La stagione teatrale 2025/2026 del Teatro Arcimboldi di Milano si preannuncia come un’autentica celebrazione della danza, un viaggio emozionale e visivo che attraversa il tempo e lo spazio, portando sul palco una selezione di eventi che spaziano dai grandi classici alle produzioni contemporanee più innovative. Con il suo inconfondibile mix di tradizione ed avanguardia, il TAM non solo si conferma come uno dei punti di riferimento culturali di Milano, ma si afferma anche come un dinamico laboratorio creativo, capace di ospitare le sfide artistiche più audaci e di promuovere la crescita di nuove forme di espressione coreutica. Il Teatro Arcimboldi continua a rappresentare un palcoscenico privilegiato per la danza, dove artisti di fama internazionale e giovani talenti si incontrano in un dialogo continuo, dando vita a performance che spingono i confini della tecnica e dell’emozione. L’offerta della stagione 2025/2026 rispecchia questa vocazione, proponendo un’ampia varietà di stili e linguaggi, che vanno dal balletto classico, alla danza contemporanea, fino alle performance che sfidano le convenzioni. Quest’anno il TAM si distingue per l’attenzione riservata alla contaminazione e alla sperimentazione, ospitando numerosi progetti che mescolano danza, musica, arti visive e nuove tecnologie. Ogni spettacolo non sarà solo un’esibizione, ma una vera e propria ...
Read More »Il coreografo Giorgio Madia “allo specchio”
Il balletto classico preferito? Don Chisciotte, sono “nato” con la versione di Nureyev da bambino come comparsa, casualmente prima alla Scala poi con l’Opéra di Parigi. Vederlo dalla scena con tutte le star del secolo passato alternarsi ogni sera era un emozione enorme. Fracci (spiritosissima) Guillem (alle sue prime armi come regina delle driadi), Noëlla Pontois, Isabelle Guérin, Rudolf Nureyev, Patrick Dupond e ogni sera un interprete nuovo da studiare da dietro le quinte. Il balletto contemporaneo prediletto? La Petite Mort di Jiří Kylián. Un classico, perfezione di semplicità, ingegno, musicalità e purezza. Semplicemente insorpassato. Persino nella scelta sexy e provocante del titolo che rimane comunque elegante Il Teatro del cuore? Il Teatro alla Scala, sono cresciuto li, solo un anno in compagnia ma otto anni alla Scuola di Ballo che una volta era due piani sopra il palcoscenico. Malgrado quarant’anni di carriera li abbia fatti altrove il primo amore non si scorda mai. Di quel teatro prima del rifacimento conoscevo ogni angolo proibito. Da piccolo ero una peste irrefrenabile, mi sgattaiolavo ovunque, cunicoli, porte e corridoietti segreti sotterranei, atelier fino a sbucare nel palco reale nel mezzo di una prova. Nessuno mi fermava, chissà perché! Un romanzo da ...
Read More »Addio a Patrice Bart: il custode della grande danza francese
Una figura centrale della danza francese del Novecento e del nuovo millennio ci ha lasciati. Patrice Bart, étoile dell’Opéra di Parigi e storico custode del repertorio classico, è morto all’età di 80 anni a Falaise, in Normandia. Nato nel 1945, Bart aveva il portamento di chi sa che la danza è prima di tutto disciplina, e solo poi esibizione. Non cercava il protagonismo mediatico; preferiva le luci del palcoscenico a quelle delle interviste, e sul palco raccontava storie con il corpo molto più che con le parole. La sua carriera, iniziata da giovanissimo all’interno della Scuola dell’Opéra, si è sviluppata lungo i decenni con una coerenza rara. Dopo essere diventato étoile nel 1972, si affermò come interprete raffinato dei grandi classici: da Petipa a Lifar, da Nureyev a Roland Petit. Il suo stile univa la purezza della linea accademica ad un’intensità espressiva che commuoveva senza cercare l’effetto facile. Ma è forse dietro le quinte che Bart ha lasciato il segno più profondo. Per oltre vent’anni, ha ricoperto il ruolo di maître de ballet presso l’Opéra di Parigi, contribuendo a formare intere generazioni di danzatori e a mantenere vivo il repertorio classico con un rigore filologico. Non era un restauratore del ...
