Il balletto classico preferito?
Don Quixote.
Il balletto contemporaneo prediletto?
Petite Mort di Jiří Kylián.
Il Teatro del cuore?
L’Opéra di Parigi.
Un romanzo da trasformare in balletto?
A Christmas Carol di Charles Dickens.
Mentre un film da cui ricavare uno spettacolo di balletto?
Aladdin diretto da Guy Ritchie o Moulin Rouge! di Baz Luhrmann.
Il costume di scena indossato che hai preferito?
Don Quixote.
Quale colore associ alla danza?
Bianco come simbolo di leggerezza oppure Rosso come passione.
Che profumo ha la danza?
Patchouli.
La musica più bella scritta per balletto?
Lo Schiaccianoci di Pëtr Il’ič Čajkovskij.
Il film di danza irrinunciabile?
Nureyev – The White Crow di Ralph Fiennes.
Due miti della danza del passato, uomo e donna?
Rudolf Nureyev e Carla Fracci.
Il tuo “passo di danza” preferito?
Pirouettes.
Chi ti sarebbe piaciuto essere nella vita reale tra i personaggi del grande repertorio di balletto classico?
Basilio.
Chi è stato il genio per eccellenza nell’arte coreografica?
Michail Baryšnikov e Jiří Kylián.
Tornando indietro, se incontrassi Tersicore, cosa le diresti?
Ringraziandola Lei direi che è unica e geniale.
Tre parole per descrivere la disciplina della danza?
Dedizione, costanza e perseveranza.
Come ti vedi oggi allo specchio?
Mi vedo umile, gentile e fiero di me stesso.
Michele Olivieri
Foto di Julien Benhamou
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