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Il coreografo Francesco Ventriglia è il nuovo direttore di Maggiodanza

Il danzatore e coreografo Francesco Ventriglia è il nuovo direttore di Maggiodanza, la compagnia  di ballo del Maggio musicale fiorentino. Succede a Vladimir Derevianko. Originario di Battipaglia, 32 anni, Ventriglia, si ricorda in una nota, si è diplomato nel 1997 alla Scuola di ballo del Teatro alla Scala di Milano, entrando subito a far parte della compagnia scaligera e rivestendo ruoli solistici sia nel repertorio classico che in lavori di Forsythe, Pleljocai, Kilian, Bejart, Petit, e danzando al fianco di Sylvie Guillem al Metropolitan di New York e al Covent Garden di Londra. Fra le sue creazioni come coreografo, per Roberto Bolle “La lotta” e il “Concerto di Capodanno” dal Teatro La Fenice, per l’Arena di Verona “Sogno di una notte di mezza estate” e “Jago”, “L’onesta poesia di un inganno” con la Abbagnato e Riga, per il Teatro Marijnsky di San Pietroburgo “Contraddizioni” con Ulyana Lopatkina, per il Teatro Bolshoi di Mosca la sperimentazione multimediale “Zacharova super game”. Ha fondato la compagnia Eliopoli. Nel ringraziare Derevianko per il lavoro svolto dal 2007, la sovrintendente del Maggio Francesca Colombo ha dichiarato: ”Il desiderio di rilanciare il corpo di ballo del Maggio mi ha portato a scegliere Ventriglia, un giovane di ...

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Etoile posa nuda per una rivista: licenziata dall’Opera di Vienna

Licenziata per degli scatti osè pubblicati su un magazine rivolto a un pubblico maschile. E’ accaduto alla prima ballerina Karina Sarkissova, allontanata della prestigiosa Opera di Vienna dopo le foto provocanti comparse sul numero di settembre di “Wiener“. L’etoile, classe 1983, sarebbe già stata richiamata in passato per un servizio senza veli realizzato senza autorizzazione all’interno del teatro dell’Opera e pubblicato nell’edizione di giugno del magazine “Penthouse”. «E’ stata licenziata il 23 agosto dopo questo nuovo scandalo», ha dichiarato Dominique Meyer, direttore dell’opera. «Il corpo di ballo è rimasto scioccato dalle immagini compromettenti pubblicate nella sezione “hot” della rivista». Particolarmente oltraggioso il titolo comparso in copertina «La ballerina senza veli, il balletto come piace a noi». La Sarkissova è una danzatrice austriaca di origini russe. Si è formata al famoso Bolshoi Ballet in Russia, per poi entrare a far parte del corpo di ballo dell’opera di Vienna nel 2000, dove è rimasta per dieci anni, prima che lo scandalo ne decretasse, poche settimane fa,  l’uscita di scena. Sara Zuccari Direttore del www.giornaledelladanza.com

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Arriva in Italia “Flashdance”, il musical tratto da una storia di grinta e determinazione

Tratto dal famosissimo film del 1983, un film che ha fatto sognare intere generazioni, Flashdance si prospetta come un musical emozionante e coinvolgente, che stupirà sicuramente il pubblico italiano. A presentarlo è la Stage Entertainment Italy, che porterà il ritmo di uno dei musical più trascinanti della storia nelle principali città italiane con una tournèe che debutterà, in prima nazionale, il 10 dicembre al Teatro della Luna di Milano, dove resterà in scena fino al 23 gennaio, con repliche anche a Torino, Trieste, Bologna, Firenze, Napoli e Roma. Si tratta di una produzione completamente italiana. Il regista supervisore del musical è l’americano Glenn Casale, Federico Bellone è il regista, le coreografie sono di Gail Davles. Lo staff creativo è tutto italiano: le scene sono di Alessandro Camera, i costumi di Francesca Schiavon e le luci di Valerio Tiberi. Si narra in danza e in musica la storia di grinta e determinazione della giovane Alex Owens, che di giorno lavora come operaia mentre la sera fa la ballerina di lap dance per raggiungere quella vetta apparentemente irraggiungibile, ovvero la prestigiosa Accademia di Danza Shipley. Ambientata a Pittsburgh, negli USA, a una trama di sogni e passioni si intreccia anche una tenera ...