Read More »Dante riscritto dal corpo per NoGravity [RECENSIONE]
Se Dante potesse assistere a La Divina Commedia Reloaded, probabilmente ne sarebbe sorpreso — non tanto per riconoscersi, quanto per scoprire che, sette secoli dopo, la sua opera può ancora volare. Letteralmente! Lo spettacolo ideato da Emiliano Pellisari per NoGravity Theatre è un’esperienza che trasforma la parola in carne, la danza in disegno, il palcoscenico in sogno. Non c’è narrazione lineare, ma un’esplosione di immagini viventi che si muovono oltre ogni legge fisica: i corpi sfidano la gravità, fluttuano come anime, si intrecciano in geometrie viventi che evocano tormento e salvezza. Ogni scena delle dieci proposte è una tavola mistica: i dannati si contorcono in architetture umane fatte di dolore e bellezza, i corpi si aprono ad un respiro sospeso per poi dissolversi in luce. Non c’è bisogno di parole: bastano le forme, le ombre, il battito visivo di ogni figura umana trasformata in segno. La danza non è decorazione ma scrittura. Scrittura scenica, visiva, emotiva. Una lingua nuova che riesce a parlare del viaggio dell’anima senza didascalie, senza recitazione, senza orpelli. Non si tratta di adattare il poema: qui Dante viene ricreato. La sua discesa e la sua ascesa diventano metafore fisiche. Gli effetti — levitazione, luci taglienti, specchi, ...
Read More »Paesaggi del Corpo 2025: torna la danza contemporanea
Trascorsi gli eventi di settembre, Paesaggi del Corpo – Festival Internazionale Danza Contemporanea rinnova la sua presenza nei Castelli Romani anche in ottobre, con un calendario pensato per adulti e famiglie che intreccia ricerca artistica, innovazione tecnologica e richiami alla memoria culturale. Un mese in cui il corpo diventa medium di trasformazioni simboliche e spazio di incontro con l’altro: dal bosco del futuro immaginato da AiEP Ariella Vidach alle visioni sull’amore della DaCru Dance Company – Naturalis Labor, fino al rito iniziatico di Megakles Ballet Petranuradanza; dal dialogo tra danza e nuove tecnologie di Larumbe Danza alle riletture mitiche di Borderline Danza; dalle riflessioni sulla società della stanchezza di Compagnia Atacama all’esperienza partecipativa della sala da ballo reinventata da Chiara Frigo prodotta da Zebra Cultural Zoo. Il primo appuntamento è sabato 11 ottobre al Teatro Artemisio Gian Maria Volontè di Velletri: alle ore 17:00 AiEP Ariella Vidach presenta Nel bosco del futuro, un racconto musicale multimediale che trasporta lo spettatore in una fiaba contemporanea, microclima della diversità dove uomini, piante e animali convivono in un linguaggio nuovo e condiviso. Ideata da Claudio Prati e Ariella Vidach, con coreografia della stessa Vidach e le interpretazioni di Rafael Candela e Sofia Casprini, ...
Read More »Danza 25/26 in primo piano al Teatro Municipale di Piacenza
Il Teatro Municipale di Piacenza presenta una stagione 25-26 tra classico, emozione e nuove visioni. Da dicembre 2025 ad aprile 2026, cinque appuntamenti disegneranno un percorso scenico capace di unire il grande repertorio classico con nuove riletture coreografiche e contaminazioni contemporanee. Un invito al pubblico a farsi trasportare dalla potenza evocativa del corpo in movimento, tra eleganza, narrazione e sperimentazione. Ad aprire il sipario, il 28 dicembre, sarà La Bella Addormentata, portata in scena dal celebre Balletto dell’Opera di Tbilisi. Con una compagnia storica e una lettura filologica della coreografia di Marius Petipa, lo spettacolo promette una sontuosità visiva che richiama il fasto dei grandi teatri imperiali. Il primo appuntamento del nuovo anno, il 1° febbraio, sarà affidato alla compagnia Tam Ballet, che proporrà una Cenerentola dal respiro poetico e incantevole. Una produzione che coniuga grazia e modernità, pensata per dialogare con il pubblico giovane e adulto attraverso un linguaggio immediato. Il 15 febbraio, in pieno clima carnevalesco, andrà in scena Le Maschere – Gran Galà di Carnevale, produzione del Balletto del Sud: un’esplosione di colori, travestimenti e virtuosismi, in una serata che celebra la festa come esperienza teatrale collettiva, con tanto di invito al pubblico a presentarsi in maschera. ...
Read More »Il Direttore Artistico Krzysztof Pastor “allo specchio”
Balletto classico preferito? La Bella Addormentata. Balletto contemporaneo preferito? Ce ne sono molti. Il Teatro del cuore? Het Musiktheater di Amsterdam e Teatr Wielki di Varsavia Un romanzo da trasformare in un balletto? Ce ne sono pochi. Un film da cui trarre uno spettacolo di balletto? Miracolo a Milano di Vittorio de Sica. Il costume di scena che hai indossato e che hai preferito? Four Last Songs di Rudi van Dantzig. Quale colore associ alla danza? Il blu come in Serenade di Balanchine. Che odore ha la danza? Come i partner con cui ho ballato. La musica più bella scritta per il balletto? La Bella Addormentata, Il Lago dei Cigni, Lo Schiaccianoci, Sheherazade, L’Uccello di Fuoco, Il Boléro di Ravel. Il film di danza imperdibile? Billy Elliot, Scarpette Rosse, Cantando sotto la pioggia, Un americano a Parigi, e molti film con Fred Astaire. Due miti della danza del passato, maschile e femminile? Matil’da Kšesinskaja e Václav Nižinski. Il tuo “passo di danza” preferito? Gargouillade, ma in una versione libera. Chi avresti voluto essere nella vita reale tra i personaggi del grande repertorio del balletto classico? Romeo. Chi era il genio per eccellenza dell’arte coreografica? Marius Petipa. Ripensandoci, se incontrassi Tersicore, ...
