno spettacolo per le celebrazioni dei cento anni della morte ...

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Ottimo riscontro per il Peer Gynt alla Scala [RECENSIONE]

Dopo il debutto nel 2015 per il “Balletto Nazionale Sloveno” di Maribor è arrivata nel tempio milanese la creazione di Edward Clug (assistenti coreografi Miloš Isailović e Mirjana Šrot), come primo titolo della ripresa alla direzione artistica di Frédéric Olivieri, in due atti sull’intima e sublime musica di Edvard Grieg. Per comprendere al meglio la difficoltà di trasporre in danza una storia complicata come quella di Henrik Ibsen per il suo protagonista alla continua ricerca non solo della giusta strada, ma anche di sé stesso nei sogni e nella realtà, basti pensare che il drammaturgo norvegese scrisse il dramma in versi (lo fece in Italia nel 1867 tre anni dopo aver lasciato il Paese natìo) per poi nel 1874 adattarlo al teatro. Edward Clug riesce grazie all’arte della danza nell’impresa di far coincidere tutti i tratti salienti e gli ingredienti necessari per punteggiare caratterialmente i differenti ruoli. Da Åse (la madre di Peer Gynt) interpretata con profondità da Alessandra Vassallo, dal fabbro Asiak (l’imperioso Marco Agostino) che cerca di togliergli la vita con un’accetta trasformando l’arma in una figura danzante sui ciocchi di legna presenti in palcoscenico, dalla Morte (Christian Fagetti, qui anche alla prova attoriale in lingua tedesca) che ...

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Tre spettacoli unici si intrecciano in “Dar corpo allo spazio” a Verbania

Dar corpo allo spazio è uno spettacolo itinerante che invita il pubblico a scoprire come la danza può trasformare e abitare luoghi diversi. In una sola serata, tre spettacoli unici si intrecciano in più repliche, creando un’esperienza coinvolgente e dinamica. Un viaggio attraverso i diversi spazi del Teatro Il Maggiore di Verbania (19 aprile ore 15, ore 18 e ore 21) dove corpo e ambiente dialogano, dando vita a nuove percezioni e modi di vivere il movimento. Zerogrammi | MAGNIFICAT Ed io? Io che son carne, cuore e fiato rappreso? Io? Che son unghie e denti e pelle che si trasforma in cipolla in aceto dissipata? Io, che ti ho portato come un tatuaggio, come una ruga? (Bruno de Franceschi). In Magnificat, Amina Amici prosegue lo studio sulla figura della Vergine Maria, attraverso uno sguardo laico, in una duplice ricerca: quella sul femminile e quella sulla scrittura coreografica a partire da studi e suggestioni pittorico-iconografiche. Ci si domanda cosa potesse pensare intimamente Maria, cosa abbia potuto provare in seguito a eventi di vita così straordinari, e infine, come tutto questo si sia inscritto nel suo corpo. Il movimento di un dipinto, un frammento di spazio-tempo dei pensieri più intimi di ...

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London City Ballet: al via il nuovo tour

Il London City Ballet ha annunciato il suo nuovo tour di 20 tappe nel Regno Unito e in Europa. La compagnia, diretta da Christopher Marney, si esibirà in alcuni dei teatri più importanti del Regno Unito, tra cui il Sadler’s Wells Theatre e il Linbury Theatre della Royal Opera House a Londra, il Birmingham Rep, l’Oxford New Theatre e il Bath Theatre Royal. Il tour continuerà poi in Europa, dove la compagnia si esibirà in Spagna, Portogallo, Grecia e Francia. Per il tour la compagnia accoglierà 15 nuovi danzatori, di 10 diverse nazionalità, tra cui Samuele Barzaghi Yuria Isaka, Sahel Flora Pascual, Constance Devernay-Laurence, Josue Gomez, Pilar Ortega, Siméon Sorange-Félicité e Lydia Rose Hough, che si uniranno al resto del cast, che vedrà, come punta di diamante, Alina Cojocaru, in qualità di guest artist, per le date nel Regno Unito, insieme ad Alejandro Virelles, Joseph Taylor, Nicholas Vavrečka, Arthur Wille, Jimin Kim e Cira Robinson. Il ricco programma ‒ che prevede un mix sapiente di tradizione e modernità, con titoli che spaziano dal repertorio classico al contemporaneo, con particolare attenzione a opere di grandi coreografi ‒ include: Pictures at an Exhibition di Alexei Ratmansky, noto per la sua capacità di ...