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Alla Scala torna il “Lago” di Nureyev

Dopo il Lago dei Cigni di Vladimir Bourmeister messo in scena nella stagione 2004-2005, il Teatro alla Scala ritorna alla versione di Rudolf Nureyev, in repertorio dal 1990, ma che manca sulle scene del teatro milanese da quasi dieci anni; è andata in scena per l’ultima volta nella stagione 2000-2001, quando vi danzarono come ospiti Maximiliano Guerra e la grande Nina Ananiashvili. Nureyev creò la sua versione del capolavoro di Petipa-Ivanov nel 1984 per il Balletto dell’Opera di Parigi. Il suo è un Lago introspettivo, “al maschile”, come la maggior parte dei suoi balletti; per definirlo con un’unica parola si usa di solito l’ormai abusato aggettivo “freudiano”. Il vero protagonista del Lago di Rudolf è il principe Siegfried, perduto tra l’amore impossibile con Odette (un sogno evanescente più che una donna reale) e la seduzione senza scampo di Odile. Il ruolo di contraltare e alter ego del principe viene qui assunto alternativamente dal precettore e da Rothbart; quest’ultimo addirittura interviene attivamente nel pas de deux del terzo atto, trasformandolo così in un pas de trois. Il principe è titolare anche di una introspettiva e malinconica variazione nel secondo atto, un inserimento forse coreograficamente eccessivo (in un atto già pieno di ...

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La danza dell’Aterballetto al Teatro Valli di Reggio Emilia

    La bella danza firmata da Mauro Bigonzetti e Henry Oguike, sarà protagonista con la Compagnia Aterballetto il 29 e 30 ottobre al Teatro Valli di Reggio Emilia con i balletti Come un respiro, Front Line, H+. La prima rappresentazione assoluta di Come un respiro risale al maggio 2009 ad Wolfsburg in Germania, lo spettacolo è infatti il frutto di una co-produzione tra Movimentos-Festwochen der Autostadt in Wolfsburg e la Fondazione Nazionale della Danza Aterballetto. Un soffio pervade ed attraversa questi pezzi haendeliani, ricchi di una forza evocativa, catturano e trascinano in un vortice che sembra trasmettere un’eco di spazi infiniti. La sintesi cristallina che li caratterizza esalta la materia pura, una materia fatta di tensioni e di movimento che sembra voler raccogliere il respiro dell’universo. Su questo movimento il corpo, anche lui libero da orpelli per presentare la sua forma pura, costruirà le sue forme in uno spazio fisico che tenderà a fondersi in quel respiro di pura ed intima ispirazione. Il balletto Front Line è firmato da Henry Oguike ed è un sestetto danzato sul Quartetto n. 9 in mi bemolle maggiore di Shostakovich. Gli stati d’animo sono in continuo mutamento. Gli strumenti gridano come animali e ...

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Maguy Marin ospite del Torinodanza Festival chiuderà con May B il focus dedicato agli anni Ottanta

“Fini. C’est fini. Ça va finir. Ça va peut-être finir”: sono le uniche parole pronunciate dai protagnisti di May B. Un prologo che è anche un epilogo. Un limite e una misura entro cui la condizione umana si trova irrimediabilmete reclusa come una lieve luce nell’oscurità. La pièce è immersa in una penombra che si dissiperà molto lentamente. Nel limite fra buio e luce i danzatori appariranno e spariranno calpestando, impolverati loro stessi come i ricordi, le début de la fin. May B nasce nel 1981 dal desiderio di creare un’opera dedicata a Beckett. Il grande autore di Aspettando Godot è rivisitato da una delle figure più emblematiche della Nouvelle Danse Française. In contrapposizione alla tendenza all’astrazione dello stile postmoderno dell’americana Trisha Brown, il linguaggio di Maguy Marin si presta all’intento letterario riuscendo, attraverso la sua forte teatralità e il ritmo implacabile della precisione gestuale, a parlarci dell’assurdità della condizione umana. In abito da notte, i dieci personaggi beckettiani si aggireranno solitari e all’unisono, il 9 ottobre in uno dei teatri più importanti e belli di Torino, il Teatro Carignano, nell’ultimo appuntamento del focus Scene dagli anni Ottanta del Torinodanza Festival. INFO Tel. (+39) 011 5176246 info@torinodanzafestival.it www.torinodanzafestival.it Maura Dessì ...

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Scala, intreccio di debutti per Onegin: ne parlano i protagonisti

L’ultimo balletto della stagione 2009-2010 del Teatro alla Scala si annuncia ricco di emozioni. Andrà infatti in scena Onegin, capolavoro di John Cranko del 1965. A rendere particolarmente interessante questa edizione saranno i numerosi debutti: le due étoiles maschili del teatro, Roberto Bolle e Massimo Murru, affronteranno infatti per la prima volta il ruolo di Onegin, dopo aver interpretato in passato quello di Lenskij. All’incontro con la stampa del 7 ottobre le due étoiles hanno parlato delle loro emozioni riguardo al balletto: per Roberto Bolle “è un debutto che aspettavo. Ho amato questo balletto fin dalla prima volta che l’ho visto interpretato da Carla Fracci, quando io ero ancora alla scuola di ballo. Volevo da tempo interpretare il ruolo di Onegin, così intenso, interessante e sfaccettato; è un ruolo difficile, un personaggio contorto e con sfumature anche negative; credo di aver raggiunto ora la maturità giusta per affrontarlo”. Massimo Murru ha anch’egli ricordato l’ammirazione per la Tatiana di Carla Fracci: “per me è stato un onore vederla, la ricordo con grande emozione. Quell’interpretazione, per noi che siamo venuti dopo, ha segnato un vertice di grande altezza. Onegin è il balletto più cinematografico di Cranko: si ha la sensazione di essere ...