Read More »Stagione 25/26 al Comunale Luca Ronconi di Gubbio
Il commento del Direttore del TSU Nino Marino: “In una città come Gubbio, che porta con sé un’eredità storica e culturale straordinaria, il teatro rappresenta non solo un luogo di spettacolo, ma un presidio di comunità. In un tempo sempre più veloce e digitale, il valore dell’arte dal vivo diventa essenziale: ci ricorda la forza dell’incontro, della presenza e dello sguardo condiviso. La nuova Stagione porta a Gubbio grandi maestri della scena, nuove voci della drammaturgia contemporanea, momenti di riflessione civile e il linguaggio della danza: un percorso pensato per offrire alla città e al suo pubblico la bellezza e la necessità del teatro, oggi più che mai.” Il Sindaco del Comune di Gubbio Vittorio Fiorucci: “La nuova Stagione del nostro Teatro Comunale Luca Ronconi rappresenta un appuntamento fondamentale per la vita culturale della città. Il cartellone 2025/26 è ricco di proposte di altissimo livello che intrecciano i grandi classici, la contemporaneità e nuovi linguaggi scenici. Il teatro è luogo di incontro, di crescita e di riflessione: come Amministrazione siamo orgogliosi di sostenere una programmazione capace di offrire emozioni e strumenti di comprensione del presente, valorizzando al tempo stesso il patrimonio culturale di Gubbio.” L’Assessore alla Cultura Paola Salciarini: “Questa ...
Read More »La disciplina classica è la madre di tutte le danze
La danza classica è la radice da cui si sono sviluppati molti stili coreutici moderni. Nata nelle corti europee del Rinascimento e codificata alla corte di Luigi XIV, ha dato origine a un linguaggio tecnico preciso e universale. Le sue cinque posizioni, la postura eretta e l’en dehors costituiscono ancora oggi la base della formazione di ogni ballerino. Al contrario, rappresenta un fondamento solido che permette a chi la padroneggia di affrontare con facilità anche gli stili più moderni: dal contemporaneo al jazz, dalla danza urbana al teatro-danza. La danza classica è una disciplina altamente tecnica. Richiede anni di studio, rigore costante e una dedizione quasi ascetica. Ogni passo, ogni linea del corpo, ogni port de bras è studiato con precisione matematica. Questa codificazione rigida ha permesso alla danza classica di diventare il “vocabolario” su cui si sono sviluppati moltissimi stili. Un ballerino classico può adattarsi con maggiore facilità a nuovi stili proprio perché possiede una base tecnica solida. Nei teatri e nelle scuole, il balletto continua ad essere un punto di riferimento, non solo per preservare la tradizione, ma per nutrire l’evoluzione della danza. Definire la danza classica come la madre di tutte le danze non è un’esagerazione, ma ...
Read More »Il Principal dancer Martin ten Kortenaar “allo specchio”
Balletto classico preferito? Onegin. Balletto contemporaneo preferito? Di recente ho avuto modo di ballare Gods and Dogs di Jiří Kylián, che è stato incredibile. Il teatro del cuore? Il Muziektheater di Amsterdam. Non è un teatro classico europeo, ma è lì che ho trascorso una parte importante della mia carriera. Un romanzo da trasformare in un balletto? Mi piacerebbe vedere un libro di Haruki Murakami trasformarsi in un balletto, come Killing Commendatore. Un film da cui trarre uno spettacolo di balletto? Sarebbe terribile, ma penso che il balletto tratto da Star Wars possa essere davvero divertente. Il costume di scena che hai indossato e che hai preferito? Yugen di Wayne McGregor. Costumi semplici che si abbinavano magnificamente alla coreografia. Quale colore associ alla danza? Blu scuro. Che odore ha la danza? Sudore. La musica più bella scritta per il balletto? Romeo e Giulietta. Si capisce ogni scena semplicemente ascoltando la partitura musicale. Il film di danza imperdibile? Non so se conta, ma Cantando sotto la pioggia è sempre fantastico. Due miti della danza del passato, uno maschile e uno femminile? Erik Bruhn è stato straordinario, così come Evelyn Hart. Il tuo “passo di danza” preferito? Non direi di avere un ...
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