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Presentato il Festival Internazionale del Balletto di Nervi 2025

  Si apre sabato 28 giugno 2025 a Genova, il Nervi International Ballet Festival 2025, una celebrazione dell’arte della danza con sette compagnie ospiti provenienti da cinque Paesi e un gala con étoile internazionali a cui si aggiungono nove masterclass con maestri di alto profilo artistico. Il Festival Internazionale del Balletto di Nervi 2025 si articola in un ricco calendario che si sviluppa nell’arco di un mese, con 11 serate di spettacolo e 9 masterclass rivolte ai giovani. In questa edizione si presentano alcune delle migliori compagnie del mondo con i loro danzatori di spicco, étoile conosciute e invitate in tutto il mondo come Mathieu Ganio, Dorothée Gilbert, Hugo Marchand, Yasmine Naghdi e Marianela Núnez, solo per nominarne alcuni. La responsabilità artistica di questo Festival – dichiara il Responsabile Artistico Jacopo Bellussi – rappresenta per me il coronamento del lavoro svolto in questi ultimi anni. Sono grato per la fiducia della Fondazione Teatro Carlo Felice con cui ho collaborato per presentare un programma di alto livello. Tre delle principali compagnie mondiali, il Royal Ballet, il Ballet de l’Opéra de Paris e lo Stuttgarter Ballett, tornano a Nervi dopo quasi quarant’anni. In linea con l’idea del fondatore Mario Porcile, il Festival ...

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Il Boston Ballet è pronto per la 62ª stagione (2025/26)

Il direttore artistico del “Boston Ballet”, Mikko Nissinen, ha annunciato la programmazione per la stagione 2025-2026, che prevede un ambizioso programma di danza, tra cui una prima mondiale, tre prime del “Boston Ballet” e il ritorno di titoli amati e di rilievo. La 62ª stagione della Compagnia si svolgerà dal 6 novembre 2025 al 7 giugno 2026 presso la Citizens Opera House. “Sono entusiasta che il nostro pubblico possa assistere alla nostra prossima stagione, che offre grandi classici senza tempo, nuove opere per Boston e balletti dei coreografi più richiesti e di successo di oggi”, ha dichiarato il direttore artistico Mikko Nissinen. “Il Boston Ballet vanta alcuni dei ballerini più talentuosi e versatili al mondo, che brilleranno in questo dinamico repertorio”. La stagione si apre con “Jewels” di George Balanchine (6-16 novembre), che torna per la prima volta dal 2014. Composto da tre sezioni distinte: Smeraldi, Rubini e Diamanti, il balletto mette in mostra il meglio dello stile neoclassico inconfondibile di Balanchine, e ogni sezione rappresenta un periodo della sua vita. Emeralds rappresenta l’eleganza dello stile francese con la musica di Gabriel Fauré, movimenti romantici e gonne di tulle fluenti. Musicato da Igor Stravinsky, Rubies è un balletto dinamico, jazzistico ...

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Dietro la tenda di velluto rosso: una ballerina americana in Russia

Fresco di stampa, in lingua inglese, il libro Behind the Red Velvet Curtain: An American Ballerina in Russia di Joy Womack, scritto in collaborazione con la giornalista Elizabeth Shockman (pubblicato da Rowman & Littlefield Publishers, 274 pagine), è una storia di passione, sacrificio e trionfo. Nel 2012 Joy Womack ha fatto la storia quando è diventata la prima ballerina americana a firmare un contratto con il “Bolshoi Ballet” in Russia. Behind the Red Velvet Curtain offre uno sguardo esclusivo dietro le quinte dei palcoscenici di balletto più famosi del mondo, dall’ossessiva e rigorosa formazione presso l’Accademia Bolshoi alle abbaglianti esibizioni presso il Palazzo del Cremlino, nei teatri centrali della struttura di potere russa. Questo libro di memorie è una storia di grandi sogni, ossa rotte, amore, resilienza e di come trovare la luce nei momenti più bui. Joy ha trascorso tre anni danzando ruoli da prima ballerina per il “Kremlin Palace Theatre” e attualmente vive a Parigi con il marito, dove si esibisce a livello internazionale e con l’Opéra di Parigi. La biografia di Joy Annabelle Womack racconta della prima donna americana a diplomarsi al programma di formazione principale della “Bolshoi Ballet Academy” con un diploma rosso e la prima donna ...

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Carmen e il mito di Antonio Gades al Ponchielli di Cremona

Un classico senza tempo come Carmen e il mito di Antonio Gades, icona acclamata dell’espressione innovatrice del flamenco, saranno in scena al Teatro Ponchielli domenica 13 aprile (ore 20.30). Cantore di una Spagna aspra e primitiva, Gades ne ha ritrovato l’autenticità in un flamenco dallo stile asciutto e dall’anima classica, sublime espressione artistica della cultura popolare andalusa. Insieme al regista Carlos Saura ha concepito lo spettacolo nel 1983 in forma cinematografica, realizzando con Carmen Story un’opera in cui finzione e realtà si confondono nella passione tra il direttore di una compagnia e la giovane protagonista di un nuovo balletto. Coreografo, danzatore e attore spagnolo, Gades è stato uno dei principali interpreti del flamenco del XX secolo. Carmen è il terzo balletto narrativo di Antonio Gades dopo Don Giovanni e Bodas de Sangre, ed è il primo lavoro scenico derivante dalla sua proficua collaborazione con il cineasta Carlos Saura. I due creatori si sono ispirati al racconto di Merimée piuttosto che al libretto dell’opera perché ritenevano che la storia e i personaggi del racconto riflettessero meglio il popolo andaluso; inoltre si sono serviti della celebre partitura di Bizet contrapponendola per la prima volta con la musica flamenca in scena. Come disse ...

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