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Roberto Bolle danza per l’UNICEF il 20 novembre a Roma

  Roberto Bolle, Ambasciatore di buona volontà per l’Unicef dal 1999, sarà il protagonista di un galà di danza intitolato “Diritti sotto le stelle” che si terrà all’Auditorium Conciliazione di Roma il 20 novembre. Il programma della serata prevede pezzi classici del repertorio ballettistico dell’Otto e Novecento eseguiti da Bolle e altri celebri danzatori chiamati dai migliori teatri di tutto il mondo. Il ricavato dello spettacolo andrà a sostenere l’Unicef nelle sue iniziative per la lotta alla fame e alla malnutrizione infantile in Africa centrale e occidentale. L’impegno di Roberto Bolle a favore dell’UNICEF risale al 2001, con l’inizativa “Yes for children” che ha permesso di raccogliere quasi un milione e mezzo di firme a favore dei diritti dell’infanzia. L’étoile della Scala è poi stato testimonial delle campagne “Adotta una Pigotta”, “Pigotte liriche”, “Un sms solidale per il Sudan”, dell’evento “Venezia Cinema for UNICEF”, del “Premio UNICEF 2004” e ha inoltre effettuato un viaggio in Sudan come ambasciatore nel 2006, toccando direttamente le realtà locali, esperienza che gli ha valso il premio speciale “Kimbo Humanitarian Award”. Il “Roberto Bolle Gala for Unicef” è già andato in scena con successo nel 2007, proprio all’Auditorium Conciliazione di Roma; in quell’occasione hanno partecipato ...

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RBR DANCE COMPANY presenta la nuova creazione Varietas Delectat

L’8 e il 9 ottobre la RBR DANCE COMPANY presenterà la nuova produzione Varieta Delectat al Teatro Salieri di Legnago, su musiche di Antonio Salieri, coreografie di Cristiano Fagioli e Cristina Ledri, regia di Antonio Giarola. Interpreti Cristina Ledri, Gelsomina Di Lorenzo, Alessandra Odoardi, Ylenia Mendolicchio, Angelo Egarese, Dorian Mallia, Mimmo Miccolis, Vincenzo Gambuzza, Antonio Minini. Varietas Delectat è una citazione latina scritta da Antonio Salieri a commento del suo dramma per musica Armida del 1771, definito dal compositore legnaghese “di stile magico-eroico-amoroso toccante il tragico”. Pochi sanno che realmente egli scrisse più volte di essere ricorso alla commistione di stili musicali nel comporre le sue opere. Un metissage, per usare un termine di moda, che rende Salieri antesignano allora ed estremamente attuale oggi che è in corso la sua riscoperta dopo le diffamanti insinuazioni di Puskin messe in musica da Rimskij-Korsakov e riprese prima in teatro da Peter Shaffer e poi nel celebre film di Milos Forman che ne aveva fatto addirittura un’icona dell’invidia e della mediocrità. Nulla di più falso. Ma, anche se nessuno storico si azzarderebbe oggi a sostenere fantasiose ed oscure teorie “noir”, il danno è stato fatto ed è ora compito di istituzioni come la ...

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Al via la nuova stagione di balletto del Teatro dell’Opera di Roma

Carla Fracci dopo dieci anni se ne è dovuta andare dalla direzione del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera, rimpianta più dagli amanti del puro balletto classico – del cui repertorio ella è maestra – che dai ballerini a contatto obbligato col suo caratterino, e dai vertici del Teatro, che hanno preferito sostituirla. E mentre il Maestro Muti concorda in silenzio i programmi con la direzione del Teatro, in attesa di concedere la firma di direttore musicale dell’Ente, dal 1° settembre nel nostro lirico è dunque giunto il ben più che sessantenne Micha van Hoecke, coreografo russo-belga, che ha lavorato con Roland Petit e con Béjart, fedele collaboratore di Riccardo Muti alla Scala e non solo, e del RavennaFestival diretto dalla moglie di lui, Cristina Muti. A  Micha è spettato di annunziare – in mattinata al Teatro dell’Opera, alla presenza del sovrintendente Catello De Martino, del direttore artistico Alessio Vlad, del pur impegnatissimo Sindaco Alemanno e del consigliere e giornalista televisivo Bruno Vespa – la stagione 2010-11 del Balletto all’Opera. Che l’attività del M° van Hoecke si sia svolta prevalentemente in direzione della danza contemporanea appare evidente, in un programma in cui solo due sono i balletti di repertorio, “La ...

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