Il Mariinskij Ballet sarà ospite al Det Kongelige Teater di Copenaghen con un omaggio a Michel Fokine: Chopiniana, L’uccello di fuoco e Shéhérazade verranno rappresentate a gennaio in tre serate dedicate al coreografo russo, grande ideatore e innovatore della danza.
Prodotta nel 1909 al Theatre Du Chatelet di Parigi, Chopiniana è una visione poetica senza trama in cui incantevoli figure femminili, le silfidi, danzano sotto l’eterea luce lunare, anime del sogno di un Poeta. L’opera venne presentata per la prima volta col nome Les Sylphides per la produzione dei Balletti Russi di Serge Djiaghilev, su musiche di Frédéric Chopin riorchestrate da Igor Stravinsky. Palesando immediatamente il suo collegamento agli ambienti del balletto romantico, di cui ne divenne l’emblema, l’opera mostrava da subito le idee di Fokine riguardo la danza: egli anteponeva l’interpretazione emotiva al mero virtuosismo tecnico, linea invece privilegiata dal Mariinskij Ballet negli anni della sua formazione artistica. Ad oggi, Chopiniana viene spesso presentata con i due nomi, a seconda delle differenze coreografiche e di arrangiamento che la distinguono, e sfoggia nella cornice delle danze il pensiero del suo autore.
La première de L’uccello di fuoco, balletto in un atto su musiche dello stesso Stravinsky e coreografie di Fokine, riadattate oggi per il Mariinskij da Isabelle Fokine e Andris Liepa, avvenne il 25 giugno del 1910 presso il Teatro dell’Opera di Parigi. Dedicato al compositore Nikolaj Rimskij-Korsakov, fu uno dei cavalli di battaglia dei Balletti Russi: il libretto trova ispirazione da una fiaba autoctona, in cui le ambientazioni favolistiche e gli elementi naturali in contrasto fra loro hanno la capacità di catturare l’immaginazione dello spettatore, appassionandolo e coinvolgendolo grazie anche a musiche e scenografie spettacolari, ricostruite per il Mariinskij Ballet da Anna e Anatoly Nezhny sulle originali di Alexander Golovin. Il dedicatario dell’opera compose l’omonimo poema in musica cui Fokine si ispirò per le coreografie di Shéhérazade, lavoro fortunatissimo della produzione djiaghileviana presentato per la prima volta il 4 giugno 1910 all’Opera di Parigi.
Con quest’opera, Fokine tentò di utilizzare integralmente i principi della rivoluzione estetica della danza classica da lui teorizzata in quegli anni: si curò particolarmente di rendere coesi tutti gli elementi del balletto (musica, scenografie e danze), con l’obiettivo di conferire alla danza quella forza artistica e quell’intensità drammatica persa nelle opere di fine Ottocento. La stessa scelta della trama, tratta dal primo racconto de Le mille e una notte, è molto innovativa per l’epoca, non solo perché riporta sulle scene la passione amorosa e la morte violenta, ma perché introduce il tema della sessualità, impersonato dallo Schiavo d’Oro e culminante nella scena del Baccanale. Interpreti originali di questo straordinario balletto furono Ida Rubinstein (Zobeide), Enrico Cecchetti (il Grande Eunuco) e Vaslav Nijinskij nel ruolo dello Schiavo. Isabelle Fokine ne riadatta la coreografia originale assieme ad Andris Liepa, mantenendo vive le idee innovative che avevano sospinto il coreografo nella creazione dell’opera. I rifacimenti del Mariinskij fanno onore all’impostazione originaria di Fokine, considerato oggi una delle più importanti figure del mondo della danza.
Concluse le serate in omaggio al famoso coreografo, la compagnia di San Pietroburgo continuerà il suo tour mondiale negli Stati Uniti, portando in scena Il Lago dei Cigni al Kennedy Center di Washington DC.
ORARI E INFO:
17 gennaio 2014 ore 20.00
18 gennaio 2014 ore 20.00
19 gennaio 2014 ore 20.00
Det Kongelige Teater
August Bournonvilles Passage, 8
Copenaghen, Danimarca
Tel. 33 69 69 33
Laura De Martino
Foto: V. Baranovsky e N. Razina